insegnanti

  • Nuova relazione Eurydice: differenze significative tra gli stipendi degli insegnanti di paesi europei diversi

    In occasione della Giornata mondiale degli insegnanti, celebrata il 5 ottobre, la rete Eurydice della Commissione ha pubblicato la relazione annuale sugli stipendi e le indennità degli insegnanti e dei dirigenti scolastici, che riguarda le scuole pubbliche dell’infanzia, primarie e secondarie per il periodo 2021-2022.

    Dalla relazione emergono grandi differenze in termini di retribuzione degli insegnanti in Europa, che riguardano non solo gli stipendi iniziali, ma anche la possibilità che questi aumentino nel corso della carriera. In media gli insegnanti della scuola dell’infanzia tendono a guadagnare meno rispetto a quelli della scuola secondaria superiore, sebbene in alcuni paesi europei lo stipendio a inizio carriera sia lo stesso per tutti gli insegnanti. In nove paesi lo stipendio annuo iniziale degli insegnanti adeguato per tenere conto dell’inflazione è diminuito per tutti i livelli di istruzione tra il 2014/2015 e il 2021/2022.

    Le conoscenze, le competenze e la dedizione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici sono fattori essenziali per conseguire risultati educativi di alta qualità; per questo motivo docenti e formatori sono al centro della politica europea dell’istruzione.

    Nell’ambito della creazione dello spazio europeo dell’istruzione, la Commissione collabora con gli Stati membri e le parti interessate per affrontare tali questioni, in particolare mediante un gruppo di lavoro per le scuole, che si riunisce regolarmente e in cui vengono condivise esperienze e pratiche per ispirare cambiamenti positivi in tutta l’UE. Tali esperienze e pratiche vengono poi diffuse attraverso corsi e risorse per lo sviluppo professionale sulla piattaforma europea per l’istruzione scolastica. Entro il 2025 verranno sviluppate 27 accademie degli insegnanti Erasmus+, al fine di offrire sostegno agli insegnanti all’inizio e nel corso della carriera. Annualmente la Commissione organizza inoltre il premio europeo per l’insegnamento innovativo, allo scopo di celebrare e riconoscere il lavoro degli insegnanti e delle scuole. Nel febbraio 2023 la Commissione ha pubblicato orientamenti per lo sviluppo di quadri di carriera nazionali degli insegnanti e dei dirigenti scolastici. La rete Eurydice spiega e mette a confronto i sistemi di istruzione in Europa. La relazione odierna fornisce una sintesi comparativa delle politiche e delle misure adottate nei sistemi di istruzione di 39 paesi.

  • Investire al meglio nell’istruzione e nella formazione

    La Commissione ha pubblicato la relazione finale del gruppo di esperti sugli investimenti di qualità nell’istruzione e nella formazione, Investire nel nostro futuro: investimenti di qualità nell’istruzione e nella formazione. La relazione degli esperti tratta in particolare di come investire al meglio il denaro pubblico in quattro ambiti principali della spesa per l’istruzione e la formazione nell’UE: insegnanti e formatori, infrastrutture didattiche, apprendimento digitale ed equità e inclusione.

    Il gruppo di esperti individua nei contesti nazionali pratiche promettenti nel settore dell’istruzione e della formazione che possono essere fonti di ispirazione per le amministrazioni e gli istituti di istruzione in tutta l’UE. Tra queste pratiche figurano: iniziative volte a ridurre lo stress professionale degli insegnanti, promuoverne il benessere e aumentarne le competenze pedagogiche digitali; programmi di insegnamento individuale e di tutoraggio tra pari (peer tutoring); programmi per la costruzione e la ristrutturazione delle scuole al fine di migliorare la qualità delle strutture; un’educazione e cura della prima infanzia di qualità. Tali pratiche e riforme delle politiche in materia di istruzione a livello nazionale sono regolarmente condivise nel contesto del quadro strategico dello spazio europeo dell’istruzione tramite i gruppi di lavoro dello spazio europeo dell’istruzione con l’obiettivo di ispirare cambiamenti positivi in tutta l’Unione europea.

    I risultati sottolineano inoltre l’importanza della valutazione delle politiche in materia di istruzione all’interno di ciascun paese, valutazione che a sua volta potrebbe orientare le decisioni di investimento future a beneficio di studenti, insegnanti e di tutta la comunità dell’istruzione.

