Milano

  • La ZTL fiscale del Principato di Milano

    Nel solo 2023 Milano ha perso circa 50.000 abitanti e guadagnato 35.000 nuove residenzialità. Un saldo negativo che lascia completamente indifferente Il sindaco Sala, soprattutto in relazione ad una analisi sulla tipologia dei nuovi residenti.

    Sempre nel 2023, infatti, hanno acquisito la residenza nel comune di Milano migliaia di nuovi “milanesi” provenienti dal Belgio (395), dal Canada (281), dalla vicina Francia (4.862), dalla stessa Olanda (567) come dalla Spagna (3.121) ed anche Stati Uniti, fino a quelle dal Regno Unito (2.130).

    Queste migliaia di persone hanno un fattore in comune in quanto sono titolari di redditi milionari e scelgono Milano attratte dalla possibilità di sfruttare il particolare regime fiscale assicurato da una legge del governo Renzi. Questa normativa permette di acquisire la residenza semplicemente pagando una cedolare fissa di 100.000 euro a fronte di qualsiasi livello di redditi per tutti coloro che vogliano trasferirsi in Italia. Il governo in carica ha aggiornato la cedolare all’inflazione degli ultimi anni portando questa cifra a 200 mila euro, ma la sostanza non cambia assolutamente.

    Solo per offrire un esempio della enormità di questo privilegio fiscale introdotto per pochi ma i cui costi ricadono sull’intera comunità di contribuenti basti pensare che un nuovo residente che abbia un reddito di 1 milione pagherà duecentomila euro pari ad un’aliquota fiscale del 20%, del 4% con reddito di 5 milioni che si riduce al 2% per un reddito di 10 milioni ed addirittura diventare decimale per imponibili superiori.

    Viceversa, per le imprese e per i contribuenti italiani nel 2024 la pressione fiscale è arrivata al 50,6% con un aumento del più 1,5%, mentre il Total Tax Rate, secondo la Banca Mondiale (Doing Business 2020), è risultato pari al 59,1%.

    In più questa migrazione milionaria ha posto le basi per una metamorfosi residenziale all’interno del Comune di Milano il quale ha avviato un piano di sviluppo edilizio sempre più orientato verso residenzialità di lusso grazie alla domanda generata da questi neo “milanesi milionari”. Il senso di questo stravolgimento urbano viene perfettamente indicato dell’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti: “Milano ti accoglieva, ti sentivi importante anche con una valigia di cartone. Ora è la città di chi sta bene”.

    Mentre, al di là dei risvolti penali legati all’utilizzo fraudolento della Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), in una inchiesta della magistratura di Milano e che coinvolge direttamente la giunta meneghina, da due mandati alla guida della città, quanto è avvenuto a Milano dimostra come possa rivelarsi devastante l’azione di un governo in ambito fiscale i cui effetti, però, si riverberano negli anni successivi. Una strategia del governo Renzi non certo finalizzata al conseguimento di una maggiore equità fiscale ma alla creazione di vere e proprie ZTL Fiscali il cui accesso viene riservato come un privilegio per pochi soggetti ad alto reddito.

    Il governo Renzi giustificò la scelta di questa cedolare secca a favore dei redditi milionari, con l’obiettivo di attirare “nuovi ricchi” in quanto questi avrebbero potuto così accrescere il livello dei consumi italiani. Viceversa questa strategia politica e fiscale si basava solo ed esclusivamente su di una semplice volontà speculativa che ha determinato lo svuotamento di una parte di quella cittadinanza storica di Milano che l’aveva resa grande negli ultimi decenni, rendendo ora Milano l’epicentro di nuove speculazioni edilizie che non sono riusciti a coprire per la mancata approvazione del Decreto Salva Milano.

    La metropoli meneghina “gode” in più anche degli effetti di una giunta in pieno delirio ideologico “no auto” con la creazione di ZTL nelle ZTL, in modo da bloccare l’afflusso esterno con un evidente danno alle attività che hanno reso grande Milano, ma con l’obiettivo di assicurare le passeggiate ai nuovi residenti del centro.

    Milano rappresentava un esempio di metropoli con una forte vocazione economica ma aperta ed inclusiva tanto da diventare la capitale economica dell’Italia. Adesso si sta trasformando in una riserva milionaria tale da renderla un vero e proprio “Principato Fiscale” alla cui residenzialità si può accedere solo in base al livello reddituale che rappresenta il parametro più volgare ed anticulturale sulla base del quale una città possa sperare di crescere.

