Fiera

  • Fiera Milano/Rho Salone del Mobile: servizio taxi a turno libero garantito grazie a intervento Regione Lombardia e comune di Rho

    In occasione del Salone del Mobile, in programma dal 16 al 21 aprile a Milano, i taxi del bacino aeroportuale lombardo potranno effettuare regolarmente il servizio a turno libero anche presso il padiglione fieristico di Rho. Grazie anche all’interessamento dell’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, il Comune di Milano ha deciso di liberalizzare i turni di servizio taxi per gli operatori del bacino di traffico del sistema aeroportuale lombardo, con le seguenti modalità: dal 16 al 21 aprile 2024, dalle ore 16.00 alle ore 20.00, per il carico e/o stazionamento in attesa di utenti, limitato esclusivamente al polo fieristico “Fiera Milano” di Rho.

    “Apprendo con piacere che il sindaco di Milano, dopo le mie sollecitazioni, la richiesta del sindaco di Rho e delle associazioni di categoria, abbia deciso di agevolare il lavoro dei taxisti – sottolinea l’assessore Lucente. Il Salone del Mobile è la più importante manifestazione di settore a livello, che muove migliaia di persone ogni giorno. Limitare il servizio taxi sarebbe stato un clamoroso autogol da parte del Comune di Milano; una decisione che avrebbe paralizzato la città, dando una brutta immagine della Lombardia e dell’Italia”.

    “Ostacolare chi quotidianamente cerca di lavorare, con divieti cervellotici e spesso incoerenti che limitano la libera circolazione, non rientra nel mio modo di agire. Bisogna collaborare tutti insieme per favorire professionisti, lavoratori e cittadini, senza preclusioni ideologiche né scelte di parte”.

  • FIVI Mercato Dei Vini: a Piacenza strepitoso successo per la IX edizione

    “Ognuno nel mondo lascia la sua impronta, ma è insieme che dobbiamo portare in alto il vino italiano nel mondo. Chi produce vino artigianalmente deve dare un’impronta che deve emergere dalla massa per affermare la sua unicità”. Queste le parole di Lorenzo Accomasso, premiato Vignaiolo dell’anno 2019 al Mercato FIVI di Piacenza, che lasciano il segno di quello che è accaduto durante la kermesse piacentina.  Questa edizione è stata un gran successo sia per i numeri d’ingresso (ci sono stati circa 22.500 visitatori), sia per la presenza record di 626 vignaioli. Nella giornata di lunedì, aggiunta quest’anno, si è vista un’importante presenza di operatori professionali. Piacenza Expo, che comprende la città e la sua provincia, si è confermata una location con un’ottima funzionalità per accogliere il folto pubblico di eno-appassionati e non solo. Anche quest’anno sono stati organizzati alcuni momenti per spiegare e capire il lavoro dei Vignaioli che aderiscono al movimento: cinque Wine-Tasting (seminari) di approfondimento, distribuiti nei tre giorni dell’evento, dedicati a diversi territori di cinque regioni italiane Sicilia,Piemonte,Toscana, Puglia ed Emilia Romagna.

    Come ha sottolineato Matilde Poggi, Presidente FIVI “i numeri  sono in continua crescita, soprattutto è bello constatare che in molti ci seguono e aspettano questo momento per rivedere vignaioli conosciuti e scoprirne di nuovi. E’ un rapporto che traspare anche sui social, dove l’interesse è altissimo anche nel periodo che precede la manifestazione”.

    Sicuramente i numeri sono destinati a crescere, il 2020 sarà un anno importante che vedrà sempre di più protagonista il Vino, il Vignaiolo ed il suo Terroir. E’ in atto un continuo cambiamento che vedrà sempre di più protagonisti le persone ed il loro valore in quello che fanno.

    Aemme

  • Il Salone del Mobile batte tutti i record

    Il clima meteorologico non è stato dei migliori, per usare un eufemismo, ma la Settimana del Salone del Mobile che si è appena conclusa è stata comunque un grande successo.

