contraffazione

  • Difendersi dalle malattie con l’alimentazione e la lotta alla contraffazione

    Mentre la ricerca scientifica ha compiuto, in questi anni, importanti passi avanti per la cura dei tumori è da più parti ricordato come la prevenzione parta da un corretto stile di vita. Tra gli interventi degli ultimi giorni quello del dott. Franco Berrino, patologo ed epidemiologo, dal 1975 all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ed autore di circa 400 pubblicazioni scientifiche. Il dott. Berrino, che ha collaborato con l’Agenzia internazionale per la ricerca sul Cancro e per la stesura del Codice europeo contro il cancro, sottolinea come la prevenzione sia fondamentale e come la stessa si pratichi con una giusta alimentazione, con l’esercizio fisico ma anche con corrette relazioni umane. Per questo è importante creare una società e ambiente che favoriscano il mantenimento della salute. In un incontro presso LUMEN, scuola di naturopatia olistica, il dott. Berrino ha espressamente sottolineato come sia “importante non eccedere con l’utilizzo di integratori e di evitarli in caso di malati oncologici, mentre le verdure, variate tra di loro, hanno un effetto protettivo”. Tra i comportamenti pratici che si dovrebbero tenere l’eliminazione delle bevande zuccherate, dei fritti confezionati, delle farine raffinate, delle carni rosse elaborate, va inoltre evitato l’eccesso di sale. Il dott. Berrino ha anche evidenziato come sia importante il giusto equilibrio tra sonno e veglia, l’evitare le cotture a temperature troppo elevate e l’assumere cereali integrali.

    Se le malattie, anche le più gravi, si prevengono con un sistema di vita più sano e anche altrettanto importante non incorrere nell’acquisto di medicinali o sostanze falsificate.

    Perciò le osservazioni del dott. Berrino riportano la nostra attenzione sul problema della produzione e circolazione di medicinali falsificati la cui vendita avviene tramite internet. Ogni sostanza, e ancor più ogni medicinale illegale, contraffatto o comunque non usato correttamente si traduce in un  grave rischio per la salute. Già nel 2011 una direttiva dell’Unione europea invitava tutti i Paesi membri a maggiori controlli e sanzioni rispetto alla produzione e circolazione di medicinali falsificati. Nelle settimane scorse il Commissario europeo per la salute e alla sicurezza alimentare Andriukaitis ha sottolineato come i medicinali falsificati possono essere letali e ha ricordato ai consumatori che il logo comune della UE identifica le farmacie on line legali che vendono prodotti autentici e sicuri “i cittadini dispongono di un aiuto prezioso per tenersi alla larga dai medicinali falsificati, chiedo a tutti gli acquirenti on line di stare in guardia e cercare il logo europeo assicurandosi così, prima di effettuare un acquisto che la farmacia on line dia autorizzata”. Vi è per tanto la necessità, da parte di tutti gli Stati dell’Unione, di mettere in atto sanzioni più efficaci contro questo traffico, infatti una recente relazione, sull’applicazione delle sanzioni per la produzione e circolazione di medicinali falsificati, mostra troppe differenze da un paese all’altro.

  • La Ue si dota di un centro di conoscenza sulle frodi alimentari

    Per rispondere alle preoccupazioni dei consumatori circa la qualità degli alimenti e le pratiche fraudolente in campo alimentare, la Commissione europea ha dato vita a un centro di conoscenze sulle frodi alimentari e la qualità degli alimenti che sarà gestito dal Centro comune di ricerca.

    Il centro di conoscenze, una rete formata da esperti reclutati all’interno e all’esterno della Commissione, offrirà il proprio sostegno ai responsabili politici e alle autorità nazionali dell’Ue mettendo a disposizione e condividendo i più recenti dati scientifici nel settore delle frodi alimentari e della qualità degli alimenti.

    Le inquietudini in merito alle frodi alimentari e alla qualità degli alimenti minano la fiducia dei consumatori e danneggiano l’intera filiera alimentare europea, dagli agricoltori ai commercianti. In tempi recenti si è assistito a frodi su vino, olio d’oliva, miele, pesce, prodotti lattiero-caseari, carni e pollame. I cittadini possono inoltre essere esposti a pratiche commerciali di marketing sleali, soprattutto in relazione a prodotti venduti su mercati diversi con notevoli differenze nella composizione ma in confezioni simili.

    I compiti del centro di conoscenze sulle frodi alimentari e la qualità degli alimenti consisteranno nel coordinare le attività di vigilanza del mercato (ad esempio quelle concernenti la composizione e le proprietà organolettiche dei prodotti alimentari presentati con lo stesso imballaggio e lo stesso marchio su diversi mercati dell’Ue); gestire un sistema di allarme rapido e di informazione sulle frodi alimentari (ad esempio monitorando i media e comunicando tali informazioni al pubblico); collegare i sistemi informativi degli Stati membri e della Commissione, come le banche dati contenenti la descrizione della composizione di determinati prodotti agroalimentari di pregio (come il vino e l’olio d’oliva); generare conoscenze specifiche per paese, ad esempio mappando le competenze e le infrastrutture di laboratorio degli Stati membri.

