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Il governo dà i numeri e sugli immigrati sbaglia i conti

Il governo dà i numeri: si è capito ed è anche certificato. A fronte dei 90mila irregolari presenti in Italia secondo Matteo Salvini, l’Istituto di studi politici internazionali (Ispi), rielaborando dati forniti dal Viminale, è giunto alla conclusione che tra giugno 2018 e marzo 2019 circa 51.000 stranieri sono diventati nuovi irregolari e di questi, circa 11.000 sono la conseguenza diretta del decreto sicurezza. Secondo diversi osservatori il numero di 90mila irregolari indicato dal vicepremier è ampiamente sottostimato perché i dati forniti dal vicepremier partono dal 2015, mentre gli sbarchi sono aumentati dalla fine del 2013 e nel 2014 si è arrivati a 170.100 migranti arrivati. Nella contabilità di Salvini mancano inoltre gli overstayers, cioè quanti atterranno in Italia con un visto turistico e poi si trattengono irregolarmente oltre la data di scadenza (sui barconi, infatti, non si sono mai visti cinesi, altri asiatici, migranti dell’Est e sudamericani).

Nei dati forniti dal ministro mancano ancora altre voci. Secondo Eurostat, che ha elaborato dati del ministero dell’Interno, dal 2015 a marzo 2019 l’Italia ha compiuto 25.856 rimpatri, che non vengono menzionati dal calcolo che porta Salvini a sostenere che gli irregolari siano circa 91mila. Per assurdo, vorrebbe dire che nella penisola gli stranieri senza valido titolo di soggiorno sarebbero poco più di 65mila. Basta questo a spiegare che i conti non tornano. Il ‘ricalcolo’ del Viminale, però, apre un nuovo fronte con l’Ue.

Salvini aveva in effetti spiegato che 478mila sono i migranti sbarcati in Italia dal 2015 precisando poi che a questa cifra vanno sottratti i 119mila che sono nel sistema d’accoglienza (Hotspost, Cara, Sprar) e altri 268.839 che sono «presenze certificate in altri Paesi Ue» (si tratta di tutti quei migranti che gli altri Paesi dell’Unione europea chiedono all’Italia di riprendersi, perché il trattato di Dublino prevede che vengano riportati nel Paese di primo ingresso). Così parlando, è stato notato, Salvini, perciò, ha implicitamente riconosciuto che l’Italia ha violato gli accordi dell’Ue. «Non commenterò direttamente le dichiarazioni del ministro dell’Interno», ma «vogliamo ricordare che i movimenti secondari da uno Stato membro all’altro non sono permessi dal diritto europeo», ha puntualmente ricordato una portavoce della Commissione Ue, Natasha Bertaud, rispondendo a una domanda in particolare sui 268mila migranti irregolari che hanno lasciato l’Italia trasferendosi in altri Paesi dell’Unione.

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