Commission europea

  • Ad un anno dall’invasione russa Milano ricorda il Premio Sakharov per la libertà di pensiero al popolo ucraino

    Venerdì 24 febbraio l’ufficio del Parlamento europeo a Milano, in collaborazione con la Rappresentanza a Milano della Commissione europea, il Consolato generale ucraino a Milano, Linkiesta e la sua sezione in lingua ucraina Slava Evropi promuove un’iniziativa per ricordare, a un anno dalla brutale invasione russa, l’assegnazione del premio Sakharov per la libertà di pensiero al coraggioso popolo ucraino.

    Alle ore 18, al Centro Brera (Via Formentini 10) tavola rotonda moderata da Christian Rocca (direttore editoriale Linkiesta) con i saluti istituzionali Maurizio Molinari, capo dell’Ufficio del Parlamento europeo a Milano Massimo Gaudina, capo della Rappresentanza della Commissione europea a Milano Andrii Kartysh, console generale d’Ucraina a Milano, e gli interventi di Pina Picierno, vice presidente del Parlamento europeo, Yaryna Grusha Possamai, scrittrice, docente di lingua e letteratura ucraina, curatrice di Slava Evropi Viktoriia Lapa, Lecturer, Università Bocconi, UaMi Artem Zaitsev, testimone e rappresentante di UaMi Olga Tokariuk, giornalista, fellow al Reuters Institute (in collegamento). Momento musicale con Nelly Kolodii, violinista ucraina orchestra dell’Accademia della Scala

    Dalle ore 20 in piazza Duomo partecipare al sit-in giornaliero della Comunità ucraina.

    Il prossimo 24 febbraio ricorrerà il primo anniversario dell’aggressione contro l’Ucraina della Federazione russa. Questa data assume un forte significato simbolico, poiché il popolo ucraino ha dimostrato una capacità incredibile di resistenza e risposta ad un’invasione ingiustificata, violenta e non provocata. Infatti, l’esercito russo e le loro forze armate per procura – come il gruppo di mercenari «Wagner» – hanno ripetutamente commesso esecuzioni sommarie, violenze sessuali, torture o veri e propri massacri, prendendo di mira i civili residenti in alcune città (come e Bucha, Irpin, Izium e Lyman), oppure edifici pubblici (come l’attacco al teatro di Mariupol), provocando migliaia di vittime. Lo scorso dicembre anche il Parlamento europeo ha formalmente riconosciuto gli sforzi eccezionali compiuti dal popolo ucraino, dedicandogli il Premio annuale Andrej Sakharov per la libertà di pensiero. Per ricordare e riflettere sul primo anno di guerra in Ucraina, venerdì 24 febbraio si terrà l’evento «Il Premio Sakharov per la libertà di pensiero al coraggioso popolo ucraino».

  • Cambiamento climatico, la Commissione europea incontra a Milano le autorità milanesi e lombarde

    Lunedì 1° aprile Mauro Petriccione, direttore generale “Azione per il Clima” della Commissione europea sarà a Milano per una serie di incontri istituzionali con le autorità milanesi e lombarde per illustrare le azioni dell’Ue nella lotta al cambiamento climatico. In mattinata, Petriccione incontrerà Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, e Donatella Sciuto, Prorettore, e parteciperà a una tavola rotonda con i professori e i ricercatori del Politecnico. Seguirà un incontro con gli imprenditori milanesi e lombardi presso Assolombarda. Nel pomeriggio, presso Palazzo Lombardia, Petriccione incontrerà Raffaele Cattaneo, Assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia. Successivamente incontrerà a Palazzo Marino Beppe Sala, Sindaco di Milano. La giornata milanese si concluderà con un incontro presso l’Università Statale con un evento pubblico dedicato alla strategia UE per un’Europa a impatto climatico zero entro il 2050. L’evento inizierà alle 17.30. Informazioni e iscrizioni su https://sites.unimi.it/bibliosp/.

  • “Eat ORIGINal! Unmask your food”: la Commissione UE registra l’iniziativa dei cittadini europei

    Il Collegio dei Commissari, mercoledì 19 settembre, ha deciso di registrare un’iniziativa dei cittadini europei dal titolo “Eat ORIGINal! Unmask your food”.

    L’obiettivo dichiarato della proposta di iniziativa dei cittadini è quello di imporre dichiarazioni di origine obbligatorie per tutti i prodotti alimentari al fine di prevenire le frodi, tutelare la salute pubblica e garantire il diritto all’informazione dei consumatori.

    La decisione della Commissione di registrare l’iniziativa riguarda unicamente l’ammissibilità giuridica della proposta. In questa fase la Commissione non analizza il merito.

