Cibo

  • Toghe&Teglie: senza nome

    Buona estate a voi lettori, sono ancora una volta Massimiliano d’Alessandro: avvocato tarantino della locale sezione di Toghe & Teglie con il sogno nel cassetto di aprire con qualche amico del Gruppo un ristorante sul mare o – ancor meglio – nel mare, in un’isola, e farla finita con i tribunali dove – tanto – noi avvocati non siamo nemmeno ospiti graditi.

    E…a proposito di ospiti, che fate se vi chiamano degli amici per un’improvvisata e vi dicono “Stiamo arrivando” ma non avete nulla di particolare da offrire?  Ecco una delle occasioni in cui soccorre la fantasia da gran cambusiere e vi inventate qualcosa con ciò che riuscite a racimolare tra frigorifero e dispensa! Questo dessert di cui vi offro la ricetta originale non lo troverete su Giallo Zafferano, sull’Artusi, cercando su Google, perché è un dolce che non esisteva finchè non me lo sono inventato e non ho fatto a tempo neppure a dargli un nome.

    Insomma, è un po’ come quel Nebiolo eccezionale che – vittima della burocrazia – nasce in vigneti di pregio siti nel comune di Barolo ma non rispettando pienamente il capitolato di vinificazione non è registrato come Docg e non si può chiamare così: resta “solo” un Nebiolo che – per protesta – sull’etichetta ha scritto No Name.

    Veniamo a noi: ho trovato del mascarpone che stava pure scadendo e che mi ha ispirato. E’ un ingrediente facile da procurarsi anche nel più vicino supermercato, se volte cimentarvi nella replica di questa delizia, e che deve essere montato con la frusta unendo del succo di arancia fresco…senza eliminare le bucce, mi raccomando! Aggiungete un goccio di Aperol regolandone la quantità secondo il gusto (sì, sono in parte i componenti dello spritz, destinati quindi a legarsi bene).

    Quando avrete ottenuto una crema omogenea e morbida, versatela nelle mezze bucce di arancia che avete conservato e mettetele in frigo o meglio in freezer, ma non troppo a lungo per evitare che diventino piccoli iceberg ed al momento di servire guarnite ogni porzione con foglie di menta e grattugiata di lime….che nella foto non vedete ancora ma le potete immaginare.

    Niente di che, molto improvvisato, però provate per credere e “battezzate” in qualche modo questa crema, perfetta in una stagione calda.

    Alla prossima!

  • Toghe&Teglie: asparagi su letto di verdure

    Buona settimana a tutti, sono Artana Dauti, avvocata di origine albanese della sezione lombarda di Toghe & Teglie; le mie preferenze alimentari sono vegetariane e non a caso vi propongo un piatto che è una creazione originale suggerita, come spesso accade, da ciò che si trova nel frigo avendo un po’ di tempo e di inventiva da dedicare alla cucina.

    Questi asparagi su un letto di verdure finemente tritate devo ammettere che non solo hanno avuto un risultato visivo interessante ma sono altresì risultati gustosissimi e la stagione è ideale per provare anche voi a farli.

    Per due persone sono risultati sufficienti: due zucchine, una patata dolce media, mezzo porro e uno spicchio d’aglio medio.

    Tritate bene le verdure con la mezzaluna, mescolatele e mettetele in una pirofila con due cucchiai di olio di oliva e un pizzico di burro sul fondo.

    Poi disponete   gli asparagi come vedete nella foto, spargetevi sopra un po’ di sale, di pepe e di rosmarino e versatevi sopra quattro cucchiai da minestra di acqua; coprite con un foglio di carta forno e inserite nel forno a microonde a massima potenza (900) per una ventina di minuti (se necessario fate andare per altri minuti).

    Al momento ieri non mi è venuto in mente di arricchire con delle olive taggiasche ma penso che si sposerebbero molto bene…provateci voi ed, anzi, sbizzarritevi nelle varianti, quasi, quasi ci potrebbe stare anche l’aggiunta finale delle uova fatte a parte in tegamino!

    Un caro saluto.

