Commissione

  • La Commissione adotta mandato per avviare negoziati sulla revisione dell’accordo quadro interistituzionale con il Parlamento europeo

    Dopo la prima riunione del nuovo collegio, il 4 dicembre, la Commissione tiene fede gli impegni assunti nei confronti del Parlamento europeo, come indicato negli orientamenti politici della Presidente von der Leyen per la Commissione 2024-2029.

    Il collegio ha approvato il mandato negoziale conferito al Commissario Maroš Šefčovič, responsabile delle relazioni interistituzionali e della trasparenza, per avviare i lavori di revisione dell’accordo quadro del 2010 sulle relazioni tra le due istituzioni.

    La revisione è volta a rafforzare la responsabilità politica comune e a garantire un dialogo migliore, un maggiore flusso di informazioni e una maggiore trasparenza tra le due istituzioni. L’accordo quadro riveduto dovrà essere pienamente in linea con gli altri accordi interistituzionali esistenti e rispettare pienamente le prerogative di entrambi i colegislatori, quali definite nel trattato. La portata della revisione è inquadrata nei nove principi concordati dalla Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen il 21 ottobre 2024.

  • La Commissione accoglie con favore la raccomandazione del Consiglio su misure rafforzate per ambienti senza fumo

    La Commissione accoglie con favore l’adozione da parte del Consiglio della revisione della raccomandazione del Consiglio relativa agli ambienti senza fumo. La raccomandazione riveduta è volta a proteggere meglio le persone, in particolare i bambini, dal fumo passivo e dagli aerosol. È inoltre mirata a denormalizzare e scoraggiare l’uso del tabacco e dei prodotti emergenti, in particolare tra i giovani, e a combattere la dipendenza dalla nicotina.

    Il consumo di tabacco e nicotina è il maggiore rischio evitabile per la salute e la principale causa di morte prematura nell’UE. La raccomandazione riveduta invita gli Stati membri a estendere le politiche in materia di ambienti senza fumo alle principali aree all’aperto, quali i parchi giochi pubblici, al di fuori dei locali adibiti all’assistenza sanitaria e all’istruzione e degli edifici pubblici e alle fermate dei trasporti. La raccomandazione si concentra in particolare su una migliore protezione dei bambini e dei giovani dagli effetti negativi del fumo passivo.

    La raccomandazione fa seguito e si basa sulle azioni già intraprese a livello nazionale da alcuni Stati membri. La Commissione sosterrà gli Stati membri nell’attuazione della raccomandazione, anche con i finanziamenti dell’UE a titolo del programma EU4Health. Spetta a ciascuno Stato membro valutare e attuare la raccomandazione in base al rispettivo contesto nazionale.

    Ogni anno nell’UE si perdono quasi 700.000 vite a causa del consumo di tabacco. L’obiettivo del piano europeo di lotta contro il cancro è ottenere entro il 2040 una generazione libera dal tabacco, in cui meno del 5% della popolazione dell’UE utilizzi prodotti del tabacco.

  • La Commissione chiude le indagini relative ai ruling fiscali concessi a Fiat, Amazon e Starbucks

    La Commissione europea ha chiuso tre indagini approfondite avviate ai sensi della normativa sugli aiuti di Stato relative ai ruling fiscali sui prezzi di trasferimento concessi dal Lussemburgo a Fiat e Amazon e dai Paesi Bassi a Starbucks. In seguito alle sentenze pronunciate dagli organi giurisdizionali dell’Unione europea, la Commissione ha concluso che i ruling fiscali non concedevano vantaggi selettivi alle imprese.

    Nel 2015 e nel 2017 la Commissione ha constatato che il Lussemburgo aveva concesso vantaggi fiscali selettivi a Fiat e Amazon e i Paesi Bassi a Starbucks, in violazione delle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato. In ciascun caso la Commissione ha osservato che un ruling fiscale emesso dalla rispettiva autorità tributaria nazionale aveva ridotto artificialmente l’imposta versata da ciascuna società, concedendo a ciascuna di esse un vantaggio selettivo rispetto ad altre società. Le decisioni iniziali della Commissione in tutti e tre i casi sono state annullate dagli organi giurisdizionali dell’Unione europea, per cui le rispettive indagini approfondite sono rimaste aperte.

    Dal 2013 la Commissione indaga sui ruling fiscali concessi dagli Stati che non costituiscono un problema se si limitano a confermare che le disposizioni fiscali sono conformi alla legislazione fiscale pertinente. Se invece conferiscono un vantaggio fiscale selettivo a imprese specifiche, possono creare distorsioni della concorrenza all’interno del mercato unico, in violazione delle norme UE sugli aiuti di Stato.

