In Emilia Romagna è nato un nuovo progetto, «La giusta distanza», sviluppato dai tre centri di recupero della fauna selvatica della Regione, e cioè i Cras di Niviano, di Rimini e di Bologna.
L’8 aprile si è svolto, a Bologna, il primo incontro pubblico, alla presenza anche di numerosi carabinieri forestali, durante il quale è stato presentato anche un cortometraggio.
Tema dell’incontro «La giusta distanza» che è la soluzione migliore per proteggere la fauna selvatica e le persone.
I centri di recupero hanno dato vita a una rete tra di loro, anche per migliorare la comunicazione con i cittadini ed indirizzandoli verso i giusti comportamenti da tenere nei riguardi degli animali che si incontrano nelle passeggiate in campagna.
David Bianco, dell’Ente Parchi, gestioni, parchi e biodiversità dell’Emilia Romagna, ha sottolineato come i parchi siano oasi verdi, in un territorio nazionale nel quale ormai è sempre più predominante lo sviluppo urbano e perciò come sia importante che le tante persone, che sempre più numerose sono tornate a mostrare interesse per campagne e boschi, sappiano che non devono disturbare la fauna, dar da mangiare agli animali, abbandonare i sentieri, calpestare le coltivazioni, lasciar scorrazzare gli animali da compagnia nei periodi di riproduzione degli animali selvatici o in zone dove siano stati avvistati lupi.
I centri di recupero sono molto importanti ma hanno bisogno di maggiori fondi per poter sopperire alle tante richieste e per il futuro occorrerà una maggior diffusione dell’insegnamento dell’educazione ambientale nelle scuole.
Tra le regole che vanno ricordate per proteggersi dai lupi non lasciare i propri cani di notte fuori di casa legati a una catena e, se si è allevatori, avere cani di guardiania come il pastore maremmano abruzzese e recinti elettrificati.