pesca

  • Dalla Commissione 600 milioni di euro all’Italia per promuovere la cooperazione tra gli operatori del settore della pesca e dell’acquacoltura

    La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 600 milioni di euro volto a promuovere gli investimenti nel settore della pesca e dell’acquacoltura. L’obiettivo del regime è promuovere la cooperazione e l’integrazione tra gli operatori e stimolare migliori relazioni di mercato. In particolare, il regime sosterrà lo sviluppo di contratti settoriali, attraverso aiuti agli investimenti che saranno distribuiti tra diversi beneficiari operanti nei diversi segmenti del settore, dalla produzione alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

    Il regime sarà aperto alle imprese di tutte le dimensioni attive nel settore della pesca e dell’acquacoltura. Nell’ambito della misura, che durerà fino al 31 dicembre 2029, l’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette e/o di finanziamenti agevolati.

    La Commissione ha ritenuto che il regime sia necessario e adeguato per incoraggiare gli investimenti pertinenti nel settore della pesca e dell’acquacoltura.

  • Dall’UE30 milioni di euro all’Italia per sostenere l’agricoltura, la pesca e l’acquacoltura

    La Commissione ha approvato misure di aiuto italiane per circa 30 milioni di € a sostegno di imprese attive nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato che la Commissione ha adottato il 9 marzo 2023 per sostenere misure in settori che sono fondamentali ai fini dell’accelerazione della transizione verde e la riduzione della dipendenza dai combustibili. Il nuovo quadro modifica e proroga in parte il quadro temporaneo di crisi adottato il 23 marzo 2022 per permettere agli Stati membri di sostenere l’economia sullo sfondo dell’attuale crisi geopolitica e già modificato il 20 luglio 2022 e il 28 ottobre 2022.

    In base al regime, gli aiuti saranno di importo limitato e avranno la forma di garanzie su prestiti, fino ad un massimo di 250 000 € per beneficiario. Scopo della misura è sostenere il fabbisogno di liquidità dei beneficiari ammissibili, colpiti dall’attuale crisi geopolitica.

    La Commissione ha constatato che il regime italiano rispetta le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. In particolare, gli aiuti i) non supereranno il massimale di 250 000 € per beneficiari attivi nella produzione primaria nel settore dell’agricoltura, di 300 000 € per beneficiari attivi nei settori della pesca e dell’acquacoltura e di 2 milioni di € per beneficiari operanti in tutti gli altri settori; e ii) saranno concessi entro il 31 dicembre 2023. La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro

  • Amazonia brasileña: ante contaminación de mercurio en los pescados

    La inédita investigación «Análisis regional de los niveles de mercurio en el pescado consumido por la población de la Amazonía brasileña» revela que el pescado consumido por la población de los estados de Acre, Amapá, Amazonas, Pará, Rondônia y Roraima tiene índices de concentración de mercurio en un 21,3% superiores a lo permitido por las entidades de vigilancia de la salud. El máximo recomendado por la Agencia Nacional de Vigilancia Sanitaria es de 0,5 microgramos por cada gramo de pescado.

    El sondeo se realizó entre marzo de 2021 y septiembre de 2022 con la recolección de más de 1.000 muestras de pescados vendidos en mercados, ferias libres o comprados a pescadores en puntos de desembarque de pesca en 17 ciudades de los seis estados, incluidas las capitales.

    Según la investigación, ya se conoce la ruta de contaminación por el metal: el agua de los ríos se contamina por la acción de la minería ilegal en la búsqueda de oro y, en consecuencia, al consumir el pescado, la población también se contamina. El estado de Roraima tiene los peores datos: el 40% del pescado recolectado tiene un contenido de mercurio superior al indicado. Rio Branco, en Acre, también presenta un escenario similar, con 35,9% de pescado con alto contenido del metal.

    Paulo Basta, investigador de la Fiocruz y uno de los coordinadores del estudio, relata algunos riesgos para la salud de la población debido a la contaminación. Paulo destaca que las mujeres y los niños son los grupos considerados más vulnerables.

    El estudio de la Fiocruz contó con una alianza con la Universidad Federal del Oeste de Pará, el Instituto de Investigación y Capacitación Ambiental, el ISA (Instituto Socioambiental) y las ONG Greenpeace Brasil y WWF-Brasil.

    Fuente: Agencia Brasil. Con producción de Renato Lima.

  • L’UE e i Paesi vicini concordano i primi piani di gestione pluriennali congiunti nel Mediterraneo

    Per la prima volta, l’UE e i paesi vicini del Mediterraneo hanno deciso di istituire cinque piani di gestione pluriennali (MAPs) basati sui principi della politica comune della pesca (PCP). Questo è il risultato della 45a riunione annuale della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM).

    Grazie agli sforzi congiunti della Commissione, degli Stati membri e di tutti i paesi costieri, la CGPM ha adottato all’unanimità 21 ambiziose misure, 19 delle quali presentate dall’Unione europea, per la gestione e il controllo della pesca, l’acquacoltura e la protezione degli habitat vulnerabili nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Inoltre l’UE sostiene l’attuazione di tutte le misure e la nuova strategia CGPM 2030 mediante una sovvenzione annuale di 8 milioni di euro

    I nuovi piani pluriennali riguarderanno le principali sottoregioni mediterranee: il Mare di Alboran nel Mar Mediterraneo occidentale, lo Stretto di Sicilia, il Mar Ionio e il Mare di Levante. I piani contribuiranno a intensificare gli sforzi per ridurre la pesca eccessiva e migliorare lo stato degli stock ittici nel bacino marittimo, oltre a rafforzare il quadro giuridico per lo sfruttamento sostenibile degli stock, al fine di garantire la redditività del settore della pesca e condizioni di parità per le flotte del Mediterraneo.

    L’UE, il Marocco e l’Algeria hanno poi concordato una tabella di marcia per l’istituzione della prima zona di restrizione della pesca condivisa (FRA), la quale contribuirà a sostenere le nuove misure del piano pluriennale di Alboran per la protezione degli stock di occhialone, che si trovano in uno stato critico.

    Al fine di garantire la corretta attuazione delle misure di gestione e il controllo delle attività di pesca, la CGPM ha adottato due programmi di ispezione internazionali congiunti nel Canale di Sicilia e nel Mar Ionio e ha deciso di vietare il trasbordo in mare quale strumento essenziale nella lotta contro le attività illegali, non dichiarate e non regolamentate (INN).

  • L’UE stanzia un fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, all’Italia 518 milioni di euro

    La Commissione ha adottato il programma del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (FEAMPA) per l’Italia per un totale di 987,2 milioni di € per i prossimi sei anni, di cui 518,2 milioni di € rappresentano contributi dell’UE.

    Circa la metà dei fondi sarà destinata alla pesca sostenibile, in particolare per aiutare l’Italia a porre fine alla pratica dei rigetti in mare dei pesci, a ridurre l’eccesso di capacità di alcune flotte e a migliorare il controllo della pesca e la raccolta dei dati. Oltre un terzo sarà investito nell’acquacoltura, nella trasformazione e nella commercializzazione sostenibili, mentre il resto sarà riservato all’economia blu sostenibile e al rafforzamento della governance internazionale degli oceani. Tra i settori chiave del programma vi è anche la digitalizzazione dei settori italiani della pesca, dell’acquacoltura e della trasformazione.

    L’obiettivo generale del programma FEAMPA è attuare la politica comune della pesca (PCP) e le priorità politiche dell’UE descritte nel Green Deal europeo.

  • La Commissione approva un regime italiano da 180 milioni di euro a sostegno delle imprese attive nei settori agricolo, forestale, della pesca e dell’acquacoltura nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina

    La Commissione Europea ha approvato un regime italiano da 180 milioni di euro a sostegno delle imprese attive nei settori agricolo, forestale, della pesca e dell’acquacoltura nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi degli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 23 marzo 2022. In base al regime, l’aiuto consisterà in importi limitati di aiuto sotto forma di garanzie sui prestiti. Lo scopo del regime è sostenere il fabbisogno di liquidità del beneficiario e aiutarlo a superare le difficoltà economiche e finanziarie legate all’aumento dei costi energetici e di altri input dovuto all’attuale crisi geopolitica. La Commissione ha riscontrato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi. In particolare, l’aiuto (i) non supererà i 35.000 euro per beneficiario; e ii) sarà concesso entro il 31 dicembre 2022. La Commissione ha concluso che il regime è necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro.

    Fonte: Commissione europea

  • Pesca in difficoltà: il caro gasolio brucia 200 milioni di euro

    Ha ripreso vigore in tutta Italia la protesta dei pescatori contro il caro gasolio. Gli operatori del comparto ittico non riescono più a rientrare dei costi della propria attività, essendo triplicati in pochi mesi. Dall’inizio del conflitto russo-ucraino a oggi sono andati in fumo circa 200 milioni di euro di fatturato, di conseguenza potrebbero scarseggiare sui mercati alcune specie di pesce. A stimare per la prima volta con l’agenzia Ansa gli effetti del caro gasolio sul settore ittico, è la Fedagripesca-Confcooperative su un fatturato in tempi di pace, ovvero al netto dell’impennata dei costi di carburante. E in molte famiglie è già scattato l’effetto scorta, come avvenuto per il lockdown e quindi chi può acquista e congela pesci, molluschi e crostacei per paura di non trovare prodotto ittico nazionale. Quanto ai prezzi in pescheria o al ristorante, rileva un monitoraggio dell’associazione, si registrano complessivamente da marzo a oggi aumenti fino al 30% per il consumatore finale e praticamente nulla in più per le tasche del pescatore. Secondo Fedagripesca potrebbero scarseggiare sui mercati i prodotti italiani di stagione come acciughe e sardine, ma anche nasello, pesce spada, sogliola e spigola.

    Una situazione tornata ad essere incandescente nelle ultime ore, dopo il fermo dei pescherecci nella prima settimana di marzo. La tensione nelle marinerie da Nord a Sud è altissima, molti pescatori hanno deciso di non uscire in mare e di protestare. Dopo Ancona, dove hanno manifestato oltre 200 lavoratori provenienti anche dall’Abruzzo, è stata poi la volta di Venezia con una trentina di pescherecci di Chioggia davanti alla capitaneria di porto, come anche a Bari dove le delegazioni di quasi tutte le marinerie pugliesi si sono date appuntamento davanti al porto e da una settimana 200 pescherecci del comparto marittimo di Manfredonia (Foggia) sono fermi. “Non ci resta nulla per vivere”, dicono. Al fianco dei pescatori i sindaci del Nord Barese: ‘Solleciteremo il Governo. Il rischio è di una crisi sociale”. Sul Tirreno, gli operatori di Fiumicino hanno optato per un fermo ad oltranza. Mentre tornando sull’Adriatico il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e l’assessore regionale Alessio Mammi, condannano le “minacce ai pescatori di Cesenatico” costretti, di fatto, a non uscire in mare “da parte di persone provenienti da altre marinerie” e sollecitano risposte rapide per erogare gli indennizzi previsti dal Governo.

    Sono in arrivo infatti 20 milioni di euro per sostenere le filiere della pesca e dell’acquacoltura colpite dalla crisi internazionale. Una misura molto attesa che necessita ora di tempestività nell’iter di attuazione per dare l’avvio alla presentazione delle domande da parte delle imprese. Un ulteriore spiraglio positivo potrebbe arrivare anche da Bruxelles con una sorta di intesa sul rimborso dei costi aggiuntivi sostenuti per l’acquisto del gasolio utilizzando risorse del Feampa, Fondo europeo per gli affari marittimi, pesca e acquacoltura; il ché produrrebbe un abbassamento dei costi, come se venisse fissato una sorta di tetto al prezzo. Secondo il Nise, l’ente di ricerca socio-economica nel settore ittico, considerata l’importanza del costo del carburante per le imprese pescherecce, si stima una perdita di profitto lordo nel 2022 di circa il 28% rispetto al 2019 e 2020. In termini di fatturato, l’incidenza del costo del gasolio sul valore della produzione sfiorerà quindi il 30%, con punte di quasi il 45% per i mestieri più energivori come lo strascico.

  • European Maritime Day 2022: Economia blu sostenibile per una ripresa verde

    Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, affari marittimi e pesca, co-organizza la Giornata Marittima Europea (European Maritime Day, EMD) il 19 e 20 maggio 2022 a Ravenna. Il tema principale dell’EMD, quest’anno, è il contributo dell’economia blu sostenibile alla ripresa verde.

    Incontri europei come questo rafforzano ulteriormente l’impegno europeo a cooperare e trovare soluzioni comuni. La mia ambizione è una visione dell’UE come leader mondiale nel guidare la sostenibilità degli oceani in linea con il Green Deal europeo. L’Oceano è probabilmente la risorsa più importante del nostro pianeta. Se non proteggiamo il nostro Oceano, non proteggiamo la nostra identità. Mi impegno a garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire“, ha affermato il Commissario Sinkevičius, inaugurando l’EMD.

    La Viceministra delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha aggiunto che, per centrare gli obiettivi europei del Green Deal e continuare ad investire proficuamente le risorse del piano Next Generation EU, di cui l’Italia è il principale beneficiario, l’impegno comune e condiviso è quello di valorizzare e sviluppare la dimensione marittima dell’economia, in una visione unitaria e sovranazionale di adeguata pianificazione degli spazi marittimi e pieno rispetto della risorsa marina per una effettiva e consapevole transizione ecologica, che sia un motore di sviluppo e progresso economico.

    Questa edizione dell’EMD, che è l’occasione annuale per la comunità marittima di riunirsi per creare reti, discutere e definire un’azione congiunta sugli affari marittimi e l’economia blu sostenibile, è ricca di nuove importanti iniziative dell’UE, ed ha visto la partecipazione di più di 1550 addetti ai lavori.

    Il Commissario ha annunciato il lancio dell’Osservatorio sull’Economia Blu dell’UE, per aggregare conoscenza, dati e competenze scientifiche su questioni socioeconomiche legate agli oceani. Quest’osservatorio amplierà in modo significativo la reattività analitica e il coinvolgimento degli esperti del settore, fungendo da piattaforma collaborativa di divulgazione delle conoscenze per promuovere l’economia blu nell’UE.

    Sinkevičius ha anche menzionato il bando da 2,5 milioni di euro su “Le donne nell’economia blu” lanciato lo scorso 17 maggio: per la prima volta in assoluto, la DG MARE lancia un invito a presentare proposte per promuovere e aumentare la partecipazione delle donne all’economia blu.

    Il Commissario ha anche auspicato una spinta agli investimenti per la biodiversità, la pianificazione dello spazio marittimo e la decarbonizzazione dell’economia blu.

    I relatori della sessione di apertura dell’EMD hanno ulteriormente sottolineato l’importanza della leadership dell’UE per la conservazione degli oceani, la governance internazionale degli oceani e l’economia blu sostenibile.

    Le sessioni tematiche dell’EMD hanno posto l’accento sulle principali aree politiche e iniziative dell’UE, come la specializzazione smart, la pianificazione dello spazio marittimo, l’osservazione degli oceani e la nuova missione “Restore our Ocean and Waters by 2030“. I numerosi workshop paralleli delle parti interessate hanno rivelato l’interesse del pubblico per questioni come il Digital Twin of the Ocean, le competenze blu, la sicurezza marittima, i sistemi alimentari sostenibili e la politica di R&I marittima.

    L’altro elemento chiave dell’EMD, durante il secondo giorno dell’evento, è il forum della coalizione EU4Ocean, aperto dal Commissario Sinkevičius.

    L’obiettivo della coalizione EU4Ocean è promuovere l’ocean literacy in Europa mettendo assieme cittadini – in particolare i giovani – e organizzazioni attive nella sostenibilità degli oceani per condividere buone pratiche e sviluppare iniziative congiunte.

    Fonte: Commissione europea

  • Approvato dalla Commissione il regime italiano da 1,2 miliardi di euro a sostegno dei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina

    La Commissione ha approvato il regime quadro italiano da 1,2 miliardi di € a sostegno dei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 23 marzo 2022, che si fonda sull’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), e riconosce che tutta l’economia dell’UE sta subendo un grave turbamento.

    L’Italia ha notificato alla Commissione un regime quadro da 1,2 miliardi di € a sostegno dei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina.

    Nell’ambito del regime i beneficiari ammissibili avranno diritto a ricevere aiuti di importo limitato in una delle seguenti forme: i) sovvenzioni dirette; ii) agevolazioni fiscali o di pagamento; iii) anticipi rimborsabili; e iv) riduzione o esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali.

    La misura sarà accessibile alle imprese di tutte le dimensioni attive nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura colpite dall’aumento dei prezzi dell’elettricità, dei mangimi e dei carburanti causato dall’attuale crisi geopolitica e dalle relative sanzioni.

    La Commissione ritiene che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi. In particolare, gli aiuti i) non supereranno il massimale di 35 000 € per beneficiari attivi nella produzione primaria nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura e di 400 000 € per imprese operanti in tutti gli altri settori; e ii) saranno concessi entro il 31 dicembre 2022.

    La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo.

    Su queste basi la Commissione ha approvato la misura di aiuto in quanto conforme alle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.

    Il 23 marzo 2022 la Commissione europea ha adottato un quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato per consentire agli Stati membri di avvalersi della flessibilità prevista dalle norme in materia al fine di sostenere l’economia nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina.

    Il quadro temporaneo di crisi prevede che gli Stati membri possano concedere i seguenti tipi di aiuti:

    • aiuti di importo limitato, in qualsiasi forma, fino a 35 000 € per le imprese colpite dalla crisi che operano nel settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura e fino a 400 000 € per le imprese colpite dalla crisi che operano negli altri settori;
    • sostegno alla liquidità sotto forma di garanzie statali e prestiti agevolati; e
    • aiuti destinati a compensare i prezzi elevati dell’energia.L’aiuto, che può essere concesso sotto qualsiasi forma, compenserà parzialmente le imprese, in particolare gli utenti a forte consumo di energia, per i costi aggiuntivi dovuti ad aumenti eccezionali dei prezzi del gas e dell’elettricità. L’aiuto complessivo per beneficiario non può superare il 30 % dei costi ammissibili, fino a un massimo di 2 milioni di € in un dato momento. Quando l’impresa subisce perdite di esercizio, possono essere necessari ulteriori aiuti per garantire il proseguimento di un’attività economica. Pertanto, per gli utenti a forte consumo di energia, le intensità di aiuto sono più elevate e gli Stati membri possono concedere aiuti superiori a tali massimali, fino a 25 milioni di €, e, per le imprese che operano in settori e sottosettori particolarmente colpiti, fino a 50 milioni di €.

    Le entità controllate dalla Russia che sono soggette a sanzioni saranno escluse dall’ambito di applicazione di tali misure.