    Nell’ottobre 2015 la Commissione è giunta alla conclusione che un ruling fiscale emesso dalle autorità lussemburghesi nel 2012 conferiva un vantaggio selettivo a Fiat e, da quella data, aveva indebitamente ridotto l’onere fiscale per questa società di 20-30 milioni di €. Nel novembre 2022 la Corte di giustizia ha annullato una sentenza del Tribunale del 2019, che confermava la decisione della Commissione del 2015, e ha annullato tale decisione. La Corte di giustizia ha concluso che la Commissione aveva utilizzato parametri errati nella sua indagine.

    Nell’ottobre 2015 la Commissione ha constatato che un ruling fiscale emesso dalle autorità neerlandesi nel 2008 conferiva un vantaggio selettivo a Starbucks e, da quella data, aveva indebitamente ridotto l’onere fiscale per questa società di 20-30 milioni di €. Nel settembre 2019 il Tribunale ha annullato la decisione della Commissione sostenendo che quest’ultima non aveva dimostrato che, mediante il ruling fiscale, i Paesi Bassi concedevano un vantaggio selettivo a Starbucks.

    Nell’ottobre 2017 la Commissione ha constatato che un ruling fiscale emesso dal Lussemburgo nel 2003 e prorogato nel 2011 aveva ridotto indebitamente l’imposta versata da Amazon nel Lussemburgo di circa 250 milioni di €. Nel maggio 2021 il Tribunale ha annullato la decisione della Commissione sostenendo che quest’ultima non aveva dimostrato l’esistenza di un vantaggio selettivo. L’annullamento è stato confermato dalla Corte di giustizia nel dicembre 2023.

  • La Commissione accoglie con favore l’orientamento generale sull’IVA nell’era digitale

    La Commissione ha accolto con favore l’orientamento generale annunciato dal Consiglio in merito alle proposte della Commissione sull’IVA nell’era digitale. Con l’adozione e la promozione della digitalizzazione, il pacchetto rende il sistema dell’IVA dell’UE più propizio alle imprese e più resiliente alle frodi. Le nuove norme segnano inoltre il primo passo per affrontare le sfide derivanti dall’economia delle piattaforme e contribuisce a creare la parità di condizioni tra i servizi ricettivi a breve termine e i servizi di trasporto online e tradizionali.

    Il pacchetto introduce tre misure:

    1. Il nuovo sistema introduce la comunicazione digitale uniforme in tempo reale ai fini dell’IVA basata sulla fatturazione elettronica per le operazioni transfrontaliere, che fornirà tempestivamente agli Stati membri le informazioni preziose di cui hanno bisogno per intensificare la lotta contro le frodi dell’IVA. La fatturazione elettronica accelererà ulteriormente la trasformazione delle imprese nell’era digitale attraverso la semplificazione delle operazioni, garantendo la conformità e la sicurezza, consentendo un processo decisionale basato sui dati e sostenendo la scalabilità per la crescita e l’innovazione future.
    2. Gli operatori dell’economia delle piattaforme nel settore dei servizi di trasporto di passeggeri e dei servizi ricettivi a breve termine diventeranno inoltre responsabili della riscossione dell’IVA e del versamento dell’imposta alle autorità fiscali, se il fornitore indiretto non applica l’IVA. La misura contribuirà a migliorare la parità di condizioni fra i servizi online e tradizionali e agevolerà le attività per gli operatori indiretti che non saranno responsabili dell’IVA.
    3. L’iniziativa ridurrà infine l’esigenza di registrarsi più volte nei diversi Stati membri, attraverso l’espansione del modello già esistente di “sportello unico per l’IVA” già in essere per le imprese commerciali.

    I ministri delle Finanze dell’UE dovrebbero adottare la proposta a seguito di una nuova consultazione con il Parlamento europeo.

     

  • Sempre più necessario un corpo di soccorso europeo

    Mentre si raccolgono i morti annegati nell’acqua e nel fango ed altri rischiano malattie per l’ambiente contaminato nel quale sono costretti a vivere da giorni, decine di migliaia di persone sono senza acqua, luce, cibo e si assommano recriminazioni e denunce, appare evidente l’incapacità ed impreparazione delle istituzioni di fronte ad una grave calamità naturale.

    Se l’allarme è stato dato con colpevole ritardo, con la conseguenza di quei morti nel garage o nelle macchine, per le strade o nei negozi, è ormai evidente che anche i soccorsi non sono stati attivati immediatamente e non vi sia stata la necessaria quantità di uomini e mezzi  a fare fronte alla immensa devastazione.