    La registrazione di questa iniziativa avrà luogo il 2 ottobre 2018, data dalla quale decorrerà la raccolta annuale di firme a sostegno da parte degli organizzatori. Se l’iniziativa riceverà un milione di dichiarazioni di sostegno in almeno sette Stati membri nell’arco di un anno, la Commissione dovrà reagire entro tre mesi. La Commissione può decidere di dare o di non dare seguito alla richiesta e in entrambi i casi dovrà giustificare la sua decisione.

    Prevista dal trattato di Lisbona come strumento per consentire ai cittadini di influire sul programma di lavoro della Commissione, l’iniziativa dei cittadini europei è stata istituita nell’aprile del 2012 con l’entrata in vigore del regolamento riguardante l’iniziativa dei cittadini che attua le disposizioni del trattato.

    Una volta registrata ufficialmente, l’iniziativa dei cittadini europei consentirà a un milione di cittadini provenienti da almeno un quarto degli Stati membri dell’UE di invitare la Commissione europea a proporre atti giuridici nei settori di sua competenza. Come previsto dal regolamento sull’iniziativa dei cittadini, per essere ammissibile l’azione proposta non deve esulare manifestamente dalla competenza della Commissione di presentare una proposta legislativa e non deve essere manifestamente ingiuriosa, futile o vessatoria né manifestamente contraria ai valori dell’Unione.

    Fonte: Comunicato stampa della Commissione europea del 19 settembre 2018

  • La Commissione europea pubblica una metodologia comune di prova sulle differenze di qualità nei prodotti alimentari

    Il Centro comune di ricerca (JRC), il servizio della Commissione europea per la scienza e la conoscenza, ha elaborato una metodologia comune per consentire alle autorità nazionali di tutela dei consumatori di effettuare prove che confrontino la composizione e le caratteristiche dei prodotti alimentari commercializzati in confezioni simili nell’Unione. Quest’iniziativa completa le azioni già intraprese dalla Commissione in seguito al discorso sullo stato dell’Unione del Presidente Juncker.

    Il Centro comune di ricerca ha presentato la metodologia nella riunione del Forum ad alto livello per un miglior funzionamento della filiera alimentare.

    Nel giugno 2017 il Forum ad alto livello per un miglior funzionamento della filiera alimentare, scelto dalla Commissione per affrontare la questione delle differenze di qualità nei prodotti alimentari, ha incaricato il Centro comune di ricerca di sviluppare la metodologia. La metodologia completa le azioni annunciate nell’iniziativa della Commissione chiamata “new deal” per i consumatori che mira a chiarire e rafforzare i diritti dei consumatori, anche vietando le pratiche di differenziazione qualitativa dei prodotti che sono ingannevoli per i consumatori; permettere a enti qualificati di avviare azioni rappresentative per conto dei consumatori; dotare di maggiori poteri sanzionatori le autorità degli Stati membri che tutelano i consumatori.

    Tutti i prodotti alimentari venduti nell’UE devono rispettare severe norme di sicurezza e i consumatori devono essere informati delle caratteristiche principali, stabilite in particolare nel diritto dell’UE in materia di etichettatura, e non dovrebbero essere indotti in errore, ad esempio, dalle confezioni. Alle autorità nazionali responsabili della sicurezza alimentare e della tutela dei consumatori spetta il compito di garantire che gli alimenti immessi sul mercato unico rispettino la pertinente legislazione dell’UE. La metodologia di prova,  che si basa sui principi fondamentali della trasparenza, comparabilità, selezione di campioni analoghi e prova dei prodotti, aiuterà le autorità ad accertare che i prodotti alimentari siano commercializzati in conformità al diritto dell’Unione.

    Con il coordinamento del Centro comune di ricerca, i laboratori di alcuni Stati membri dell’UE applicheranno ora la metodologia in una campagna di prova paneuropea, al fine di raccogliere dati sulla portata del problema delle differenze di qualità. I primi risultati dovrebbero essere disponibili entro la fine del 2018. Questo esercizio dovrebbe fornire orientamenti pratici alle autorità che indagano sulle pratiche ingannevoli.

    Soddisfazione è stata espressa dai Commissari europei Bieńkowska, responsabile per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le PMI, Věra Jourová, responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere e Tibor Navracsics, Commissario per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport e responsabile per il Centro comune di ricerca, secondo i quali con la nuova iniziativa tutti i cittadini dell’Unione godranno degli stessi diritti e di un trattamento equo all’interno del mercato unico, per sentirsi tutelati e trattati allo stesso modo e ricevere informazioni chiare e oneste sui prodotti che acquistano.

    Fonte: Comunicato della Commissione europea del 14/06/2018

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