  • Architetture e visioni. Il racconto fotografico di Alberto Lagomaggiore in mostra a Villa Ghirlanda

    Inaugurerà sabato 17 maggio nelle sale di Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo (MI) la mostra personale di Alberto Lagomaggiore “Fotografie di architettura 1994-2024”, a cura di Maria Fratelli e Giorgio Olivero, che ripercorre trent’anni di fotografia d’architettura del noto fotografo, allievo di Gabriele Basilico. Un centinaio le fotografie in mostra, tra bianco e nero e colore, realizzate da Lagomaggiore perlopiù con fotocamera analogica di grande formato, a partire dalla metà degli anni Novanta sino ad oggi. Alle prime immagini che raccontano le profonde trasformazioni urbanistiche che hanno interessato grandi città come Milano e Genova, e delle quali Lagomaggiore è stato diretto testimone visivo, si aggiungono i lavori, realizzati a partire dalla fine degli anni Novanta, per riviste e cataloghi di note aziende del settore del design industriale. Una sezione della mostra è dedicata alle fotografie, inedite e non ancora mai pubblicate, del cantiere di restauro del 2004 di Villa Belgiojoso Bonaparte (Villa Reale) in via Palestro a Milano, uno dei principali monumenti del Neoclassicismo milanese, sede della Galleria d’Arte Moderna. Una galleria di immagini suggestive e ricche di fascino che, attraverso uno sguardo inconsueto e originale, si muovono tra spazi architettonici e opere d’arte. Completano l’excursus sull’attività trentennale di Lagomaggiore le immagini di ricerca personale dedicate all’edilizia “minore”, spesso non vincolata e degradata, come la serie dedicata alle Cascine di Milano, significativi manufatti edili cerniere tra il tessuto urbano e la campagna circostante, ed anche agli edifici testimoni della trasformazione delle città, come la serie di immagini sui Cantieri di Milano. A conclusione della mostra vengono presentati i due recenti lavori “Cuneo Zone di Confine” e “MILANO OVER”, entrambi del 2020, confluiti in due volumi fotografici, dove emergono tutti gli elementi delle principali tematiche indagate negli anni da Lagomaggiore come l’analisi urbanistica delle città, il racconto del tessuto urbano nelle sue varie declinazioni di edilizia abitativa e industriale, la dettagliata indagine delle trasformazioni dello spazio proiettato dalle architetture.

    La mostra sarà visitabile fino all’8 giugno.

  • L’Italia celebra la Festa dell’Europa

    Il 9 maggio ricorre il 75º anniversario della dichiarazione Schuman, che ha permesso di gettare le basi per l’Unione Europea come la conosciamo oggi. La data è stata scelta per celebrare la Festa dell’Europa. Per l’occasione gli Uffici di Roma e Milano delle Rappresentanze del Parlamento europeo e della Commissione europea organizzano una seri di eventi per celebrare la ricorrenza che coinvolgono rappresentanti delle istituzioni, giornalisti, società civile e giovani.  Dall’8 all’11 maggio a Milano tra Palazzo Giureconsulti, Università Cattolica, Assolombarda e Arena Civica ‘Gianni Brera’ si svolgeranno incontri con il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto e il Direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il Capo della Rappresentanza di Milano Claudia Colla discuterà, invece del ruolo strategico della Lombardia nel contesto europeo con con alcune autorità delle istituzioni della Città e della Regione, i Ministri Adolfo Urso, Carlo Nordio,  Daniela Santanché, e l’On. Carlo Calenda. Presso l’Arena Civica “Gianni Brera” di Milano, l’attenzione si sposterà sul tema Giovani e Sport.

    A Roma, per commemorare l’anniversario, il 9 maggio si terrà un evento istituzionale al Campidoglio a cui prenderanno parte l’Ufficio del Parlamento europeo e la Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Parteciperà il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto, che sarà presente allo srotolamento della bandiera dell’Unione europea di venti metri per trenta. Nella serata del 9 maggio, la scalinata e la facciata della Basilica di Santa Maria in Ara Coeli, accanto al Campidoglio, saranno illuminate con i colori della bandiera europea. Il 10 maggio, invece, la Rappresentanza della Commissione europea in Italia invita tutti i cittadini alla Festa dell’Europa presso la Terrazza del Pincio a Villa Borghese, dalle ore 10:00 alle 20:00.

    Per conoscere l’elenco completo degli eventi in tutta Italia cliccare sul seguente link https://italy.representation.ec.europa.eu/document/download/9ab49f33-69a5-44e3-866e-4ef178dff6b3_it?filename=ED%209%20maggio%20attivit%C3%A0.pdf

  • L’altro 25 aprile: di pace e conciliazione nazionale

    Riceviamo e pubblichiamo una lettera del Presidente di Assoarma Milano, Ten. Arch. Gabriele Pagliuzzi

    Cari Presidenti,

    un grande grazie a tutte le Associazioni d’Arma di Milano che hanno voluto essere presenti alla S.Messa indetta dal Circolo Periferico della metropoli lombarda nella circostanza del 25 Aprile nella Basilica di S.Carlo al Corso. Le Rappresentanze associative intervenute, dell’Aeronautica (A.A.A. e A.N.U.A.), della Marina (A.N.M.I.), della Guardia di Finanza (A.N.F.I.), dei Carabinieri (A.N.C.), della Polizia di Stato (A.N.P.S.), degli Ufficiali in Congedo (U.N.U.C.I.) e dell’Esercito, Cavalieri (A.N.A.C.), Carristi (A.N.C.I.), Alpini (A.N.A), Autieri (A.N.A.I.), Genieri e Trasmettitori (A.N.G.E.T.), hanno avuto immediata cognizione della straordinarietà dell’evento che ha rotto un conformismo celebrativo ormai sorpassato dall’imperiosa realtà del presente.

