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Nel 2023 quasi 200 milioni di passeggeri negli aeroporti italiani

Con oltre 197 milioni di passeggeri, il 20% in più del 2022, sono stati superati i dati di traffico rispetto al periodo pre-Covid con +2% nel 2023 rispetto al 2019 ed è stato recuperato il divario registrato nei 3 anni precedenti. Questo il dato più rilevante dell’analisi fatta dall’Enac sul traffico aeroportuale del 2023 e pubblicata sul proprio sito. “La voglia di tornare a volare e superare le criticità economiche e sociali del periodo pandemico – commenta il presidente Enac, Pierluigi Di Palma – è ulteriormente confermata dall’aumento del numero dei passeggeri e dalla ripresa del traffico aereo nel 2023, tendenza consolidata anche nei primi mesi di quest’anno. Il trasporto aereo è in asset sempre più importante per il Paese e si inserisce in un trend di crescita e innovazione tecnologica, sostenibile e green, della nuova mobilità aerea avanzata, il presente e il futuro del trasporto aereo”.

Nell’anno 2023 sono stati 197.128.729 i passeggeri che hanno usufruito dei servizi trasporto aereo commerciale transitati negli aeroporti italiani da rotte nazionali e internazionali, segnando un incremento del +20% rispetto al 2022. L’aeroporto di Roma Fiumicino si conferma al primo posto per traffico passeggeri con circa 40,3 milioni e una quota del 20,4%. Il traffico nazionale, con i suoi 68,6 milioni di passeggeri (pari al 35% del traffico passeggeri complessivo), ha registrato un incremento del +6% rispetto al 2022. Come primo aeroporto per volumi di traffico si conferma ancora Roma Fiumicino con una quota del 13%, pari a circa 9 milioni passeggeri.

Il traffico internazionale, con 128,5 milioni di passeggeri (pari al 65% del traffico passeggeri complessivo), è cresciuto del +28% rispetto all’anno precedente. L’aerea geografica con cui si osserva il maggior traffico è l’Unione europea, la Spagna è il primo Paese, ha una quota del 14% (pari a 18 milioni di passeggeri) e Roma Fiumicino – Madrid Barajas quale rotta principale. La composizione del traffico per tipologia di vettore mostra come i voli low-cost abbiano trasportato il 56% del totale passeggeri, pari a 110,2 milioni, sebbene risulti una flessione del -10% rispetto al 2022. Il traffico su vettori tradizionali si è, invece, attestato al 44%, pari a 86,8 milioni di passeggeri, con un incremento del +10% rispetto all’anno precedente. Il settore cargo (merci e posta) nel 2023 ha registrato oltre 1 milione di tonnellate movimentate, sebbene si evidenzi una modesta flessione del -1% rispetto al 2022. Confrontando le statistiche con l’andamento del mercato del trasporto aereo pre-pandemia i volumi di traffico risultano pressoché invariati, con una flessione di circa 700 tonnellate (- 0,07%). Il traffico nazionale con circa 88 mila tonnellate (pari all’8 per cento del traffico cargo complessivo) ha registrato una flessione del -13% rispetto al 2022. Come primo aeroporto per volumi di traffico si conferma ancora Milano Malpensa con una quota del 32%, pari a circa 28mila tonnellate. Il traffico cargo internazionale (Ue e Extra-Ue) rappresenta la prima componente di traffico, con 974mila tonnellate (pari al 92% del traffico cargo complessivo) e volumi di traffico pressoché invariati rispetto al 2022 (-0,01%). L’aerea geografica con la quale si osserva il maggior traffico è l’Extra-Ue (59 per cento), mentre il primo Paese per volumi è la Germania, con una quota del 19% (pari a 182mila di tonnellate) e Milano Malpensa – Leipzig-Halle quale rotta principale.

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