    Il quadro temporaneo di crisi prevede pertanto una serie di garanzie:

    • metodologia proporzionale,che richiede l’esistenza di un nesso tra l’importo dell’aiuto che può essere concesso alle imprese e la portata della loro attività economica e dell’esposizione agli effetti economici della crisi;
    • condizioni di ammissibilità, ad esempio, mediante la definizione degli utenti ad alta intensità energetica come imprese per le quali l’acquisto dei prodotti energetici è pari ad almeno il 3 % del loro valore produttivo; e
    • requisiti di sostenibilità, quando concedono aiuti per ovviare ai costi aggiuntivi sostenuti a causa dei prezzi eccezionalmente elevati del gas e dell’energia elettrica, gli Stati membri sono invitati a considerare, in modo non discriminatorio, la fissazione di requisiti relativi alla protezione dell’ambiente o alla sicurezza dell’approvvigionamento.

    Il quadro temporaneo di crisi sarà operativo fino al 31 dicembre 2022. Al fine di garantire la certezza del diritto, la Commissione valuterà prima di tale data se il quadro debba essere prorogato. Inoltre durante il periodo di applicazione la Commissione valuterà il contenuto e la portata del quadro alla luce degli sviluppi sui mercati dell’energia e sugli altri mercati dei fattori di produzione e della situazione economica generale.

    Fonte: Commissione europea

  • La Commissione propone un secondo pacchetto di misure anticrisi a sostegno dei settori della pesca e dell’acquacoltura

    La Commissione ha proposto una modifica legislativa del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) 2014-2020 volta a consentire ulteriori misure anticrisi per sostenere i settori della pesca e dell’acquacoltura dell’UE nel contesto dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. La modifica integra il primo pacchetto di misure anticrisi adottato il 25 marzo nell’ambito del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (FEAMPA) e prevede un indennizzo finanziario per i costi aggiuntivi, il mancato guadagno e l’ammasso dei prodotti nonché l’arresto temporaneo delle attività di pesca se attualmente non sicure.

    L’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina ha aumentato i prezzi dell’energia e delle materie prime, generando costi d’esercizio aggiuntivi elevatissimi e comprimendo i margini di profitto nei settori della pesca, dell’acquacoltura e della trasformazione dei prodotti ittici. In determinate zone la guerra ha inoltre portato all’interruzione precauzionale delle attività di pesca. Una volta adottata la proposta odierna, gli Stati membri avranno la possibilità di concedere rapidamente un sostegno finanziario per compensare i costi aggiuntivi e le perdite economiche derivanti dalla crisi, disponendo in particolare:

    • l’indennizzo finanziario per l’arresto temporaneo delle attività di pesca qualora l’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina metta a rischio la sicurezza delle operazioni di pesca; questo indennizzo non è soggetto al massimale finanziario e alla durata massima previsti negli altri casi di arresto temporaneo;
    • l’indennizzo finanziario a favore delle organizzazioni di produttori che immagazzinano prodotti della pesca o dell’acquacoltura conformemente al meccanismo di ammasso di cui al regolamento (UE) n. 1379/2013 (organizzazione comune dei mercati);
    • l’indennizzo finanziario a favore degli operatori dei settori della pesca e dell’acquacoltura (compreso il settore della trasformazione) per il mancato guadagno e per i costi aggiuntivi sostenuti in conseguenza della perturbazione del mercato causata dall’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina e dei suoi effetti sulla catena di approvvigionamento dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

    La proposta inserisce questi sistemi di indennizzo nelle misure vigenti del FEAMP per agevolarne la rapida attuazione.

    Introduce inoltre meccanismi di flessibilità per agevolare la rapida attuazione delle nuove misure seguenti:

    • una procedura semplificata di modifica dei programmi operativi degli Stati membri per l’introduzione di tali misure, compresa la riassegnazione delle risorse finanziarie;
    • l’ammissibilità retroattiva delle spese per tali misure a decorrere dal 24 febbraio 2022;
    • la possibilità di riassegnare alle nuove misure connesse alla crisi gli importi fissi inizialmente riservati a determinate misure del FEAMP (ossia controllo ed esecuzione, raccolta dei dati).

    Trattandosi di una proposta legislativa, prima di poter entrare in vigore dovrà essere adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio secondo la procedura legislativa ordinaria.

    Fonte: Commissione europea

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