    Un rito di conciliazione e memoria di tutti i Caduti militari della Seconda Guerra Mondiale e della successiva dolorosa Guerra civile. Un momento di ricordo da parte delle nostre Associazioni uniche depositarie delle tradizioni vere di fatti e comportamenti coraggiosi fino al sacrificio supremo dei Militari italiani su ogni fronte, che ha messo impietosamente a nudo l’ipocrisia e l’utilizzo politico della storia da parte di quanti si arrogano titoli e giudizi pur essendo nati ormai abbondantemente dopo la guerra e in moltissimi casi senza neppure aver svolto il servizio militare.

    Sotto il richiamo solenne del grande Labaro dell’Istituto Nazionale del Nastro Azzurro di Milano, presieduto dal Gen.B. (aus) Arnaldo Cassano, che riunisce tutte le Medaglie d’Oro e i Decorati al V.M. dei nostri Eroi concittadini, si è tenuta una S.Messa, accompagnata dalle note suggestive del Coro Ars Nova magistralmente diretto dal M° Mauro Ivano Benaglia e a cui l’Arcivescovo Mons. Mario Delpini ha rivolto il suo paterno messaggio di preghiera, che nessuno in 80 anni è riuscito o ha avuto il coraggio di celebrare.

    Ci hanno pensato in solitaria avanguardia le Associazioni d’Arma di Milano che nell’occasione sono state onorate dell’attenzione del Comandante della 1° Regione Aerea Gen.S.A.Alberto Biavati con l’intervento in sua rappresentanza del Ten.Col. Pasquale Totaro, dell’Ispettrice Regionale Lombardia del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Sorella Ornella Zagari rappresentata da Sorella Isabella Parolini e del Consigliere Comunale Enrico Marcora.

    L’adesione dell’Associazione Combattenti F.F.A.A.A. Regolari della Guerra di Liberazione attraverso la presenza del suo Presidente milanese Aldo Li Gobbi ha cementato un’identità di propositi pronta a condizionare idealmente il futuro di unità e fratellanza della Nazione di cui le Forze Armate, nella continuità della loro dedizione alla Patria, al di là di ogni spirito di fazione, restano imprescindibili garanti.

    Il Presidente

    Ten. Arch. Gabriele Pagliuzzi

  • Qualità e innovazione: il Salone del Mobile.Milano si conferma la più importante fiera internazionale per il mondo dell’arredo e del design

    L’edizione 2025 del Salone del Mobile ha raggiunto quota 302.548 presenze, un dato in linea con la Biennale Euroluce 2023, a conferma del ruolo chiave della Manifestazione, che quest’anno ha acceso i riflettori internazionali su 2.103 espositori da 37 Paesi con un’offerta senza uguali. A integrarla, un Programma Culturale, che ha generato nuove visioni di futuro, oltre le sfide. “L’edizione 63 del Salone del Mobile è stata un faro in un 2025 di sfide globali: ha dimostrato forza e visione condivisa. Il settore ha dimostrato, ancora una volta, quanto qualità e innovazione di processo e prodotto siano ingredienti chiave di una competizione internazionale sempre più sfidante”, commenta Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano.

    Il dato positivo arriva dagli operatori esteri, pari al 68% delle presenze. Dai primi risultati della Survey condotta, per il quarto anno consecutivo, da Native Strategy (campione di 475 espositori) tutti gli indicatori sono stabili. L’indice di soddisfazione dei visitatori si attesta all’88%. Mentre l’indice dell’intenzione di ritorno degli espositori è pari al 94%.

    La classifica per Paesi di provenienza dell’edizione 2025 conferma la Cina prima in classifica, con una leggera flessione rispetto al 2023, che diventa netta rispetto alle presenze del 2024, segnale di un’economia che sta affrontando sfide strutturali interne ed esterne. Il dato è bilanciato dalla tenuta complessiva delle presenze di operatori europei, in linea con il valore dell’export del macrosistema arredo italiano verso il primo mercato unico mondiale (circa 10 miliardi di euro nel 2024, 51% del totale). Nella Top 10, dopo la Germania al secondo posto, sono in forte crescita le presenze da due tra i mercati più performanti nel 2024 per l’export del macrosistema arredo: Spagna (5.423 operatori; export +4,1%) e Polonia (5.325 operatori; export + 9,1%). Seguono in classifica, Brasile, Russia, Francia, Stati Uniti, India e Svizzera.