    Per quanto i sistemi di istruzione e formazione differiscano da un paese all’altro, gli Stati membri dell’UE si trovano ad affrontare sfide comuni nel settore dell’istruzione e della formazione. In un momento in cui l’UE destina più finanziamenti che mai all’istruzione e alla formazione, la relazione evidenzia anche le sfide da affrontare per migliorare l’efficienza e l’efficacia della spesa, per superare le quali potrebbe essere vantaggioso adottare approcci comuni:

    • mancanza di dati attendibili riguardanti l’impatto degli investimenti mirati sui risultati di apprendimento reali. È necessario raccogliere ulteriori dati e la Commissione è pronta a lavorare in questo senso, sostenendo la valutazione delle politiche nel settore dell’istruzione;
    • necessità di sviluppare valutazioni più solide delle politiche nazionali in materia di istruzione in generale. Ciò comprende l’esigenza che i responsabili politici dispongano di competenze relative ai metodi di valutazione e che i risultati siano diffusi a livello dell’UE.

    Per migliorare la qualità degli investimenti nell’istruzione e nella formazione all’interno dell’UE, prima della fine dell’anno la Commissione avvierà una nuova iniziativa per offrire strumenti, metodi e competenze flessibili ma mirati agli Stati membri, al fine di sostenerli nella valutazione delle loro politiche in materia di istruzione.

  • La giornata mondiale degli insegnanti per celebrare e riconoscere il loro ruolo cruciale

    In occasione della Giornata mondiale degli insegnanti, la Commissione sensibilizza il pubblico al ruolo fondamentale di insegnanti, formatori e dirigenti scolastici.

    Nel quadro di questa giornata, la rete Eurydice pubblica la relazione “Stipendi e indennità degli insegnanti e dei dirigenti scolastici 2021/2022”, dalla quale risulta che al di là delle condizioni di lavoro, delle prospettive di carriera, delle opportunità di sviluppo professionale e del riconoscimento, è la retribuzione a svolgere un ruolo sostanziale nell’attrarre le persone alla professione e nel garantire che gli insegnanti si sentano apprezzati e sufficientemente motivati per fornire un’istruzione di qualità.

    La relazione è accompagnata da schede per paese che illustrano i dati sugli stipendi e sulle indennità di insegnanti e dirigenti scolastici per ciascun sistema di istruzione.

    La Commissione attua una serie di azioni e iniziative complementari all’interno dello spazio europeo dell’istruzione per sostenere gli insegnanti lungo tutto l’arco della loro carriera, sia nella formazione iniziale sia nello sviluppo professionale continuo.

    Tali azioni comprendono la fondazione di 25 accademie degli insegnanti Erasmus+ entro il 2025 al fine di stabilire reti di istituti di formazione degli insegnanti, associazioni di insegnanti e parti interessate, aumentare il numero e la qualità dei periodi di mobilità degli insegnanti nell’ambito di Erasmus+, e attuare il premio europeo per l’insegnamento innovativo, volto a riconoscere il lavoro degli insegnanti e delle loro scuole.

  • 15 milioni di EUR nell’ambito di Erasmus+ per sostenere la formazione degli insegnanti con le accademie degli insegnanti Erasmus+

    La Commissaria Gabriel ha lanciato i primi progetti selezionati nell’ambito delle nuove accademie degli insegnanti Erasmus+. Beneficiando di 15 milioni di EUR provenienti dal bilancio di Erasmus+ nell’arco di 3 anni, gli 11 progetti offriranno agli insegnanti in tutte le fasi della loro carriera opportunità di apprendimento che comprendono la mobilità, le piattaforme di apprendimento e le comunità professionali. Le accademie degli insegnanti Erasmus+ sono partenariati europei tra erogatori di formazione per insegnanti che svilupperanno una prospettiva europea e internazionale nella formazione degli insegnanti. Queste accademie svilupperanno un approccio orientato al multilinguismo, alla consapevolezza linguistica e alla diversità culturale, promuoveranno la formazione degli insegnanti in linea con le priorità dell’UE in materia di politica dell’istruzione e contribuiranno alla realizzazione degli obiettivi dello spazio europeo dell’istruzione. I primi progetti selezionati comprendono 182 organizzazioni da 23 paesi. Delle 182 organizzazioni partecipanti, 43 sono erogatori di formazione iniziale per insegnanti, 24 sono fornitori di sviluppo professionale continuo, 47 sono scuole di formazione pratica e 68 rappresentano altre organizzazioni con competenze in materia di formazione degli insegnanti e/o enti che definiscono gli standard, le qualifiche o la garanzia di qualità della formazione e della ricerca degli insegnanti. Un nuovo invito a presentare proposte per un maggior numero di progetti nell’ambito delle accademie degli insegnanti Erasmus+ sarà aperto dal 15 marzo al 7 settembre 2022.

