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  • Sono aperte le candidature per 36 000 giovani nati nel 2005 che riceveranno un pass di viaggio gratuito grazie a DiscoverEU

    La Commissione ha lanciato il bando autunnale di DiscoverEU, grazie al quale 36 000 giovani riceveranno un pass di viaggio gratuito per esplorare l’Europa.

    La tornata di candidature è iniziata alle 12:00 de 4 ottobre e terminerà mercoledì 18 ottobre alle 12:00. Per vincere un pass di viaggio i giovani sono invitati a iscriversi sul Portale europeo per i giovani e rispondere alle 5 domande di un quiz e a una domanda di spareggio. I candidati selezionati, nati tra il 1º gennaio 2005 e il 31 dicembre 2005, avranno la possibilità di viaggiare in Europa per un massimo di 30 giorni nel periodo compreso tra il 1º marzo 2024 e il 31 maggio 2025. Il bando è rivolto ai candidati dell’Unione europea e dei paesi terzi associati al programma Erasmus+, quali Islanda, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia.

    I partecipanti potranno scoprire il percorso del nuovo Bauhaus europeo, iniziativa avviata nel gennaio 2023 che mira a ispirare i giovani nella scelta delle loro destinazioni e a sensibilizzare in merito all’importanza di rendere l’Unione europea “bella, sostenibile, insieme”. I partecipanti continueranno inoltre a beneficiare delle iniziative avviate nel 2022 durante l’Anno europeo dei giovani, come “I giovani scoprono la cultura grazie a DiscoverEU nel 2022” e l’itinerario culturale DiscoverEU, che riunisce destinazioni e settori culturali differenti negli ambiti dell’architettura, della musica, delle belle arti, del teatro, della moda, del design e in altri ancora. I viaggiatori DiscoverEU possono visitare le Capitali europee della cultura, destinazioni aggiunte al prestigioso elenco del patrimonio mondiale dell’UNESCO o siti detentori del marchio del patrimonio europeo. Possono inoltre fare tappa presso le città insignite del premio Access City Award, ossia città che hanno fatto il massimo per diventare più accessibili per tutti, a prescindere dall’età o dalla situazione in termini di mobilità o capacità. Un’altra attività che proseguirà consiste nel fornire ai partecipanti una tessera di sconto con oltre 40 000 possibilità di riduzioni su trasporti pubblici, attività culturali, alloggio, ristorazione, attività sportive e altri servizi disponibili nei paesi ammissibili.

    Le agenzie nazionali Erasmus+ sostengono i giovani attraverso riunioni informative prima della partenza per prepararli ai loro viaggi. Le agenzie nazionali organizzano spesso gli “incontri di DiscoverEU“, uno stimolante programma culturale che dura da uno a tre giorni in tutti i paesi Erasmus+. Finora si sono svolti 100 di questi incontri e altri se ne svolgeranno nei prossimi anni.

    Poiché l’inclusione sociale è una priorità assoluta del programma Erasmus+, i partecipanti con disabilità o con problemi di salute riceveranno assistenza durante il viaggio. Nell’ottobre 2022 le agenzie nazionali Erasmus+ hanno inoltre lanciato l’azione DiscoverEU a favore dell’inclusione, consentendo alle organizzazioni che lavorano con giovani con minori opportunità e ai gruppi informali di giovani di chiedere una sovvenzione. I partecipanti nell’ambito dell’azione DiscoverEU a favore dell’inclusione riceveranno un aiuto supplementare, ad esempio la possibilità di viaggiare con accompagnatori. Nel 2023 sono organizzati due bandi relativi all’azione a favore dell’inclusione. Nel corso del primo bando, svoltosi nell’ottobre 2022, le agenzie nazionali Erasmus+ hanno aggiudicato 108 progetti. I primi viaggiatori nell’ambito di questa azione specifica hanno iniziato a viaggiare nel marzo 2023.

