luce

  • Enel e Costa alleati per ridurre le emissioni delle navi

    Il ‘caso pilota’ sarà la trasformazione di un nave da crociera per azzerarne le emissioni nelle fasi di ingresso, sosta e uscita dal porto, attraverso l’installazione a bordo di una alimentazione a batteria e sulle banchine un impianto di alimentazione e ricarica elettrica da terra. E’ partito così un progetto di collaborazione tra Enel e Costa Crociere “per favorire la mobilità marittima sostenibile attraverso soluzioni di elettrificazione”. Un protocollo di intesa che, spiegano le due società, «nasce dalla comune convinzione che il trasporto crocieristico sia, nel settore marittimo, quello tecnologicamente più evoluto e precursore di soluzioni a basso impatto ambientale».

    Le due società collaboreranno anche per promuovere «attività di advocacy finalizzate a semplificare ed incentivare l’efficientamento energetico, l’elettrificazione e la produzione di energia rinnovabile in ambito portuale, in particolar modo nelle aree portuali inserite in contesti cittadini», come prevedono l’European New Green Deal ed il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030.

    Su fronti come i progetti di cold ironing, l’alimentazione delle navi attraverso l’elettrificazione della rete di terra durante le soste in porto, la flotta di Costa Crociere, per un terzo già predisposta – viene evidenziato – si sta muovendo in anticipo rispetto ai progetti dei principali porti Italiani e del Mediterraneo, non ancora realizzati. Enel e Costa puntano anche a «favorire il turismo sostenibile, attraverso lo sviluppo di iniziative legate alla mobilità sostenibile elettrica, sia in ambito portuale sia in ambito cittadino», per esempio per le escursioni dei crocieristi a terra o per i collegamenti intermodali tra città e porti. E’ una collaborazione, quella tra le due società, che già prevede la possibilità di essere estesa anche all’estero dove sono presenti i due gruppi, in particolare in Spagna.

    Più in generale, Costa Crociere sottolinea la sua «ambizione” sul fronte della sostenibilità evidenziando l’obiettivo «di introdurre una nuova generazione di navi che operino a zero emissioni nette entro il 2050».

  • E’meglio accendere un lumino che maledire l’oscurità

    A Natale, il giorno della vigilia, penso non vi sia buio nel mondo. Almeno, non nel mondo in cui sono cresciuto e che mi si è impresso profondamente nell’anima. E nel cuore.

    Da piccolo, aspettavo tutto l’anno la messa di mezzanotte, settimane prima della vigilia ci si litigava, tra fratelli, il privilegio di portare la lampada, poiché a quei bei tempi le luci stradali non c’erano ovunque, anzi, in certe valli sperdute non ci sono ancor oggi. Così, nella notte di Natale molti – e noi tra di loro – portavano la lampada, anche se il cielo era pieno di stelle e la luna largiva un ampio sorriso.

    Ma così doveva essere.

    Eppure, in lungo e in largo si diffondeva la canzone “Tu scendi dalle stelle, o re dei cieli…

    ” E come avrebbe potuto essere altrimenti?

    A quel tempo mi sembrava che tutte le stelle si fossero date appuntamento nelle nostre valli e avrebbero preso a muoversi, laggiù, come in cielo.

    Penso che il buio neppure sfiorasse le nostre menti, come se il buio, al mondo, non ci fosse per niente. Le finestre della chiesa risplendevano, dentro era pieno di luce e la gente aveva negli occhi tanta gioia…

    Tanta gioia, tanti lumini li avevamo anche sull’albero di Natale e desideravamo averne ancora di più.

    Ma gli anni passavano e con gli anni arrivarono Natali di ogni genere. Infatti, s’approssimava anche la tenebra.

    Ricordo una grande tormenta, bioccoli di neve fradicia frustavano il viso, ma ciononostante andavamo alla messa di mezzanotte, forse sentendo che avevamo bisogno di racimolare più luce possibile, anche per domani, anche per gli anni futuri…

    Il buio sta sempre in guardia. Subito ti si fa addosso, solo che per un attimo tu dimentichi di pensare allo splendore, che tu dimentichi di accendere un lumicino.

    Un Natale uno dei fratelli si ammalò.

    Un altro Natale la nostra madre non fu più con noi…

    Poiché gli anni passavano.

    Una volta, durante la guerra, in trincea, avevamo solo una candela, la vigilia di Natale. Qualcuno l’aveva serbata apposta per quella sera e così l’accendemmo, in quell’umido scavo, sotto ad un mantello e a turno l’andavamo a guardare.