    Fonte: Commissione europea

  • Istruzione: notevoli differenze tra gli stipendi degli insegnanti nei diversi paesi europei

    La rete Eurydice della Commissione europea ha pubblicato la relazione annuale sugli stipendi degli insegnanti. La relazione mostra che il reddito degli insegnanti varia considerevolmente tra i paesi europei, generalmente in base al tenore di vita. Queste differenze riguardano non solo gli stipendi iniziali degli insegnanti, ma anche l’evoluzione nel corso di tutta la carriera.

    La Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, Mariya Gabriel, ha dichiarato: “Gli insegnanti hanno un ruolo fondamentale nella nostra società. La retribuzione e le prospettive di carriera degli insegnanti dovrebbero essere parte integrante delle politiche volte ad attrarre e trattenere gli insegnanti più qualificati. Ciò vale soprattutto in un’epoca in cui molti paesi europei devono far fronte alla crisi professionale che da qualche anno attraversa questo settore, alla mancanza di insegnanti e al loro invecchiamento.”

    La relazione esamina gli stipendi di insegnanti e dirigenti di scuole pubbliche dell’infanzia, primarie e secondarie nell’anno 2019/2020 in 38 sistemi d’istruzione europei. In media nella scuola dell’infanzia gli stipendi sono più bassi mentre nell’istruzione secondaria superiore sono più elevati, nonostante in alcuni paesi europei tutti gli insegnati ad inizio carriera ricevano lo stesso stipendio. In un quarto dei sistemi d’istruzione gli stipendi iniziali (al netto dell’inflazione) sono rimasti identici o sono diminuiti nel corso degli ultimi cinque anni. Il quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione in vista di uno spazio europeo dell’istruzione mette gli insegnanti e i formatori al centro della politica dell’istruzione.

    Fonte: Commissione europea

  • Giornata mondiale degli insegnanti: la Commissione lancia uno strumento per aiutare gli insegnanti della scuola primaria e secondaria a utilizzare le tecnologie digitali

    Per celebrare la Giornata mondiale degli insegnanti la Commissione lancia un nuovo strumento online per permettere agli insegnanti di riflettere sul modo in cui utilizzano le tecnologie digitali nelle loro attività didattiche. Sulla base di una serie di domande, lo strumento SELFIEforTEACHERS può aiutarli a valutare le loro competenze digitali e a individuare le aree in cui necessitano di ulteriore formazione e sostegno. Lanciato ufficialmente a Lubiana dalla Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, Mariya Gabriel, e la ministra slovena dell’Istruzione, della scienza e dello sport, Simona Kustec, lo strumento è attualmente disponibile in inglese, francese, tedesco e sloveno. Nelle prossime settimane verranno aggiunte le versioni in tutte le lingue ufficiali dell’UE.

    Tutti gli insegnanti della scuola primaria o secondaria possono registrarsi sulla piattaforma per utilizzare lo strumento. Successivamente sono invitati a rispondere a una serie di domande sul modo in cui utilizzano la tecnologia in 6 diverse aree:

    • insegnamento e apprendimento,
    • individuazione, uso e creazione di risorse digitali,
    • personalizzazione dell’apprendimento e coinvolgimento degli studenti grazie a lezioni incentrate sulla pratica,
    • valutazione e feedback degli studenti,
    • comunicazione e collaborazione con studenti, famiglie e colleghi,
    • sviluppo delle competenze digitali degli studenti.

    In seguito ciascun insegnante riceve una relazione generata automaticamente con i suoi risultati (da “principiante” a “innovatore”) e con suggerimenti per migliorare. L’utilizzo dello strumento può rappresentare un buon primo passo per individuare i punti di forza e le aree in cui sono necessari un ulteriore sviluppo e sostegno professionale. Tutti gli insegnanti che completano un’autoriflessione con SELFIEforTEACHERS possono ricevere un attestato e un badge digitale.