    Ancora una volta la gran parte del lavoro, nell’immediato ed anche dopo ore e giorni, è stato a carico dei volontari, dei civili, della gente comune, scene che avevamo in parte visto con le alluvioni in Romagna anche se la distruzione dentro la città di Valencia non ha paragoni con altre pur terribili sciagure.

    Il volontariato non può sostituirsi alle strutture pubbliche, non ne ha i mezzi mentre sembra invece che sempre più le istituzioni lascino compiti a loro propri ai privati.

    L’aumento in Europa di calamità naturali, di una violenza un tempo sconosciuta, dovrebbe far comprendere alla Commissione ed al Consiglio la necessità urgente di un corpo di soccorso europeo, specializzato al massimo, pronto a partire 24 ore su 24 con mezzi a disposizione, aerei cargo, per portare i soccorsi necessari nell’immediatezza dell’evento catastrofico. Un corpo di soccorso europeo che possa intervenire in aiuto alle popolazioni colpite e di supporto alle forze di soccorso che i governi nazionali mettono in campo.

    Anche con queste iniziative si costruisce l’Europa unita e si contrastano le tragedie che sempre più costantemente ci colpiscono.

  • Aumenta nel 2023 il dialogo della Commissione con i parlamenti nazionali

    La Commissione ha adottato la relazione annuale 2023 sui rapporti con i parlamenti nazionali e sull’applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità. La relazione evidenzia un incremento della partecipazione dei parlamenti nazionali al dialogo politico con la Commissione: i 402 pareri scritti dei parlamenti alla Commissione segnano un aumento di oltre il 10% rispetto al 2022.

    Emerge che i parlamenti nazionali hanno continuato a dialogare con la Commissione sulle sue priorità politiche, in particolare in relazione al Green Deal europeo, a un nuovo slancio per la democrazia europea e alla promozione dello stile di vita europeo. I parlamenti nazionali si sono concentrati anche sul programma di lavoro della Commissione per il 2023, che è stato il documento più commentato, sulla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, sul conflitto in Medio Oriente, sulle riflessioni sul futuro dell’Unione, sull’allargamento, sulla migrazione e sulla sicurezza.

    Ventidue pareri motivati dei parlamenti nazionali hanno ravvisato casi di mancato rispetto o di violazione del principio di sussidiarietà nelle proposte della Commissione, il che segna una riduzione di quasi un terzo rispetto ai 32 ricevuti nel 2022, coerentemente con la tendenza al ribasso a lungo termine.

    La relazione indica che i membri del collegio hanno tenuto 127 riunioni con i parlamenti nazionali e spiega le modifiche che diversi parlamenti nazionali hanno attuato per essere informati meglio e più tempestivamente sul processo di elaborazione delle politiche dell’UE e per esprimere le loro opinioni in maniera più efficace. Si sottolinea inoltre che alcuni parlamenti nazionali hanno iniziato a usare il dialogo politico in modo innovativo. Ciò illustra il potenziale strategico e la flessibilità offerti dal dialogo tra i parlamenti nazionali e la Commissione.

  • Quadro UE-USA per la protezione dei dati personali: le autorità statunitensi ne hanno messo in atto gli elementi costitutivi

    La Commissione ha pubblicato una relazione a seguito del primo riesame della decisione di adeguatezza relativa al quadro UE-USA per la protezione dei dati personali (DPF) trasferiti dall’Unione europea a organizzazioni negli Stati Uniti.

    Sulla base delle informazioni raccolte durante il riesame, la Commissione conclude che le autorità statunitensi hanno messo in atto tutti gli elementi costitutivi del quadro. Ciò comprende l’attuazione di garanzie per limitare l’accesso ai dati personali da parte delle autorità di intelligence statunitensi a quanto necessario e proporzionato per proteggere la sicurezza nazionale, e l’istituzione di un meccanismo di ricorso indipendente e imparziale. La relazione contiene inoltre una serie di raccomandazioni volte a garantire che il quadro continui a funzionare efficacemente, compresa l’elaborazione di orientamenti comuni, da parte delle autorità statunitensi e dell’UE, sugli obblighi fondamentali collegati a tale regime. La Commissione continuerà a monitorare gli sviluppi e riferirà periodicamente sul funzionamento del quadro.

    Il riesame si basa sui contributi di un’ampia gamma di attori, tra cui organizzazioni della società civile, associazioni di categoria, autorità dell’UE per la protezione dei dati e autorità statunitensi coinvolte nell’attuazione del quadro, nonché sui riscontri forniti dal grande pubblico mediante il portale “Di’ la tua”.

