detrazioni

  • Detrazioni Irpef consentite solo se si evita di pagare in contante

    Tutte le spese che possono essere detratte dalla dichiarazione Irpef non dovranno essere pagate in contante. La novità è stata introdotta con la legge di bilancio 2020 ed è scattata dal primo gennaio, anche se le spese sostenute quest’anno dovranno essere presentate nella dichiarazione dei redditi nel 2021.

    Un dossier che accompagna il provvedimento stima una riduzione della spesa per ‘rimborsi’ con le nuove modalità pari a 496 milioni di euro anche se lo stesso governo sembra pensare che il cambiamento possa indurre molti in errore e trovarsi nella situazione di vedersi negata la restituzione del 19% della somma spesa.

    In base alla nuova normativa, lo sconto spetta solo a chi paga con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciabili. Chi utilizza altri metodi, per quanto in buona fede e nell’ignoranza della legge, fa solo un favore all’amministrazione pubblica e non potrà farsi restituire le somme che pure avrebbe potuto evitare di pagare allo Stato grazie alla detrazione.

    Le spese che potranno essere portate in detrazione attendendosi alle modalità prescritte dalla legge sono quelle relative a mutui ipotecari per acquisto immobili, istruzione, cerimonie funebri, assistenza personale, attività sportive per ragazzi, intermediazione immobiliare, canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede, erogazioni liberali, spese relative a beni soggetti a regime vincolistico, spese veterinarie, premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni; acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.

    Per tutti questi esborsi la norma contenuta nella manovra prevede che ”ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef ndr), la detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19%” spetta ”a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento” elettronici. Unica eccezione sono ”le detrazioni spettanti in relazione alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale”. Nella legge di bilancio non è stato precisato quali saranno i documenti che dovranno essere presentati in occasione della dichiarazione dei redditi, visto che i dettagli tecnici dovranno essere definiti dall’Agenzia delle entrate.

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