auto elettriche

  • Le auto elettriche cinesi iniziano a impensierire Tesla e Musk

    I cinesi di Byd Auto, sbarcati negli Usa nel 2011 col sostengo di un super investitore come Warren Buffett, stanno iniziando a preoccupare Elon Musk e Tesla, che a suo tempo non videro in loro un serio rivale e che oggi invece hanno iniziato a fare pressioni affinché vengano introdotti dazi e barriere commerciali.

    Il drastico cambio di pensiero è arrivato dopo la pubblicazione dei conti del quarto trimestre del 2023 di Tesla. Musk ha riconosciuto che le aziende automobilistiche cinesi “avranno un successo significativo al di fuori dalla Cina”: “Sono estremamente buone. Se non vengono fissate delle barriere, demoliranno tutte le altre aziende automobilistiche nel mondo.”

    Produttrice di auto non proprio per tutte le tasche, in assenza di dazi e divieti, Tesla potrebbe perdere terreno molto velocemente. Già negli ultimi tempi il colosso di Musk aveva provato a ridurre i prezzi dei modelli attuali, ma a fare la differenza saranno modelli di auto elettriche accessibili a più persone possibili e su questo Tesla è ancora molto indietro. Proprio per questo la casa automobilistica americana ha confermato l’avvio della produzione di una vettura economica, una crossover compatta al momento ribattezzata Redwood, con l’obiettivo di aumentare la competitività dell’azienda. Secondo quanto pronosticato dallo stesso Musk, tuttavia, il nuovo modello di auto elettrica dovrebbe entrare in produzione nell’azienda di Tesla in Texas nella seconda metà del 2025.

  • La Commissione approva una misura italiana da 21,1 milioni di euro a sostegno di Poste Italiane per la realizzazione di infrastrutture di ricarica

    Nel quadro delle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato, la Commissione europea ha approvato una misura italiana da 21,1 milioni di € a sostegno di Poste Italiane per la costruzione e l’installazione di 5.000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici in 2.100 piccoli comuni italiani.

    La misura si iscrive nel piano nazionale italiano per gli investimenti complementari che integrerà il piano di ripresa e resilienza dell’Italia con risorse nazionali.

    La misura è tesa alla realizzazione di infrastrutture di ricarica accessibili a tutti nei piccoli comuni italiani, la cui gestione sarà affidata a terzi sulla base di una gara d’appalto aperta, competitiva, trasparente e non discriminatoria.

    La misura contribuirà all’obiettivo dell’Italia di sviluppare una rete nazionale integrata di infrastrutture di ricarica per i veicoli stradali elettrici, e rientra in un progetto di più ampio respiro, il “Progetto Polis”, che consentirà a Poste Italiane di fornire una serie di servizi agli abitanti dei piccoli comuni e delle zone remote d’Italia.

    Nell’ambito della misura, il sostegno assumerà la forma di una sovvenzione diretta. La Commissione ha valutato la misura alla luce delle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato, in particolare della Disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell’ambiente e dell’energia.

    La Commissione ha constatato che la misura è necessaria e adeguata per realizzare infrastrutture di ricarica in zone in cui non sarebbero effettuati investimenti privati senza sostegno pubblico. Ha inoltre concluso che la misura è proporzionata, in quanto è limitata al minimo necessario e ha un’incidenza limitata sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri. Su queste basi la Commissione ha approvato la misura in conformità delle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.

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