Cinema

  • Il premio Lux del Parlamento europeo sbarca su CHILI

    Negli ultimi tredici anni il Premio LUX ha contribuito alla promozione e valorizzare della ricchezza e diversità del cinema europeo attraverso la selezione di film prodotti o co-prodotti nell’Unione europea. Ogni anno il Parlamento europeo copre i costi dei sottotitoli in ventiquattro lingue per i tre film finalisti. Finanzia, inoltre, l’adattamento per il pubblico non vedente, ipo-vedente e non udente e il sostegno alla promozione internazionale del film vincitore.

    In seguito all’emergenza COVID19 e alla difficoltà di organizzare eventi dal vivo con il pubblico, l’ufficio del Parlamento europeo a Milano in collaborazione con l’unità LUX e con la piattaforma CHILI, offre la possibilità di accedere a quattromila visioni gratuite disponibili nella modalità di streaming on demand sulla pagina di chili.com.

    Quattro saranno i film selezionati per la collaborazione, tutti finalisti o vincitori delle passate edizioni del Premio LUX e, in particolare, sono: StyxLa donna elettricaDio è donna e il suo nome è Petrunija e 120 battiti al minuto.

    I beneficiari di questa opportunità saranno i giovani attivisti di insieme-per.eu (il network nato dalla campagna per le elezioni europee #stavoltavoto e che ora prosegue lo sforzo di coinvolgimento, partecipazione e informazione sull’Unione europea), gli studenti che hanno preso parte al programma EPAS (Scuole Ambasciatrici del Parlamento europeo) e cittadini italiani appassionati di cinema europeo.

    I film potranno essere visionati gratuitamente inserendo il codice digitale “LUXCHILI” fino al 31 luglio nella sezione promozioni di CHILI e fino ad esaurimento della promozione.

     

  • L’UE finanzia con 300 milioni le PMI italiane dei settori culturali e creativi

    L’Unione Europea supporterà le imprese dei settori culturali e creativi attraverso la CCS Guarantee Facility gestita dal FEI. L’intervento, per la prima volta in Italia e realizzato grazie ad una nuova iniziativa lanciata in collaborazione con CDP nella sua qualità di Istituto Nazionale di Promozione, svilupperà un portafoglio di contro-garanzie in favore del Fondo PMI per un valore di €200 milioni, incrementandone fortemente la capacità operativa. Le PMI attive nei settori culturali e creativi otterranno in questo modo finanziamenti fino a €300 milioni.

    L’iniziativa promuove la concessione di nuovi finanziamenti alle imprese operative in numerosi settori, tra i quali cinema, TV, editoria e architettura. Nei prossimi sei mesi si stima che circa 900 imprese potranno accedere ai finanziamenti garantiti. Complessivamente, l’iniziativa punta a raggiungere circa 3.500 PMI nei prossimi due anni, che, grazie all’intervento di contro-garanzia, riceveranno finanziamenti per circa €300 milioni.

    Si tratta dell’operazione più rilevante, in termini di accesso al credito, mai realizzata all’interno del programma europeo “Europa Creativa” e per questo Mariya Gabriel, Commissario per Economia e Società Digitali, e Tibor Navracsics, Commissario per Istruzione, Cultura, Giovani e Sport, ne sottolineano tutta l’importanza: “I settori creativo-culturali rappresentano un ponte tra l’arte, il business e la tecnologia. Aiutare questi operatori economici a crescere e a stimolarne la creatività è tra i principali punti d’attenzione della Commissione Europea. Questo accordo di garanzia aiuta a colmare il financing gap che penalizza questi settori ed avrà importanti benefici sociali ed economici”.

    L’accesso al credito delle imprese operanti nei settori culturali e creativi può essere difficoltoso, principalmente in ragione della natura immateriale dei loro asset e delle loro garanzie, della ridotta dimensione del mercato, dell’instabilità della domanda, e della mancanza di esperienza da parte dei finanziatori nel saper soddisfare le specifiche esigenze di tali controparti. Quest’accordo si inserisce nel perimetro della “Piattaforma di risk-sharing per le PMI” strutturata da CDP in cooperazione con il FEI, nell’ambito delle iniziative sviluppate attraverso il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici del Piano Juncker.

    Le PMI operanti nei settori culturali e creativi che intendono ricorrere alla garanzia del Fondo PMI per finanziare nuovi investimenti o per esigenze di capitale circolante, possono rivolgersi alla propria banca o al proprio Confidi. Sarà la banca o il Confidi a richiedere l’intervento del Fondo PMI, il cui esito viene fornito mediamente entro una settimana lavorativa. Per maggiori informazioni, consultare: www.fondidigaranzia.it

    Fonte: Comunicato stampa della Commissione europea del 3 settembre 2018

  • La Russia sorpassa la Francia per numero di spettatori al cinema

    Anche per il 2017 Media Salles, nei 36 paesi i cui dati sono già disponibili, rileva una crescita degli spettatori dei cinema, giunti a 1.329,4 milioni con un incremento del 2,1% rispetto ai 1.302,1 milioni del 2016.

