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  • InvestEU: dal FEI garanzie pari a 60 milioni di euro a Tenax per promuovere la sostenibilità, innovazione e digitalizzazione delle PMI e mid-cap italiane

    Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) fornisce due garanzie del valore complessivo di 60 milioni di euro a Tenax Sustainable Credit Fund, un fondo gestito da Tenax. Queste garanzie consentiranno un più agevole accesso ai finanziamenti da parte delle PMI e piccole mid-cap italiane attive negli ambiti della Sostenibilità, Innovazione & Digitalizzazione. Le transazioni si realizzano nella cornice del programma InvestEU, volto a mobilitare 372 miliardi di euro entro il 2027 in investimenti che a favore delle priorità politiche dell’Unione europea.

    Tenax Sustainable Credit Fund è il quarto fondo di private debt di Tenax Capital ed è stato recentemente lanciato in partenariato con Intesa Sanpaolo per investire nel mercato societario italiano. Il fondo si propone di raggiungere una dimensione di 300 milioni di euro, un obiettivo realizzabile coinvolgendo investitori istituzionali italiani ed europei attivi nel mercato del private debt. Il fondo sarà conforme all’articolo 8 del regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR), al fine di promuovere le caratteristiche ambientali o sociali (ESG).

    Grazie alla garanzia di InvestEU per l’innovazione e la digitalizzazione, Tenax Sustainable Credit Fund sarà in grado di potenziare il proprio sostegno alle imprese orientate all’innovazione e alla digitalizzazione. La garanzia di InvestEU, accordata per l’ambito di intervento relativo alla sostenibilità, consentirà a Tenax Sustainable Credit Fund di ampliare il supporto alla trasformazione sostenibile dell’economia, nonché agli investimenti green da parte delle PMI e delle mid-cap.

  • Italia e Spagna maggiori beneficiarie del sostegno della Bce a banche, imprese e famiglie

    Insieme alla Spagna, l’Italia è la maggior beneficiaria del programma Tltro (Targeted longer-term refinancing operations) con cui la Bce guidata da Mario Draghi in questi anni ha aumentato la disponibilità di liquidità per le banche (tramite prestiti alle banche di durata quadriennale a tassi favorevoli, condizionati però alla successiva erogazione di finanziamenti a famiglie e imprese da parte delle banche stesse).

    Al momento la Banca centrale europea ha portato a termine due programmi Tltro, il primo lanciato il 5 giugno 2014 e il secondo avviato il 16 marzo 2016: nella sostanza con tali prestiti la Bce ha offerto liquidità alle banche applicando un tasso corrispondente a -0,4%.

    Dalle elaborazioni di Jefferies International su dati Bce riportate dal Sole 24 Ore risulta che le banche italiane sono quelle che, in rapporto agli asset, hanno fatto maggior ricorso al sostegno di Francoforte. Sommando i prestiti settimanali al tasso di rifinanziamento principale (Mro, Main refinancing operations, che è a pari a 0) a quelli Tltro (al tasso negativo di -0,4%) le banche italiane hanno ottenuto 243 miliardi di euro, che corrispondono al 6,5% del totale degli asset (3.744 miliardi). Dietro l’Italia, la Spagna (6,4%), seguita dal Portogallo (4,8%),  Grecia (4,1%), mentre in fondo troviamo  Francia (1,7%) e Germania (1,1%).

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