De Bona

  • De Bona: torno in campo per offrire alla mia città passione, impegno, esperienza

    A Cremona si scaldano i motori in vista delle prossime Elezioni amministrative che si svolgeranno il 26 maggio, in concomitanza con le Elezioni europee. A correre, dopo qualche anno di assenza dalla politica attiva, anche Irene Nicoletta De Bona, già assessore alla Cultura, commercio e Turismo nella Giunta Perri (2009/2014) e che, a settembre del 2010, grazie al forte sostegno dell’On. Cristiana Muscardini, portò al Parlamento europeo a Strasburgo l’eccellenza della liuteria cremonese. In quell’occasione furono infatti messi in mostra alcuni violini prestati appositamente dai liutai del ‘Consorzio Liutai Antonio Stradivari’ e il maestro Antonio De Lorenzi suonò “Il Vesuvius” del 1727 di Antonio Stradivari, un vero e autentico gioiello del maestro cremonese. Il Patto Sociale l’ha intervistata per saperne un po’ di più della sua scelta di ritornare ‘in campo’.

    Dottoressa De Bona, come mai ha deciso di ritornare in campo?

    Dopo cinque anni di lontananza dalla politica attiva, ho deciso di ricandidarmi a sostegno di Carlo Malvezzi. Mi presenterò nella sua lista civica, portando in “dote” la mia onestà, trasparenza, impegno e la mia appartenenza alla destra “sociale”. Porterò anche il bagaglio di conoscenze maturate durante i miei cinque anni di Assessore del Sindaco Perri.

    Quali sono i punti di forza del suo progetto elettorale?

    Questa è la politica  che ho in mente: servizio ai cittadini e messa a disposizione delle proprie competenze perché, al giorno d’oggi, non ci si improvvisa! Per questo non voglio denigrare il Sindaco e la Giunta uscente: i cittadini sono in grado di fare le opportune valutazioni. La politica del dileggio e della cattiveria, secondo me, non è opportuna né producente né dà un bell’esempio. Ringrazio anticipatamente chi mi sosterrà.

    E sicuramente i cremonesi non hanno dimenticato quanto ha fatto durante gli anni in cui è stata Assessore…

    L’impegno all’epoca è stato sicuramente tanto ma anche tanti e soddisfacenti i risultati che ne sono conseguiti per tutta la città. Con piacere ed orgoglio all’epoca abbiamo dato vita al Museo del Violino in un Palazzo storico in pieno centro (recuperato grazie agli investimenti ingenti del Cav. Arvedi) che, per la prima volta, riunisce le collezioni storiche e contemporanei dei maestri liutai del passato e del presente.  Abbiamo ricevuto un riconoscimento UNESCO al “saper fare liutario”, allestimmo, in Pinacoteca, lo spazio museale “Le stanze della musica” grazie alla donazione di un privato, l’Ing. Lallo Carutti, di strumenti a pizzico storici e di pregio. E’ stato aperto  il Museo Archeologico San Lorenzo, sono state unificate le sedi museali (Pinacoteca e Museo di Storia naturale) con grande valorizzazione di entrambe. Inoltre siamo riusciti a valorizzare  le opere nei depositi del Museo civico con progetto espositivo, a rotazione e realizzare numerosi eventi nelle sedi museali e in luoghi della città.

    Ho perseguito l’obiettivo, in ambito museale, di far percepire i Musei cittadini come parte integrante della città: luoghi di socializzazione nei quali diventa piacevole recarsi, assistere a momenti di intrattenimento e visitare le opere esposte. Compito dei Musei, infatti, è sicuramente quello della conservazione, della ricerca e dello studio ma anche dell’intrattenimento, dello stimolo ai potenziali visitatori, ad avvicinarsi alla realtà museale spesso percepita, erroneamente, come realtà “polverosa” e distante. Numerose, dunque, le iniziative nate con me e, senza tema di smentita, penso che in quegli anni i Musei siano stati vitali e vissuti.

    Penso, ad esempio, alla Rassegna “L’altro lato del violino” per incuriosire e avvicinare al mondo degli strumenti ad arco un pubblico diverso dall’amante della musica classica. Lo stesso ragionamento stava alla base della Rassegna “Un pizzico di corde: l’altro lato della liuteria” dedicata alla valorizzazione della preziosa donazione di strumenti a pizzico storici dell’Ing. Carutti. Per poi continuare con: “Art & Drink”, Vado al Museo vieni con me; il Museo per tutte le età; le letture al Museo archeologico e alla Piccola Biblioteca del Museo di Storia Naturale; le Mostre dedicate agli artisti cremonesi del ‘900, ecc. Nuovi itinerari turistico-culturali hanno permesso il collegamento ideale tra le due realtà museali, i luoghi della liuteria, le botteghe liutarie creando quel “Museo diffuso” che ci consente di presentare al mondo tutte le “forme” nelle quali si esprime l’arte liutaria, favorendo in tal modo una panoramica ampia e completa della liuteria stessa: dagli strumenti ad arco agli strumenti a pizzico.

    Il Sistema Museale ha vissuto, dunque, una fase di profondo cambiamento, e si è perseguito anche l’obiettivo dell’ottimizzazione delle risorse, attraverso la riorganizzazione dei compiti e delle presenze del personale dell’Assessorato; individuando, attraverso l’emanazione di un bando destinato alle guide turistiche, collaborazioni sia nello svolgimento dell’attività didattica sia delle attività che si svolgono nei musei e negli itinerari cittadini; ridefinendo alcune voci di spesa e realizzando un risparmio, dal 2010 al 2014, di € 410.00 circa sul sistema museale. Inoltre, grazie al reperimento di sponsor che hanno permesso la realizzazione delle numerose iniziative culturali proposte, nonché le risorse ricevute partecipando a vari Bandi, abbiamo recuperato circa € 1.300.000. Sommando questa cifra ai 410.000 € di tagli alla spesa, possiamo dire che il “risparmio” per i cittadini cremonesi è stato di € 1.700.000!

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