    La Commissione incoraggia a viaggiare in modo sostenibile usando la rete ferroviaria. Esistono comunque disposizioni speciali per i giovani provenienti da regioni ultraperiferiche, paesi e territori d’oltremare, zone remote e isole.

    La Commissione ha lanciato DiscoverEU nel giugno 2018, a seguito di un’azione preparatoria del Parlamento europeo. L’iniziativa è stata integrata nel programma Erasmus+ 2021-2027.

    Dal 2018 oltre un milione di candidati ha presentato domanda per 248 000 pass di viaggio disponibili. Secondo gli ultimi risultati dell’indagine post viaggio, il 72 % dei candidati, ha dichiarato di aver viaggiato per la prima volta in treno fuori dal paese di residenza. Per molti si è trattato anche del primo viaggio senza genitori o accompagnatori adulti e la maggior parte ha dichiarato di essere diventata più indipendente.

  • Italia al quarto posto per i flussi di turismo

    L’Italia si posiziona al quarto posto nel mondo per i flussi da turismo internazionale con entrate pari a 21,3 miliardi di euro, in crescita del +22,7% sul 2020. A conferma dell’interesse per il Bel Paese nelle intenzioni di viaggio per i prossimi mesi, con il 9% delle preferenze l’Italia è seconda solo alla Francia (11%) e a pari merito con la Spagna. Il 62% dei rispondenti a un sondaggio della European Travel Commission sta pianificando spostamenti intraeuropei nella stagione invernale e il 70% sta organizzando un viaggio nei prossimi sei mesi (+4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Sono elaborazioni di Enit su dati Istat, Unwto (Organizzazione Mondiale del Turismo) Banca d’Italia, diffusi per la presentazione della Borsa Internazionale del Turismo, in calendario all’Allianz MiCo (FieraMilanocity) da domenica 12 a martedì 14 febbraio 2023.

    In particolare secondo Enit a novembre l’Italia presenta il più alto tasso di saturazione delle strutture prenotate tramite Ota (agenzie di viaggio on line) fra i principali Paesi europei (37%), mentre la saturazione del non alberghiero è stimata al 39%; e nello stesso mese l’Italia ha il più elevato incremento delle prenotazioni aeree internazionali verso il Paese, +65% sul 2021 a quota 392 mila. Riguardo alla situazione internazionale, nel suo più recente barometro, la Unwto segnala un’accelerazione della ripresa che ha ormai raggiunto il 65% dei livelli pre-pandemici. I confronti mensili evidenziano in dettaglio il trend in risalita: mentre a gennaio gli arrivi internazionali erano inferiori del 64% rispetto al 2019, a settembre il gap era sceso al 27%. Nel solo terzo trimestre si stima che gli arrivi internazionali siano stati 390 milioni, il 50% del totale da inizio anno. L’Europa continua a guidare il rimbalzo. Tra gennaio e settembre ha accolto 477 milioni di arrivi internazionali, pari al 68% del totale mondiale, toccando l’81% dei livelli pre-pandemici. Si tratta di un dato più che raddoppiato rispetto al 2021 (+126%), alimentato soprattutto da una forte domanda da altre aree del mondo e, in particolare, dagli Stati Uniti. Particolarmente robusta la performance del terzo trimestre, che ha fatto registrare arrivi pari al 90% dell’equivalente periodo nel 2019. Se la progressiva eliminazione o riduzione delle restrizioni in quasi tutti i Paesi ha certamente contribuito a favorire la crescita, la vera spinta sembra venire dai nuovi stili di viaggio.

    Non a caso il Sustainable Travel Report 2022 promosso da Booking, che ha intervistato 30 mila rispondenti in 32 Paesi, mostra scelte più consapevoli, sostenibili e rispettose durante tutta l’esperienza di viaggio, sin dalla prenotazione. Il 93% degli italiani, e l’81% su scala globale, considera importante viaggiare in modo sostenibile. Dal costante confronto con tutti gli operatori delle filiere l’analisi di BIT e Fiera Milano rileva tendenze diverse, ma con un comune denominatore: il nuovo viaggiatore vuole vivere soprattutto esperienze che “fanno sentire bene».

