veterinari

  • I Veterinari a Salvini: non siamo imprese di trasporto

    (Cremona – 29 novembre 2022) L’ANMVI – Associazione nazionale dei Medici Veterinari – chiede l’esclusione della Professione Medico Veterinaria, esercitata in regime privato, dal campo di applicazione del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 35 (“Attuazione della direttiva 2008/68/CE, relativa al trasporto interno di merci pericolose”) per evidente estraneità alla materia dei trasporti e per sovrapposizione con le norme, già applicate e sufficienti, in materia di gestione dei rifiuti speciali, pericolosi compresi, prodotti nell’esercizio della professione medico veterinaria.

    Dal 1° gennaio 2023 la professione Veterinaria rischia una clamorosa esposizione sanzionatoria fino a 36.000 euro per mancata nomina della ridondante figura di un Consulente alla sicurezza per il trasporto di merci pericolose appositamente formato. Vi sarebbe anche un indebito aggravio di responsabilità legali – a carico del Datore di lavoro e del Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione (RSPP)- in caso di incidente in corso di trasporto (su strada, ferrovia o fiume).

    ANMVI ha portato l’istanza all’attenzione del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini per chiedere di sollevare da ogni indebito adempimento, e da conseguenti sanzioni, l’attività veterinaria privata in qualunque forma di esercizio e di configurazione giuridica venga svolta (individuale, in associazione/società, presso struttura veterinaria o a domicilio dell’utente della prestazione veterinaria, ecc.).

    Nella lettera ANMVI chiede che ogni iniziativa a cura del Ministero abbia un’immediata e diretta efficacia evitando di addossare sui professionisti Medici Veterinari o sulle strutture veterinarie, l’onere burocratico di presentare richiesta attiva dell’esonero in oggetto presso l’autorità competente. Confidiamo che il Dicastero dei Trasporti si attivi anche nelle sedi europee preposte per correggere, ove necessario la normativa europea da cui origina questo indebito e oneroso aggravio burocratico sull’attività sanitaria.

    Si rappresenta infatti che:

    1. a) i rifiuti speciali dell’attività veterinaria, compresi quelli classificati come “pericolosi” vengono prodotti e gestiti a norma di legge e successivamente conferiti a “imprese” specializzate nel ritiro, nel trasporto e nello smaltimento.
    2. b) il gestore dei rifiuti organizza in autonomia il prelievo e il trasporto dei rifiuti prodotti nelle strutture veterinarie, fornendo anche gli idonei contenitori autorizzati ADR.
    3. c) nei rari casi di trasporto, si tratta di quantità che il D.Lvo 35/2010 derubrica a “piccole quantità” ossia irrilevanti ai fini della sicurezza.

    Qualora la complessità della normativa rendesse necessario un intervento giuridicamente di rango superiore, l’ANMVI chiede che lo scopo in oggetto sia conseguito mediante l’adozione di un tempestivo provvedimento ministeriale di esplicito esonero, utilizzando le leve di esclusione dal campo di applicazione della normativa previste dallo stesso D.Lvo 35/2010 (es. esenzioni/deroghe).

    Ufficio Stampa ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani- 0372/40.35.47

  • ANMVI porta One Health nelle scuole

    Per il dodicesimo anno, la didattica veterinaria entra nelle scuole primarie e medie di tutta Italia. Anche l’anno scolastico 2022-2023 porterà i Medici Veterinari di Anmvi – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani – nelle classi elementari e medie di tutta Italia per un nuovo progetto educational.

    Le direzioni scolastiche potranno ospitare a costo zero docenze veterinarie e materiali didattici per diffondere la cultura della relazione responsabile con gli animali. Quest’anno il progetto si intitola “Una Zampa in famiglia 3 – Con Zampa, a lezione di One Health”. I personaggi Zampa, Lillo e Mimì educheranno gli alunni al concetto One Health, grazie alla presenza di Medici Veterinari docenti che parleranno ai bambini dell’importanza di vivere in un ambiente sano, in cui ogni elemento, vivente e non vivente, partecipa al gioco della vita e contribuisce alla salute di tutti. Le parole chiave di questo anno scolastico saranno: Ambiente, Multiformità, Rispetto e Salute Unica. In totale sul territorio nazionale saranno finanziati 125 docenze Veterinarie, grazie al contributo non condizionante di MSD Animal Health.

