partigiano

  • Quando l’ignoranza si sposa con la faziosità politica

    Le parole hanno un significato preciso:

    patriota è colui che difende la propria  patria per garantire libertà e giustizia, che combatte contro invasori od oppressori.

    Partigiano è colui che comunque parteggia per una parte, chi segue un partito per lo più con spirito fazioso e settario (vedi vocabolario).

    In Italia i partigiani che hanno combattuto contro il nazifascismo sono poi stati riconosciuti, chiamati, anche nelle targhe stradali, patrioti, riallacciandosi ai patrioti delle guerre risorgimentali.

    Tutto questo fino ai giorni nostri quando la giunta del sindaco Lepore ha deciso che sulle targhe stradali di Bologna, che ricordano persone che hanno combattuto nella Resistenza, si sarebbe sostituto al termine patriota quello di partigiano.

    In sintesi un’operazione politica che si commenta da sola dimostrando la grande ignoranza del significato dei termini e che riduce i combattenti contro il nazismo a persone di parte togliendoli dal ruolo di combattenti per la libertà di tutti.

    La faziosità unita all’ignoranza ed alla presunzione ha fatto un altro danno in un paese che avrebbe più che mai bisogno di confronti pacati tra maggioranza ed opposizione ma anche tra cittadini.

    Perseguire inesorabilmente, dopo tanti decenni, l’odio e lo scontro a tutti i costi non giova a nessuno, meno che meno a chi, a forza di provocazioni inutili, si tira da solo la zappa sui piedi.

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