    Emerge, tuttavia, una tendenza diversa in Europa Occidentale e in Europa Centrale e Orientale e del Bacino del Mediterraneo.  I 18 paesi occidentali, totalizzando 881,9 milioni di presenze, presentano una flessione dell’1,5% perdendo oltre 13 milioni di spettatori. Al contrario, negli altri 18 territori continua la crescita che li porta a quota 447,4 milioni di biglietti venduti, da confrontare con i 406,4 milioni del 2016, con un incremento del 10,1%.

    La Francia, che si conferma il primo mercato dell’Europa occidentale, pur perdendo circa 4 milioni di spettatori (-1,8%), registra il terzo miglior risultato dal 1968. Decisamente più sensibile la flessione registrata in Italia dove le stime elaborate da Media Salles, relativamente agli schermi attivi almeno 60 giorni l’anno, indicano 98,5 milioni di spettatori, con un calo di circa il 12% attribuibile in larga parte alla diminuzione dei biglietti venduti dai film italiani. La loro quota di mercato è infatti scesa, secondo i dati Cinetel, dal 28,7% del 2016 al 18,3% del 2017. In Spagna si riscontra una sostanziale stabilità: le stime indicano 101,2 milioni di spettatori con una limatura rispetto ai 101,8 milioni del 2016 (-0,6%). Più positivi sono i risultati della Germania, 123 milioni di spettatori, con un aumento dell’1,6%, e del Regno Unito, che guadagna oltre 2 milioni di spettatori (+1,4%) e torna a superare i 170 milioni di biglietti venduti. Il segno più caratterizza anche i Paesi Bassi (+5,3%), che sfiorano i 36 milioni di spettatori, continuando la serie positiva che li ha portati a raddoppiare le presenze della metà degli anni Novanta. Crescono anche il Portogallo (+4,4%) e l’Irlanda (+2,1%): entrambi i Paesi tornano a superare 2 soglie che non raggiungevano dal 2011. Il Portogallo supera largamente la quota dei 15 milioni di spettatori, l’Irlanda quella dei 16 milioni. Andamento positivo anche per la Finlandia, con un incremento di circa il 3,6%. Una sostanziale stabilità si registra in Svizzera che, secondo i dati oggi disponibili, uguaglia il risultato del 2016 (13,5 milioni di spettatori), in Belgio, dove il dato è però stimato, e in Grecia, dove ci si attende un incremento dello 0,7%.  Calano invece gli spettatori dell’Austria (-1,9%), della Svezia (-3%), dell’Islanda (-3,4%), della Danimarca (-3,8%). Più marcate le flessioni della Norvegia, che non riesce a replicare l’ottimo risultato del 2016 (13,1 milioni di spettatori) e attestandosi sugli 11,8 milioni scende del 10,3%, e del Liechtenstein (-17,6%).

    Nell’Europa Centrale e Orientale e nel bacino del Mediterraneo gli spettatori aumentano quasi dappertutto, seppure in misura diversa. Spiccano la Repubblica Serba (+27,7%), seguita da un grande mercato come la Turchia che vede i suoi spettatori superare per la prima volta la quota dei 70 milioni (71,2 milioni), con un incremento del 22,1%, legato anche all’apertura di nuove sale. Un eccezionale tasso di crescita si registra anche nella Repubblica Slovacca (+18,1%). Incrementi più vicini al valore medio sono quelli della Lituania (+10,7%) e della Russia che, aumentando del 9,8%, totalizza 213,6 milioni di spettatori e diventa così il mercato cinematografico più grande del continente, superando per la prima volta la Francia.  Segue la Polonia che cresce dell’8,7% e migliora ancora l’eccezionale risultato del 2016. In aumento anche la Romania (circa +7,4%), in crescita ininterrotta dal 2007, l’Estonia (+6,7%), la Croazia (+5,7%) e l’Ungheria (+2,1%) che sfiora i 15 milioni di spettatori, risultato che non otteneva dai primi anni Duemila.  Restano sostanzialmente stabili la Bulgaria (-0,2%) e Cipro (+0,7%). In controtendenza sono invece la Slovenia (-1,4%), la Lettonia (-1,6%) e la Repubblica Ceca (-2,5%).Questo paese resta comunque al di sopra della lusinghiera soglia dei 15 milioni di spettatori raggiunta nel 2016.

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