Buon Anno, buona Epifania a tutti da Emilia De Biase della sezione lombarda di Toghe & Teglie: quella della settimana è una ricetta facile facile, ma, ahivoi! con dosi a casaccio, “a occhio e sentimento”, come mio solito.
Badate bene che non è una specialità vicentina come il baccalà di Marianna de Giudici pubblicata di recente ma tipicamente campana come le mie origini.
Passiamo subito all’opera: fate bollire per una mezz’oretta scarsa una decina di patate di misure varie, in acqua salata, senza sbucciarle.
A cottura ultimata, da verificare con i rebbi di una forchetta penetrando nel cuore delle patate, pelatele mentre sono ancora bollenti aiutandovi con guanti e posate, schiacciatele con l’apposito schiacciapatate in una terrina capiente, aggiungete qualche fiocco di burro, due o tre rossi d’uova, sale, pepe, parmigiano a volontà e mozzarella di bufala a tocchetti, salame rigorosamente napoletano e prosciutto cotto a dadini e mescolate.
Ora versate il composto in una teglia col fondo e i bordi imburrati e cosparsi di pan grattato. Compattate bene con una marisa (o analogo utensile) dandogli la forma della teglia e ricopritelo con altro pan grattato, ancora tanto parmigiano grattugiato e fiocchi di burro a spiovere: per la prova costume, ripassate a maggio/giugno.
E’ il momento di infornare a 200° in forno preriscaldato, preferibilmente statico (ma io preferisco invece la velocità e l’uniformità di quello ventilato) e fate andare fino a doratura piena: servirà all’incirca una mezz’ora di cottura e, comunque, regolatevi in base a quando si sarà formata una appetitosa crosticina ed, aprendo il forno, il profumo vi avrà invaso anche l’anima.
A qualcuno piace caldo (comm’ ‘o gezz del film con Marilyn), a me piace anche freddo: voi provate…se rimane qualcosa dopo il primo servizio in tavola appena fatto.
Statemi bene!