  • La Commissione europea nomina un nuovo economista capo per la concorrenza alla direzione generale della Concorrenza

    La Commissione europea ha nominato Emanuele Tarantino economista capo per la concorrenza presso la direzione generale della Concorrenza (DG COMP). Questo dipartimento della Commissione si adopera per assicurare all’interno del mercato unico una concorrenza leale e in condizioni di parità tra tutte le imprese sulla base dei loro meriti, a vantaggio dei consumatori, delle imprese e dell’economia europea. La data in cui la nomina prenderà effetto sarà stabilita prossimamente.

    Tarantino, cittadino italiano, vanta una solida formazione accademica e 15 anni di esperienza nell’analisi economica e nella politica di concorrenza, grazie ai quali ha acquisito una profonda conoscenza delle dinamiche di mercato e dei quadri normativi.

  • La Commissione firma la convenzione quadro del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale

    La Commissione ha firmato la convenzione quadro del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale (IA) a nome dell’UE. Si tratta del primo accordo internazionale giuridicamente vincolante sull’IA ed è pienamente in linea con il regolamento dell’UE sull’IA, la prima normativa globale in materia di IA al mondo.

    La convenzione prevede un approccio comune per garantire che i sistemi di IA siano compatibili con i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto, consentendo nel contempo l’innovazione e la fiducia. Comprende una serie di concetti chiave tratti dal regolamento dell’UE sull’IA, tra cui un approccio basato sul rischio, trasparenza lungo la catena del valore dei sistemi di IA e dei contenuti generati dall’IA, obblighi di documentazione dettagliata per i sistemi di IA identificati come ad alto rischio e obblighi di gestione dei rischi con possibilità di introdurre divieti per i sistemi di IA considerati una chiara minaccia per i diritti fondamentali.

    La firma è avvenuta in occasione della conferenza informale dei ministri della Giustizia del Consiglio d’Europa a Vilnius, Lituania. Tra le parti negoziali figuravano l’UE, altri Stati membri del Consiglio d’Europa, la Santa Sede, Stati Uniti, Canada, Messico, Giappone, Israele, Australia, Argentina, Perù, Uruguay e Costa Rica. Il contributo di 68 rappresentanti internazionali della società civile, del mondo accademico, dell’industria e di altre organizzazioni internazionali ha inoltre garantito un approccio globale e inclusivo. La convenzione del Consiglio d’Europa fa parte dei più ampi sforzi dell’UE in materia di IA a livello internazionale, che comprendono discussioni in sede di G7, OCSE, G20 e Nazioni Unite.

    La convenzione sarà attuata nell’UE mediante il regolamento sull’IA, che prevede norme armonizzate per l’immissione sul mercato, la diffusione e l’uso dei sistemi di IA, insieme ad altre normative pertinenti dell’UE, se necessario.

    Dopo la firma, la Commissione elaborerà una proposta di decisione del Consiglio per concludere la convenzione. Anche il Parlamento europeo dovrebbe dare la sua approvazione.

  • L’Unione europea partecipa a pieno titolo al registro dei danni per l’Ucraina

    La Commissione saluta con favore l’adozione da parte del Consiglio della decisione di modificare lo status dell’Unione nel registro dei danni per l’Ucraina: da membro associato l’Unione diventerà partecipante a pieno titolo. Il registro dei danni contiene le prove e le informazioni sulle richieste di risarcimento per danni, perdite o lesioni causati dalla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e mira a garantire un risarcimento pieno ed effettivo all’Ucraina e al suo popolo. Al registro, istituito dal Consiglio d’Europa il 12 maggio 2023, hanno finora aderito 43 Stati membri di tale istituzione e l’UE, tra cui 26 Stati membri dell’Unione europea.

    Il 30 maggio 2024 la Commissione ha proposto al Consiglio di modificare lo status dell’Unione per rafforzare ulteriormente l’impegno dell’Unione a favore delle attività del registro. Diventando partecipante a pieno titolo, l’Unione mantiene e rafforza il suo impegno volto a garantire che tutte le violazioni del diritto internazionale commesse dalla Russia siano debitamente risarcite. Il cambiamento di status contribuisce inoltre alla stabilità finanziaria del registro, in quanto l’Unione si impegna a fornire un contributo finanziario annuo obbligatorio.

    A partire dall’aprile 2024 hanno iniziato a essere registrate le prime richieste di risarcimento relative a danni o alla distruzione di immobili residenziali, con un totale previsto di 300 000-600 000 richieste in tale categoria. Entro agosto potranno essere presentate altre dodici categorie di richieste, comprese quelle provenienti da persone particolarmente colpite dalla guerra e quelle relative al danneggiamento o alla distruzione delle infrastrutture critiche dell’Ucraina.

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