Prestiti

  • Credito al consumo: riscontrate potenziali irregolarità in oltre un terzo dei siti di prestiti online

    La Commissione europea e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori hanno pubblicato i risultati di una revisione a livello dell’UE di 118 siti online di credito al consumo.

    L’obiettivo della revisione era verificare le offerte su dispositivi quali tablet o smartphone e verificare se gli operatori rispettino le norme dell’UE in materia di protezione dei consumatori per quanto riguarda le informazioni standard nel settore della pubblicità online per il credito al consumo. È emerso che più di un terzo (36%) dei siti web oggetto dell’indagine violava potenzialmente il diritto dei consumatori dell’UE. Mancavano o non erano chiare informazioni fondamentali quali il costo del credito, i tassi di interesse o l’obbligo di assicurazione. Inoltre, i siti web non sempre menzionano eventuali misure straordinarie nel quadro della pandemia di COVID-19 che possono sortire un impatto sul credito al consumo (ad esempio, la possibilità di richiedere un periodo di rimborso per gli anticipi). Le autorità nazionali responsabili della tutela dei consumatori daranno seguito ai casi di potenziali irregolarità segnalati.

    Nell’ambito della nuova agenda per i consumatori, la Commissione sta lavorando alla revisione della direttiva sul credito al consumo, già oggetto di una valutazione nel novembre 2020.

    Maggiori informazioni sulla revisione a livello dell’UE delle offerte di credito online e dati recenti sulla valutazione dei mercati del credito al consumo da parte dei consumatori sono disponibili online.

  • La Commissione Europea apre un’indagine sul prestito di Alitalia

    Il 23 aprile la Commissione europea ha aperto un’inchiesta per accertare se il prestito ponte italiano di 900 milioni di dollari all’Alitalia fosse legale ai sensi dei regolamenti dell’UE. Nel 2017 la Commissione ha ricevuto una serie di denunce secondo cui il prestito era, in realtà, un aiuto che il governo italiano aveva esteso ad Alitalia e non era conforme ai regolamenti dell’UE. Gli aiuti concessi da uno Stato membro mantengono a galla le imprese in difficoltà finanziaria, ma hanno anche il potenziale di falsare la concorrenza nel mercato unico dell’UE, spostando l’onere dell’adeguamento strutturale ad altri e mettendo i soggetti più efficienti e innovativi che non ricevono tali aiuti a uno svantaggio. Il commissario alla concorrenza, Margreth Vestager, ha affermato che il compito dell’esecutivo dell’UE è “di garantire che i prestiti concessi alle società dagli Stati membri siano in linea con le norme dell’UE sugli aiuti sanzionati dallo Stato. Dovremo indagare se questo è il caso di Alitalia”. Il governo italiano ha concesso un prestito ad Alitalia nel gennaio 2018 come parte di un pacchetto di salvataggio che all’epoca aveva ritenuto di aver seguito i regolamenti dell’UE sui prestiti statali. Secondo la Commissione, tuttavia, quello che originariamente si pensava fosse un prestito potrebbe invece aver costituito un aiuto di Stato. La Commissione esaminerà ora se il prestito soddisfa le condizioni previste dagli orientamenti dell’UE

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