    Per partecipare è richiesto l’invio del modulo “Richiesta di adesione al progetto Una Zampa in famiglia 3”. Insieme al modulo, nella stessa mail, andranno inviati il proprio curriculum vitae e la tabella Excel “Zampa 3 tabella vet” compilata , nello stesso formato (excel) con cui è stata ricevuta. Tramite questo modulo il veterinario indicherà non solo la propria richiesta di adesione, ma anche contemporaneamente l’interesse della/e scuola/e che avrà/avranno potenzialmente aderito.

    Fonte: Ufficio Stampa Anmvi

  • L’ANMVI chiede il nuovo Parlamento di fermare la speculazione sui rincari delle bollette

    Spese energetiche alle stelle per 8 mila strutture di ricovero e di cura per animali da compagnia. L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) denuncia rincari vertiginosi su servizi energetici essenziali per la continuità delle prestazioni. Luce e gas sono al servizio degli animali degenti e delle attività cliniche, chirurgiche e di laboratorio. I rincari in bolletta si riflettono anche sull’utilizzo e sugli investimenti in tecnologie sanitarie di alto livello specialistico, che in Italia garantiscono elevati standard assistenziali a 14 milioni di pets. I rincari si ripercuotono anche sulla sostenibilità occupazionale del personale, sia medico veterinario che tecnico.

    L’ANMVI chiede al nuovo Governo e al nuovo Parlamento di rimediare alle mancanze del cosiddetto Decreto Aiuti Ter, estendendo ai Medici Veterinari liberi professionisti il contributo straordinario per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Questo contributo, sotto forma di credito d’imposta, è stato concesso solo alle imprese, dimenticando che per il diritto europeo i liberi professionisti sono equiparabili alle Pmi. Ancora una volta il Legislatore italiano non ne ha tenuto conto.

    I Medici Veterinari, in quanto liberi professionisti titolari di attività di impresa (Codice Ateco 75.00.00), chiedono di beneficiare della compensazione prevista dall’articolo 1 dell’Aiuti Ter per i maggiori oneri sostenuti per energia elettrica e gas. Il credito d’imposta, pari al 40% delle spese sostenute, potrebbe non essere sufficiente- fa notare l’ANMVI- se non si fermeranno le speculazioni in atto e non si porrà un tetto a rincari che hanno già raggiunto la soglia di sostenibilità.

    Fonte: Comunicato Anmvi

  • Humane Society International rimborsa cure veterinarie fino a 250 euro per animale al seguito di rifugiati ucraini

