veterinari

  • Una zampa in famiglia: il progetto che i veterinari italiani portano nelle scuole

    Portare ai bambini, fin dalle scuole primarie, una corretta educazione alla convivenza con gli animali domestici. Questa la lodevole iniziativa promossa dai veterinari italiani con il progetto didattico “Una zampa in famiglia” promosso da Anmvi. L’anno scorso circa tredicimila bambini  hanno potuto conoscere il progetto ‘Zampa’, il cane protagonista del materiale didattico, insieme a Zampa la micia Mimì e il coniglio Lillo. Con l’aiuto e le spiegazioni dei medici veterinari i bambini imparano a relazionarsi con gli animali, a conoscere le loro esigenze, a comprendere come esseri senzienti siano portatori di affetti, emozioni, necessità. Tenendo conto che vi è almeno un animale ogni due famiglie, nelle case degli italiani, e che la convivenza comporta diritti e doveri per tutti, il progetto, che è al suo secondo anno, assume particolare importanza vista anche la necessità di contrastare l’abbandono ed il randagismo.

    L’animale non è un gioco, non è un oggetto del quale sbarazzarsi quando si è stanchi o se insorge qualche problema, l’animale diventa un membro della famiglia e come tale va rispettato ed accudito e a sua volta deve imparare le regole giuste per vivere con noi in casa e per strada con le altre persone e gli altri animali. I medici spiegheranno anche la necessità di essere attenti alla salute dei propri animali partendo dal cibo, infatti troppe volte si cade, in buona fede, nell’errore di dare alimenti che non sono adatti e possono creare anche gravi patologie. Durante le lezioni interattive i medici veterinari, attraverso il racconto ed il gioco, insegneranno i modi corretti per interagire con un animale da compagnia e l’importanza di una adozione consapevole che non può tramutarsi poi in un abbandono. Il rapporto e la comunicazione con i bambini ha già dimostrato buoni risultati anche per quanto riguarda i genitori.

    Anche le recenti norme sui microchip anche per i gatti fanno comprendere come la figura del veterinario sia sempre più importante nel rapporto uomo-animale e società, infatti gli animali che possono essere in caso di smarrimento identificati ritrovano la loro famiglia umana e non vanno incontro a morte o comunque ad aumentare la già troppo numerosa schiera dei randagi.

    Fino a giugno circa 200 veterinari arriveranno in altrettante scuole toccando 177 città ed anche a casa si possono scaricare notizie e materiale didattico sul sito https://www.unazampainfamiglia.it/. All’iniziativa collabora anche MSD Animali Health.

     

  • Nuovo regolamento animali di Milano

    Obblighi vessatori e controproducenti: il Medico Veterinario curante è un educatore sociale. Sia valorizzato non punito. Sanzioni per fare cassa?

    Ci auguriamo che il nuovo Regolamento esca dal Consiglio comunale significativamente emendato rispetto al testo della Giunta. L’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari) fa riferimento ad alcuni obblighi, e sanzioni, a carico dei Medici Veterinari liberi professionisti, non previsti né dalle norme regionali né da quelle nazionale.

    Si tratta di obblighi  vessatori, che sembrano più dettati da logiche di cassa che dà autentiche finalità di tutela animale.

    Veterinario educatore sociale non delatore – All’ANMVI – da sempre contraria ad attribuire ai liberi professionisti compiti di “delazione” –  non piace l’obbligo di segnalare alla ATS il proprietario in caso di rifiuto della microchippatura del proprio cane o gatto. La norma rischia di inficiare il rapporto fiduciario con il Medico Veterinario curante, al quale devono essere riconosciute funzioni di prevenzione e di educazione.

    Le autorità  competenti hanno già a disposizione adeguati strumenti di controllo (dalla lettura dei microchip negli spazi pubblici fino ai database dell’anagrafe animale e, di recente, delle ricette veterinarie elettroniche). I Medici Veterinari liberi professionisti- che svolgono un ruolo di educazione quotidiano dei proprietari – vengano semmai valorizzati e coinvolti nella formazione al corretto rapporto uomo-animale (Patentino).

    Irricevibile l’obbligo di affissione sanzionato –  L’ANMVI auspica che esca dal nuovo Regolamento l’obbligo di affissione nella struttura veterinaria di un cartello di avviso sugli obblighi di microchippatura. Il Comune di Milano pensa a sanzioni fino a 240 euro in caso di mancata affissione.  Non è l’approccio – conclude l’ANMVI – con il quale i Medici Veterinari sono soliti parlare ai proprietari dei pazienti animali i cura. Spetta all’Amministrazione pubblica informare i cittadini sulle regole che devono osservare. Il sospetto di voler fare cassa è più che legittimo.

    Fonte: Ufficio Stampa ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani

  • I Veterinari fanno un uso prudente, tracciato e misurabile degli antibiotici

    AUDIZIONE ANMVI IN COMMISSIONE AFFARI SOCIALI

    (Cremona, 21 Ottobre 2019) – “E’ nell’interesse dei Medici Veterinari utilizzare i farmaci veterinari razionalmente, preservare l’efficacia degli antimicrobici e contrastare le resistenze negli animali che hanno in cura“. In audizione parlamentare, in XII Commissione Affari Sociali,  il Presidente dell’ANMVI Marco Melosi ha evidenziato il ruolo attivo dei Medici Veterinari nel contenimento degli antimicrobici.

    Qui il testo depositato

    Attenzione ai dati– Invitando ad interpretare con prudenza i Rapporti dell’EMA (Agenzia Europea dei Medicinali) sugli antibiotici venduti in Italia, Melosi ha puntualizzato che questi medicinali non si possono utilizzare senza ricetta del Veterinario curante e che tutte le prescrizioni veterinarie sono tracciate e conteggiate, da quest’anno, con il sistema della ricetta veterinaria elettronica. “Questo consentirà anche di apprezzare la riduzione in atto degli antibiotici “critici” negli allevamenti, quelli da preservare per la salute dell’uomo”- ha spiegato Melosi.

    Sulla trasmissione delle resistenze dagli alimenti all’uomo, invece, “c’è ancora bisogno di ulteriori studi scientifici” ha detto Melosi..

    Il diritto-dovere di curare gli animali- Presidente dell’ANMVI ha riportato la posizione della FVE (Federazione dei Veterinari Europei) secondo la quale una legislazione pregiudizialmente proibitiva rischierebbe di privare gli animali di terapie necessarie. “Occorre tenere presente che un animale d’allevamento malato è improduttivo e sofferente” ha dichiarato. Per ragioni economiche, ma anche di benessere animale “un divieto assoluto di utilizzo dei medicinali antimicrobici non sarebbe coerente con il diritto dell’animale a non soffrire e il dovere del Medico Veterinario di curare, con contrappesi giuridicamente rilevanti sul piano della responsabilità professionale”.

    Attenzione agli slogan commerciali- Nella memoria depositata alla Camera dall’ANMVI c’è anche una avvertenza nei confronti di declamatorie commerciali, al limite dell’ingannevolezza per il consumatore, che vantano una totale assenza di trattamenti animali, senza contestualizzare l’informazione nel contesto epidemiologico dell’allevamento, restando a livello di pura suggestione da slogan allo scopo di sostenere gli acquisti.

    Rischi da gestione illecita dei medicinali-  La garanzia prescrittiva del medico veterinario, unita al valore aggiunto apportato dalla tracciabilità dei farmaci veterinari, antimicrobici compresi, rischia di essere vanificata da situazioni che sfuggono alla tracciabilità- avverte l’ANMVI. “Ci riferiamo ai canali di vendita illegale (particolarmente on line) di medicinali veterinari, alla loro consegna senza la ricetta obbligatoria del Medico Veterinario, al fai da te terapeutico”- ha concluso Melosi.

    Ufficio Stampa ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani- 0372/40.35.47

     

  • Nei mattatoi violenza sugli animali e anche sui veterinari

    Da qualche tempo abbiamo potuto vedere, anche in tv, situazioni aberranti in alcuni allevamenti di animali da carne e in alcuni macelli. I medici veterinari del Servizio sanitario nazionale sono ovviamente preposti al controllo dei luoghi di abbattimento nei quali deve essere rispettata la normativa europea sul benessere degli animali. Da qualche tempo però accadono episodi inquietanti, come quello denunciato da una veterinaria in servizio che il 3 giugno è stata intimidita ed aggredita in un mattatoio in Sardegna. L’operatore, che era stato fermato mentre trascinava brutalmente una capra, ha puntato un coltello alla gola della veterinaria, secondo quanto riferito da Anmvi Oggi, e l’ha addirittura minacciata di darle fuoco. L’episodio è stato denunciato al ministero della Salute e ripropone due problemi che vanno di pari passo: il controllo dei mattatoi e la garanzia della sicurezza dei medici veterinari.

  • Sta per entrare in vigore la nuova ricetta veterinaria ma i proprietari di animali domestici non cambierà nulla

    Conto alla rovescia per la definitiva entrata in vigore della ricetta veterinaria elettronica. Scatterà  con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dopo il vaglio – in corso – della Corte dei Conti. Cosa cambierà per i proprietari di animali domestici? Secondo Marco Melosi, presidente di ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), non ci sarebbe nulla di cui preoccuparsi dato che sul piano pratico per loro non cambierà niente. Il medico veterinario, infatti, rimarrà sempre il referente per tutte le informazioni afferenti la salute degli animali. La tracciabilità informatica dei medicinali veterinari è una garanzia per tutti gli animali bisognosi di terapie. All’atto pratico il proprietario non farà che recarsi in farmacia per l’acquisto del prodotto prescritto, esibendo il codice fiscale (riportato anche sulla tessera sanitaria), e un PIN, un codice univoco di identificazione che risponde, in un solo tempo, ad esigenze di unicità della prescrizione e di protezione dei dati personali.

    Il codice fiscale è già necessario per l’emissione dello scontrino parlante che consente la detraibilità fiscale del medicinale veterinario prescritto.

    Il PIN sarà riportato sulla ricetta veterinaria digitale di cui il Medico Veterinario potrà sempre stampare una copia cartacea da consegnare al farmacista, per agevolare i proprietari.

    Per i proprietari più “smart” il Ministero della Salute ha anche  realizzato una  App gratuita.

  • Farmaci Veterinari on line: l’Italia li ha vietati prima della UE

    ANMVI: un altro primato della veterinaria italiana è la tracciabilità informatizzata dei medicinali veterinari

    (Cremona 26 novembre 2018)- Stop dell’Europa ad approvvigionamenti “fai da te” di medicinali veterinari, che mettono a rischio la salute degli animali, al di fuori di ogni autorizzazione e controllo. Con l’odierna approvazione del nuovo Regolamento sui farmaci veterinari, il Consiglio della UE ha dato il via libera a un quadro normativo che rafforzerà le tutele dei pazienti animali e dei consumatori di prodotti di origine animale, facendo perno sulla responsabilità del Medico Veterinario.

    Come in Italia in tutta Europa– Con il divieto esteso a tutta la UE di acquistare a distanza i farmaci veterinari, il Consiglio del’UE consolida una misura già vigente in Italia, dove è rigorosamente vietata la compravendita on line di medicinali veterinari soggetti a prescrizione veterinaria. Nel nostro Paese, infatti, qualsiasi attività di vendita on line è già espressamente esclusa per i medicinali veterinari autorizzati con obbligo di prescrizione medico veterinaria. Lo stesso divieto vale per i medicinali veterinari autorizzati senza obbligo di prescrizione, i quali devono essere dispensati, secondo la vigente normativa, solamente in presenza del farmacista.

    Garante è il Medico Veterinario- Con le nuove regole europee, i farmaci veterinari vengono maggiormente posti sotto lo stretto controllo del Medico Veterinario, che sarà l’unico prescrittore delle terapie farmacologiche, dando maggiori garanzie di utilizzo ragionato e controllato delle sostanze da somministrare agli animali in cura. Alla competenza del Medico Veterinario curante il nuovo Regolamento affida il compito di prescrivere i medicinali veterinari contemperando le esigenze di salute degli animali con quelle di un utilizzo consapevole. Ciò consente di contrastare le resistenze farmacologiche, a tutela dei pazienti animali e dell’efficacia stessa dei farmaci, con particolare riguardo agli antibiotici, sia negli animali d’affezione che in quelli produttori di alimenti destinati al consumo umano.

    Compliance dei proprietari di animali– Cardine dell’impiego prudente e mirato dei medicinali veterinari, antibiotici compresi, sono la visita e la diagnosi del Medico Veterinario prescrittore. Altrettanto importante sarà la compliance di proprietari e detentori di animali nell’attenersi alle indicazioni terapeutiche del Medico Veterinario.

    Impossibili gli antibiotici nel piatto– L’ANMVI ribadisce una volta di più che severe norme sui residui di medicinali veterinari, rendono impossibile l’ingresso nella catena alimentare di animali in corso di trattamento e pertanto, per legge, non possono essere presenti residui di farmaci, tanto meno di antibiotici, nei prodotti di origine animale che arrivano sulle tavole.

    Inoltre, ANMVI ricorda che il divieto di utilizzo di medicinali a scopo di promozione della crescita, vale a dire per scopi non terapeutici è già vietato dal 2006 in tutta Europa.

    Il quadro delle garanzie è dunque già molto elevato e con il nuovo Regolamento lo sarà ancora di più.