  • Toghe&Teglie: peposo toscano

    Ciao, ciao a tutti voi cari lettori, ai fornelli questa settimana ci sono di nuovo io, Vittorio Pacchiarotti, sezione laziale di Toghe & Teglie, uno che – se avete apprezzato le altre mie preparazioni pubblicate in questa rubrica – ama i sapori genuini dei prodotti freschi a kilometro zero ed i piatti della tradizione regionale, sia di terra che di mare (o lago).

    Questa settimana tocca “alla terra” con una ricetta che, come dice il nome, ha origine nella confinante Toscana e che curiosamente non è facile trovare nei menu se non di qualche trattoria e difficilmente fuori dai confini del Granducato.

    Piatto gustoso e semplice come vedrete subito.

    Procuratevi del muscolo di vitella magro e di ottima qualità e fatelo rosolare in casseruola con un po’ di aglio ed olio evo; in una retina a maglia stretta mettete dei grani (almeno un cucchiaio) di pepe, una foglia di salvia ed aggiungete il tutto alla carne versandovi sopra anche tre bicchieri di vino rosso (preferibilmente un ottimo chianti non ad alta gradazione) ed un paio di cucchiai di concentrato di pomodoro…quantità, come al solito spannometriche e dipendenti dalla dimensione e peso della carne.

    Ora mettetevi il cuore in pace perchè non si andrà subito a tavola: il vostro peposo deve cuocere almeno due o tre ore a fuoco bassissimo controllando ogni tanto la cottura, girando la vitella per renderla uniforme e diluendo se necessario con altro concentrato, vino rosso o acqua.

    Con tutto questo tempo a disposizione senza grossi incombenti, eccetto il controllo di cottura, ingegnatevi a preparare un buon contorno a base di verdure ed al momento di servire non fate mancare una spolverata di pepe macinato al momento…altrimenti che peposo sarebbe?!

    Buon appetito e…alla prossima!

  • Vendite in crescita per il biologico, ma la crisi dei consumi pesa

    Il mercato bio tiene, malgrado l’inflazione e le difficoltà economiche di molti italiani che preferiscono acquistare prodotti tradizionali e meno cari. A rivelarlo è l’indagine realizzata da Nielsen e presentata in occasione dell’assemblea dei soci di AssoBio. Il settore copre una quota del 2,9% di tutti i prodotti alimentari venduti in Italia e ha registrato un giro d’affari nella grande distribuzione, il principale canale di acquisto, di 2,1 miliardi di euro. Il 2023 si è chiuso con una crescita del 4,7% in valore della merce venduta, ma con una contrazione a volume dello 0,3% (-1,2% l’alimentare nel suo complesso). Il 2024, invece, è iniziato con una ripresa più sostenuta, anche grazie al rallentamento della corsa dei prezzi: la crescita è stata del 3,6% in valore e del 2,6% in volume. Le famiglie acquirenti sono 24 milioni, con una spesa annua media di 150 euro. Il consumatore medio di biologico vive nel Centro-Nord d’Italia, ha più di 50 anni e un reddito per lo più medio-alto.

    “L’Italia è un grande produttore, ma uno scarso consumatore”, afferma la presidente di AssoBio, Nicoletta Maffini. “Noi dobbiamo assolutamente fare di più. Bisogna lavorare insieme, imprese e istituzioni, per raggiungere obiettivi più importanti, più ambiziosi, non solo di mercato, ma anche di riconoscibilità del prodotto da parte dei consumatori, che ancora non hanno le idee chiare”.

  • Toghe&Teglie: bucatini con le sarde…e non solo!

    Salve a tutti da Rossella Perricone della sezione Trinacria di Toghe & Teglie! Questa settimana, ancora una volta fortunata prescelta tra i miei amici avvochef, vi suggerisco un piatto che racchiude i sapori e le migliori tradizioni della cucina del mio territorio ed altro non è che una delle tante versioni che in Sicilia si fanno della pasta con le sarde: le dosi, una volta tanto vengono in qualche modo indicate (tranne quella della pasta…non a caso), corrispondono a due/tre porzioni – ma anche meno, volendo – alla latitudine di origine: molto dipende anche dalle dimensioni delle sarde e del cavolfiore. Insomma, alla fine, fatevene una ragione che qui non siamo sul Cucchiaio d’Argento e ingegnatevi, come in cucina è sempre indispensabile fare.

