Un evento di portata europea si è svolto lunedì 15 settembre presso la Società Agricola Folli di Vigo Mario e Andrea: la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo ha infatti scelto la realtà lombarda per una visita istituzionale dedicata al progetto Combi Mais, modello di innovazione sostenibile che sta attirando l’attenzione delle istituzioni europee.
Un riconoscimento di livello europeo
La scelta di includere l’azienda di Robbiano di Mediglia nell’agenda ufficiale della Commissione Agricoltura rappresenta un riconoscimento di eccellenza per l’agricoltura italiana. Non si tratta infatti di una visita di cortesia, ma di un momento di studio e approfondimento su pratiche agricole innovative che potrebbero diventare modello per l’intera Unione Europea.
Ad accogliere i circa quaranta parlamentari europei giunti in pullman, oltre al titolare Mario Vigo, al figlio Andrea e al fratello Alberto, erano presenti l’agronomo dott. Leonardo Bertolani e l’onorevole Carlo Fidanza, promotore e organizzatore dell’incontro che ha reso possibile questo importante ponte tra territorio e istituzioni europee.
Dalla ricerca locale all’attenzione europea
All’interno della stalla allestita per l’occasione, il dott. Mario Vigo, co-ideatore del protocollo insieme al dott. Bertolani, ha ripercorso la genesi del progetto, nato nel 2014 con il coinvolgimento di importanti aziende fornitrici di mezzi tecnici e con la supervisione scientifica dell’Università di Agraria di Torino. “L’obiettivo – ha sottolineato Vigo davanti ai rappresentanti europei – era creare una squadra capace di coniugare innovazione e tradizione, per dimostrare che un’agricoltura competitiva e sostenibile è possibile”.
Vigo ha inoltre richiamato il riconoscimento ottenuto da Combi Mais nel panorama nazionale: dal successo all’Expo 2015 fino al premio nazionale per l’innovazione agricola ricevuto nel 2019 direttamente dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell’Agricoltura, tappe che hanno portato il progetto all’attenzione delle istituzioni europee.
Innovazione che parla al futuro dell’Europa
Il dott. Leonardo Bertolani è poi entrato nel merito tecnico, illustrando ai parlamentari europei i risultati del protocollo sul piano agronomico e ambientale. “Il principio guida – ha spiegato – è ottenere di più con meno, ottimizzando tutti i fattori produttivi. Questo significa aumentare la resa e la qualità delle produzioni riducendo al minimo l’impatto ambientale e i costi per l’azienda agricola”, un approccio che risponde perfettamente agli obiettivi del Green Deal europeo e della nuova PAC.
Particolarmente significative sono state le numerose domande poste dai parlamentari europei, interessati soprattutto agli effetti del protocollo sulla sostenibilità economica e ambientale e alle possibilità di replicazione del modello in altri contesti europei. Un confronto vivace che ha evidenziato come Combi Mais rappresenti esattamente il tipo di innovazione che l’Europa sta cercando per il futuro della sua agricoltura.
Un ponte tra tradizione e futuro
La giornata si è conclusa con un momento conviviale all’insegna delle eccellenze gastronomiche lombarde: salame di Milano, grana padano, raspadura lodigiana e dolci preparati con la farina Combi Mais, oggi commercializzati con il marchio Milano Cento Pertiche. Un modo per mostrare concretamente come l’innovazione tecnologica possa valorizzare le tradizioni agroalimentari del territorio.
Verso nuovi scenari europei
La visita rappresenta molto più di un semplice momento di confronto: potrebbe infatti aprire la strada a collaborazioni strutturate tra il progetto Combi Mais e le politiche agricole europee. L’interesse dimostrato dalla Commissione Agricoltura lascia infatti intravedere possibili sviluppi nella direzione di programmi di ricerca e sviluppo a livello europeo, con la realtà lombarda che potrebbe assumere un ruolo di riferimento per l’innovazione agricola sostenibile in Europa.
L’evento conferma il ruolo strategico del progetto Combi Mais come esempio concreto di come l’agricoltura italiana possa coniugare tradizione, innovazione e sostenibilità, diventando modello per l’intera Unione Europea.