Papa Francesco

  • Attacco vaticano contro la finanza speculativa

    Il recente documento della Congregazione per la Dottrina della Fede ci ha impressionato per la chiarezza dell’esposizione e per la qualità delle proposte. E’ un’analisi precisa e corretta che nessun ufficio studi di qualche entità bancaria o finanziaria ha mai fatto. Avevamo l’intenzione di farne una sintesi da presentare ai nostri lettori, ma abbiamo ritenuto più conveniente pubblicare l’articolo di Lettieri e Raimondi, che ringraziamo, per l’eccellenza della loro presentazione.      

    Il recente documento della Congregazione per la Dottrina delle Fede è davvero rivoluzionario. Infatti, le “Considerazioni per un discernimento etico circa alcuni aspetti dell’attuale sistema economico-finanziario” sono un attacco preciso e forte alla speculazione e ai mercati senza regole.

    Ovviamente Papa Francesco ne ha autorizzata la pubblicazione, in assoluta coerenza con il principio di una Chiesa povera al servizio dei più deboli. I tempi sono cambiati davvero se l’ex Santo Uffizio è alla testa della battaglia per la giustizia sociale ed economica.

    Il documento propone la realizzazione di un “ordine etico, come indispensabile fondamento per edificare una degna comunità degli uomini regolata da leggi improntate a reale giustizia”. La lucida analisi e le proposte relative alla finanza globalizzata superano per precisione e profondità anche i tanti studi approntati dai più prestigiosi istituti economici. Si dice, purtroppo, che dalla recente crisi finanziaria non si è sviluppata una nuova economia più attenta ai principi etici né una nuova regolamentazione delle attività finanziarie, che avrebbe potuto neutralizzare “gli aspetti predatori e speculativi” a vantaggio dell’economia reale. Non si è guardato al bene comune né si è cercato di creare e diffondere la ricchezza, eliminando le intollerabili disuguaglianze esistenti nel mondo.

    L’ex Santo Uffizio denuncia il rischio di emarginazione per la maggior parte degli uomini del pianeta, sempre più “esclusi e scartati”. Perciò afferma che, “si sente la necessità di intraprendere una riflessione etica circa taluni aspetti dell’intermediazione finanziaria, il cui funzionamento, quando è stato slegato da adeguati fondamenti antropologici e morali, non solo ha prodotto palesi abusi e ingiustizie, ma si è anche rivelato capace di creare crisi sistemiche e di portata mondiale”.  Di conseguenza, anche la politica è resa impotente dalla sovra nazionalità dei grandi network economico-finanziari, diventando spesso ancillare di interessi estranei al bene comune.

    Da qualche tempo è in atto “una cattiva finanziarizzazione dell’economia, facendo sì che la ricchezza virtuale, concentrandosi soprattutto in transazioni caratterizzate dal mero intento speculativo e in negoziazioni ad alta frequenza (high frequency trading), attiri a sé eccessive quantità di capitali, sottraendoli in tal modo ai circuiti virtuosi dell’economia reale”. Si è entrati in un’economia dove il lavoro da bene diventa strumento e il denaro da mezzo diventa fine. Il risultato è la spregiudicata e amorale “cultura dello scarto” che ha emarginato grandi masse di popolazione. Non solo nel terzo mondo.

    Il documento non si limita a fare delle mere esortazioni morali ma affronta importanti questioni come la funzione sociale del credito contrapposta ai comportamenti usurari. Analizza la pericolosità di certi strumenti economico-finanziari che possono creare rischi sistemici, “intossicando” l’organismo economico.  In particolare certi derivati, quali le cartolarizzazioni che, dopo varie transazioni, perdendo i valori reali sottostanti aumentano i rischi e favoriscono l’insorgere di bolle speculative. Sono una sorta di “ordigni a orologeria”, soprattutto se sono negoziati sui mercati non regolamentati, i così detti over the counter, più esposti all’azzardo e alle frodi.