    All’indomani dall’annuncio dei dazi americani, l’edizione 2025 del Salone ha registrato nei giorni di massima tensione internazionale dei mercati, grandi aspettative verso nuove geografie di business: dall’8 aprile presenti in fiera, grazie al costante supporto di Agenzia ICE, 350 tra grandi investitori, buyer, retailer, contractor e media da 50 Paesi con 27 delegazioni provenienti da Asia e Paesi del Golfo. Tra i mercati chiave nel riorientamento dell’offerta, gli Emirati Arabi Uniti, che nel 2025 hanno raddoppiato le presenze a Fiera Milano, Rho (1.801 operatori) e l’Arabia Saudita, con cui Salone ha firmato a gennaio un primo Memorandum per la realizzazione di nuovi progetti nell’ambito del design. Salgono dal 20esimo al 13esimo posto, infine, le presenze dal Giappone, in linea con l’andamento positivo dell’export del macrosettore arredo nel 2024 (2.712 operatori; export +2,7%). Sempre nell’area centro-asiatica, nella Top 20 Paesi, c’è ancora la Corea del Sud.

    In linea con il 2024 e in netta crescita rispetto al 2023, il numero di studenti che hanno visitato Salone 2025: 8.517 presenze per gli italiani, 6.543 per gli stranieri, con un aumento del 32% rispetto l’ultima edizione di Euroluce. A questi numeri si sommano le 39mila presenze del SaloneSatellite, che si conferma dizionario internazionale della creatività contemporanea, un punto di riferimento per le aziende alla ricerca di nuovi talenti. 700 da 37 Paesi, quelli dell’edizione 2025.

    Grande successo di numeri per il Programma Culturale del Salone 2025 che, quest’anno, dalla fiera ha abbracciato la città con due grandi progetti, realizzati in collaborazione con due tra le più prestigiose istituzioni milanesi. Dal 6 al 13 aprile, sono state 95.300 le persone che hanno visitato The Library of Light, l’installazione a firma di Es Devlin che, nell’anno di Euroluce, ha illuminato il Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera con un omaggio al valore della conoscenza (fino al 21 aprile). Mentre Robert Wilson. Mother, al Museo della Pietà Rondanini – Castello Sforzesco, ha registrato, in poche ore, il tutto esaurito per l’intera Settimana del Salone del Mobile, che in omaggio alla città ne ha esteso l’apertura fino al prossimo 18 maggio. Nel perimetro di Fiera Milano, Rho, tutto esaurito anche per La dolce attesa del regista Premio Oscar Paolo Sorrentino, un invito a una riflessione sul valore del tempo e l’incertezza. Sempre in fiera, Villa Héritage, il progetto di interni affidato all’architetto francese Pierre-Yves Rochon, ha generato nuova “meraviglia”, grazie a una rilettura, eseguita con grande sensibilità, dell’alta manifattura di ieri e di oggi e il contributo di oltre 40 brand Made in Italy.

  • Al Mudec di Milano la mostra fotografica ‘Deep Beauty – Il dubbio della bellezza’

    Siamo proprio sicuri che la bellezza universale esista davvero? Chi ne stabilisce i canoni? Sopravvive un’idea di essa nell’era del digitale? A questi interrogativi prova a rispondere la mostra DEEP BEAUTY – Il dubbio della bellezza dal 5 aprile al 25 maggio al Mudec Photo di Milano. Curata da Denis Curti, ideata dal team creativo di Ogilvy Italia, realizzata grazie al sostegno di KIKO Milano e in collaborazione con Mudec, Comune di Milano, e 24 ORE Cultura, l’esposizione si avvale anche del contributo dell’artista Paolo Ventura, che ha partecipato all’elaborazione grafica dell’allestimento.

    La mostra, a ingresso gratuito, presenta un excursus sul tema dell’evoluzione del concetto di bellezza attraverso una selezione di oltre sessanta capolavori – nel campo delle arti visive dalla fotografia alla video art fino all’impiego dell’intelligenza artificiale – di grandi artisti come, tra gli altri, Man Ray, Marina Abramović, Elliott Erwitt, David Hockney, Michel Comte, David LaChapelle, Michelangelo Pistoletto, Helmut Newton, Ugo Mulas, Tazio Secchiaroli e Robert Mapplethorpe.

    Oltre 60 opere di grandi artisti e fotografi italiani e internazionali inserite all’interno di un percorso diviso in sei sezioni – Trasfigurazioni, Incanti, Vertigini, Labirinti, Nuovi Mondi, Artifici – che esplora le declinazioni della bellezza e delle sue trasformazioni contemporanee, dall’inizio del XIX secolo ad oggi.

