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In Italia obbligatoria l’etichettatura trasparente per gli alimenti. Ma in Europa molto ancora si deve fare

Albert de Bonnet

Dopo 15 anni sembra essersi concluso il contenzioso tra  Italia ed Unione europea in tema di etichettatura trasparente con il decreto legge Semplificazioni nel quale vi è l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. Questo obbligo raggiunge due obiettivi prioritari: difendere, valorizzare la produzione  nazionale e consentire al consumatore scelte consapevoli ed informate, specie in un periodo nel quale si spacciano per Made in Italy alimenti che non hanno nulla a che vedere con la produzione italiana.

Al termine dell’iter di approvazione tutti i prodotti alimentari avranno obbligatoriamente un’etichetta con il luogo di provenienza geografica, questa nuova norma rappresenterà un grande passo avanti anche nella prevenzione delle frodi, nella tutela della proprietà industriale e nel contrasto della concorrenza sleale. Finalmente si conoscerà, ad esempio, la provenienza della frutta  utilizzata per succhi di frutta, marmellate etc, dei legumi in scatola, della carne utilizzata per insaccati e prosciutti. La misura tiene anche conto che in questo modo possa diminuire il numero degli allarmi dovuti agli scandali alimentari nell’Unione europea  che nel 2018 sono stati circa 20 al giorno.

L’obbligo dell’etichettatura d’origine dovrebbe essere esteso a tutti i prodotti alimentari. Non possiamo dimenticare che l’etichettatura trasparente sarebbe  necessaria per  tutti i manufatti e se questo importante traguardo non si è ancora realizzato è per l’opposizione della Germania e dei paesi del nord Europa che, ancora nella scorsa legislatura europea, nonostante il voto favorevole del Parlamento, si erano opposti a discutere in Consiglio il regolamento proposto dalla Commissione europea e, con migliorative modifiche, approvato dal Parlamento. L’Italia resta all’avanguardia per norme di trasparenza alimentare ma ancora resta molto da fare anche per punire chi ancora produce ed etichetta in modo scorretto o falso. In Europa la strada alla trasparenza è iniziata dopo la crisi della mucca pazza, nel 2002, e non è ancora finito il percorso di tutela dei consumatori che, secondo la loro organizzazione europea, Beuc, per più del 70% vogliono conoscere cosa mangiano.

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