    Il Salone del mobile conclusosi domenica a Rho fa registrare l’ennesimo record di visitatori. Non quello assoluto – le 434mila presenze in fiera dell’anno scorso – ma quello relativo agli anni dispari. Con le biennali Euroluce e Works 3.0 ma senza bagni e cucine, di maggiore richiamo per il pubblico. Alla fine, gli ingressi contati sono 386mila, quasi 50mila in meno rispetto all’anno scorso, ma 43mila in più rispetto ai 343mila dell’edizione omologa di due anni fa (+12%).

    Secondo i dati diffusi dall’ATM gli ingressi in metrò sarebbero addirittura 400mila in più dell’anno scorso, pari a un aumento del 5% (da 7,9 milioni a 8,3). Il che significa, in sostanza, che quest’anno c’è stato soprattutto un aumento delle presenze in città, tra i distretti che animano il Fuorisalone. Basti pensare che il portale Fuorisalone.it ha stilato un calendario che quest’anno contava ben 1.400 eventi, un numero a cui va ovviamente aggiunto quello degli eventi privati e dei negozi aperti come showroom.

    Il Brera design district ha contato 250mila visitatori, 20mila in più. Difficile invece avere dati unitari da altri distretti come Zona Tortona, data la frammentazione dell’offerta tra le diverse realtà del distretto, meta dei marchi più tecnologici e dell’automotive. Il Superstudio di Gisella Borioli, per esempio, dichiara 90mila spettatori e oltre 2mila giornalisti accreditati.

    Quest’anno l’area Base ha stretto una partnership con Ventura future (il network dei giovani e delle accademie) e ha partorito la rivoluzione del prezzo del biglietto. Anche qui i dati sono incoraggianti: 26mila ticket staccati, per 90mila presenze totali. Continua la crescita per Ventura Centrale, invece, dove i 16 magazzini raccordati allestiti per il Fuorisalone hanno richiamato 68mila visitatori, contro i 55mila dell’anno scorso e i 30mila del 2017.

    All’ Università Statale, dove le installazioni di Interni resteranno allestite ancora fino a venerdì prossimo, si contano 200mila presenze nelle tre diverse sedi di «Human spaces»: 60mila visitatori all’Orto botanico di Brera; 40mila all’Audi city lab all’Arco della Pace (quasi 5mila dei quali solo per il concerto del musicista Ludovico Einaudi); e il restante nella sede principale di via Festa del Perdono.

    La Design week 2019 era un banco di prova importante per la Triennale e il suo Museo del design appena inaugurato. Un test superato brillantemente, visto che sono raddoppiati gli ingressi dello scorso anno per 15.600 visitatori. Un risultato che sale a 45mila ingressi considerando anche le altre mostre in cartellone.

    “Il pubblico internazionale ha apprezzato l’alto profilo culturale delle esposizioni – esulta il presidente Stefano Boeri -. I numeri del museo del design dicono che abbiamo imboccato la strada giusta di un’esposizione permanente e aperta a tutti i visitatori”.

    Anche in Fiera – dove c’erano 2.400 espositori, un terzo stranieri da 43 Paesi e 550 giovani designer del Salone Satellite – si raccoglie un segnale di ottimismo. “Bilancio positivo – assicura il presidente Claudio Luti -. Abbiamo investito sulla qualità e abbiamo dimostrato la nostra voglia di fare sempre meglio. L’obiettivo è continuare a produrre innovazione e a raccontare storie che aumentano il valore del design”. Conferma il presidente di Federlegno-arredo Emanuele Orsini: “Gli imprenditori sanno mettersi in gioco, il Salone è un player fondamentale per lo sviluppo del made in Italy nel mondo”.

    Bene anche lo spin-off cittadino del Salone alla Conca dell’Incoronata, l’installazione Aqua di Marco Balich, con circa 2mila ingressi giornalieri.

  • Artigiano in Fiera sempre più da record

    I numeri dell’Artigiano in Fiera sono sempre più impressionanti. Le stime dello scorso anno parlavano di 150.000 visitatori al giorno per il mercato più grande del mondo, con più di 3000 espositori da oltre 100 Paesi, che resterà aperto nei padiglioni di Fiera Milano a Rho fino al 9 dicembre.

    A giudicare dalle prime ore dello scorso weekend la 23esima edizione farà segnare nuovi primati. Fin dall’apertura gli organizzatori hanno dovuto raddoppiare tutti i varchi d’accesso previsti.

    Per la cerimonia inaugurale si è scelto quest’anno il tema “un ponte con l’Africa” per presentare un progetto di cooperazione attraverso un’intesa con Egitto e Madagascar tesa a sviluppare una rete tra imprese artigiane italiane e africane.

    All’inaugurazione della rassegna, promossa da Ge.Fi. – Gestione Fiere Spa e tenutasi all’interno dell’area eventi Africa, sono intervenuti il presidente di Artigiano in Fiera, Antonio Intiglietta, l’amministratore delegato di Fieramilano, Fabrizio Curci, il ministro della Solidarietà sociale dell’Egitto, Ghada Wali, il ministro e capo dell’ufficio economico dell’Ambasciata del Senegal in Italia, Amadou Lamine Cissé, la promotrice di Ferronerie d’Art (impresa e comunità del Madagascar), Violette Ralalaseheno, il direttore generale di E4Impact Foundation, Frank Cinque, il rappresentante degli enti di formazione, Stefano Salina, e il presidente Comitato direttivo di Artigiano in Fiera, Maria Teresa Azzola.

    Particolare attenzione ai giovani, alle donne e al tema dell’innovazione in Africa. Una cooperazione tra le realtà artigiane e gli operatori della formazione professionale con il coinvolgimento di importanti enti italiani (Formaper, Galdus, Capac-Confcommercio, ENAIL-ACLI); collaborazioni, a livello universitario, tese alla formazione manageriale e imprenditoriale a sostegno delle start-up d’impresa, con il supporto di E4impact; il coinvolgimento degli artigiani all’interno della piattaforma e-commerce europea Artimondo, a partire dai settori Food e Cosmesi.

    “È un tema vero – ha sottolineato il presidente di Ge.Fi. Antonio Intiglietta – bisogna decidere se il futuro della nostra umanità si costruisce costruendo barriere o ponti. Se vogliamo costruire ponti bisogna investire nell’umanità, nei giovani, nelle donne nei paesi dove vivono”. “Questa intesa – ha detto Amadou Lamine Cisse’, ministro-consigliere e capo dell’ufficio economico dell’Ambasciata del Senegal in Italia – dimostra ancora una volta l’interesse per questa fiera, un globo intero dove i colori della pelle sono una ricchezza prima che una differenza”.

    “I giovani africani – ha concluso Intiglietta – sono capaci di grandi cose, di bellezze inaudite di qualità, di intelligenza nel lavoro. E allora noi vogliamo creare un progetto di collaborazione in cui dalla formazione coi nostri enti alla formazione imprenditoriale con l’università fino al collegamento con la Fiera e le piattaforme e-commerce si generi un nuovo modo di rapportarsi fra di noi che è quello di investire sulle persone valorizzando i loro paesi e i loro territori”.

    Diverse anche le novità tra i padiglioni italiani. Dopo l’esordio dello scorso anno, la Nazionale italiana degli chef è tornata ad esibirsi nella cucina dell’Artimondo Restaurant, lo spazio dedicato alle ricette del made in Italy, in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi.

    Grande novità anche la presenza dell’Associazione pizzaiuoli napoletani che, all’Artigiano in Fiera, continua la sua opera di tutela e di promozione della ricetta originale della pizza.

    “A fare la differenza – spiega Gianluca Pirro, portavoce dell’Associazione – è la manualità nel preparare l’impasto e soprattutto la stesura con la famosa tecnica dello schiaffo. La nostra associazione porta in tutto il mondo questa tecnica, dalla Cina al Giappone e fino a Taiwan”.