    Nel ’44, la sera della vigilia, sotto le nostre finestre scorrazzavano i carri armati, tremolavano i lumini sull’albero di Natale, gli aerei gironzolavano sotto le stelle, c’era tanta tenebra, tanta angoscia intorno, in molti si sapeva già che quello era l’ultimo Natale in Slovachia per noi, giacché erano vicine ormai anche luci, quali quelle di interi villaggi dati alle fiamme…

    E tuttavia, quella sera cercammo di tenere a bada l’angoscia, e provammo a cantare “O Bambino mio divino, io ti vengo qui a trovar…”

    Ma non c’era la gioia propria a quella sera, non c’era l’impeto della vigilia, c’era dell’altro.

    C’erano i lumini che albergavano in noi dai Natali passati, i canti annidatisi nelle nostre anime in quei giorni di gioia, i Padrenostro instillatici nel profondo del cuore dalle nostre madri, la fede nella redenzione, in Cristo, nel Salvatore, erano i vecchi, remoti lumini, che ora ci proteggevano perché il buio non ci soffocasse, erano le speranze accese tempo addietro, che saremmo sopravvissuti anche a queste angustie…

    Erano i doni più preziosi lasciatici dai nostri genitori e mi piacerebbe avere ora una voce capace di risuonare in ogni dove, di richiamare tutte le madri, tutti i padri:

    – Meglio accendere un lumino per tempo!… Accendete per tempo, nelle anime dei vostri figli, dei lumini per Gesù Bambino, per il grande dono di Betlemme, i lumini della fede, i lumini della speranza, perché per ciascuno di noi da qualche parte sta in agguato il buio, ma chi porterà dentro di sé la luce non maledirà i momenti difficili…

    Da tempo sono ormai canuto, ma non di rado mi sembra di stringere ancora in mano l’impugnatura di quella lampada natalizia della mia infanzia, ed essa mi illumina, mi indica una via chiara ancor oggi, nei momenti di smarrimento.

    Jozef Cíger Hronský, è uno dei più celebri scrittori slovachi del Novecento. Per salvare la propria libertà di uomo e di artista davanti all’invadente e disumana ideologia comunista, nel 1945 egli lasciò la Patria e, passando per l’Austria, Baviera e Italia, trovò rifugio in Argentina. Il pseudonimo Hronský trae origine dal fiume Hron, sulle rive del quale Marco Aurelio aveva iniziato la stesura dei suoi Ricordi e che scorre lungo la città di Zvolen, nella Slovachia centrale, dove Jozef Cíger nacque ne 1896. Prima di espatriare, egli diresse la più importante istituzione culturale slovaca, Matica slovenská, portandola alla massima fioritura. Lo scrittore scomparve prematuramente nel 1960 a Lujan (Buenos Aires). Nell’estate del 1993, in adempimento di un suo desiderio ardente più volte espresso in esilio, i suoi resti mortali furono traslati in Slovachia e tumulati al Cimitero Nazionale di Turčiansky Sv. Martin.

  • Luce e gas più cari, un ulteriore peso per famiglie e attività chiuse

    Giustamente, mentre continua la pandemia, il governo ha invitato, tutti coloro che possono, a lavorare da remoto, come avviene ormai da più di un anno. E da remoto si svolge anche la didattica con la conseguenza che le famiglie italiane, secondo stime al ribasso, hanno consumato il 30 per cento in più di energia elettrica e da riscaldamento. Si continuerà così ancora per un certo tempo, non sappiamo quanto, quello che invece sappiamo è che dal secondo trimestre 2021 aumenteranno le tariffe, del 3,8 l’elettricità e del 3,9 il gas! Un nuovo colpo per i cittadini già pesantemente provati, emotivamente ed economicamente, dal blocco di molte attività, blocco che dura dal marzo dell’anno scorso, quasi ininterrottamente, e dalla mancanza di prospettive immediate. Si calcola che più del 30 per cento delle famiglie abbiano subito una diminuzione del loro reddito di circa un terzo e per molti ci sono state solo spese senza entrate tanto è vero che il 40 per cento ha problemi per pagare l’affitto, il mutuo o altri debiti contratti. Tra i più colpiti coloro che hanno attività chiuse ma con costi fissi come ad esempio le attività legate al turismo che in Italia non possono lavorare mentre i loro omologhi di altre nazioni europee godranno, per le festività pasquali ad esempio, dell’arrivo di turisti italiani.

    Bene ha fatto il Regno Unito a tenere ancora chiuse le frontiere, anche se la campagna di vaccinazione è stata molto più capillare di quella effettuata fino ad ora dai paesi europei e sta già dando importanti risultati. I rincari delle tariffe graverà anche sugli uffici degli enti pubblici, che ormai funzionano molto poco in presenza ma che continuano ad avere costi fissi. Ci sembrerebbe giusto che il governo intervenisse per rinviare l’aumento delle tariffe a quando finalmente l’Italia potrà riaprire e che cogliesse l’occasione per affrontare anche il problema dell’iva che sulle bollette è conteggiata ogni volta non solo sul consumo ma anche sul trasporto dell’energia e sui contatori, in uso ovviamente obbligatorio. L’iva è cioè complessiva mentre dovrebbe più giustamente essere calcolata solo sul consumo effettivo, conteggiando l’iva su tutto i cittadini anche se non riscaldano o non utilizzano la luce nell’abitazione o nei locali adibiti ad attività, se non consumano energia, continuano a pagare bollette molto alte.

  • Nasce il Portale Consumi: ecco come risparmiare e non sprecare

    C’è un nuovo strumento che farà felice tutti gli utenti desiderosi di controllare le proprie spese. Dal primo luglio le bollette e i consumi di luce e gas potranno essere consultati online. Oggi diventa infatti operativo il nuovo Portale Consumi dell’Arera, l’Autorità per l’energia e l’ambiente, come previsto dalla legge di Bilancio 2018. Il Portale è stato sviluppato grazie ad Acquirente unico, il garante affidato per legge che acquista energia elettrica alle condizioni più favorevoli sul mercato e la cede alle imprese di vendita al dettaglio per rifornire gli utenti domestici e le piccole imprese che non acquistano sul mercato libero.
    La piattaforma sarà suddivisa in una sezione informativa e un’area riservata dove sarò possibile verificare la situazione relativa alle bollette di luce e gas. Per accedere, il consumatore dovrà disporre di credenziali Spid, cioè del Sistema pubblico di identità digitale, attraverso il quale è possibile accedere a tutti i servizi online della Pubblica amministrazione. Consiste in un username e una password che possono essere utilizzati sia da computer che da tablet o smartphone e che si possono richiedere attraverso la compilazione di un modulo online, fornendo indirizzo e-mail, numero di telefono, documento di identità valido e la tessera sanitaria con codice fiscale.
    Al momento sul portale sarà possibile consultare solamente i dati di consumo degli ultimi 12 mesi. L’archivio conterrà quindi tutto lo storico delle bollette saldate dai consumatori, permettendo di avere sempre a disposizione una fotografia sull’evoluzione dei propri consumi e delle proprie spese nel tempo. Il portale metterà anche a disposizione uno studio dei dati attraverso tabelle o grafici per rendere più semplice e automatica la comprensione delle informazioni.
    Non tutti potranno però accedere alle stesse informazioni: ciò dipenderà in primo luogo dal tipo di contatore installato. Quelli di ultima generazione rendono le letture dei dati disponibili in modo continuo. Tuttavia, dipenderà anche dalla frequenza con la quale queste verrano messe a disposizione del Sistema informativo integrato, cioè il database per le informazioni dei clienti del mercato libero e del tutelato.
    Con il tempo non sarà più solamente possibile consultare il proprio storico, ma le funzioni del portale verranno ampliate. Ad esempio, si preveder che venga creato un rapporto di stretta collaborazione fra il Portale Consumi e quello delle offerte, di Arera. In questo modo, infatti, si potrà anche guidare il consumatore nella ricerca dell’offerta più adatta ai suoi specifici consumi. La conoscenza dei propri dati di consumo è considerata, dalla normativa europea, una delle chiavi per aumentare la consapevolezza del consumatore e consentirgli di compiere scelte più accurate ed ecosostenibili. Avere a disposizione il proprio preciso profilo di consumo, infatti, può, da un lato, indurre a modificare le proprie abitudini di consumo, dall’altro a scegliere una fornitura di energia più coerente al proprio reale profilo di consumo.
    Mentre esordisce il Portale Consumi, arriva anche una brutta notizia: il rincaro dei prezzi dell’energia. Per tutto il mese di luglio – afferma il Codacons – si susseguiranno aumenti su telefonia, energia elettrica e le spese per andare in vacanza. Le tariffe della luce aumenteranno dell’1,9% per decisione dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Un aumento che avviene proprio nel momento di maggior consumo di elettricità da parte delle famiglie, visto il grande caldo di questi giorni.
    I ritocchi delle tariffe telefoniche, già avviati a giugno, avanzeranno anche nel mese in corso. Ci saranno poi i tradizionali rincari estivi nel settore trasporti, accompagnati per i milanesi dall’incremento dei prezzi per i mezzi pubblici da 1,5 a 2 euro.

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