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  • Quasi 8 milioni di italiani a rischio per eccessivo consumo di alcol

    Sono 7,7 milioni gli italiani over11 che nel 2021 hanno bevuto alcolici in quantità tali da esporre la propria salute a un rischio; 3,5 milioni quelli che hanno bevuto per ubriacarsi mentre sono 750mila i consumatori dannosi, ovvero quelle persone che assumendo alcol hanno provocato un danno alla propria salute a livello fisico o mentale. Tra i consumatori a rischio preoccupano soprattutto i giovani, le donne e gli anziani.

    A scattare la fotografia del rapporto degli italiani con il consumo di alcolici è come ogni anno, l’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto superiore di sanità che ha rielaborato i dati Istat in occasione dell’Alcohol prevention day a metà aprile. Il dossier evidenzia che nel 2021 molti valori sono diminuiti tornando ai livelli pre-pandemici, che erano tuttavia elevati e i decrementi, quasi sempre relativi agli uomini e non alle donne, restano comunque distanti dagli obiettivi di salute sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

    Dal quadro dei 36 milioni di consumatori di alcol in Italia emerge che 20 milioni sono uomini e 16 milioni sono donne, pari al 77% dei maschi e al 56% delle femmine. Inoltre 10 milioni e mezzo di over18 hanno bevuto alcol quotidianamente. Tra i soggetti considerati a rischio preoccupano soprattutto i giovani che sono circa 1.370.000 tra 11 e 25 anni, di cui 620mila minorenni; le donne pari a circa 2,5 milioni, un valore in crescita dal 2014, con punte massime di consumatrici a rischio del 29% tra le minorenni 16-17enni; e gli anziani che sono 2,6 milioni, di cui uno su 3 e quasi una su 10 over65 sono a rischio poiché eccedono su base quotidiana e consumano fuori pasto.

    Spiccano poi i 3,5 milioni di binge drinker, soprattutto maschi di ogni età e 83mila sono minori. Anche in questo caso si registra un calo in direzione dei livelli del 2020, ma non per le donne che restano stabili. Diminuiscono anche i consumatori dannosi rispetto agli 830mila del 2020 (750mila nel 2021) ma a decrescere sono ancora una volta gli uomini e non le donne, per le quali si continua a registrare un incremento che porta a quota 300mila le consumatrici con danno da alcol. Inoltre dei 750mila consumatori dannosi con Disturbi da uso di alcol (Dua) in necessità di trattamento, solo l’8,5% è stato intercettato, per un totale di 63.490 alcoldipendenti in carico ai servizi del Sistema sanitario nazionale (Ssn). Per quanto riguarda i dati degli ospedali, infine, si evidenzia che nel 2021, si sono registrati oltre 35mila accessi ai Pronto soccorso – di cui il 10% circa richiesto da minori, per le ragazze in proporzione doppia – e oltre 45mila dimissioni ospedaliere, causati entrambi dall’alcol, segnando in un anno un incremento, rispettivamente, del 20,2% e del 4,2%.

  • La Commissione approva la “Grappa della Valle d’Aosta” come nuova indicazione geografica protetta

    La Commissione ha approvato l’iscrizione della “Grappa della Valle d’Aosta/Grappa de la Vallée d’Aoste” nel registro delle indicazioni geografiche protette (IGP).

    La “Grappa della Valle d’Aosta” è ottenuta esclusivamente da uve prodotte e vinificate nella Regione Autonoma Valle d’Aosta. La produzione avviene tradizionalmente mediante distillazione diretta delle vinacce in piccoli impianti artigianali discontinui. Le sensazioni aromatiche delle grappe sono quelle caratteristiche dei vitigni d’origine, che si estrinsecano in note floreali, balsamiche e fruttate.

    La reputazione della “Grappa della Valle d’Aosta/Grappa de la Vallée d’Aoste” affonda le sue radici in un’antica tradizione di produzione di grappa artigianale.

    La nuova denominazione sarà aggiunta all’elenco delle 259 bevande spiritose già protette.

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