studio

  • La “cultura contemporanea” incapace di tutelare Giulia

    “L’’obiettivo del Salone è di osservare il mondo, individuare i temi per descriverlo attraverso la letteratura, offrire un racconto del presente”. La mission del Salone del Libro, quindi, è quella di proporre e successivamente di valutare le diverse tematiche contemporanee attraverso letture dalle quali possano scaturire confronti dialettici approfonditi. Di conseguenza ogni suo rappresentante dovrebbe esprimere, in ogni occasione, il medesimo approccio culturale come sintesi di conoscenza e competenza delle diverse tematiche che affliggono la nostra società.

    In questo contesto, invece, la direttrice del medesimo Salone, pochi giorni fa, ha affermato come considerasse umiliante per il proprio figlio avere preso tre in un compito in classe.

    Un brutto voto è giustificato da una valutazione in relazione alla esecuzione del compito, ma non dovrebbe mai rappresentare un’umiliazione perché riguarda un elaborato e non è di certo una valutazione della persona. In più rappresenta anche un avvertimento fornito allo studente per invitarlo a modificare il proprio approccio allo studio e ottenere così un rendimento migliore.

    L’affermazione del direttore del Salone del Libro, