Giovani

  • L’UE stanzia 4,3 miliardi di € per Erasmus+ 2024

    La Commissione ha pubblicato l’invito a presentare proposte del 2024 nell’ambito di Erasmus+, il programma dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa. Con un bilancio di 4,3 miliardi di € per il prossimo anno, Erasmus+ continuerà a sostenere le esperienze transnazionali di alunni e studenti dell’istruzione superiore e dell’istruzione e formazione professionale. Il programma offre inoltre opportunità ai discenti adulti, agli educatori e al personale, nonché ai giovani nell’ambito di programmi di apprendimento informale.

    Per attenuare gli effetti dell’inflazione sui partecipanti che studiano all’estero e consentire un’ampia partecipazione, il programma aumenterà gli importi delle borse di mobilità. Seguendo lo stesso approccio adottato per l’invito del 2023, gli importi delle borse individuali per gli studenti all’estero saranno adeguati del 5,9% per la maggior parte delle azioni di mobilità dell’invito del 2024. Nel 2024 il programma offrirà maggiori incentivi a favore dei viaggi sostenibili. Per la prima volta saranno offerte sovvenzioni di viaggio anche per la mobilità all’interno dell’UE nell’ambito dell’istruzione superiore.

    Erasmus+ continuerà a sostenere l’Ucraina mediante numerosi progetti, come la promozione dell’integrazione dei rifugiati in un nuovo sistema di istruzione.

  • La “cultura contemporanea” incapace di tutelare Giulia

    “L’’obiettivo del Salone è di osservare il mondo, individuare i temi per descriverlo attraverso la letteratura, offrire un racconto del presente”. La mission del Salone del Libro, quindi, è quella di proporre e successivamente di valutare le diverse tematiche contemporanee attraverso letture dalle quali possano scaturire confronti dialettici approfonditi. Di conseguenza ogni suo rappresentante dovrebbe esprimere, in ogni occasione, il medesimo approccio culturale come sintesi di conoscenza e competenza delle diverse tematiche che affliggono la nostra società.

    In questo contesto, invece, la direttrice del medesimo Salone, pochi giorni fa, ha affermato come considerasse umiliante per il proprio figlio avere preso tre in un compito in classe.

    Un brutto voto è giustificato da una valutazione in relazione alla esecuzione del compito, ma non dovrebbe mai rappresentare un’umiliazione perché riguarda un elaborato e non è di certo una valutazione della persona. In più rappresenta anche un avvertimento fornito allo studente per invitarlo a modificare il proprio approccio allo studio e ottenere così un rendimento migliore.

    L’affermazione del direttore del Salone del Libro, Annalena Benini, risulta invece di una gravità inaudita in quanto dimostra come il mondo che si considera culturale nella sua massima espressione consideri avvilente un semplice voto negativo.

    In altre parole, si richiede implicitamente un sostanziale appiattimento valutativo, come già in passato con il 18 garantito, generando contemporaneamente una incapacità gestionale della avversità rappresentata anche solo da un voto negativo e questo si ripercuote inevitabilmente nella formazione educativa e valoriale successiva del ragazzo.

    Non ci si rende conto che se il mondo culturale intende abituare i ragazzi, gli studenti e successivamente gli uomini ad una vita senza avversità, gli stessi di fronte al primo rifiuto di una povera ragazza che intenda chiudere un rapporto reagiranno senza alcuna esperienza in quanto saranno di fronte ad una situazione mai gestita precedentemente.

    E si pongono quindi le basi perché questi possano avere reazioni assolutamente smisurate fino arrivare al tragico epilogo della povera Giulia.

    In questo contesto, poi, in seguito al drammatico epilogo della vicenda di questa povera ragazza si sente ripetere in ogni trasmissione ed intervista affermazioni relative ad una presunta responsabilità della società patriarcale e di altre stupidaggini del genere.

    Quando è proprio il mondo della cultura nella sua massima espressione che allestisce un substrato culturale tossico tale da creare falsi supporti educativi a ragazzi i quali poi si rivelano incapaci di gestire qualsiasi minima avversità come quella di un semplice rifiuto. Questo approccio educativo rappresenta la vera ragione di reazioni assolutamente immotivate e smisurate da parte di troppi giovani.

    Tornando quindi al contesto sociale nel quale si cercano di trovare le ragioni di questo dramma, il problema è di natura culturale, laddove la cultura non rappresenta più la felice sintesi di conoscenza ed apertura al nuovo unita ad una reale competenza.

    In questi ambiti, invece, ormai domina ampiamente una espressione ideologica culturale la quale tende, in ragione di un falso egualitarismo, a negare lo stesso sistema piramidale amministrativo e annullare i ruoli formativi che nel crescere di un ragazzo vengono riconosciuti ai diversi livelli di istruzione.

    Il senso di inadeguatezza di questa cultura di matrice ideologica rappresenta il vero problema allestendo un substrato sociale all’interno del quale, poi, possono prendere forma queste aberrazioni giovanili i quali si dimostrano incapaci di gestire qualsiasi tipo di avversità.

  • Dalla Fondazione Italia USA 200 borse di studio per il master online “Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy”

    La Fondazione Italia USA ha rinnovato per il 2024 il bando che offre 200 borse di studio Next Generation per il master online “Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy”, allo scopo di sostenere concretamente i giovani nel loro ingresso nel mondo del lavoro globale e delle sfide internazionali.

    Il sito del master da cui presentare la candidatura è masteritaliausa.org, sezione Borse di Studio Next Generation.

    Il master è svolto in collaborazione con Agenzia ICE e GEDI Gruppo Editoriale che commissionano il project work, è diretto dall’ex ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca prof. Stefania Giannini, presieduto dall’ambasciatore Umberto Vattani, presidente della Venice International University, e si avvale di un panel didattico di prestigio internazionale formato da oltre 35 docenti. Il master opera all’interno del programma accademico delle Nazioni Unite, UNAI – United Nations Academic Impact del quale la Fondazione Italia USA fa parte.

    “Sono i giovani – ha indicato il ministro dell’Università Anna Maria Bernini nel suo messaggio agli studenti del master – che hanno il compito di immaginare e realizzare l’Italia del futuro. Auspico che questa esperienza formativa contribuisca a formare menti aperte, visionarie, coraggiose ed internazionali. Il Paese ha bisogno della vostra tenacia, del vostro entusiasmo e della vostra creatività”.

  • La trappola del sesso online

    Si chiama gaslighting uno dei fenomeni perversi che possono avere luogo sulla rete e in particolare sui social. Si tratta della manipolazione psicologica che un individuo esercita su un altro, mettendo in discussione la sua vita, il suo vissuto, facendo dubitare la persona della sua stessa memoria, intelligenza. La continua esposizione di sé, la biografia costante che molti postano sui social, può infatti dar luogo a reazioni critiche, se non  di aperta derisione, che possono minacciare i soggetti più deboli, che cercano conferma e approvazione sui social e ricevono invece reazioni di segno avverso.

    Accanto a questo, c’è il problema, ormai classico, della pornografia vera e propria. Psicologi e psichiatri  mettono in allarme rispetto al fatto che la possibilità dell’adolescente, o addirittura del bambino, di attingere a immagini e video pornografici senza difficoltà alcuna stia modificando il rapporto delle nuove generazioni con il sesso.  Avere come paradigma la pornografia – avvisano gli esperti – ha portato i giovani a due forme di relazione antitetiche col sesso. Una percentuale importante dei ragazzi lo vive il sesso in modo inattivo, perché temono di non riuscire a competere con quello che vedono sullo schermo. Altri, all’estero opposto, trovano nella pornografia un modello aspirazionale e non esitano quindi ad assumere sostanze come il Viagra per sentirsi più performanti. La pornografia peraltro ha fatto perdere il senso di gravità di uno strupro, anche di gruppo, posto che immagini di sesso di gruppo sono ricorrenti nei film hard core (dove però tali pratiche sono svolte di norma da adulti tutti consenzienti).

    Ci sono poi il revenge porn e la pornografia a scopo estorsivo. La normalità con cui si è ormai sommersi da immagini di sesso e nudità spinge molti a filmare i propri momenti di intimità. Un diletto privato pienamente lecito finché resta tale ed è svolto col consenso di tutti i partecipanti (due o più che siano), ma che non è più lecito quando quelle immagini vengono diffuse fuori dalla cerchia dei diritti interessati. Accade, di norma, quando in una coppia o in gruppo qualcuno vuole vendicarsi di qualcun altro, tipicamente dopo la rottura di una coppia. Da tempo, peraltro, la diffusione di simili immagini può essere anche solo minacciata, con la richiesta (estorsiva) di pagare del denaro per evitare la messa in rete di tali immagini. Non è una novità, eppure accade ancora, che sui social vi siano tentativi di adescamento, inviti a spogliarsi, toccarsi e masturbarsi. Le immagini registrate di chi cade in questi adescamenti, che accadono ancora nonostante il fenomeno sia ormai notorio, vengono poi utilizzate per estorcere denaro a chi è caduto nell’adescamento (in realtà si può fare denuncia alla polizia postale, il pudore che impedisce a molti di fare denuncia consente solo a chi opera il ricatto di continuare a chiedere denaro sotto minaccia di diffondere le immagini).

    La rete offre infine nuove opportunità alla prostituzione. Il sesso mercenario online è più difficile da stroncare di quello per strada, perché non consente di multare chi accosta lungo la strada, e rende sicuramente più difficile scoprire se si sia in presenza di sfruttamento di persone obbligate a offrire il proprio corpo a pagamento. Ma l’aspetto più drammatico è che la facilità di accesso alla rete da ogni luogo consente anche a minorenni di offrirsi a sconosciuti. E’ successo, è finito sui giornali, ma ad oggi non è stata individuata soluzione per scongiurare tale eventualità.

  • Un pensiero per Giulia impone nuove scelte in famiglia e nella scuola

    Purtroppo le guerre occupano da molto tempo i nostri pensieri oltre che le pagine dei giornali e le tv.

    L’ingiustizia e la crudeltà di quel che abbiamo visto e vediamo dovrebbe indurci a riflettere meglio anche sui nostri modi di comportarci. Invece continuiamo, in troppi, ad essere distratti dalle risse politiche e quanto ci accade intorno lo viviamo spesso in modo superficiale.

    La recente tragedia di Giulia, uccisa dall’ex fidanzato, due ragazzi dalle facce pulite ma con due storie che oggi sappiamo ben diverse, ripropone la tragedia delle tante donne uccise dai propri compagni o ex compagni ma anche la necessità, per i genitori e per gli insegnanti, di essere più attenti a quanto, in apparenza, può sembrare un problema da poco e che invece si rivela poi, negli anni, una distorsione caratteriale che porta a tragiche conseguenze.

    Molte volte, negli ultimi anni, peccato non ne abbiano parlato prima, analisti, medici e scienziati stigmatizzano come il virtuale sia stato e sia per i giovani un fenomeno molto pericoloso, che spesso porta all’incapacità di vivere normalmente la realtà è che induce, in troppi casi, all’autoisolamento, all’incapacità di vedere il futuro, a credere che il presente sia quello della rete, o alla la rabbia e alla violenza che portano a gesti estremi.

    Nello stesso tempo un uso ed abuso, in giovane età, di sostanze chimiche, o di droghe pseudonaturali, e di alcol ha seri influssi sulle capacità di ragionamento e di percezione della gravità di azioni che, sotto la spinta dell’ira o del senso di abbandono, portano a conseguenze irreparabili.

