Cosa spinge decine, centinaia di milioni di persone a comunicare ogni azione, ogni esperienza, ogni piatto mangiato al ristorante, sui social mentre non riescono più a comunicare col proprio partner, vicino di casa, figlio, amico o collega di lavoro?
Cosa li spinge a credere che qualche follower in più rappresenti un successo o il successo?
Come è stato possibile che scoperte scientifiche e tecnologiche si siano rivelate tanto nocive per l’equilibrio della mente, per la capacità di relazionarsi, di essere parte di un contesto sociale?
Come è possibile che nessuno abbia previsto le conseguenze di innovazioni che, nell’arco di pochi anni, hanno azzerato la capacità di empatia e di relazione di ciascuno con gli altri di esseri umani! Che non si sia corsi ai ripari quando, fin dagli inizi, si è potuto vedere quanto uso negativo della rete si stava facendo mettendo in comunicazione terroristi, criminali e persone disturbate che delle loro fantasie e anomalie facevano un nuovo mercato mediatico?
Pochi media hanno scritto di Adam che si è suicidato a 16 anni dopo essersi confrontato con Chat Gpt ed averne avuto l’aiuto per compiere l’irreparabile: morire.
Quanta parte della politica studia le infauste conseguenze di una rete senza controllo che sta portando alla morte tanti giovani?
Solo dopo la scoperta di siti che trasformavano donne politiche in personaggi sessuali e pornografici ci si è posti il problema di altre donne, anch’esse inconsapevoli, buttate su quel tipo di siti anche dagli stessi mariti e compagni.
Come difendersi in una società nella quale mariti e compagni usano le immagini più intime delle loro compagne per sollazzare altri uomini, come loro malati dentro?
Come difenderci quando le nostre immagini sono rubate, manipolate, vendute?
Come difenderci quando dei ragazzi sono così attratti dalla perversione di gran parte della rete da cimentarsi in prove estreme fino al suicidio!
Come far tornare le persone ad usare il proprio cervello senza seguire mode e costumi che stanno riducendo l’essere umano ad una specie di larva incapace di ragionare, tesa soltanto ad esibirsi o a godere delle esibizioni altrui?
La politica, la società, la cultura, i media, gli affari hanno tutti in comune l’incapacità di comprendere la gravità di quello che sta succedendo e che ogni giorno porta a nuove vittime, nuove tragedie.
C’è una responsabilità che accomuna, l’indifferenza, l’interesse, l’incapacità ad intervenire per paura di perdere consenso, di essere definiti retrogradi, intanto tutto marcisce intorno a noi.
Ora che le donne politiche sono state toccate si muoverà qualcosa, forse chiuderanno qualche sito ma il problema di fondo non sarà risolto, troppi interessi da difendere, così i ragazzi continueranno a morire o a crescere avulsi dalla realtà e non in grado, da adulti, di affrontarla ed i criminali, i terroristi, gli spacciatori di droga, come gli spacciatori di odio e di notizie false, continueranno ad avere la meglio.