collaborazione

  • Italia terzo maggior investitore straniero in Tunisia

    L’Italia è il terzo investitore estero della Tunisia dopo Francia e Qatar. È quanto emerge dai dati dell’Agenzia tunisina per la promozione degli investimenti (Fipa) visti da “Agenzia Nova”. Alla fine dello scorso anno, il flusso di investimenti esteri in Tunisia ha raggiunto l’importo di 2,522 miliardi di dinari, equivalenti a circa 750 milioni di euro, con variazioni positive del 13,5 per cento rispetto al 2022, del 34,4 per cento rispetto al 2021 e del 33,7 per cento rispetto al 2020. Gli investimenti diretti esteri (Ide) hanno raggiunto nel 2023 l’importo di 712 milioni di euro. Questi investimenti hanno registrato un aumento del 7,7 per cento rispetto al 2022, del 29,3% rispetto al 2021 e del 30% rispetto al 2020.

    Gli Ide in Tunisia hanno riguardato in particolare i settori dell’energia, dell’industria manifatturiera, dei servizi e dell’agricoltura. Secondo la Fipa, il flusso degli Ide non energetici registrato nel corso dell’anno 2023 in Tunisia ha consentito di realizzare 638 operazioni di investimento per un valore complessivo di 572 milioni di euro, consentendo la creazione di 14.746 nuovi posti di lavoro. La classifica degli investitori esteri in Tunisia vede la Francia al primo posto con 182 milioni di euro, il Qatar al secondo con 89 milioni di euro, l’Italia al terzo con 78 milioni di euro, la Germania al quarto con 81 milioni di euro e il Giappone in quinta posizione con 22 milioni di euro.

  • Coltivare con caparbietà la speranza

    In natura vige la saggezza, la capacità di creare condizioni che consentono la sopravvivenza e sopravvive chi sa adattarsi alla vita, anche alla vita degli altri. Adattarsi a situazioni difficili, non rinunciare a se stessi e non prevaricare. Così questo fico e la rosa selvatica si sono adattati a vivere insieme, la Rosa è fiorita a maggio, il Fico ha cominciato a mettere i germogli di quelli che saranno un prezioso frutto ad agosto, bellezza ed utilità, sopravvivenza insieme. Collaborazione tra imprenditori e lavoratori, tra capitale e lavoro, un sogno irraggiungibile? Collaborazione tra Stati ad esempio per contrastare la criminalità, il traffico di esseri umani, per combattere il terrorismo, per aiutare le decine di migliaia di profughi che ogni giorno scappano da situazioni disumane, anche questo solo un sogno in un’Europa che da anni, su questi problemi, lancia proclami, petizioni di principio e non conclude nulla? Collaborazione tra forze politiche capaci di anteporre al legittimo desiderio di consenso elettorale la doveroso attenzione alle oggettive necessità dei cittadini, dei cittadini tutti non solo dei loro potenziali elettori, anche questo resta, ad oggi, un sogno. Magistrati fuori dalle cordate politiche, leggi scritte in modo comprensibile, dichiarazioni seguite dai fatti, mass media che si occupano meno di gossip e che non tramutano fatti da avanspettacolo in fatti politici creando grandi e piccoli mostri, sono solo sogni?

    Chi crede nella natura e la rispetta continua a credere anche nell’essere umano, a prescindere da tutto quello che ha già visto e che scoraggia ogni speranza e fiducia, così guardando il fico e la rosa coltivo con caparbietà la speranza.

Pulsante per tornare all'inizio