    Lo psichiatra e saggista Paolo Crepet, in una intervista, si rifà anche ad eventi e problemi degli anni 70-’80: i figli di ex contestatori, diventati a loro volta genitori, non hanno spesso gli strumenti per educare i loro figli perché all’interno della famiglia di origine non è stato affrontato come risolvere le angosce, le insicurezze o le rivalse che nascono da quell’inquietudine che appartiene naturalmente all’adolescenza.

    Quando i giovani non riescono a dialogare tra di loro, se non attraverso un sistema informatico, e si perde sempre più la capacità di relazionarsi con gli altri, di accettare i propri difetti e di comprendere le ragioni altrui, diventa quasi impossibile integrarsi con il resto della società.

    Troppe volte i genitori vogliono essere amici dei figli, vogliono continuare a sentirsi giovani, non sanno trovare gli strumenti per dire ai figli quei no necessari a far crescere prima un bambino e poi un ragazzo.

    Non saper affrontare i no, che la vita comunque ti propone e proporrà sempre, non avere gli strumenti per affrontare la frustrazione di un divieto o di una sconfitta porta troppi giovani a pensare  di essere stati privati di un diritto e a vedere la società come un luogo ostile a ritenere un nemico chiunque opporrà un rifiuto a loro desideri, amorosi o di qualunque genere.

    Se la capacità educativa manca in troppe famiglie, manca anche nella scuola, dove troppi insegnanti hanno gli stessi difetti dei genitori dei loro studenti o le stesse incapacità di comprendere quei segnali che, captati per tempo, potrebbero impedire quelle tragedie che si sono verificate e che purtroppo si verificheranno ancora.

    L’incapacità della scuola di affrontare questi temi va di pari passo con il timore, la paura in alcuni casi, che alcuni insegnanti ormai hanno dei loro allievi, quando addirittura non delle famiglie degli stessi allievi.

    Sarebbe il momento di immaginare una presenza fissa, all’interno delle strutture educative, di figure in grado di affrontare le difficoltà psicologiche che hanno molti studenti, analizzando nel contesto anche la realtà familiare nella quale vivono.

  • In aumento la violenza minorile

    Negli ultimi 12 anni, secondo la direzione generale  della polizia criminale, i reati perpetrati da minori  sono aumentati  del 12% e nello stesso periodo, secondo il rapporto criminalità minorile in Italia, vi è stato  un aumento del 31% di giovani denunciati  o arrestati nel nord ovest.

    Continua ad abbassarsi l’età di chi commette crimini o violenze come dimostrano le sempre più frequenti aggressioni perpetrate da bande di ragazzini, sia a danno di loro coetanei che di adulti.

    L’arrivo di molti migranti minorenni non accompagnati, o figli di famiglie disagiate, ha aumentato il fenomeno che, dopo il covid ed i problemi causati dalla forzata mancanza di socialità e di frequentazioni scolastiche,si è ulteriormente aggravato e  ha reso ancora più evidente l’insicurezza, e la sensazione di pericolo per le persone più fragili, non solo nelle aree metropolitane.

    La violenza che porta a risse, furti, soprusi, pestaggi non è un fenomeno legato solo alle periferie e alle grandi metropoli ma si è spostato anche in città di provincia, addirittura in paesi dove si poteva presupporre che vi fosse maggior capacità di controllo ed educazione da parte  delle famiglie e della scuola.

    Vi è una sempre maggior diffusione, in età adolescenziale, del consumo di stupefacenti e di alcool e la presenza, sui social, di video che mostrano la violenza, il compimento di reati come fatti da imitare perché creano maggiore considerazione nel gruppo, ha acuito il fenomeno.