  • Tornano i viaggi per curarsi, nel 2021 spesi 2,5 miliardi

    Riprendono i viaggi della ‘speranza’ per curarsi degli italiani tra una regione e l’altra. Nel 2021 il valore dell’attività legata agli spostamenti per cure è stato di quasi 2,5 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2020 ma ancora sotto i valori del pre pandemia, ovvero gli anni 2017, 2018 e 2019. Lo indicano i dati sulla mobilità sanitaria presentati dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas). Dati che possono in alcuni casi essere specchio di inappropriatezza o di carenza di servizi in alcuni Regioni.

    L’area del Portale statistico di Agenas dedicata alla Mobilità sanitaria mette a disposizione i dati degli ultimi cinque anni rispetto all’attività interregionale dei ricoveri. Ne emerge, ad esempio, che nel 2021 nell’area della cura dei tumori “alcune regioni continuano ad avere un alto indice di fuga di pazienti, come Molise e Calabria, ma anche Basilicata, Valle d’Aosta e Liguria. Lombardia e Veneto hanno invece maggior potere attrattivo”, ha spiegato Maria Pia Randazzo, responsabile Unità Operativa Statistica e Flussi Informativi Sanitari di Agenas. In particolare quest’ultima sul carcinoma del pancreas ha il più alto indice di attrazione, in virtù della presenza di strutture d’eccellenza. Anche il Lazio – ha concluso – vede un trend con saldo positivo di attrazione per le prestazioni di area oncologica”.

    “E’ un dato di fatto – ha detto il direttore Agenas Domenico Mantoan – che alcune regioni attraggano più di altre e in alcune attragga più il pubblico mentre in altre il privato. Va tenuto conto che c’è anche una mobilità apparente, ovvero quella di cittadini che vivono in altra regione da quella in cui risultano residenti. C’è poi la mobilità di chi decide liberamente di farsi operare da specifici medici o ospedali di fiducia in una Regione diversa da quella di residenza. C’è però sicuramente una parte di mobilità interregionale dettata da inappropriatezza, su cui è possibile e bisogna intervenire. Il compito dell’agenzia è fornire dati precisi e fornirli velocemente, per consentire al decisore di prendere correttivi”.

  • Torna la voglia di viaggiare, boom del traffico aereo

    La voglia di viaggi e vacanze dopo pandemia e lockdown fa decollare il trasporto aereo in Italia, che registra un vero e proprio boom nel primo semestre dell’anno, col volume dei passeggeri quadruplicato rispetto ai primi sei mesi del 2021.

    “Non siamo ancora nelle condizioni pre-pandemia, ma la tendenza appare positiva rispetto all’anno scorso”, sottolinea l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) nel suo rapporto semestrale, spiegando che rispetto all’anno scorso si registra un “incremento di passeggeri trasportati del 314%”. E sono “più che raddoppiati anche i movimenti, vale a dire il numero di decolli ed atterraggi negli aeroporti italiani”. I dati snocciolati da Enac rivelano che mancano ancora “circa 20 milioni di passeggeri” all’appello per pareggiare il risultato del 2019: un -23,5% rispetto al primo semestre di tre anni fa. “Il risultato è comunque condizionato dai primi mesi dell’anno, in cui erano ancora in vigore stringenti restrizioni per poter volare”, spiega l’Ente.

    A trainare la ripresa nel corso del semestre, oltre al mercato domestico, è il boom di partenze e arrivi dalle Americhe”. Ma anche la ripresa dei collegamenti con le destinazioni ad est dell’Europa: Medio Oriente e Asia. Complessivamente, il numero di passeggeri trasportati da e verso destinazioni extraeuropee “totalizza un +588% che restituisce la fotografia di una rinnovata voglia di viaggiare”, sottolinea l’Enac. Dai dati emerge anche come nel primo semestre sia salito il comparto cargo del trasporto aereo. La merce trasportata si conferma in crescita, sia rispetto al 2021 (+6%), che rispetto al 2019 (+3%).