    Ingredienti: 50 grammi di uva passa, un cavolfiore bianco, 100 grammi di cipolla dorata, mollica (muddica) di pane raffermo e olio evo senza badare a spese, cinque sarde sotto sale da dissalare prima dell’uso, 50 grammi di pinoli, una bustina di zafferano ma vanno bene anche i pistilli, sale e pepe q.b., peperoncino non eccessivamente piccante e ovviamente dei bucatini spezzati.

    Preparazione: fate ammorbidire l’uva passa in acqua tiepida ed intanto eliminate le foglie verdi del cavolfiore e la parte centrale più dura. Dividetelo in cimette e lessatele in acqua salata, scolate, badando bene di conservarne tutta l’acqua di cottura.

    Tagliate la cipolla a fette sottili e fatela rosolare con l’olio e le sarde dissalate e private della lisca centrale facendole sciogliere. Una volta sciolte le sarde, alzate il fuoco, aggiungete i pinoli, l’uvetta scolata e fate andare per qualche minuto. Al termine abbassate la fiamma ed inserite le cimette di cavolfiore e lo zafferano sciolto a parte in un po’ dell’acqua di cottura conservata.

    Ora, olio di gomito e mescolate il composto per rompere le cimette; se serve, aggiungete altra acqua di cottura e regolate di sale e pepe.

    In una padella, mentre avrete messo in preparazione la pasta nell’acqua di cottura dei cavolfiori, saltate la mollica con olio evo per renderla croccante e salatela. Cuocete la pasta e scolatela ben al dente e inseritela in padella con il condimento amalgamandola su fiamma moderata.

    Il trionfo finale prevede che l’impiattamento sia completato con la mollica di pane croccante a mo’ di formaggio grattugiato, con un giro d’olio buono ed il peperoncino frantumato per dare al piatto una leggera nota piccante.

    Non ve ne pentirete…almeno finchè non affronterete la bilancia.

    Buona estate a tutti voi.

  • Esportazioni agroalimentari dell’UE in costante crescita nel primo trimestre del 2024

    L’ultima relazione mensile sul commercio agroalimentare mostra che nel marzo 2024 l’avanzo commerciale del settore agroalimentare dell’UE ha raggiunto i 6,7 miliardi di euro, equivalente a un aumento dell’8% rispetto al mese precedente e del 3% rispetto al marzo 2023.

    Nel marzo 2024 le esportazioni agroalimentari dell’UE hanno raggiunto i 20,1 miliardi di euro, con un aumento su base mensile del 4%. Il Regno Unito è rimasto la principale destinazione delle esportazioni agroalimentari dell’UE, rappresentando il 22% del valore delle esportazioni dell’Unione.

    Nel primo trimestre del 2024 gli Stati Uniti hanno registrato il maggior aumento delle esportazioni dell’UE, con una crescita del 6% (372 milioni di euro), mentre la Cina, nonostante una riduzione di valore del 12%, è rimasta la terza destinazione. In termini di prodotti esportati, le esportazioni dell’UE di olive e olio d’oliva hanno registrato l’aumento più elevato rispetto al 2023 (+615 milioni di €, +51%) a causa dell’aumento dei prezzi, nonostante un lieve calo dei volumi.

  • Toghe&Teglie: crumble cake ai frutti estivi

    Ben ritrovati, cari lettori! Sono Eleonora Bergamini della Sezione Lombarda di Toghe & Teglie e mi avete già conosciuta con qualcuna delle mie preparazioni. Devo ammettere che i dolci mi riescono piuttosto bene e questa settimana vi propongo una ricetta che va incontro alla disponibilità dei più saporiti frutti di stagione.

    La parola d’ordine, però è: burro! Di quello buono, magari francese: la cucina francese, per la verità, è un po’ troppo “inquacchiata” di burro e panna ma bisogna ammettere che questi ingredienti li sanno fare veramente bene e vale la pena impiegarli.