    Humane Society International, insieme a FVE e FECAVA, lancia un programma paneuropeo: contributo finanziario alle cure veterinarie di animali al seguito di rifugiati ucraini.
    Fino al 21 maggio sarà attivo il programma Humane Society International Vets For Ukrainian Pets Care Scheme, con l’obiettivo di offrire un livello minimo di assistenza veterinaria agli animali da compagnia al seguito dei proprietari che hanno lasciato l’Ucraina. Il progetto è paneuropeo e chiama a raccolta i Veterinari di tutti i Paesi Europei (qui il link per i Medici Veterinari che intendono aderire dall’Italia) per offrire assistenza agli animali giunti nel loro Paese. Possono aderire singoli Medici Veterinari oppure strutture veterinarie singole o in gruppo.
    Rimborso fino a 250 euro per animale– Il progetto (Scheme) si applica a tutti gli animali da compagnia, inclusi conigli, porcellini d’India, furetti, cavalli e altri animali domestici.
    Fatte salve le limitazioni di budget, i fondi raccolti da Human Society International (HSI), fino al 21 maggio prossimo copriranno i costi delle cure veterinarie fino a un valore massimo di 250 euro per animale.
    Tetto di cinque rimborsi per Veterinario– Ogni singolo Veterinario può presentare fino a cinque richieste di rimborso. Le prestazioni rimborsate consistono principalmente nelle procedure di certificazione/legalizzazione dell’animale nel Paese di accoglienza se queste spese non sono rese gratuitamente da governo nazionale. Ciò può includere la vaccinazione antirabbica, il test dell’antirabbica, l’inoculazione del microchip e la registrazione dell’animale con rilascio della prevista documentazione ufficiale.
    Vaccinazioni e trattamenti antiparassitari- Nel budget sono comprese anche alcune prestazioni di prevenzione di base: vaccinazioni standard, trattamenti antiparassitari per assicurare un livello di protezione di base, anche nei confronti di  malattie eventualmente più diffuse in un dato territorio nazionale o regionale.
    Farmaci veterinari (fornitura fino a 4 mesi) –  Nei rimborsi sono compresi i costi di qualsiasi farmaco prescritto da un veterinario per trattamenti di durata fino a 4 mesi. Il rimborso è principalmente in favore di animali che hanno interrotto i trattamenti o affetti da patologie croniche, per le quali i proprietari hanno esaurito la scorte o non hanno potuto portarle con sè durante l’evacuazione.
    Condizioni acute e di breve durata– Vengono rimborsati anche i trattamenti necessari per condizioni acute quando la prognosi dopo il trattamento sia buona. Ad esempio per il trattamento di ferite, otite esterna o per l’attenuazione del dolore.
    Evitare spese al proprietario– La decisione di curare un paziente è “interamente a discrezione del singolo Veterinario”. Human Society International consiglia di considerare l’inopportunità di addossare al proprietario costi futuri impossibile da sostenere.
    E se il costo del trattamento supera il limite di 250 euro?  Humane Society International contribuisce finanziariamente ad uno sforzo collettivo a cui tutti sono chiamati. Molti Medici Veterinari si stanno già offrendo gratuitamente per fornire assistenza ai rifugiati ucraini, laddove manchino forme di aiuto da parte delle autorità nazionali- disponibili a coprire la spesa- o donazioni liberali sufficienti.
    In generale, HSI chiede che il voucher di 250 euro non sia utilizzato nell’ambito di un servizio a tariffa intera. “L’obiettivo è fornire assistenza al maggior numero possibile di animali e i budget sono limitati”. Si tratta inoltre di una forma di supporto contingente, applicabile alla situazione di emergenza e non in via permanente.
    Come essere sicuri che l’animale domestico appartiene a rifugiato ucraino– La guerra ha improvvisamente movimentato milioni di persone dall’Ucraina spesso prive di documenti. Se disponibile, il veterinario può verificare il passaporto del proprietario e dell’animale e la documentazione del passaggio di frontiera. “Ove non disponibile, ti chiediamo di esercitare il tuo miglior giudizio”- dicono da HSI.
    In ogni caso, il Veterinario sarà tenuto nel processo di verifica del pagamento a certificare che, per quanto ha potuto riscontrare si tratta di animali domestici di rifugiati ucraini.
    Le richieste di rimborso da parte del veterinario vengono presentate tramite il portale online: www.vetsforukraine.com. Ogni veterinario risponde delle proprie prestazioni. HSI non è responsabile. La rimborsabilità delle spese presentate dal veterinario segue unicamente le regole e i limiti di budget dello Scheme. I tempi di rimborso possono variare da 4 a 8 settimane.

    Fonte: AnmviOggi

  • L’appello dei veterinari ucraini ai colleghi

    I veterinari rimasti in Ucraina per salvare gli animali chiedono un aiuto, chi può sia loro una mano, anche poco è utile

    Vladlen Ushakov, Presidente di USAVA la Società dei Veterinari ucraini per animali da compagnia, rivolge un appello via Facebook: “Collega, aiuta un veterinario!”. Le coordinate bancarie per inviare aiuti finanziari sono state comunicate nei giorni scorsi da Wsava, per donazioni tramite bonifico internazionale. ANMVI mette a disposizione anche le proprie coordinate bancarie per agevolare le donazioni, via bonifico ordinario, da riversare poi a Usava.

    “Siamo grati ai nostri vicini della Polonia, che ci hanno teso una mano su tutti i fronti. Siamo grati ai nostri colleghi degli Stati baltici per il loro grande cuore e la loro disponibilità ad aiutare. Siamo molto grati ai colleghi di Bulgaria, Romania, Slovacchia e Irlanda che hanno risposto. Abbiamo iniziato a fare una lista di colleghi che sono pronti ad aiutare”. E inoltre: “Siamo molto grati al laboratorio Labokli, che ha generosamente accettato di eseguire gratuitamente i titoli anticorpali contro la rabbia per gli animali provenienti dall’Ucraina.“La decisione della Commissione Europea- dicono – ha salvato migliaia di vite animali”.

