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Il silenzio rappresenta l’unica forma di comunicazione

All’interno del sistema politico italiano pochi, ma forse nessuno, hanno compreso la svolta epocale che la nomina del Presidente del Consiglio Draghi ha introdotto. La nascita del governo dell’ex presidente della BCE parte dalla amara quanto reale considerazione del sostanziale fallimento della politica italiana in ambito economico e fiscale fino al momento della pandemia, successivamente a questa emergenza ha assunto anche i connotati di un ulteriore fallimento sanitario.

La sostanziale insostenibilità del quadro complessivo è imputabile ad ogni singola presidenza del Consiglio e alle rispettive maggioranze dei governi che si sono posti alla guida al nostro Paese dal 2011 in poi.

Dal governo Monti in poi tutti hanno usufruito di una “reale sospensione della realtà” nella valutazione dei fondamentali dell’economia italiana e della sostenibilità del debito pubblico grazie all’azione del presidente della BCE che ha permesso al governo Monti di ridurre lo spread e a quelli successivi di continuare ad aumentare irresponsabilmente la spesa pubblica e di conseguenza il debito. Il che ha permesso di mantenere “sostanzialmente edulcorata” la valutazione internazionale attraverso l’acquisto di titoli al mercato secondario e successivamente con il quantitive easing. Un fallimento di una intera e complessiva classe governativa e parlamentare incapace anche solo di tenere sotto controllo la spesa pubblica ed il relativo debito così come di avviare delle politiche di sviluppo, soprattutto industriale, che permettessero di aumentare il nostro tasso di crescita del PIL, da sempre un terzo di rispetto a quello europeo.

Solo per richiamare alla memoria le scelte dei governi Renzi e Gentiloni:

  1. Ottanta euro
  2. Cedola fissa (100.000 euro) per i milionari con a residenza in Italia
  3. Codice appalti
  4. Finanziamenti a ripetizione di Alitalia

Seguite a quelle scellerate dei governi Conte 1 e 2:

  1. Quota 100
  2. Reddito di cittadinanza
  3. Riduzione oneri contributivi per le società di calcio
  4. Lotteria degli scontrini
  5. Cash back
  6. Riduzione del limite dei contanti
  7. Estensione della prescrizione
  8. Navigator

Solo per dare una minima nota della spesa.

In questo contesto evidentemente gli autori di un simile disastro dovrebbero mantenere un profilo basso con il fine di offrire la possibilità al governo Draghi di lavorare e raggiungere gli obiettivi per i quali è stato nominato, in modo da creare le condizioni per portare il nostro Paese alle prossime elezioni con un equilibrio economico finanziario sostenibile.

Non passa giorno, invece, in cui da una parte Salvini dall’altra Letta, entrambi espressione di una politica a distanze siderali dalle priorità degli italiani, non lancino accuse ai propri alleati di governo (perché in questo momento tali sono) o non pretendano di porre dei vincoli in relazione alla politica del governo Draghi.

Un comportamento indegno ed intollerabile privo di ogni senso di rispetto tanto per le istituzioni quanto per i cittadini i quali sono chiamati, ancora una volta, a sopportare ulteriori sacrifici futuri (qualcuno crede ancora che le riforme richieste siano a costo zero) per ottenere quegli aiuti europei che dovrebbero rimettere in moto la nostra economia.

Una mancanza di rispetto tanto per le istituzione quanto per i cittadini che trova un ulteriore supporto all’interno del mondo bancario. A fronte di un aumento della giacenza di denaro nei conti correnti, ormai limpida espressione di una insicurezza dei cittadini stessi, invece di abbassare i costi fissi e variabili degli investimenti, facilitando così l’ingresso di ulteriori risorse nel circuito economico, si intende aumentare i costi dei conti correnti rendendoli anti economici.

Si può anche parlare e discutere del tasso negativo della crescita demografica ma non metterla in relazione ad una chiara espressione di insicurezza esattamente come lo sono l’aumento per le giacenze dei conti correnti rappresenta un’operazione di autoassoluzione dell’intera classe politica dirigente italiana.

Questo calo della natalità unita all’aumento delle giacenze nei conti correnti è imputabile ad una sostanziale e ormai ventennale incertezza dei cittadini verso una chiara e conclamata incompetenza dell’intera classe politica italiana.

Solo il silenzio da parte di questi leader dei singoli partiti risulterebbe adeguata come espressione di un segno di Riconoscenza nei confronti dei sacrifici economici pagati dai cittadini italiani e di Rispetto per i morti causati anche da una imbarazzante gestione della pandemia.

Il silenzio ora rappresenta l’unica forma di comunicazione.

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