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  • Per le vacanze 2021 quasi un italiano su cinque sceglie la campagna

    L’Italia riapre e gli italiani fanno una scelta green per l’estate 2021. E la campagna diventa la seconda meta subito dopo il mare, come effetto dell’emergenza sanitaria sui programmi dei vacanzieri. Così quasi un italiano su cinque (17%) per questa estate sceglierà di trascorrere le proprie ferie in campagna, parchi naturali e oasi, coniugando la voglia di normalità con la garanzia di stare in sicurezza senza rischiare gli affollamenti, rileva un’indagine Coldiretti/Notosondaggi. A spingere su questo segmento è soprattutto il turismo enogastronomico, che vale oltre 5 miliardi e che proprio con la pandemia ha trovato un ulteriore impulso. Traino importante anche i 24mila agriturismi nazionali. Senza contare che con la riapertura totale della ristorazione dal primo giugno, si prepara un’estate a tavola da 30 miliardi di euro nei 360mila bar, ristoranti, pizzerie ed agriturismi aperti lungo tutta la Penisola.

    Ma la campagna non è solo destinazione per gite e vacanze. Con la pandemia si registra una vera e propria rivoluzione country, con il 54% che desidera lasciare la città spinto dalla ricerca di una migliore qualità della vita ma anche dalla paura della pandemia e dalla voglia di riscoprire il senso di comunità allentato dall’emergenza sanitaria. E ancora, l’agricoltura per la ripartenza. Dalla logistica alle energie rinnovabili, dalla tutela del territorio alla gestione del patrimonio idrico, dalla cura del verde urbano, alla riqualificazione degli edifici nei piccoli borghi, fino agli investimenti nelle reti ultraveloci per colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane. Un capitolo che nel Pnrr vale 5,2 miliardi di euro ma anche un tema molto sentito dagli italiani: oltre 8 su 10 (83%) considerano infatti l’agricoltura importante per il rilancio dell’economia del Paese, con una percentuale di consensi che balzata del 19% nel 2021 rispetto a prima della pandemia.

    A fare il punto su Pil agricolo, salute e turismo green i ministri delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, della Salute, Roberto Speranza, e del Turismo, Massimo Garavaglia, e la sindaca di Roma, Virginia Raggi, intervenuti all’incontro Coldiretti ‘L’Italia torna contadina’ organizzato con Fondazione Univerde e Campagna Amica a Roma a venti anni esatti dalla legge di orientamento.

    “Nei nostri programmi di sviluppo – sottolinea Speranza – si parla sempre di One Health, l’idea è che l’agricoltura è salute. La battaglia è tutelare la qualità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole, e deve essere fatta con trasparenza”. Il turismo all’aperto “sarà sempre più di attualità e sempre più importante anche perché dà la possibilità di raggiungere tutto il nostro territorio che non sono solo le grandi città turistiche ma le tante piccole città d’arte, i borghi”, dice Garavaglia.

    Dal canto suo, il titolare dell’agricoltura, Patuanelli sottolinea: il settore “è pronto a fare la sua parte per affrontare la sfida della sostenibilità e della competitività sui mercati globali anche grazie al supporto del governo che non farà mancare la propria azione di sostegno”. E il vicedirettore Fao, Maurizio Martina, evidenzia che “la sfida è realizzare nuovi servizi alla persona e al territorio, disegnando una nuova multifunzionalità che vada a incrociare il welfare”.

    Uno speciale annullo filatelico di Poste Italiane ha celebrato i 20 anni della legge di orientamento. Venti anni in cui, sottolinea Coldiretti con il presidente, Ettore Prandini, l’agricoltura italiana è diventata la più green e biodiversa d’Europa con 314 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute a livello comunitario e 526 vini a denominazioni di origine e indicazione geografica, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con 80mila operatori, 40mila aziende agricole impegnate nel custodire semi o piante a rischio di estinzione “e il primato della sicurezza alimentare mondiale”.

  • Incorreggibili italiani, oltre la metà di loro sta già progettando le vacanze

    Il Covid continua a colpire duramente il turismo, con flussi in calo non solo dall’estero ma anche dall’Italia. Ma nonostante il quadro ancora pieno di incertezze, con gli spostamenti tra regioni ancora vietati e le varianti del virus che potrebbero richiedere un inasprimento delle restrizioni, gli italiani non perdono fiducia nella possibilità di tornare presto a spostarsi e raggiungere mete di villeggiatura, soprattutto nel Belpaese.

    E’ la fotografia che emerge dalle più recenti rilevazioni dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio di Isnart e Unioncamere, secondo cui più della metà degli italiani – al di sopra dei 18 anni – sta pianificando una vacanza per il 2021; di questi l’80% indica tra le mete l’Italia non appena le condizioni lo consentiranno.

    Questo cauto ottimismo non cancella tuttavia gli effetti che la pandemia continua a produrre sul settore del turismo. Lo scenario previsivo, infatti – evidenziano i dati – descrive il perdurare della crisi e l’analisi predittiva per i primi tre mesi del 2021 dà indicazioni di perdita pari a circa il -64% dei flussi italiani e dell’85% di quelli internazionali rispetto al 2019. Con una ulteriore perdita in termini di ricavi stimabile in circa 8 miliardi di euro.

    Nel consuntivo del 2020, secondo le rilevazioni, le presenze turistiche in Italia sono stimate in calo del 64% rispetto al 2019. Anche le entrate derivanti dalla spesa turistica hanno fatto registrare una contrazione di 53 miliardi di euro rispetto al 2019, attribuibile per lo più alla forte riduzione delle presenze internazionali nei mesi estivi (con picchi di -73%). Complessivamente nel 2020 è rimasto invenduto il 75% delle camere disponibili nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere. Miglioramenti si sono registrati esclusivamente nei mesi di luglio e agosto in cui i tassi di occupazione delle camere in media hanno raggiunto rispettivamente il 46% ed il 69%.

    Ad essere colpite duramente sono state le destinazioni più scelte dai visitatori stranieri: le città d’arte, luoghi che fino all’anno scorso intercettavano il 38% dei flussi turistici. La modesta ripresa del mese di agosto è stata legata quasi esclusivamente al turismo domestico, rappresentato dai 27 milioni di italiani che hanno fatto vacanze privilegiando mete di vicinato, il cui impatto ha compensato solo in minima parte la perdita economica complessiva.

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