    Nello scritto vaticano si punta il dito sulla pericolosità dei credit default swaps, quei derivati che permettono di scommettere sul rischio di fallimento di una terza parte. “Il mercato dei cds, alla vigilia della crisi finanziaria del 2007, era così imponente da rappresentare all’incirca l’equivalente dell’intero Pil mondiale”, si ricorda. Le proposte suggerite dalla Congregazione sono precise e pertinenti. Si chiede la certificazione da parte dell’autorità pubblica di tutti i prodotti che provengono dall’innovazione finanziaria; la regolamentazione del sistema finanziario; il coordinamento sovra nazionale fra le diverse architetture dei sistemi finanziari locali per arginare una massiva deregulation e la capacità di aggirare le regole dei singoli Paesi; la separazione bancaria tra l’attività di gestione del credito ordinario e del risparmio e quella destinata all’investimento e al mero business; l’istituzione di Comitati Etici, in seno alle banche, da affiancare ai Consigli di Amministrazione; l’introduzione di una clausola generale che dichiari illegittimi, con conseguente responsabilizzazione patrimoniale di tutti i soggetti a cui questi sono imputabili, quegli atti il cui fine sia l’aggiramento delle norme vigenti; specifiche misure contro il “sistema bancario ombra” e la finanza offshore, che offrono grandi possibilità di evasione e di elusione fiscale.

    Si ricorda inoltre che basterebbe una minima tassa sulle transazioni compiute offshore per risolvere buona parte del problema della fame nel mondo. Invece questo sistema ha finito per aggravare il debito pubblico delle economie meno sviluppate.

    Noi plaudiamo all’iniziativa del Vaticano, sperando che in sede internazionale se ne tenga conto. Ricordiamo che, con vari articoli, da tempo denunciamo le degenerazioni della finanza speculativa, sollecitando gli opportuni interventi di riforma.

    *già sottosegretario all’Economia  **economista

  • Seeds&Chips e la food innovation che piace anche a Papa Francesco

    Oltre 300 speaker internazionali, più di 40 sessioni di conferenze, più di 250 startup partecipanti e 300 media accreditati da tutto il mondo: questi i numeri dell’edizione 2018 di Seeds&Chips – The Global Food Innovation Summit che si è svolto al MiCo di Milano dal 7 al 10 maggio. In una settimana in cui con Milano Food City il capoluogo meneghino racconta, con eventi e degustazioni, il valore del cibo in tutte le sue molteplici sfaccettare, il Summit, anche quest’anno è stato la principale vetrina dedicata al modo in cui il cibo è prodotto, trasformato, distribuito, consumato e raccontato grazie alla tecnologia  e all’innovazione. Se nelle prime due giornate molta è stata l’attenzione per Howard Schultz, Executive Chairman di Starbucks, e John Kerry, 68° Segretario di Stato americano, grande impatto e successo hanno avuto le numerose start up presenti al Summit come dimostrano Seeds&Chips Awards e call WaterFirst!, quest’ultima dedicata al tema dell’edizione 2018, ovvero l’importanza dell’acqua.

    Per la call  hanno partecipato 65 progetti di 23 Paesi che hanno mostrato quali possono essere le migliori soluzioni sul tema dell’acqua. Dei 30 progetti più meritevoli, i 5 finalisti sono stati Utilis Corp dell’israeliana Dora Gondor; Folia Water di Jonathan Levine; Desolenator di Madeleine Bell; FinappTech di Cristiano Lino Fontana e Nano Sensor Systems di Veronica Sberveglieri. La giuria di valutazione, composta dagli advisor scientifici del Summit come IIT, CNR, e UNIDO ITPO Italy, ha assegnato il premio speciale di 10.000 Euro a Dora Gondor per Utilis Corp per il  suo sistema innovativo, efficiente ed economico che rileva le perdite di acqua potabile dalle tubature utilizzando la tecnologia satellitare. E di acqua, intesa come sicurezza alimentare e di vero petrolio per il futuro, si è discusso anche con Romano Prodi, Presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli, che ha sottolineato quanto sia importante portare a Milano un’Autorità internazionale dell’Acqua.

    I 15 premi di Seeds&Chips Awards, assegnati per categoria da una giuria scientifica composta da IIT, CNR e ENEA, sono andati alle più innovative startup del comparto food e ag tech: Premio Let’s Emerge Award 2018 a Nutracentis e Beyond Meat – Sponsor: Emerge e Carrefour, Premio Best Disruptive Startup a DewGood – Sponsor: DVN-GL, Premio Building a Sustainable Future Award a Seads – Sponsor: Bolton, Premio Best Solution for a better world a Packtin Sponsor: Intesa Sanpaolo, Premio Incredible Growth- Fastest Growing Startup a Foorban – Sponsor: KPMG, Premio Farming of Tomorrow – Best Innovation in farming a Farm from a Box – Sponsor: Bayer, Premio Best Food Experience a Fresco by Revoilution – Sponsor: Regione Trentino Alto Adige, Premio Best Smart City Vision a Areea Limited – Sponsor: IGP Decaux, Premio Science Applied to Life a TIPA e Finapp –  Sponsor: Daniela 3M, Premio Best Morning Solution a Live Better  – Sponsor: Délifrance, Premio Best Health and Diet Solution a Abby’s Better – Sponsor: CAMST, Premio Young Innovators Award a Wasteless – Sponsor: CONAD, Premio Seeds&Chips Visionary Award a Cambridge Crops – Sponsor: Carlsberg, Premio “Ready to Scale” Award a xFarm – Sponsor: Siamo Soci, Premio Future Food Award a Tosla – Sponsor: METRO.