    Il centro di conoscenze sulle frodi alimentari e la qualità degli alimenti, finanziato dalla Commissione europea, gestirà newsletter, mappe interattive, banche dati e relazioni periodiche, rendendo accessibili al pubblico queste informazioni. Il numero di membri dei gruppi di esperti dipenderà dal settore di attività. Il centro di conoscenze si inserirà nella rete Ue sulle frodi alimentari ponendosi come intermediario tra la scienza e l’elaborazione delle decisioni programmatiche. 

  • Relazione della Commissione Ue: i giocattoli in testa ai prodotti pericolosi importati in Europa nel 2017

    La Commissione europea ha pubblicato la sua relazione sul sistema di allarme rapido per i prodotti pericolosi relativa al 2017 nella quale si segnala che le autorità nazionali hanno usato il sistema di allarme rapido con maggiore frequenza, effettuando oltre 2.000 segnalazioni di prodotti pericolosi attraverso questo sistema. In cima alla lista dei prodotti pericolosi individuati e ritirati dal commercio figurano i giocattoli, ad esempio diversi modelli dei diffusissimi spinner antistress, le automobili e i motocicli.

    Le 2.201 segnalazioni trasmesse attraverso il sistema di allarme rapido hanno attivato quasi 4.000 azioni di follow-up, come ad esempio il ritiro dei prodotti dal commercio. Ciò prova che tutte le autorità nazionali hanno attentamente monitorato le segnalazioni del sistema e preso tutte le misure necessarie per rendere il mercato più sicuro per i consumatori.

    Molti dei prodotti pericolosi segnalati dal sistema di allarme rapido sono in vendita anche sulle piattaforme o sui mercati online. Per far fronte al fenomeno, la Commissione sta promuovendo la cooperazione con i suoi omologhi internazionali e le piattaforme online per garantire che prodotti non sicuri non giungano fino al consumatore europeo. L’1 marzo 2018 la Commissione ha emanato una raccomandazione concernente una serie di misure operative che le piattaforme online e gli Stati membri dovrebbero adottare per intensificare ulteriormente le attività volte a contrastare i contenuti illegali online, anche in riferimento ai prodotti pericolosi. In particolare, la Commissione invita le piattaforme ad assumere impegni volontari che vadano oltre i loro obblighi giuridici nel campo della sicurezza dei prodotti. 

    Nel 2017 la categoria di prodotti oggetto del maggior numero di segnalazioni è stata quella dei “giocattoli” (29%), seguita dai “veicoli a motore” (20%) e da “abbigliamento, prodotti tessili e articoli di moda” (12%). Per quanto riguarda i rischi, nel 2017 il rischio segnalato con maggiore frequenza è stato quello di lesioni (28%), seguito da quello chimico (22%).

    La maggior parte dei prodotti pericolosi segnalati nel sistema proveniva da Paesi terzi. La Cina è al primo posto tra i paesi di origine, ma nel 2017 il numero di segnalazioni è rimasto stabile al 53% (1 155), come l’anno prima. La Commissione prosegue la stretta cooperazione con le autorità cinesi, collaborando alla discussione di casi specifici e ad azioni quali lo scambio di buone pratiche. Le segnalazioni di prodotti pericolosi di origine europea sono state 413 (26%).

  • Dopo il Pireo in Grecia la Cina acquisisce un porto in Belgio

    La China Ocean Shipping Company (COSCO), nota per aver acquistato parte del porto del Pireo in Grecia, ha recentemente acquistato il terminal del porto di Zeebrugge, il secondo del Belgio per flusso di navi e container. La scelta non è casuale perché Zeebrugge si trova in una posizione strategica: permette infatti di raggiungere facilmente altri porti nel nord Europa e città nell’entroterra. Il porto potrà accogliere anche i container che viaggiano sui treni attraverso il continente eurasiatico, lungo la nuova Via della Seta, e da qui salpare verso la Gran Bretagna e altre destinazioni. Si stima che il numero di container in entrata nell’Unione Europea dalle rotte terrestri crescerà esponenzialmente nei prossimi anni. Ciò cambierà il volto del sistema commerciale europeo, che in parte sarà gestito da compagnie cinesi. La notizia non può non suscitare preoccupazione sull’adeguatezza dei controlli delle merci illegali o contraffatte portando ancora una volta alla ribalta il problema, discusso ma mai veramente vicino ad una soluzione, dell’armonizzazione del sistema doganale all’interno dell’Unione europea.

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