    Versamenti sul c/c di USAVA
    Nome del Beneficiario
    Ukrainian Small Animal Veterinary Association
    Indirizzo: Genuezska str.24 a, Odessa, 65009, Ukraine
    Coordinate bancarie: UA173282090000026008010048132
    Banca BANK PIVDENNYI – Odessa, Ukraine
    SWIFT code: PIVDUA22
    Causale: USAVA

    Donazione via ANMVI
    Coordinate Bancarie intestate a: ANMVI Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani
    IBAN: IT77P0623011419000043988583
    BIC: CRPPIT2P219
    Causale: Pro Veterinari Ucraina

    Collaborazioni con strutture veterinarie all’estero– Se ciascuna delle associazioni potesse inviarci elenchi di cliniche in cui i rifugiati e i loro pazienti possono essere inviati per il primo soccorso, l’esame clinico e la determinazione del titolo anticorpale della rabbia, questo sarebbe un grande supporto per noi”. Non mancano i commenti di Colleghi che invitano il Presidente Usava a lasciare il Paese. In chiusura le coordinate bancarie: “Saremo grati per le donazioni finanziarie”. Dal Paese stanno fuggendo anche studenti e ricercatori universitari.
    Appello alla Fve e alla Wsava- Il Presidente Ushakov -che è anche rappresentante di Usava nella Wsava- ha sottoscritto una lettera per chiedere “di escludere ufficialmente la Russia in quanto Paese aggressore dalle comunità veterinarie europee e mondiali Wsava e Fecava”. La lettera è firmata da Natalia Ignatenko, collega rappresentante dell’Ucraina alla Fecava.

    “Proprio come con la seconda guerra mondiale- affermano- si sta scrivendo una insanguinata della storia mondiale. La notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022 è stata l’inizio del più grande spargimento di sangue nella nostra Patria, invasa dalla Russia. È impossibile pensare che questo sta accadendo nel 21° secolo. Il nostro popolo ora sta lottando per ogni centimetro della sua terra e speriamo che europei e colleghi di tutto il mondo siano dalla nostra parte”.
    “Stiamo lavorando”– La Società dei Veterinari ucraini per animali da compagnia si trova a Odessa e posta immagini di lavoro, di visite e di chirurgie. I Colleghi offrono notizie su quanto accade. Inizia a mancare pet food, in particolare le diete speciali per cani e gatti con patologie, dicono, perché molti negozi di animali e prodotti veterinari sono fuori attività. Un sito web elenca i negozi rimasti operativi. Ushenko ringrazia le aziende del pet food che hanno già offerto cibo gratuito nei rifugi ucraini. “A Kiev, un gran numero di animali rimane nei rifugi e non possono andarsene.

    Vets for peace, donazioni ai Veterinari ucraini
    Vets for Ukraine, tutte le iniziative in un unico sito

    Pagina Facebook di USAVA

    Fonte: AnmviOggi

  • Il Consorzio Parmigiano Reggiano cambi lo slogan sul Veterinario

    (Cremona, 22 novembre 2021)  – “Comprendiamo il messaggio di salute e benessere animale che il Consorzio Parmigiano Reggiano vuole dare ai consumatori e lo sottoscriviamo. Ma come Medici Veterinari non accettiamo uno slogan che dica che si può fare a meno di noi, semplicemente perché non è vero”.

    Il Presidente dell’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) Marco Melosi, si riferisce al testo che compare on line, sul sito dove è in corso una campagna mediatica sul “miglior formaggio al mondo”, nella quale troneggia la frase  Nelle nostre stalle non serve il veterinario.  Uno slogan di tutta evidenza fallace: l’ANMVI ricorda che dal 21 aprile di quest’anno i regolamenti europei di sanità animale prevedono l’obbligo di visite veterinarie in allevamento.

    “Come primi attori, per legge e competenza della sanità animale e della sicurezza alimentare– afferma Melosi- chiediamo che la frase venga rimossa o sostituita con un messaggio più aderente al ruolo veterinario nella produzione primaria della filiera lattiero casearia”.