    «Il percorso espositivo», come racconta il curatore Denis Curti, «comincia cronologicamente con Julia Margaret Cameron, fotografa inglese attiva a metà Ottocento, rappresentante di spicco del movimento pittorialista che, con le sue fotografie dominate da atmosfere preraffaellite, colleziona un abbecedario emozionale dei sentimenti umani e si conclude con due filmati realizzati con l’intelligenza artificiale da Alberto Maria Colombo e David Szauder. Il primo è incentrato su come le emozioni possano essere il vero denominatore comune abile nel riunire, sotto il mantello dell’espressività, tutta la specie umana; il secondo è invece direzionato a operare un ribaltamento della fusione affettiva che spesso si verifica tra uomo e animale domestico».

    Fin dalla sua invenzione, la fotografia si è sempre dimostrata un mezzo ambiguo capace di trarre in inganno chiunque si trovi a dialogare con il suo contenuto. Ed è proprio in un contesto simile, dove niente è mai come sembra, che tutto può essere riscritto in funzione di una realtà nuova, svincolata da leggi fisiche e imposizioni morali perché la bellezza autentica i confini non li supera, semplicemente li smantella.

    La mostra è sostenuta da KIKO Milano, marchio ambasciatore della bellezza italiana nel mondo, che ha deciso di investire concretamente nell’arte e nella fotografia contemporanea in un progetto dedicato alla bellezza nelle sue molteplici declinazioni.

    Deep Beauty sarà inoltre disponibile online con un’esperienza virtuale immersiva, sviluppata in collaborazione con AQuest, che restituisce fedelmente il percorso espositivo e la sua narrazione visiva, accessibile anche tramite QR Code per approfondire le informazioni sulle opere in mostra.

  • Parigi di nuovo collegata a Milano dai treni Frecciarossa. E Atm prova a farsi strada sotto la Tour Eiffel

    Il Frecciarossa torna a varcare le Alpi e a raggiungere Parigi, riportando l’esperienza dell’Alta Velocità targata Trenitalia e Ferrovie dello Stato Italiane in Francia. Dopo uno stop durato 19 mesi a causa di una frana nella valle della Maurienne sul versante francese ad agosto 2023, il traffico tra il capoluogo lombardo e la Ville Lumière è ripreso l’1 aprile, con la prima corsa alle 6:25. Il viaggio, della durata di circa 7 ore, avrà fermate intermedie a Lione, Chambéry, Saint-Jean-de-Maurienne, Modane, Oulx e Torino. Per l’occasione, ad attendere il Frecciarossa ha presenziato l’amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia, Gianpiero Strisciuglio: “Oggi è una giornata importante. Riprende il servizio Milano-Parigi, un servizio di prestigio, un servizio che abbiamo atteso, con cui ripartiamo dopo una prima fase che ha avuto un grande successo. Guardiamo con grande fiducia a questa ripartenza e siamo sicuri che sarà un servizio di grande qualità e di grande successo”, ha dichiarato l’ad. “Abbiamo avuto tante aspettative durante la fase di stop. Siamo fiduciosi di ripartire con la stessa energia. Offriamo più di 1.800 posti al giorno. Abbiamo dei coefficienti di riempimento importanti. Il servizio ha grande successo e confidiamo di fare molto bene”, ha aggiunto Strisciuglio. Saranno quattro le corse giornaliere: due partenze da Milano, alle 6:25 e alle 15:53, e due da Parigi, alle 7:30 e alle 15:20, con 1.840 posti complessivi offerti ogni giorno.

    Per Strisciuglio, “il Frecciarossa Milano-Parigi segna una ripartenza importante per Trenitalia e per il Gruppo Fs”, ha puntualizzato l’ad, ricordando che si tratta di un “collegamento che va oltre i confini italiani e che rappresenta un’opportunità per i passeggeri di poter pianificare il proprio viaggio in treno verso la Francia non solo da Milano e Torino, ma anche dalle altre località italiane servite da Trenitalia”. Sono infatti oltre tre milioni i passeggeri trasportati da Trenitalia France da dicembre 2021 ad oggi. Un successo accompagnato da alti tassi di soddisfazione dei passeggeri (98 per cento), con il 97 per cento pronto a ripetere l’esperienza e a raccomandare Trenitalia ai propri conoscenti. Ma c’è di più: a partire dal 15 giugno 2025, al Milano – Parigi si aggiungerà il collegamento in Frecciarossa tra Parigi e Marsiglia, con quattro corse giornaliere. Il viaggio, della durata di 3 ore e 20 minuti, collegherà la capitale francese, con partenza da Parigi-Gare-de-Lyon, alla stazione Saint-Charles di Marsiglia. Le fermate intermedie sono Lione Saint-Exupéry, Avignone, Aix-en-Provence e Marsiglia Saint-Charles. Questa frequenza giornaliera rafforzerà la mobilità sostenibile tra il Nord e il Sud della Francia, offrendo una soluzione rapida e confortevole, la cui attrattiva è in crescita per le persone che si spostano per motivi di lavoro, svago e turismo.