    Gli insegnanti possono utilizzare lo strumento a titolo individuale o in gruppo, ad esempio con altri insegnanti della stessa scuola o della stessa materia nella propria regione o nel proprio paese. Ciò può contribuire alla pianificazione all’interno di una scuola, di una rete di scuole, di un istituto di formazione per insegnanti o di un’autorità locale competente in materia di istruzione.

    Tutte le risposte a SELFIEforTEACHERS sono anonime e non vengono condivisi dati personali. I dati non sono raccolti al fine di classificare o valutare le prestazioni degli insegnanti, ma per consentire loro di capire in che modo possono utilizzare efficacemente le tecnologie nel loro lavoro e promuovere le competenze digitali dei loro studenti.

    La scorsa primavera una versione pilota di SELFIEforTEACHERS è stata testata da oltre 4 000 insegnanti in 5 paesi (Estonia, Irlanda, Italia, Lituania e Portogallo). Il feedback è stato positivo e gli insegnanti hanno riconosciuto il valore e l’utilità dello strumento per il loro lavoro. La Commissione sta lavorando allo sviluppo di risorse e materiali di supporto per gli insegnanti, tra cui la condivisione delle pratiche degli insegnanti che hanno utilizzato lo strumento per il loro apprendimento professionale.

    Finanziato dal programma Erasmus+, SELFIEforTEACHERS è stato sviluppato dalla Commissione in collaborazione con i ministeri dell’Istruzione e con esperti di tutta Europa. SELFIEforTEACHERS si basa sul quadro europeo per la competenza digitale degli educatori, che definisce le varie competenze digitali di cui gli educatori hanno sempre più bisogno. Sono definite 22 competenze articolate in 6 aree e con 6 livelli di padronanza dell’utente, da principiante a pioniere.

    SELFIEforTEACHERS è una delle 13 azioni del piano d’azione per l’istruzione digitale, che mira ad aiutare i sistemi di istruzione in Europa ad adattarsi al cambiamento digitale. Uno degli obiettivi principali del piano d’azione è sostenere l’uso efficace della tecnologia per l’insegnamento e l’apprendimento, e a tal fine è fondamentale aiutare gli educatori a utilizzare le tecnologie nella loro pratica professionale.

    Il nuovo strumento può essere utilizzato in combinazione con lo strumento SELFIE per la pianificazione digitale di tutta la scuola. SELFIE, che dal suo lancio avvenuto 3 anni fa è stato utilizzato da oltre 1,7 milioni di utenti in più di 13 000 scuole situate in 82 paesi, si concentra sulla scuola nel suo complesso. Il nuovo strumento SELFIEforTEACHERS consente invece un’analisi più approfondita delle competenze digitali del personale. I risultati possono essere utilizzati per individuare gli ambiti che necessitano di ulteriore formazione e sostegno e per attribuire loro la priorità.

    Fonte: Commissione europea

  • Azzolina sistema in cattedra 4.500 precari

    La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato il decreto ministeriale che dà il via libera definitivo all’assunzione di 4.500 insegnanti precari sui posti che si sono liberati lo scorso anno a seguito dei pensionamenti della cosiddetta ‘Quota 100′.

    “Si chiude finalmente un percorso cominciato in autunno durante l’approvazione in Parlamento del decreto scuola – commenta la Ministra Lucia Azzolina -. Una battaglia che ho personalmente condotto per rendere giustizia a tutti quegli insegnanti che avevano diritto ad ottenere quei posti, ma non li hanno avuti perché non sono stati resi disponibili per le assunzioni del 2019”. Si tratta di docenti che saranno assunti dalle graduatorie a esaurimento e da quelle dei vecchi concorsi ancora vigenti.

    “E’ una buona notizia per la scuola – sottolinea la Ministra – e per tanti insegnanti precari che ora vengono finalmente stabilizzati. Avevamo 6.500 posti a disposizione, abbiamo potuto assegnarne solo 4.500 perché non c’erano abbastanza profili da assumere dalle graduatorie in corso di validità. Un dato che dimostra che abbiamo bisogno di fare nuovi concorsi per avere nuove graduatorie da cui attingere, soprattutto nella scuola secondaria”.

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