    E la forte ripresa del traffico aereo spinge anche l’utile semestrale di Enav, la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, raddoppiato a 27,7 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021. I voli sull’Italia, nel primo semestre dell’anno sono cresciuti del 158,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno mentre a livello europeo si è registrata una crescita media del 128,7%, spiega il gruppo. I ricavi totali sono così saliti a 412,1 milioni di euro in crescita del 9,9% rispetto al primo semestre 2021. I ricavi da attività operativa a 392,5 milioni di euro più che raddoppiati rispetto al primo semestre 2021, mentre il margine operativo lordo (Ebitda) ha raggiunto quota 97 milioni di euro in aumento del 26,6% rispetto al primo semestre 2021. “I dati del primo semestre confermano un’evidente e costante crescita dei volumi di traffico in Italia e in Europa”, ha spiegato l’amministratore delegato di Enav, Paolo Simioni, sottolineando che “questi elementi ci fanno guardare al futuro con rinnovato ottimismo e rappresentano altresì le basi necessarie per dare continuità al nostro progetto industriale che punta all’innovazione e alla digitalizzazione”.

    Intanto l’Antitrust punta un faro sullo sciopero del trasporto aereo dello scorso 17 luglio, secondo quanto rende noto il Codacons che aveva presentato una denuncia dopo la protesta indetta da piloti ed assistenti di volo di Easyjet, Volotea, Ryanair, Malta Air e Crew link e dai lavoratori della stessa Enav. Nel suo esposto l’associazione dei consumatori ha segnalato all’Antitrust le possibili violazioni del Codice del Consumo da parte delle compagnie aeree in merito ai doveri informativi nei riguardi dei passeggeri che si sono trovati,  inaspettatamente e senza idoneo preavviso, i propri voli cancellati. I vettori aerei protagonisti dello sciopero –  secondo l’associazione – non avrebbero informato i passeggeri, o  non l’avrebbero informati in maniera adeguata, preventivamente e in tempo utile circa l’impossibilità di effettuare determinati voli, pur essendo a conoscenza delle ragioni dello sciopero che avrebbero potuto causare la soppressione.

  • La Commissione approva un regime italiano da 56,25 milioni di euro a sostegno delle agenzie di viaggio e dei tour operator nel contesto della pandemia di coronavirus

    La Commissione Europea ha approvato uno schema italiano da 56,25 milioni di euro a sostegno delle agenzie di viaggio e dei tour operator nel contesto della pandemia di coronavirus. La misura è stata approvata nell’ambito del quadro temporaneo degli aiuti di Stato. Secondo il regime, l’aiuto assumerà la forma di esenzioni dal pagamento dei contributi previdenziali per il periodo compreso tra aprile e agosto 2022. L’importo esatto dell’esenzione per beneficiario sarà calcolato in base al numero di dipendenti nel periodo di riferimento. Qualora l’importo complessivo dei contributi previdenziali dovuti per tale periodo ecceda il budget complessivo del regime, l’esenzione sarà ricalcolata e applicata mensilmente. La Commissione ha riscontrato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo. In particolare, l’aiuto (i) non supererà i 2,3 milioni di euro per beneficiario; e ii) sarà concesso entro il 30 giugno 2022. La Commissione ha pertanto concluso che la misura è necessaria, adeguata e proporzionata per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro.