    Le bande di strada aumentano così come la diffusione di reati sessuali e di stalkeraggio e nei più piccoli cresce l’imitazione dei gesti negativi, come dimostra quanto avvenuto recentemente a Piacenza, in una terza elementare, dove un ragazzino di 8 anni, già noto per le sue eccessive turbolenze fisiche e verbali, ha reagito ad una reprimenda dell’insegnante minacciandola con un coltello.

    Da tempo gli insegnanti subiscono atti intimidatori o vere e proprie aggressioni, purtroppo a volte anche da parte dei genitori, e da tempo si parla, inutilmente, di come certi strumenti tecnologici dovrebbero non essere usati dai bambini così come non dovrebbe essere permessa, ai minori, la visione di molto di quanto trasmesso dai social.

    Troppe famiglie sembrano non in grado di occuparsi seriamente della crescita corretta dei loro figli, di non essere più in grado di vietare alcunché, troppi minorenni, anche giovanissimi, non hanno nessun controllo, figure di riferimento, remore che facciano comprendere come non può esistere una libertà totale nel disprezzo delle libertà e dei diritti altrui.

    La recente intervista, sul Corriere della Sera, al magistrato e procuratore di Napoli Nicola Gratteri dovrebbe richiamare tanta parte della politica ad occuparsi con più attenzione e a tutto campo  dell’educazione dei giovani partendo dalla scuola, dalla famiglia, dall’informazione e all’uso della rete.

    Bisogna occuparsi dei giovani, degli adolescenti, dei bambini  prima che il baratro, davanti al quale si trova la società dell’apparire, che ha spodestato la società dell’essere, diventi per tutti la tomba del futuro.

  • Azioni Marie Skłodowska-Curie: 78,5 milioni di € a sostegno di progetti di cooperazione internazionale nel campo della ricerca

    La Commissione ha pubblicato un nuovo ciclo di finanziamenti per gli scambi di personale delle azioni Marie Skłodowska-Curie. Con un bilancio di 78,5 milioni di €, l’invito finanzierà sovvenzioni volte a promuovere la collaborazione tra organizzazioni accademiche e non accademiche nell’UE e nel mondo per stimolare l’innovazione e il trasferimento di conoscenze. Grazie agli scambi di personale, le organizzazioni possono costituire partenariati internazionali per la ricerca e l’innovazione con altre organizzazioni di rilievo in tutto il mondo e rafforzare le collaborazioni mediante lo sviluppo e la formazione di ricercatori e innovatori. L’invito sarà aperto fino al 28 febbraio e dovrebbe finanziare circa 75 progetti.

    I progetti selezionati consentiranno ai ricercatori, al personale amministrativo, ai tecnici o ai dirigenti coinvolti in attività di ricerca di lavorare a progetti comuni di ricerca e innovazione, di recarsi all’estero e di espandere le loro reti, di acquisire nuove competenze, di condividere conoscenze e di svolgere attività di ricerca all’avanguardia. L’apprendimento permanente è una delle priorità dell’Anno europeo delle competenze 2023, volto ad aiutare le persone ad acquisire nuove competenze per occupazioni di qualità.

  • Sono aperte le candidature per 36 000 giovani nati nel 2005 che riceveranno un pass di viaggio gratuito grazie a DiscoverEU

    La Commissione ha lanciato il bando autunnale di DiscoverEU, grazie al quale 36 000 giovani riceveranno un pass di viaggio gratuito per esplorare l’Europa.

    La tornata di candidature è iniziata alle 12:00 de 4 ottobre e terminerà mercoledì 18 ottobre alle 12:00. Per vincere un pass di viaggio i giovani sono invitati a iscriversi sul Portale europeo per i giovani e rispondere alle 5 domande di un quiz e a una domanda di spareggio. I candidati selezionati, nati tra il 1º gennaio 2005 e il 31 dicembre 2005, avranno la possibilità di viaggiare in Europa per un massimo di 30 giorni nel periodo compreso tra il 1º marzo 2024 e il 31 maggio 2025. Il bando è rivolto ai candidati dell’Unione europea e dei paesi terzi associati al programma Erasmus+, quali Islanda, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia.