    Numerose le ricerche presentate come l’Altagamma Top Wines Study,  il primo studio approfondito sul consumo mondiale e sulle dinamiche di crescita dei vini di fascia alta, realizzato da Altagamma in collaborazione con EY, dal quale è emerso quanto stia crescendo l’interesse per i vini italiani, lo storytelling che vi è attorno e il consumo, nei ristoranti stellati, dei top wines. Lo studio di Coldiretti “La New Canapa Economy”, ha evidenziato l’aumento di 10 volte i terreni coltivati a canapa in Italia, con 4.000 ettari stimati nel 2018. Sono centinaia le nuove aziende agricole, costituite perlopiù da giovani, che hanno avviato nell’anno in corso la coltivazione di canapa adoperata per produrre biscotti, taralli, pane, farine le cui proprietà benefiche sono state riconosciute dal Ministero della Salute, dall’Oms e da numerose ricerche.

    L’agricoltura, se da un lato è ancora fortemente ancorata alle tradizioni (sacrosante), è tuttavia il settore che più di altri si sta cimentando nell’uso delle nuove tecnologie ed è il comparto che produce l’80% del cibo mondiale con i suoi 500 milioni di addetti ai lavori. Ma ancora poca è la sua visibilità… E non è un caso forse che proprio una delegazione di small holder farmers che hanno preso parte a Seeds&Chips, guidata da SAR Viktoria de Bourbon de Parme, sia stata ricevuta mercoledì da Papa Francesco, che già nella sua enciclica Laudato Si’ del 2015 tanta attenzione ha rivolto all’ambiente, portando il messaggio ereditato dal Summit: il sostegno ad un’alleanza umana per la salvaguardia dell’intero pianeta, anche e soprattutto attraverso il progresso nell’agricoltura.

    Significativo anche l’incontro tra Paolo Palumbo (#iostoconPaolo), giovane oristanese malato di SLA, e l’ex Segretario John Kerry che ha ricevuto un certificato di adozione di una pecorella sarda in cambio del suo impegno concreto a sostegno della ricerca sulla SLA. Altrettante pecorelle sono state adottate simbolicamente da Kerry Kennedy, figlia di Robert Kennedy, da Howard Schultz.

    Grande la soddisfazione del Fondatore e Presidente di Seed&Chips, Marco Gualtieri (anche lui ha adottato un pecorella), che ancora una volta è riuscito a portare a Milano, e in Italia, grandi nomi e a far accendere i riflettori su molti temi ereditati da Expo 2015. “Abbiamo avuto importanti segnali, in modo trasversale, che ci danno ottimi segnali per il futuro e ci fanno capire che il messaggio è arrivato. Proviamo grande entusiasmo per i riscontri avuti, a livello nazionale e internazionale e per le sinergie che abbiamo sviluppato e messo in campo. Già dalla prossima edizione – sottolinea Gualtieri – siamo convinti che proseguiremo il cammino intrapreso. So che Howard Schultz ha direttamente espresso al Presidente Obama quanto sia stato onorato della sua presenza a  Seeds&Chips dopo di lui. A sua volta il Presidente Obama ha mandato i saluti a Seeds&Chips attraverso le parole del Segretario Kerry. Questo per noi è grande motivo di orgoglio e stimolo a migliorarci, continuando a fare network con le Istituzioni, le aziende, le startup e i decision makers e tutti coloro che possono ‘fare sistema’ per uno sviluppo sempre più sostenibile e in grado di coinvolgere tutti i Paesi del Mondo”.

    L’appuntamento per la prossima edizione di Seed&Chips è dal 6 al 9 maggio 2019 con tante novità e grandi speaker internazionali. Per saperne di più non resta che aspettare e, come si dice in questi casi, stay tuned!

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