    Ufficio Stampa ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani- 0372/40.35.47

     

  • 36 borse da 5000 dollari per studenti in veterinaria

    C’è tempo fino al 30 ottobre per concorrere alle 36 borse di studio per altrettanti studenti europei a Veterinaria.  I sussidi sono previsti dal programma ‘2018 Veterinary Student Scholarship’, promosso da MSD Animal Health e FVE. Beneficiari: gli studenti in medicina veterinaria delle facoltà di tutta Europa, iscritti al secondo e terzo anno.
    Saranno bandite 36 borse di studio da 5 mila dollari. MSD e la FVE incoraggiano tutti gli studenti meritevoli a candidarsi. La scadenza per la presentazione delle domande è il 30 ottobre 2018. Le selezioni si concluderanno in dicembre. I vincitori saranno contattati a gennaio del 2019, a febbraio l’erogazione delle borse.   Tutti i dettagli nel regolamento scaricabile dal seguente link: https://www.eaeve.org/fileadmin/downloads/news/066_merck_fve_scholarship___announcement_2018_final.pdf

    Fonte: AnviOggi del 30 settembre 2018

  • Richiesta dei veterinari: copertura della Carta acquisti per le cure degli animali degli over 65

    Al convegno organizzato da Aisa (Associazione nazionale imprese e salute animale) Marco Melosi, presidente dell’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari), ha presentato la proposta di inserire le cure veterinarie nella Carta acquisti, un’agevolazione che il Ministero delle Finanze riconosce ai cittadini over 65. Melosi ha sottolineato come l’80% degli over 65 spenda 180 euro l’anno per animali da compagnia. In un’indagine svolta da Anmvi con Federanziani risulta che il 55% delle persone anziane ha un animale da compagnia e che molti sono i benefici psicofisici che derivano da questo rapporto anziani-animali. La Carta acquisti si basa su servizi, beni e prestazioni in convenzione e l’Anmvi si è dichiarata disponibile a sottoscrivere la convenzione per far entrare tra i benefici della Carta anche le prestazioni veterinarie, in considerazione dell’importante contributo alla qualità della vita dato dalla presenza di un animale da compagnia, sia perché aiuta a svolgere maggior attività fisica e a stimolare le relazioni sociali, sia perché regolarizza il ritmo circadiano e previene patologie depressive.

    Secondo l’Istat in Italia gli over 65 sono 13,5 milioni, cioè più del 22% della popolazione, il 51% possiede un cane e il 33% un gatto, ma un terzo delle persone anziane ha dichiarato che non sarebbe in grado di affrontare un’eventuale spesa veterinaria imprevista di qualche centinaio di euro. Il presidente Melosi ha stigmatizzato come l’Iva al 22% per spese veterinarie con un rimborso fiscale oggi di solo 49 euro all’anno sia “la negazione del valore sociale che tutta l’Europa attribuisce alla presenza degli animali da compagnia nella vita delle persone”. Già nella scorsa legislatura vi era stato un dibattito per portare fino a 1.000 euro la detraibilità fiscale delle spese veterinarie e per portare a una riduzione dell’Iva sulle cure e sui medicinali veterinari. Con la nuova legislatura ci si attende che il Parlamento riaffronti con urgenza questo problema ma ci si attende anche che lo stesso governo se ne occupi con sollecitudine, anche per contrastare la piaga sempre più diffusa dell’abbandono e del randagismo.

  • Per la prima volta in Italia un conto finanzia anche le spese veterinarie

    La Banca di Piacenza, una delle pochissime banche che ha avuto il coraggio, per tutelare i propri clienti e continuare in una tradizione di servizi trasparenti, di non trattare mai derivati ha aperto il primo conto corrente riservato agli animali da compagnia. Il conto, come il presidente della banca Corrado Sforza Fogliani ha ricordato al quotidiano La Stampa, è aperto a nome dell’animale da compagnia unito a quello del proprietario. Il conto ‘Amici fedeli’ prevede un finanziamento a tasso agevolato per l’acquisto di prodotti e servizi e per il pagamento delle spese veterinarie, una polizza rc ‘zero pensieri’ a condizioni particolarmente favorevoli, promozioni presso punti vendita e cliniche veterinarie convenzionate, la localizzazione gps per cani e gatti unibox pets ed altre proposte. La Stampa di Torino ha dedicato un largo spazio all’iniziativa, tenuto anche conto che ormai la maggioranza degli italiani è proprietario di un animale da compagnia: «Trentacinque milioni di italiani su 60 vivono con un animale. Secondo una ricerca americana del 2015, il 71% delle persone lascia dormire nel suo letto il cane o il gatto». Ma anche il web dedica largo spazio agli animali domestici, ogni giorno «nel Regno Unito vengono postate 3,8 milioni di foto e 350mila britannici hanno creato un account facebook, twitter o instagram al loro animale». Se da un lato è assolutamente deprecabile, e a nostro avviso da sanzionare, la moda che negli Usa porta molti a dipingere le unghie dei gatti o a colorare rosa chocking il pelo dei cagnolini è altrettanto vero che vivere con un animale, farsi carico dei suoi bisogni e perciò migliorare il proprio senso di responsabilità è utile e benefico; salutiamo perciò con simpatia ed interesse l’iniziativa della banca piacentina che viene anche in aiuto a coloro che per tutelare la salute del proprio animale possono avere bisogno di centri veterinari con i prezzi convenzionati o di piccoli temporanei prestiti.

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