    L’applicazione di norme cogenti sui trattamenti veterinari e sul benessere animale dipende dai Medici Veterinari. Nessun prodotto di origine animale può chiamarsi fuori dall’impostazione che l’Unione Europea e il nostro Paese hanno dato alla sanità animale- conclude l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani.

    Ufficio Stampa ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani

  • Iva agevolata su spese veterinarie e alimentazione animale

    La riforma delle aliquote è nell’agenda di Palazzo Chigi e della Commissione Europea. Anche il Premier è un pet owner.

    (Cremona 7 ottobre 2021) – “Siamo fiduciosi che il Presidente del Consiglio Mario Draghi riesca a spostare la nostra IVA in fascia agevolata. Può essere davvero la volta buona”. Lo dichiara Marco Melosi, Presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI).

    Questo perché anche Mario Draghi possiede un cane? “Perché questo è il momento storico più favorevole- spiega Melosi- e perché sulle aliquote si muovono contemporaneamente sia il Governo Draghi che la Commissione Europea”.
    Da sempre i Medici Veterinari italiani chiedono l’aliquota agevolata (al 10%) sulle cure veterinarie e sugli alimenti per gli animali da compagnia (oggi su entrambi grava l’IVA del 22%). Adesso che l’Unione Europea e il Governo Draghi hanno avviato la revisione delle aliquote, si aprono nuove prospettive per una fiscalità più proporzionata ed equa.
    Essendo a sua volta proprietario di un cane, un bracco ungherese, il Presidente Draghi sarà più sensibile alla causa di milioni di proprietari? “I proprietari italiani conoscono ormai bene il concetto one health, sanno che curare gli animali è curare le persone. E sanno anche che alimentarsi è un bisogno primario anche per gli animali da compagnia, sia nelle case che nei rifugi. Lo ribadisco, l’ANMVI crede in questo contesto storico straordinario” – chiosa Melosi.

    Restano valide e attuali le argomentazioni della lettera aperta firmata nel 2020 da numerose sigle promotrici di un allineamento definitivo, al ribasso, delle aliquote IVA applicate al settore della salute e del benessere animale. Nel 2021 le stesse ragioni sono avvalorate dalla concomitante riforma europea delle aliquote alla quale si aggancerà la riforma fiscale italiana.

    Fonte: Ufficio Stampa ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani

  • Rischiano il divieto gli antibiotici salva vita per gli animali

    (Cremona, 30 agosto 2021) – Gli animali rischiano di essere privati di terapie salva vita. L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) lancia oggi una petizione per chiedere agli eurodeputati di votare no al bando di antimicrobici essenziali alle cure veterinarie.

    A metà settembre, la plenaria di Strasburgo voterà un aut aut: bandire gli antimicrobici salva vita per tutte le specie animali oppure salvare le terapie veterinarie antimicrobiche.

    L’ANMVI chiede di salvarle votando no ad una mozione (cd. Mozione Hausling) che restringe radicalmente l’accesso alle terapie antimicrobiche, fino a negare all’uso veterinario gli antibiotici essenziali per la cura di infezioni gravi e potenzialmente letali per gli animali da compagnia e per quelli allevati a scopo alimentare.

    Un errore di valutazione legislativa è già stato commesso a luglio: se l’Europarlamento confermerà l’improvvido orientamento espresso dal Comitato ENVI (Committee on the Environment, Public Health and Food Safety) i casi più gravi di infezioni batteriche negli animali resteranno del tutto privi di medicinali. Purtroppo l’errore di valutazione è stato compiuto anche da alcuni eurodeputati italiani.

    Tutta la veterinaria europea si sta mobilitando contro la mozione Hausling ritenendola antiscientifica e controproducente anche per la lotta all’antimicrobico-resistenza.