    I partecipanti potranno scoprire il percorso del nuovo Bauhaus europeo, iniziativa avviata nel gennaio 2023 che mira a ispirare i giovani nella scelta delle loro destinazioni e a sensibilizzare in merito all’importanza di rendere l’Unione europea “bella, sostenibile, insieme”. I partecipanti continueranno inoltre a beneficiare delle iniziative avviate nel 2022 durante l’Anno europeo dei giovani, come “I giovani scoprono la cultura grazie a DiscoverEU nel 2022” e l’itinerario culturale DiscoverEU, che riunisce destinazioni e settori culturali differenti negli ambiti dell’architettura, della musica, delle belle arti, del teatro, della moda, del design e in altri ancora. I viaggiatori DiscoverEU possono visitare le Capitali europee della cultura, destinazioni aggiunte al prestigioso elenco del patrimonio mondiale dell’UNESCO o siti detentori del marchio del patrimonio europeo. Possono inoltre fare tappa presso le città insignite del premio Access City Award, ossia città che hanno fatto il massimo per diventare più accessibili per tutti, a prescindere dall’età o dalla situazione in termini di mobilità o capacità. Un’altra attività che proseguirà consiste nel fornire ai partecipanti una tessera di sconto con oltre 40 000 possibilità di riduzioni su trasporti pubblici, attività culturali, alloggio, ristorazione, attività sportive e altri servizi disponibili nei paesi ammissibili.

    Le agenzie nazionali Erasmus+ sostengono i giovani attraverso riunioni informative prima della partenza per prepararli ai loro viaggi. Le agenzie nazionali organizzano spesso gli “incontri di DiscoverEU“, uno stimolante programma culturale che dura da uno a tre giorni in tutti i paesi Erasmus+. Finora si sono svolti 100 di questi incontri e altri se ne svolgeranno nei prossimi anni.

    Poiché l’inclusione sociale è una priorità assoluta del programma Erasmus+, i partecipanti con disabilità o con problemi di salute riceveranno assistenza durante il viaggio. Nell’ottobre 2022 le agenzie nazionali Erasmus+ hanno inoltre lanciato l’azione DiscoverEU a favore dell’inclusione, consentendo alle organizzazioni che lavorano con giovani con minori opportunità e ai gruppi informali di giovani di chiedere una sovvenzione. I partecipanti nell’ambito dell’azione DiscoverEU a favore dell’inclusione riceveranno un aiuto supplementare, ad esempio la possibilità di viaggiare con accompagnatori. Nel 2023 sono organizzati due bandi relativi all’azione a favore dell’inclusione. Nel corso del primo bando, svoltosi nell’ottobre 2022, le agenzie nazionali Erasmus+ hanno aggiudicato 108 progetti. I primi viaggiatori nell’ambito di questa azione specifica hanno iniziato a viaggiare nel marzo 2023.

    La Commissione incoraggia a viaggiare in modo sostenibile usando la rete ferroviaria. Esistono comunque disposizioni speciali per i giovani provenienti da regioni ultraperiferiche, paesi e territori d’oltremare, zone remote e isole.

    La Commissione ha lanciato DiscoverEU nel giugno 2018, a seguito di un’azione preparatoria del Parlamento europeo. L’iniziativa è stata integrata nel programma Erasmus+ 2021-2027.

    Dal 2018 oltre un milione di candidati ha presentato domanda per 248 000 pass di viaggio disponibili. Secondo gli ultimi risultati dell’indagine post viaggio, il 72 % dei candidati, ha dichiarato di aver viaggiato per la prima volta in treno fuori dal paese di residenza. Per molti si è trattato anche del primo viaggio senza genitori o accompagnatori adulti e la maggior parte ha dichiarato di essere diventata più indipendente.

