Molte parole e commenti sono stati ormai detti e fatti sulla mancata stretta di mano tra Al Jolani e la ministra tedesca Baerbock, in visita ufficiale, con il ministro francese Barrot, a Damasco.
È abbastanza noto che i musulmani più osservanti non amino, in pubblico, avere contatti con le donne perciò tanto stupore occidentale ci stupisce, in un mondo dove fosse rispettata la reciprocità tutti rispetterebbero i costumi altrui, purché non lesivi della dignità e sicurezza delle persone, ma questo mondo ancora non c’è.
Forse la ministro tedesca ed il ministro francese avrebbero potuto mettersi d’accordo e salutare entrambi Al Jolani senza offrire mani ma con quel leggero inchino che toglie dall’imbarazzo tanti orientali.
Gli antichi romani, che la sapevano lunga sui rapporti con altri popoli ed altri costumi, avendo conquistato e imparato a convivere con mezzo mondo, avevano risolto il problema, evitando così anche l’incontro con mani sudaticce e non sempre pulite, solo tra di loro usavano un saluto più intimo come toccarti gli avambracci.
Una mano appena sollevata , ma che non tocca l’altro è come in una proposta di pace, lo stesso saluto che anche oggi molti automobilisti si scambiano come ringraziamento a chi ha ceduto il passo o ha segnalato un problema.
Forse è il momento di trovare una formula comune per gli incontri diplomatici ed istituzionali evitando così anche tutti quegli abbracci e baci che sinceramente sembrano un po’ ridicoli tra persone che si conoscono appena e che non si frequenteranno probabilmente più quando perderanno il loro incarico.
Detto questo due brevi considerazioni: 1) non è la prima volta che una donna, con un importante ruolo istituzionale, si trova di fronte ad un uomo che non le riconosce, di fatto, un ruolo di pari dignità, ricordiamo, a chi ha la memoria corta, cosa accadde alla presidente della Commissione europea, quando nel 2021 con Michel, incontrò Erdogan e dovette sedersi su un divano in disparte mentre Michel era fatto accomodare vicino all’imperatore turco; 2) un incontro istituzionale prevede un abbigliamento adeguato, dice un vecchio detto: l’abito non fa il monaco ma spesso il cardinale, e l’abbigliamento casual della ministro tedesca era ben lontano da conferire dignità al suo ruolo, forse anche questo può essere un problema.
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Risolviamo il problema, salutiamoci con un leggero inchino
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Addio alla stretta di mano, s’impongono nuovi modi di salutarsi
Stretta di mano addio nel post pandemia? Probabilmente questo gesto non sparirà mai del tutto, anche perché viene praticato da secoli ed è diffuso anche nel mondo animale. Ma di certo l’emergenza Covid-19, con la necessità di ridurre il contatto fisico tra le persone, lo ha messo in crisi, ridimensionato, in favore di altre opzioni, a partire da un semplice sorriso sotto la mascherina. In un approfondimento sul tema Laura Dudley, professoressa associata di psicologia applicata alla Northeastern University, spiega che “potremmo non tornare più alle strette di mano come aspettativa principale al momento di un incontro. Lo spettro di modi accettabili per interagire con un’altra persona è davvero aumentato, quindi ora se qualcuno si limita a salutare e rimane lontano, non pensiamo che sia una cosa strana”. Covid-19, per l’esperta ci ha trasformato il modo in cui interagiamo e stabiliamo la fiducia, dal comunicare un sorriso nascosto sotto le mascherine al destreggiarci attraverso modi inesplorati per salutarci senza contatto fisico. La maggior parte di questi cambiamenti non si manterrà perché le restrizioni sono state imposte solo per circa un anno, ma la pandemia per l’esperta “ha comunque ampliato l’accettazione dei saluti senza contatto. Il che significa che i germofobi o coloro che preferiscono semplicemente non toccare altre persone e non essere toccati potrebbero sentirsi più a loro agio a non stringere la mano”. A essere modificate potrebbero essere anche le regole negli ambienti di lavoro. I dipartimenti delle risorse umane, perlomeno negli Usa, stanno considerando di aggiornare le loro linee guida per agevolare chi col contatto fisico non si sente a proprio agio, secondo afferma Natascha Saunders, docente di leadership organizzativa dell’American Northeastern University. Il più grande cambiamento nel linguaggio del corpo post-pandemia per Dudley e Saunders sta probabilmente avvenendo ora, poiché le persone tornano al posto di lavoro e si adattano ai nuovi protocolli. La migliore maniera per superare l’imbarazzo di un incontro in cui si vuole evitare il contatto fisico? Sdrammatizzare e riderci su, passando oltre rapidamente.