    Cominciamo, allora, con 170 grammi di burro morbido che va montato con le fruste insieme ad altri 170 di zucchero. Ah, sì?! Vi state preparando per la prova costume? Spiacente… potete mettere da parte questo numero de Il Patto Sociale e recuperarlo a settembre oppure…aggiungete a questa crema dolce, una alla volta, tre uova e un tuorlo, una bustina di vanillina e un pizzico di sale e miscelate.

    A parte setacciate 200 grammi di farina per dolci insieme a mezza bustina di lievito ed unitevi il resto aiutandovi con una marisa per amalgamare: il composto deve risultare morbido, casomai aggiungete un po’ di latte intero.

    Ora, in una teglia quadrata stendete questo impasto e sopra ponetevi la frutta che più vi piace: albicocche, mele, pesche, fragole, mirtilli, mango… insomma va bene di tutto tra quello che l’estate offre. Ammesso che arrivi l’estate e faccia maturare al meglio i frutti della terra.

    Fatto questo, in una ciotola mettete altri 75 grammi di farina, 75 di mandorle tritate, 75 zucchero, 75 di burro questa volta freddo e tagliato a pezzettini (ebbene sì: ancora burro e zucchiero…ve lo avevo detto…) un pizzico di sale e della scorzetta di lime e “pizzicate” il burro insieme al resto per fare delle briciolone che vanno sparpagliate sopra la frutta.

    Per la cottura, basta un’oretta in forno a 180 gradi e poi potrete dire addio definitivamente alla vostra prova costume.

    Un caro saluto a tutti!

  • Gelato ricoperto di bacon e crocchette: negli USA McDonald’s sospende l’uso dell’intelligenza artificiale per gli ordini

    McDonald’s sta rimuovendo la tecnologia di ordinazione basata sull’intelligenza artificiale (AI) dai suoi ristoranti drive-through negli Stati Uniti dopo che i clienti hanno condiviso on line alcuni incidenti letteralmente comici.

    Nel 2019 è stata annunciata una prova del sistema, sviluppato da IBM, che utilizza un software di riconoscimento vocale per elaborare gli ordini, il quale però non si è dimostrato del tutto affidabile, dando vita a video virali di bizzarri ordini interpretati erroneamente, che vanno dal gelato ricoperto di pancetta alle crocchette di pollo del valore di centinaia di dollari.

    McDonald’s ha fatto sapere ad IBM che rimuoverà la tecnologia dagli oltre 100 ristoranti in cui la sta testando entro la fine di luglio anche se, ha aggiunto, di essere fiducioso che la tecnologia sarà ancora “parte del futuro dei suoi ristoranti”.

    L’applicazione della tecnologia è stata controversa fin dall’inizio, anche se le preoccupazioni erano incentrate sulla possibilità di rendere obsoleti i posti di lavoro delle persone. Tuttavia, è diventato evidente che sostituire i lavoratori umani dei ristoranti potrebbe non essere così semplice come si temeva inizialmente – e come speravano i sostenitori del sistema.

    Gli incidenti dell’addetto all’ordine dell’IA sono stati documentati online. In un video che ha 360.000 visualizzazioni, ad esempio, una persona afferma che il suo ordine è stato confuso con quello effettuato da qualcun altro, con il risultato che nove ordini di tè sono stati aggiunti al suo conto.

    Un altro video popolare mostra due persone che ridono mentre vengono aggiunte al loro ordine crocchette di pollo per un valore di centinaia di dollari, mentre il New York Post ha riferito che ad un’altra persona l’addetto agli ordini dell’AI aveva aggiunto pancetta al gelato per errore.

    IBM ha comunicato che continuerà a lavorare con McDonald’s in futuro, poiché “questa tecnologia ha dimostrato di avere alcune delle capacità più complete del settore, veloce e precisa in alcune delle condizioni più impegnative”.

  • Toghe&Teglie: pappardelle con crema di fave

    Un caro saluto a tutti i lettori che ritrovo questa settimana su Il Patto Sociale! Sono Ornella Lovello della Sezione Laziale di Toghe & Teglie che, dopo quella di Tiziana D’Orazio pubblicata qualche tempo fa, voglio proporvi la mia ricetta di pasta con le fave (la stagione è perfetta), in particolare le pappardelle che sono il formato preferibile per la riuscita di questo piatto con fave e pecorino e la cui caratteristica è di essere cremosa, certamente al di fuori della tradizione anche perché, a Roma e dintorni non è apprezzata la diluizione con la panna – che in questo caso c’è –  soprattutto se si parla di carbonara nel qual caso è considerata una autentica bestemmia culinaria…però, vi assicuro che questo primo piatto è molto appetitoso.