    Fonte: Commissione europea

  • Sospesa ExoMars, la missione congiunta su Marte di Europa e Russia

    Aveva acceso il sogno di poter scoprire se su Marte c’è stata, o c’è ancora, la vita, anche se in forme molto elementari, ma bisognerà aspettare ancora: è stato sospeso il lancio previsto in settembre della missione ExoMars, finora condotta congiuntamente dalle agenzie spaziali di Europa (Esa) e Russia (Roscomos). Lo ha deciso il Council dell’Esa, al termine della riunione di due giorni a Parigi. “E’ stata una decisione triste, quella di sospendere il lancio di ExoMars a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia”, ha detto all’Ansa il direttore generale dell’Esa, Josef Aschbacher. “Le sanzioni imposte alla Russia dall’Europa – ha aggiunto – non permettono di continuare campagna di lancio. Non possiamo immaginare un lancio con la Russia”.

    La sospensione della collaborazione fra Europa e Russia riguarda anche le quattro missioni (Galileo M10, Galileo M11, Euclid e EarthCare), già pronte per essere lanciate dai razzi russi Soyuz, sia dalla base europea di Kourou (Guyana Francese) sia dal territorio russo. All’orizzonte si apre l’opportunità offerta dai nuovi lanciatori europei Ariane 6 e Vega C, anche se si tratterà di risolvere il problema delle componenti di fabbricazione ucraina.

    La collaborazione procede invece regolarmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss): “l’obiettivo principale – ha detto l’Esa – è continuare a garantire la sicurezza delle operazioni a bordo della Iss, comprese quelle volte alla sicurezza dell’equipaggio”. Al momento sono confermati i prossimi voli sia da parte europea (quello di Samantha Cristoforetti in aprile a bordo della navetta americana Crew Dragon), sia da parte russa (quello di tre cosmonauti che domani si preparano a partire con la Soyuz per raggiungere la Iss.

    Dopo aver sospeso una collaborazione con la Russia iniziata negli anni ’90, adesso comincia una fase di riorganizzazione dell’Europa dello spazio. Si tratta di definire una nuova data per il lancio di ExoMars e al momento la più probabile è il 2026, ha detto Aschbacher. “Adesso si tratta di lavorare con l’industria per studiare in dettaglio quali componenti dei veicoli russi potranno essere sostituiti da parte dell’industria europea, oppure di quella statunitense”, ha detto ancora Aschbacher. “Questo è quanto ci prepariamo a fare nei prossimi mesi e sarà un lavoro complesso perché la tecnologia spaziale è molto complessa”. Un lavoro che procederà per gradi e la prima tappa è fissata in giugno, quando si prevede “un nuovo incontro per esaminare le possibili opzioni”. Complessivamente, secondo il direttore dell’Esa la sostituzione della tecnologia russa richiederà almeno tre anni di lavoro.

    Una lunga attesa che, secondo il direttore per l’Esa dell’Esplorazione umana e robotica, David Parker, non riuscirà a scalfire il primato scientifico e tecnologico europeo legato a questa missione: “lanceremo più tardi”, ha detto, “ma saremo comunque i primi a perforare il suolo di di Marte fino alla profondità di due metri in cerca di tracce di vita”.

  • Ucraina, ANMVI: supporto alla regolarizzazione dei pets

    Il Presidente dell’ANMVI ha scritto al Ministero promuovendo il coinvolgimento dei Medici Veterinari liberi professionisti nella regolarizzazione dei pets al seguito di rifugiati ucraini in Italia. “Coordinandosi con l’Autorità Competente, in particolare con i Servizi Veterinari territorialmente competenti, i Medici Veterinari liberi professionisti potrebbero essere invitati, anche a titolo gratuito, ad eseguire adempimenti minimi necessari, come l’identificazione/registrazione e la vaccinazione antirabbica stante che l’Italia non ha previsto alcuna deroga di profilassi e pertanto sul territorio nazionale non sono ammessi pets da Paesi UE o extra UE non vaccinati contro la rabbia“.