    Il gruppo Ferrovie dello Stato “è molto concentrato sulla crescita internazionale del trasporto passeggeri, proprio sulla base dell’esperienza fatta nel nostro Paese e sulla base delle esperienze già fatte in alcuni mercati europei”, ha sottolineato infine l’ad, spiegando di guardare “con fiducia alla rete Alta Velocità in Europa, ad un servizio che da metropolitana d’Italia può diventare metropolitana d’Europa. Siamo sicuri di poterlo affrontare con grande competenza”. La “competizione – ha poi assicurato Strisciuglio – fa bene al mercato. Il mercato ferroviario in Italia è sempre stato all’avanguardia dal punto di vista della competizione, ma noi affrontiamo la competizione, che di per sé è sempre positiva, con grande fiducia”.

    A fine marzo intanto Atm, società che gestisce il trasporto pubblico a Milano e in altri comuni lombardi, è stata scelta insieme ad altri operatori come candidata per la gestione di un lotto che include 18 linee di autobus nella periferia di Parigi. Lo riferisce l’emittente televisiva “BfmTv”, spiegando che il 10 aprile si riunirà il Consiglio di Ile-de-France Mobilités, società che gestisce il trasporto pubblico della regione, per decidere le attribuzioni definitive del lotto.

    “È una prima vittoria per questa impresa pubblica italiana fondata nel 1931, che prova a penetrare nel mercato francese da diversi anni”, spiega “BfmTv”. Atm si era candidata anche per la gestione della futura linea 18 della metropolitana di Parigi, che però è stata affidata a Keolis.

  • Conto alla rovescia per il Salone del Mobile.Milano

    Torna a Milano dall’8 al 13 aprile, negli spazi di Rho Fiera, il Salone del Mobile. L’edizione n. 63 è pronta ad accogliere, negli oltre 169.000 mq di superficie espositiva, più di 2.100 espositori, di cui 168 brand per la prima volta al Salone e 91 di ritorno, con una presenza sempre più consistente dall’estero. Stessa tendenza per i decisori, buyer, progettisti, investitori in arrivo a Fiera Milano Rho da più di 150 Paesi. Ancora una volta il Salone del Mobile si annuncia evento leader internazionale di settore per storia, numero di operatori, fatturato complessivo e qualità della proposta di una manifattura industriale che entra in connessione con il mondo con un’offerta senza uguali in termini di estetica, innovazione funzionale e tecnologica, ricerca sui materiali.

    Quattro i Progetti Speciali del Programma Culturale 2025: due in città, due nei Padiglioni del Salone. Il primo a inaugurare al pubblico, il 6 aprile, sarà l’installazione Robert Wilson. Mother, al Museo della Pietà Rondanini – Castello Sforzesco, un’“opera totale” dedicata al capolavoro di Michelangelo, riconosciuto, insieme all’Ultima Cena di Leonardo, come l’opera d’arte più iconica di Milano. L’altro è Library of Light dell’artista britannica Es Devlin, una potente esperienza performativa allestita nel Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera. Due le installazioni in fiera, nella prima lo sguardo visionario del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, affiancato dalla scenografa Margherita Palli e dal tessuto sonoro di Max Casacci, porgerà un tributo a un sentimento universale: l’attesa, il momento più sincero della vita, scandito dal battito di un cuore misterioso. Mentre è a Pierre-Yves Rochon, protagonista assoluto dell’hotellerie internazionale più esclusiva, che Salone ha voluto affidare il compito di dare forma a un’idea d’interior, che reinterpreta il lusso nella sua dimensione atemporale: Villa Héritage, un omaggio alla Venezia di Luchino Visconti, alle note di Gustav Mahler, al talento di progettare stanze che diventano mondi dove l’héritage non è vincolo ma un atto di libertà.

    Torna nel 2025, dopo il successo dell’edizione del 2023, anche Euroluce con 306 espositori, tra i migliori brand del settore, 45% dei quali dall’estero. La Biennale restituirà, ancora una volta, un focus internazionale sull’evoluzione della luce negli spazi domestici indoor e outdoor, così come nel paesaggio urbano.

    Dopo aver festeggiato nel 2024 i suoi primi 25 anni SaloneSatellite torna con 700 progettisti da 36 Paesi e 20 Scuole e Università di design internazionali. Tema della nuova edizione: Nuovo artigianato: un mondo nuovo//new craftsmanship: a new world, un invito a re-immaginare l’universo del fatto a mano. Grande attenzione, infine, per la sostenibilità. Grazie a un percorso misurabile, dal 2023 Salone è certificato ISO 20121 per la gestione sostenibile dell’evento, parallelamente, all’impegno costante nell’incoraggiare le aziende espositrici a progettare e realizzare allestimenti seguendo Linee Guida Green sempre più sfidanti secondo i principi che la Manifestazione si dà nella propria Politica di Sostenibilità.