  • L’UE conferisce premi a giovani scienziati che si occupano di trovare soluzioni alle sfide mondiali più urgenti

    I vincitori della 34a edizione del concorso dell’Unione europea per giovani scienziati (EUCYS) sono stati annunciati sabato 16 settembre a Bruxelles.

    Il concorso rappresenta la più grande vetrina scientifica studentesca dell’UE e mette in evidenza i migliori risultati scientifici degli studenti dell’UE e del resto del mondo. L’obiettivo è incoraggiare un maggior numero di giovani di età compresa tra i 14 e i 20 anni a studiare scienze, tecnologia, ingegneria e matematica e a intraprendere una carriera scientifica. Quest’anno il concorso ha accolto 136 giovani scienziati di 36 paesi, che hanno presentato 85 progetti in un ampio ventaglio di settori scientifici, dalla biologia alla matematica e alle scienze sociali, a una giuria internazionale di 22 scienziati e ingegneri altamente qualificati. La giuria è stata presieduta da Mariya Lyubenova dell’Osservatorio europeo dell’emisfero australe. I progetti vincitori si sono spartiti un totale di 62.000 €, di cui quattro primi premi da 7.000 €, quattro secondi premi da 5.000 €, quattro terzi premi da 3.500 €, borse di studio prestigiose e visite all’Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) e all’Agenzia spaziale europea (ESA).

    Il concorso dell’Unione europea per giovani scienziati è sostenuto dal programma di lavoro di Orizzonte Europa “Ampliare la partecipazione e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca”. Fa parte di un’iniziativa più ampia volta a rafforzare il legame tra scienza e società, promuovere la ricerca e l’innovazione responsabili e far progredire lo Spazio europeo della ricerca.

  • L’Agenzia delle Entrate cerca funzionari

    L’Agenzia delle Entrate rinforza i propri ranghi e sta cercando circa 4.500 nuovi funzionari. Un avviso dell’agenzia indica che i concorsi saranno banditi quest’anno, in linea con il piano triennale dei fabbisogni di personale. I profili ricercati sono quelli di funzionario per attività tributaria e funzionario per servizi di pubblicità immobiliare.

    Il programma complessivo, indicato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, nei mesi scorsi è di 11mila assunzioni entro la fine del 2024, delle quali circa 6mila quest’anno. Questi ingressi, dopo anni di tagli e di spending review, consentirebbe all’Agenzia di “superare la boa della sopravvivenza”, secondo il direttore. Per accedere ai nuovi concorsi da funzionario è necessario almeno un diploma di laurea triennale giurisprudenza oppure (ma solo nel caso dei funzionari per l’attività tributaria) in economia e in scienze politiche.

    I funzionari per attività tributaria sono responsabili dell’attività in materia fiscale, dall’assistenza agli utenti sugli adempimenti fino all’elaborazione della modulistica e all’attività di analisi e ricerca dei fenomeni illeciti. Le prove per selezionarli partiranno dal diritto tributario ed elementi di teoria dell’imposta. Tra le materie d’esame ci saranno anche il diritto civile e commerciale, il diritto amministrativo, la contabilità aziendale ed elementi di diritto penale, con particolare riferimento ai reati con la pubblica amministrazione e i reati tributari.

    Un profilo diverso è quello dei funzionari per servizi di pubblicità immobiliare, che si occupano dei registri immobiliari che consentono di risalire alla titolarità dei beni e all’eventuale presenza di pesi o vincoli che ne limitano il godimento, come ad esempio le ipoteche. I loro compiti includono, tra gli altri, l’assistenza e consulenza agli utenti e l’attività di aggiornamento e conservazione delle banche dati. In questo secondo caso i concorsi tratteranno temi di diritto civile, diritto amministrativo, elementi di diritto processuale civile, elementi di diritto tributario ed elementi di diritto penale.

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