    Cominciate rosolando del guanciale con poco olio evo e sfruttando più che altro il suo grasso fino a che diventa crispy e mettetelo da parte. Ecco, anche in questo caso, la cucina romana è rigorosissima: si usa il guanciale e non la pancetta, peggio che mai se chiamata “bacon”, buono solo per la malsana colazione degli americani.

    Fatto questo, passate a sbucciare le fave e togliete oltre al baccello anche la pellicina che ricopre i singoli legumi e poi aggiungete dell’olio q.b. in un tegame dove avrete, nel frattempo, fatto rosolare del cipollotto sminuzzato e aggiungete le fave.

    Dopo una iniziale e leggera rosolatura aggiungete dell’acqua e procedete a fuoco moderato fino a completa cottura al termine della quale tenete un un po’ di fave da parte e frullate tutto il resto.

    Rimettete nel tegame il frullato di fave ed aggiungere qualche cucchiaio di panna da cucina a fuoco medio-basso per qualche minuto solo per amalgamare bene gli ingredienti.

    Quest’ultima operazione andrà fatta a cottura terminata – ben al dente – delle pappardelle che poi andrete a mantecare bene nello stesso recipiente che, su fiamma bassa, contiene la crema di fave.

    Siamo all’impiattamento: aggiungete del pecorino (volendo se ne può inserire un po’ anche prima nella crema), il guanciale crispy che avrete intiepidito unitamente alle fave intere tenute da parte ed insaporite ogni portata con un filo d’olio evo e del pepe macinato al momento.

    Ma davvero volevate le quantità e i tempi??!! Non siamo mica a Masterchef, qui, ma in cucina tra amici.

    A tavola e…buon appetito!

  • Toghe&Teglie: risotto verde con calamari e peperoni cruschi

    Buona settimana a voi lettori, sono Francesco Toschi Vespasiani della sezione “gigliata” del Gruppo Toghe & Teglie. Chi ha avuto modo di leggere altre mie realizzazioni culinarie ricorderà, forse, che mi cimento volentieri in risotti piuttosto originali e quello che propongo oggi è stato molto apprezzato dai miei amici e colleghi del Gruppo anche per l’effetto scenico dell’impiattamento.

    Dunque, procuratevi dei calamari di taglia medio/piccola tagliandoli ad anellini e lasciando i tentacoli interi e fateli cuocere con olio evo, aglio e peperoncino sfumando con dell’ottimo vino bianco.

    Per una resa ottimale è opportuno lasciarli abbastanza morbidi con ciò intendendo che non deve essere eccessivo il grado di asciugatura del sughetto che, come vedrete, servirà a sua volta in seguito.

    A parte preparate del brodo vegetale insaporendolo con un mezzo bicchiere di brodo di pesce e predisponete riso carnaroli in quantità adeguata per i commensali: la regola dice due pugni a porzione ed uno “per la pentola”.

    Tostate il riso in un soffritto di scalogno e portatelo a cottura diluendo gradualmente con il brodo. Dopo un po’, aggiungete un paio di cucchiaini di alga sbirulina (la quantità dipende dal livello di intensità del verde che si desidera, regolatevi ad occhio ed eventualmente aggiungetene).

    Intanto che il riso termina il suo percorso sul fuoco, prendete i cruschi e tagliateli a filini e poi metteteli in un padellino con pochissimo olio non troppo bollente, per pochi secondi, in modo da renderli croccanti senza farli annerire: si bruciano in pochi istanti ed occorre essere molto attenti a questa fase.

    In ultimo, a riso quasi cotto, aggiungete il sughetto (solo quello!) dei calamari ed in seguito impiattate aggiungendo direttamente ad ogni porzione i calamari e guarnite con i cruschi.

    Non fatevi mancare un buon vino bianco servito alla temperatura giusta ed…enjoy!

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