    Fonte: Comunicato stampa ANMVI

  • Gli animali da compagnia provenienti da Paesi Terzi soppressi? L’UE non conosce i dati esatti

    Gli eurodeputati Olivier Chastel e Frédérique Ries hanno chiesto alla Commissione Europea i dati sul numero di animali da compagnia provenienti da Paesi Terzi soppressi ai sensi del Regolamento europeo sui movimenti a carattere non commerciale degli animali da compagnia (articolo 35 del Reg CE n.576/2013).
    Il regolamento prevede che siano eseguiti controlli documentali sui movimenti di pets da un paese extra UE. I controlli devono accertare la conformità della movimentazione alle regole dell’UE, anche mettendo l’animale da compagnia a disposizione delle autorità compenti qualora richiesto.  In caso di non conformità, l’animale in questione può essere rispedito nel Paese di provenienza, oppure isolato per accertamenti sanitari o di identificazione, oppure essere soppresso.
    Il regolamento infatti stabilisce che “in ultima istanza, qualora non sia possibile rispedirlo o l’iso­lamento non sia praticabile” il veterinario ufficiale, previa consultazione con il proprietario e se necessario può “sopprimere l’animale da compa­gnia in conformità delle norme nazionali applicabili in ma­teria di protezione degli animali da compagnia durante l’ab­battimento”.
    I due deputati belgi hanno anche chiesto in che misura venga consultato il proprietario dell’animale e in che modo la Commissione garantisca che la soppressione sia davvero l’ultima opzione.
    La Commissaria europea alla salute Stella Kyriakides, nella sua risposta, ha fatto sapere che la Commissione non dispone di dati in proposito e che gli Stati Membri non sono tenuti a trasmetterli. Il diritto europeo prevede che “ove necessario, l’autorità competente si consulti con il proprietario o con la persona autorizzata sulle misure da adottare quando dai controlli emergono non conformità” (articolo 35 del regolamento (CE) n. 576/2013). Anche “la portata di questa consultazione dipende dall’autorità competente”, alla quale spetta” decidere quando l’opzione di sopprimere l’animale è l’estrema misura applicabile”.

    Fonte: @anmvioggi

  • Parlamento UE: a rischio l’uso di antibiotici “salva vita” per gli animali

    Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’ANMVI – Associazione Italiana Medici Veterinari

    Anche le eurodeputate Simona Bonafè, Alessandra Moretti e Eleonora Evi hanno sostenuto una mozione priva di evidenze scientifiche

    (Cremona, 14 luglio 2021) – Delusione e sconcerto anche fra i Medici Veterinari italiani per il voto di ieri in Commissione ENVI (Salute e Ambiente) del Parlamento Europeo: anche con il foto favorevole di tre eurodeputate italiane (Bonafè, Moretti, Evi) è  stata approvata una mozione (cd mozione Hausling) che punta a negare i trattamenti antibiotici per le infezioni gravi e potenzialmente letali negli animali, sia degli allevamenti che da compagnia.

    Tutta la Veterinaria Europea aveva raccomandato agli eurodeputati della Commissione ENVI di non sostenere la mozione dell’eurodeputato tedesco Hausling perché del tutto priva di basi scientifiche e viziata da grossolani errori di valutazione del rischio.  L’ANMVI si era appellata agli eurodeputati italiani facendo presente la gravità della posta in gioco.

    Il risultato del voto di ieri è invece l’azzeramento della posizione della Commissione Europea che individuava- con fondatezza scientifica e principio one health-  i casi in cui riservare gli antimicrobici prioritari alle cure umane, senza però negare agli animali la possibilità di essere trattati con gli antimicrobici “essenziali” per la loro salute e per la loro stessa salvezza.

    ANMVI ringrazia gli eurodeputati che invece hanno respinto la mozione Hausling:  Fulvio Martuscello, Simona Baldassarre, Marco Dreosto, Silvia Sardone, Annalisa Tardino, Sergio Berlato, Pietro Fiocchi, Giuseppe Milazzo. Purtroppo i loro voti non sono bastati. L’auspicio è che la plenaria dell’Europarlamento rimedi ad una clamorosa negazione del Trattato di Lisbona per il quale gli animali sono “esseri senzienti”.

    ANMVI ringrazia gli eurodeputati che invece hanno respinto la mozione Hausling:  Fulvio Martuscello, Simona Baldassarre, Marco Dreosto, Silvia Sardone, Annalisa Tardino, Sergio Berlato, Pietro Fiocchi, Giuseppe Milazzo. Purtroppo i loro voti non sono bastati. L’auspicio è che la plenaria dell’Europarlamento rimedi ad una clamorosa negazione del Trattato di Lisbona per il quale gli animali sono “esseri senzienti”.

    Fonte: Ufficio stampa ANMVI

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