    Lo scrive il Presidente dell’ANMVI Marco Melosiin una lettera inviata al Capo dei Servizi Veterinari italiani, Pierdavide Lecchini.
    Il riferimento è alle misure eccezionali disposte dalla Direzione Generale della Sanità Animale (Dgsaf) per consentire l’ingresso nell’UE di animali domestici movimentati al seguito di rifugiati provenienti dall’Ucraina. L’Italia è fra i Paesi che hanno dato seguito alle indicazioni della Commissione Europea per facilitare gli spostamenti. Una volta nel Paese di destinazione, i pets devono essere regolarizzati.

    Desideriamo suggerire e promuovere il ricorso ai Medici Veterinari liberi professionisti, a supporto degli interventi necessari per conformare i suddetti pets ai requisiti del regolamento (UE) 576/2013 – scrive Melosi –  quanto sopra anche alla luce di stime di consistenti ingressi in Italia di cittadini ucraini con pet al seguito“.

    Fonte: Comunicato ANMVI

  • Il Covid non ha fermato l’emigrazione degli italiani all’estero

    Neanche nel 2020, l’anno della pandemia, si è fermata la migrazione degli italiani oltre confine: il volume delle cancellazioni anagrafiche per l’estero è stato di circa 160mila unità e ha segnato un forte calo (-10,9% sul 2019), soprattutto per la riduzione di circa un terzo delle emigrazioni di residenti non italiani. Ma nel complesso il numero di espatri dei cittadini italiani (pari a 120.950) è diminuito soltanto dello 0,9%. A certificarlo è l’Istat con un report dedicato alle iscrizioni e cancellazioni anagrafiche nel 2020.

    Sui flussi in uscita, sottolinea l’Istituto di statistica, ha pesato naturalmente “l’effetto diretto delle restrizioni alla mobilità internazionale, attuate per contrastare la diffusione del virus”. Nell’anno esaminato – caratterizzato da una mobilità interna che ha riguardato 1 milione e 334mila trasferimenti (-10,2%) – il flusso più consistente di cancellazioni per trasferimento della residenza all’estero si è registrato nel Nord-ovest (36mila, +10% rispetto al 2019), seguito dal Nord-est (27mila, +2%) e dal Centro (20mila, +4%), mentre sono diminuiti sensibilmente i flussi dal Mezzogiorno (39mila, -13% rispetto al 2019). Per l’Istat il tasso di “emigratorietà” più elevato si è verificato in Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige (in una posizione geografica di confine che facilita gli spostamenti con l’estero) e Molise (più di 3 italiani per 1.000 residenti); a seguire Marche, Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna (tassi di circa 2,5‰). Le regioni con il tasso di “emigratorietà” per l’estero più basso sono invece Puglia e Lazio (circa 1,5‰).

    Sotto l’aspetto dei passaggi alle frontiere il 2020 ha evidenziato anche un +83% di rientri di cittadini italiani da Regno Unito, Germania e Svizzera, ma sono aumentati anche del 18% gli espatri nel Regno Unito, pari in tutto a 36mila persone, “valore record verso questa destinazione anche nell’anno della pandemia”, spiega l’istituto di Via Balbo. Gli italiani che nel 2020 hanno deciso di espatriare sono soprattutto uomini (54%), ma fino ai 25 anni non si rilevano forti differenze di genere (20mila per entrambi i sessi) e la distribuzione per età è perfettamente sovrapponibile. A partire dai 26 anni in poi invece gli emigrati iniziano a essere costantemente più numerosi delle emigrate: dai 75 anni in poi le due distribuzioni tornano a sovrapporsi. L’età media di coloro che hanno scelto di vivere all’estero è di 32 anni per gli uomini e di 30 per le donne. Un emigrato su 5 ha meno di 20 anni, 2 su 3 hanno un’età compresa tra i 20 e i 49 anni mentre la quota di ultracinquantenni è pari al 14%. Inoltre, sempre nel 2020, sono stati poco più di 40mila i giovani italiani tra i 25 e i 34 anni che hanno deciso di espatriare (il 33% del totale), di questi 2 su 5 (18mila) sono in possesso di almeno la laurea (+10% rispetto al 2019).

