fiori

  • Record per il florovivaismo: giro d’affari di 3,2 miliardi

    Gli arrivi di fiori stranieri in Italia sono aumentate in quantità del 47% soprattutto per effetto delle triangolazioni dall’Olanda, che consentono l’arrivo nel nostro Paese di prodotti coltivati in Paesi extracomunitari, dove spesso non vigono le stesse regole europee in materia di tutela dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. Benché il florovivaismo italiano abbia superato i 3,2 miliardi di euro di fatturato (+22% rispetto a 10 anni fa), conti 27.000 aziende e quasi 200.000 addetti nell’intera filiera, la concorrenza estera continua a preoccupare la Coldiretti, che ha espresso i suoi timori in occasione dell’Assemblea nazionale dei fiori made in Italy, organizzata a Sanremo in collaborazione con Assofloro, Affi (Associazione floricoltori italiani), Comune di Sanremo, Myplant&Garden e Camere di Commercio Riviere di Liguria, alla presenza del presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, assieme a Nada Forbici, presidente Assofloro, e Cristiano Genovali, presidente Affi.
    A pesare è soprattutto la concorrenza sleale dall’estero “guidata” dall’Olanda, che importa fiori da paesi extracomunitari per rivenderli sul mercato comunitario.

    Si tratta spesso di prodotti come le rose in Kenya o in Colombia, che vengono coltivati grazie allo sfruttamento di minori e donne, oltre all’impiego di sostanze vietate in Europa da decenni. L’Olanda rappresenta il principale fornitore dell’Italia, con oltre i 2/3 del totale delle importazioni, e un incremento delle vendite del 55% in quantità nel 2023, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat.

    “Dobbiamo salvaguardare il prodotto florovivaistico italiano applicando il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i fiori che entrano nel nostro Paese rispettino le stesse regole di quelli nazionali in termini di rispetto dell’ambiente e di tutela dei diritti dei lavoratori – sottolinea Ettore Prandini, presidente di Coldiretti -. Ma occorre anche l’applicazione del Decreto 198/21 a tutela delle aziende agricole contro le Pratiche Commerciali Sleali, con la conoscenza dei costi di produzione e l’etichettatura d’origine per valorizzare il lavoro dei nostri florovivaisti. Per combattere gli effetti dei cambiamenti climatici e i sempre più frequenti attacchi di insetti alieni è inoltre necessario promuovere lo sviluppo delle soluzioni di agricoltura 5.0, comprese le Tea, le nuove tecniche genomiche”.

    Nel corso del Congresso si è parlato anche del progetto di estendere il sigillo di garanzia Firmato dagli agricoltori italiani (Fdai) dagli alimenti ai fiori, come garanzia della trasparenza della filiera produttiva in ogni sua fase, da un prezzo giusto alla sostenibilità, all’etica nei rapporti per garantire il giusto valore alla qualità della produzione italiana.
    Un’attenzione particolare viene data all’aspetto green, con una serie di soluzioni che assicurano il rispetto per l’ambiente.

    Si va dall’uso delle biomasse per alimentare gli impianti di riscaldamento delle serre – continua Coldiretti – al fotovoltaico per assicurare l’energia necessaria al rinfrescamento, fino alla soluzione del “flusso/riflusso” per ottimizzare e limitare l’impiego dell’acqua.

    L’utilizzo di materiale legnoso a chilometri zero nel substrato dei vasi assieme alla terra consente di sostituire l’uso della torba e della fibra di cocco.

  • “Orchidays”, il festival dedicato alle orchidee spontanee del Gargano

    Torna a Mattinata, per il secondo anno consecutivo, Orchidays – Nel fiore di Mattinata, il festival dedicato alle orchidee spontanee pugliesi. Nella nota località turistica, infatti, fioriscono 60 delle 93 varietà del Gargano che conferiscono al borgo un primato europeo tanto da attirare, da tempo ormai, studiosi ed appassionati provenienti da tutto il mondo.

    Per tutta la durata del Festival sarà possibile ammirare varietà di orchidee autoctone con gli agronomi e i più grandi esperti di orchidee sul piano internazionale che condurranno turisti e curiosi in un percorso naturalistico immersivo all’insegna della conoscenza e della sostenibilità ambientale. In programma escursioni tra i sentieri in cui sorgono in maggiore quantità i fiori spontanei, trekking, passeggiate esperienziali tra i tesori nascosti dell’abbazia della Santissima Trinità, eventi di musica e arte, spettacoli, degustazioni, laboratori e attività ludiche a tema green dedicati ai bambini. E quest’anno sarà anche possibile fare un volo in mongolfiera, sorvolando il cielo di Mattinata alle prime luci dell’alba per far godere il panorama mozzafiato del Gargano.

    La stagione delle orchidee inizia a gennaio e finisce a settembre ma è tra marzo e maggio che avviene la loro massima fioritura, uno spettacolo multicolore dal fascino unico.

    Da sempre questi fiori, nati da soli nelle campagne e sulle colline della zona, hanno convissuto in simbiosi con piante, erbe, muretti a secco e rocce, decorandoli senza pretese, eleganti nella loro molteplicità di colori, così comuni per gli abitanti del luogo che non pensavano di avere in casa un patrimonio botanico di tale valore, abituati a convivere con la bellezza. Poi la svolta, intorno alla metà degli anni ’80, quando turisti appassionati di ambiente e di botanica scoprono il valore di quel fiore al quale conferiscono il nome di ‘orchidea spontanea’.

    Le orchidee del Gargano sono piccole e delicate, oltre ad essere affascinanti grazie alla varietà di forme e colori che le rende uniche nell’intero territorio europeo, in cui ne fioriscono 500, e nazionale, con circa 284 specie. Sono 106, invece, quelle che si trovano in Puglia, di cui 93, appunto, sul Gargano. Per questo ogni anno, in primavera, il promontorio attrae visitatori da ogni parte del mondo, incuriositi anche da una specie di recente scoperta che Angela Rossini, tra le più grandi esperte di orchidee, ha rinominato “Ophrys mattinatae” (Orchidea di Mattinata), considerata il fiore all’occhiello del territorio.

    L’evento nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale di internazionalizzare un prodotto turistico rappresentato dalle orchidee spontanee e far sì che il turismo botanico diventi sempre più popolare e coinvolga curiosi e neofiti della materia. Una strategia turistica volta a promuovere la città non solo durante il periodo estivo ma tutto l’anno con una proposta sempre più mirata alla destagionalizzazione, anzi, “extra-stagionalizzazione”. Non più e soltanto destinazione per una vacanza al mare, ma anche centro culturale di primo piano per l’intera regione Puglia. Obiettivo di Orchidays, dunque, è quello di presentare al mondo meravigliosi fiori perenni, di cui Mattinata ne è la capitale, e generare interesse e sensibilità nelle nuove generazioni affinché tutelino la bellezza e il patrimonio naturalistico e culturale.

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