    Dal 1961, Salone del Mobile è un ecosistema che unisce business, cultura e networking, generando valore concreto per la manifattura industriale in una dimensione dinamica, che riflette la trasformazione del design, dell’abitare, della cultura di impresa e del progetto”, commenta Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano. E aggiunge: “Ogni edizione è il punto di partenza per nuove sfide, rese possibili grazie alla fiducia di una filiera che riconosce nel Salone un partner strategico per l’internazionalizzazione”.

    Per il quinto anno consecutivo, Salone rinnova il suo legame con Fondazione Teatro alla Scala. A curare la serata di inaugurazione della 63a edizione della Manifestazione al Teatro alla Scala sarà Robert Wilson che, con The Night Before: Chairs, Objects, Opera, offrirà un viaggio in alcuni dei più celebri brani del repertorio operistico che lo hanno visto alla regia nel corso degli anni.

    Otto gli interventi di grafica in giro per la città di Milano, in prossimità di alcune tra le icone di design più importanti, volti a celebrare il ruolo della cultura del progetto e a dimostrare come il design sia presente e accessibile a tutti. Tra queste, il corrimano della Metro Milano M1/M2, design di Franco Albini e Franca Helg; le pensiline degli autobus ideate da Norman Foster; il panettone in cemento progettato da Enzo Mari.

    Immancabile Salone in città con oltre 100 showroom dei brand espositori delle Manifestazioni Annuali e di Euroluce che si uniranno, nella guida di Fuorisalone.it, alla grande festa del design, aprendo le porte ai design lover e coinvolgendo cittadini e visitatori.

  • A Milano la mostra dedicata all’Art Decò, i dieci anni fulgidi tra le due guerre mondiali

    Si intitola Art Déco. Il trionfo della modernità la mostra che Palazzo Reale a Milano, dal 27 febbraio al 29 giugno, dedica ad uno dei periodi di più fervida creatività e di buon gusto. Nel 2025 si celebra, infatti, il centenario di uno dei più noti eventi espositivi del Novecento: l’Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes, aperta a Parigi nel 1925. Un evento che codificò non solo un nuovo gusto estetico internazionale, diffusosi rapidamente in Europa nel primo dopoguerra, appunto lo “Stile 1925” o “Art Déco”, ma che in particolare decretò universalmente il successo delle arti decorative italiane. In questa nuova dimensione raffinata ed elegante si pongono le fondamenta per quella sintesi fatta di qualità dei materiali, straordinarie competenze tecniche e creatività uniche, nota in tutto il mondo come “Made in Italy”.

    Curata da Valerio Terraioli, promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, la mostra vede il contributo del MIC-Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza e della Fondazione Vittoriale degli Italiani di Gardone (Brescia), che hanno prestato importanti pezzi per la realizzazione del progetto espositivo che ha come obiettivo quello di approfondire la genesi, lo sviluppo e la rapida fine dell’Art Déco. Se infatti in Francia e in Italia l’Art Déco durerà effettivamente solo un decennio, questo fenomeno stilistico avrà però modo di riverberarsi nel resto del mondo ancora per tutti gli anni Trenta.

    250 le opere presenti a Palazzo Reale: dai vetri alle porcellane alle maioliche ai centro tavola, dalle opere d’arte stricto sensu come dipinti, sculture, oggetti d’arredo, tessuti fino ad abiti haute couture, accessori, alta oreficeria, ma anche vetrate e mosaici che rimandano agli ambienti lussuosi di hotel, stazioni e mezzi di trasporto di lusso, come aerei e transatlantici.

    Art Déco. Il trionfo della modernità” non solo  propone una specifica attenzione alle  preziose manifatture che definirono – in particolar modo in Francia e in Italia – la cifra stilistica della ‘modernità’ degli anni Venti, ma vuole anche aprire una finestra più ampia su quel periodo storico assolutamente affascinante, evocando sullo sfondo tratti della società europea: i luoghi e i modi di vivere, la moda, l’architettura, il progresso tecnologico e il proto-design, senza dimenticare le incertezze e le continue tensioni economiche e sociali che caratterizzarono questo fragile decennio dopo la fine del primo conflitto mondiale.

