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La nuova agenda

Tra pochi giorni cambieremo l’agenda, che ci ha accompagnato per 12 mesi, con quella dell’anno nuovo.

Via l’agenda, le annotazioni, le spese, i promemoria, gli appuntamenti, i momenti brutti e quelli un po’ più belli, i problemi, un anno intero che se ne va mentre in un inverno, per ora troppo mite, spuntano già alcune gemme, le giornate si sono un pochino allungate e le guerre continuano con ancora più ferocia.

Ripensiamo per qualche momento a tutti i buoni propositi fatti all’inizio dell’anno che sta finendo, ai programmi non realizzati, viaggi, visite ad amici anziani o lontani, libri da leggere, altri da scrivere, persone alle quali dare una mano.

Rifaremo più o meno ancora programmi e ci daremo scadenze ed obiettivi.

L’anno ricomincerà con una nuova agenda, le guerre continueranno ancora e sempre più luoghi sopporteranno le violenze di un clima cambiato, in gran parte per colpa nostra, e di uomini che hanno perso ogni capacità di controllo dei propri impulsi e di provare sentimenti di pietà.

Finché siamo vivi cerchiamo di rispettare questa vita, la nostra e quella degli altri, un minuto al giorno per chiederci se abbiamo fatto abbastanza, un minuto da dedicare a chi di minuti di vita ne ha sempre meno per colpa di quelli che non siamo stati abbastanza capaci di contrastare.

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