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La Germania nel mirino per i furti nazisti promette di restituire 2.500 opere d’arte

Secondo il giornale tedesco Bild, a 74 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, nei depositi del governo tedesco a Berlino-Weissensee, o esposte nei musei o negli uffici di istituzioni pubbliche, si trovano ancora circa 2.500 Raubkunst, opere d’arte trafugate dai nazisti (le cifre sono talmente varie, da 600mila a 5 milioni di opere, da aiutare a far confusione più che chiarezza) di cui si attende di individuare i legittimi proprietari (il ministro delle Finanze tedesche ha confermato la cifra delle opere in questione, il governo ha ribadito di volerle restituire). 

Il patrimonio dello Stato tedesco conservato nei depositi ammonta complessivamente a 48.000 oggetti fra dipinti, sculture, strumenti musicali, mobili, porcellane, libri antichi, monete e francobolli e circa 2.500 di essi (2.100 quadri più monete e libri) sono di incerta provenienza. Nel 1998 Berlino ha aderito all’Accordo di Washington, i cui oltre 40 firmatari si impegnavano nel 1998 a fare luce sui crimini nazisti ai danni di collezionisti e mercanti d’arte e a cercare di arrivare a un’intesa con gli eredi delle vittime. Finora però, secondo quanto risulta all’ente tedesco che amministra i beni pubblici sotto la giurisdizione del ministero delle Finanze, sono state identificate e restituite solo 54 opere mentre sono in corso trattative, secondo quanto dichiarato dal ministero della Cultura, per la restituzione di altre 12. La Germania non ha una legge sulla restituzione, come quella di cui si è invece dotata l’Austria nel 2012, ma sono gli stessi tedeschi a provare imbarazzo per opere detenute nel loro Paese e di provenienza non esente da dubbi. Tedesco è il direttore degli Uffizi a Firenze, Eike Schmidt, che l’ultimo dell’anno, davanti alle telecamere, ha appeso una copia di una tela trafugata dai nazisti – il Vaso di fiori del pittore olandese Jan van Huysum, rubato da un soldato tedesco durante la guerra – chiedendo al suo governo di adoperarsi per la restituzione del quadro. Per dar prova della buona volontà della Germania, pochi giorni dopo, l’8 gennaio, la ministra della Cultura, Monika Grütters, ha provveduto alla restituzione di un quadro della collezione Gurlitt (Ritratto di donna seduta del francese Thomas Couture) agli eredi del proprietario ebreo. Alla Raubkunst era dedicato anche un film di e con George Clooney del 2014, The Monuments Men, sulla caccia degli alleati alle opere d’arte rubate e nascoste dai nazisti in Germania.

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