    Sul fronte interno l’Istat rileva infine che i saldi migratori per 1.000 residenti più elevati si hanno in Emilia-Romagna e nella provincia autonoma di Trento (+3‰), quelli più bassi in Basilicata (-4,6‰), Calabria (-4,4‰) e Molise (-3,6‰). Ma in generale le regioni del Centro-Nord mostrano saldi netti positivi o prossimi allo zero, diversamente da quelle del Mezzogiorno, dove in tutte si riscontrano perdite nette di popolazione.

  • Certificato digitale UE: dal primo febbraio al via il periodo di accettazione di 270 giorni

    A partire dal primo febbraio iniziano ad applicarsi le nuove norme relative al periodo standard di accettazione di 270 giorni per i certificati di vaccinazione COVID digitali dell’UE utilizzati per viaggiare all’interno dell’Unione. In linea con le nuove norme stabilite nel regolamento delegato della Commissione del 21 dicembre 2021, gli Stati membri devono accettare i certificati di vaccinazione per un periodo di 270 giorni (9 mesi) dal completamento del ciclo di vaccinazione primario.

    Nel caso dei vaccini monodose, ciò significa 270 giorni dalla prima e unica dose. Per i vaccini a due dosi significa 270 giorni dalla seconda dose o, in linea con la strategia nazionale di vaccinazione, la prima e unica dose dopo la guarigione dal virus. Gli Stati membri non dovrebbero prevedere periodi di accettazione diversi per i viaggi all’interno dell’Unione europea. Il periodo standard di accettazione non si applica ai certificati relativi alle dosi di richiamo.

    Le norme si applicano solo ai certificati di vaccinazione usati per viaggiare nell’UE. Gli Stati membri possono applicare norme diverse quando il certificato COVID digitale dell’UE viene usato in un contesto nazionale, ma sono invitati ad allinearsi al periodo di accettazione stabilito a livello dell’Unione.

    Dal primo febbraio si applicheranno nuove norme anche per quanto riguarda la codifica delle dosi di richiamo nel certificato COVID digitale dell’UE. Come già chiarito a dicembre, le dosi di richiamo saranno registrate come: 3/3 per una dose di richiamo successiva a un ciclo di vaccinazione primario a due dosi; 2/1 per una dose di richiamo successiva a un ciclo di vaccinazione monodose o a una dose di un vaccino bidose somministrato a una persona guarita. I certificati rilasciati secondo modalità diverse prima di tale chiarimento devono essere corretti e rilasciati nuovamente, al fine di garantire che le dosi di richiamo possano essere distinte dallo status di vaccinazione completa.

    Fonte; Commissione europea

  • Re-Open EU: lo sportello unico per le misure sanitarie e di viaggio

    La piattaforma Re-open EU contiene le informazioni necessarie per viaggiare in sicurezza in tutti gli Stati membri dell’UE e in altri paesi europei. Con l’approssimarsi delle vacanze invernali la piattaforma mette a disposizione dei cittadini informazioni transfrontaliere aggiornate e di qualità per la circolazione libera e sicura delle persone nell’UE.

    In particolare Re-open EU dà informazioni sulle varie misure in atto, tra cui le regole di quarantena e test per viaggiare, il certificato COVID digitale dell’UE per esercitare il diritto di libera circolazione e le app mobili di tracciamento dei contatti e di allarme per il coronavirus.

    Gli Stati membri hanno convenuto di avvalersi di Re-open EU e di fornire al pubblico, con il massimo anticipo possibile rispetto all’entrata in vigore delle nuove misure, informazioni chiare, complete e tempestive sulle eventuali restrizioni alla libera circolazione, sugli eventuali requisiti complementari e sulle misure applicate ai cittadini provenienti da zone a rischio.

    Re-Open EU è operativa dal giugno 2020 e accessibile come sito web e app.

    Fonte: Commissione europea

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