    L’Associazione pizzaiuoli napoletani, lo scorso anno, dopo otto anni di negoziati internazionali, a Jeju, in Corea del Sud, ha ottenuto con voto unanime del Comitato di governo dell’Unesco il riconoscimento di unicità della pizza napoletana come una delle più alte espressioni identitarie della cultura partenopea. E proprio all’Artigiano in fiera i pizzaiouli celebrano un anno dal risultato.

  • La seconda edizione di Tempo di Libri a Milano incrementa del 60% le presenze

    Tempo di Libri, la Fiera Internazionale dell’Editoria organizzata da AIE – Associazione Italiana Editori e Fiera Milano, ha registrato quest’anno un incremento del 60% di presenze, con un totale di 97.240 biglietti staccati.

    I 5 sentieri tematici proposti al pubblico – Donne (giovedì 8), Ribellione (venerdì 9), Milano (sabato 10), Libri e immagine (domenica 11), Mondo digitale (lunedì 12) – hanno attraversato i 35mila metri quadrati dei padiglioni, coinvolto 425 espositori (tra case editrici, riviste, associazioni, biblioteche, librerie, enti pubblici, start up) e animato – su un palcoscenico di 37 tra sale, spazi incontri e laboratori – 850 appuntamenti, con la partecipazione di 1.200 ospiti.

    «Volevamo che fosse una festa del libro e così è stato, siamo felicissimi» ha dichiarato Ricardo Franco Levi, Presidente dell’Associazione Italiana Editori. «Milano ha parlato e ha detto ad alta voce: ‘Tempo di Libri ci è piaciuta e la vogliamo ancora’. Adesso – ha aggiunto Levi – parte il lavoro per la prossima edizione: sarà in questi stessi giorni e vorremmo che comprendesse la giornata delle donne, che ci ha portato fortuna. Il nastro color fucsia dell’inaugurazione, tagliato da una bambina, è tra le immagini più belle di questa Fiera».

    Fabrizio Curci, Amministratore Delegato di Fiera Milano, dichiara: “I numeri in crescita di Tempo di Libri sottolineano la grande partecipazione di pubblico ma anche la qualità dell’offerta di questa seconda edizione, che conferma il ruolo di Milano quale capitale italiana degli editori, degli autori e dei lettori. Tempo di Libri è per noi un evento importante per supportare lo sviluppo di un settore produttivo che in questi cinque giorni di manifestazione ha promosso non solo i libri ma contenuti e valori”.

    Oltre 500 gli operatori partecipanti, provenienti da 32 Paesi, i 170 operatori stranieri e gli oltre 330 italiani hanno dato vita a oltre 6.500 appuntamenti. Fra gli altri spazi che hanno riscosso successo di pubblico, quelli di Il Corriere della Sera, Robinson la Repubblica, RAI che è stato main media partner di Tempo di Libri, e inoltre I libri di tutti, dedicato all’accessibilità e realizzato da Fondazione LIA, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, l’Istituto dei Ciechi di Milano e la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, e lo spazio collettivo Tempo di Libri Antichi, in cui erano esposti e in vendita i preziosi esemplari di libri antichi (a cura dell’ALAI – Associazione Librai Antiquari d’Italia).

    Ottimi i risultati anche sul fronte digitale: dall’8 marzo a oggi più 2,1 milioni di utenti sul web hanno seguito Tempo di Libri tramite i canali social ufficiali, con oltre 13.500 fra commenti, mi piace, retweet, condivisioni. I video pubblicati sulla pagina Facebook (sulla quale ogni contenuto ha registrato, in media, 16 mila visualizzazioni), soprattutto in diretta streaming dalla postazione #RadioTDL18 (circa 60) e dalle conferenze (2 al giorno), hanno totalizzato 500 mila visualizzazioni. Coinvolgimento della community anche su Instagram, con circa 500 immagini postate che hanno raggiunto 400 mila persone, e su Twitter (superati 5,6 mila follower, con più di 170 tweet).

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