GlassSteagl act

  • Una nuova iniziativa per la separazione bancaria

    Latore di una petizione con le firme di 217 parlamentari e personalità importanti, dall’Italia e dall’Europa, il parlamentare europeo Marco Zanni si è recato al Congresso americano per sostenere il ripristino della legge Glass-Steagall sulla separazione bancaria e per promuovere la cooperazione tra Stati Uniti e Italia a favore dello sviluppo economico nazionale e internazionale. Zanni stesso ha stilato un piano per la realizzazione di una banca per le infrastrutture che ha presentato ai suoi interlocutori. Alcuni congressisti si sono dimostrati particolarmente interessati alla controversia tra l’Italia e l’UE, ma altri hanno insistito su una potenziale alleanza per promuovere credito su vasta scala, per attuare nuovi investimenti nelle infrastrutture e per ripristinare il Glass-Steagall Act, sia pure non immediatamente. Alcuni parlamentari repubblicani hanno auspicato che una legge bipartisan per le infrastrutture venga approvata presto e hanno discusso con lui la questione della politica creditizia. Non è stato chiarito se la missione di Zanni fosse ufficiale. Temiamo che l’iniziativa avesse un carattere informale. Ciò nonostante è bene che sia stata sollecitato il ripristino della legge sulla separazione bancaria. Le banche, comprese quelle italiane, non si troverebbero nella situazione di crisi che constatiamo se quelle d’affari fossero separate da quelle ordinarie. E’ bene anche che Zanni ne abbia parlato con gli americani, padrini della Glass-Steagall, ma forse sarebbe opportuno che ne parlasse anche in Italia e che spingesse la Lega, il suo partito, a farsi promotrice dell’iniziativa in seno al governo. Al parlamento italiano esistono diversi progetti di legge in proposito. Perché non dare il via ad un dibattito sulla separazione, proprio nel momento in cui la BCE terminerà, dal gennaio prossimo, il suo sostegno all’Italia con il Quantitative Easing, cioè il programma d’acquisto dei nostri titoli di Stato? L’impegno esplicitato negli Usa sarebbe ancor più credibile se Zanni dimostrasse questa sollecitudine anche nel parlamento italiano e nei confronti del governo in cui il suo partito rappresenta il 50%.

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