    Dal 1920 al 1930 la società europea vive una parentesi di gioia travolgente, dove le avanguardie artistiche si intrecciano con forme di splendore e di glamour sempre più ricche. Parigi, Londra, Milano, Monaco, Vienna, Praga e Berlino diventano il palcoscenico di un’eleganza cinica e scintillante, dove ogni angolo riflette un’atmosfera unica, sospesa tra il desiderio di rinnovamento e il tentativo di superare i ricordi degli orrori della Prima Guerra Mondiale. Le residenze alto borghesi e i palazzi si trasformano in palcoscenici di bellezza e di stile di vita, salotti e ville urbane sono colmi di oggetti di raffinata eleganza da esibire come simbolo di un lusso impareggiabile.

    Il gusto déco connota particolari ambienti non solo di uso privato, ma caratterizza lo stile di ambienti ad uso collettivo, come le stazioni ferroviarie, i teatri, le sale cinematografiche e moltissimi palazzi pubblici, ma anche la cartellonistica pubblicitaria, la scultura e la pittura, la moda, la produzione automobilistica e il cinema.

    È questo il momento delle prime trasmissioni radiofoniche, delle navi transatlantiche, dei dirigibili, degli aerei che riducono le distanze e della nascita di Hollywood, che darà vita a un nuovo immaginario collettivo.

    Il mondo vive un periodo di rapido progresso tecnologico che trasforma la società. I cartelloni pubblicitari, protagonisti nelle città, utilizzano colori vivaci e slogan dinamici per promuovere prodotti e plasmare nuovi stili di vita. La pubblicità si intreccia con la nascita dei grandi magazzini, templi della modernità urbana, come La Rinascente a Milano, che offrono merci di ogni tipo in spazi eleganti e illuminati, trasformando l’acquisto in un’esperienza sociale.

    Parallelamente, l’elettrificazione e l’industrializzazione rivoluzionano la vita quotidiana con la diffusione di tram, radio e fabbriche dotate di catene di montaggio.

    Nelle sale si susseguono le invenzioni per la Richard-Ginori di Gio Ponti, ma anche le opere ideate da Tomaso Buzzi, Paolo Venini, Galileo Chini, dell’artista del vetro Vittorio Zecchin, del maestro ebanista Ettore Zaccari, dell’orafo Alfredo Ravasco. Una generazione di artisti, artigiani, architetti e designer che ha sancito indiscutibilmente la nascita del design italiano.

    Questa esuberanza però non è priva di ombre: il progresso, il lusso e la bellezza che dominano la scena sono anche segno di un’epoca che non sembra consapevole della propria fragilità. La borghesia vive in un’escalation di eccesso, velocità e desiderio di stupire, mentre l’Europa sta per entrare nel periodo oscuro segnato dall’ascesa delle dittature.

    Numerose le iniziative in città celebreranno l’Art Decò durante il periodo espositivo. Tra queste, una serie di film d’epoca al Cinema Arlecchino e, grazie alla collaborazione tra Palazzo Reale e la Fondazione FS Italiane, l’opportunità di visitare il Padiglione Reale in Stazione Centrale che, per l’occasione, sarà punto di partenza di una serie di tour guidati in città – a piedi e in bicicletta – alla scoperta di edifici, interni e dettagli architettonici déco che hanno segnato un’epoca.

  • L’importanza di difendere la democrazia e la libertà di pensiero: l’Ufficio di Milano del Parlamento europeo di Milano il 5 marzo celebra il Premio Sakharov 2024

    L’Ufficio del Parlamento europeo a Milano insieme a Regione Lombardia ed Europe Direct Lombardia organizzano l’evento di celebrazione dell’edizione 2024 del Premio Sakharov per la libertà di pensiero, assegnato all’opposizione venezuelana, che si svolgerà mercoledì 5 marzo 2025, dalle 9.30 alle 13.30 a Palazzo Lombardia.

    Il Premio Sacharov per la libertà di pensiero è il massimo riconoscimento che l’Unione europea conferisce agli sforzi compiuti a favore dei diritti dell’uomo. È attribuito a singoli, gruppi e organizzazioni che abbiano contribuito in modo eccezionale a proteggere la libertà di pensiero.

    Prenderanno parte all’iniziativa le Vicepresidenti del Parlamento europeo Pina Picierno e Antonella Sberna, Sviatlana Tsikhanouskaya, leader dell’opposizione democratica in Bielorussia (Premio Sakharov 2020), rappresentanti di Regione Lombardia, rappresentanti di vincitori e finalisti dell’edizione 2024 del premio Sakharov, Maurizio Molinari, Capo dell’Ufficio del Parlamento europeo a Milano, Giulia Lami, docente di Storia dei Paesi slavi e Storia dell’Europa orientale all’Università degli Studi di Milano, Antonio Losito, autore e podcaster.

    Il tutto si concluderà con l’inaugurazione di una doppia mostra con una parte dedicata al Premio Sakharov e un’altra ai prigionieri politici bielorussi. La mostra sarà visitabile al pubblico dal 4 al 6 marzo in Piazza Città di Lombardia.

Pulsante per tornare all'inizio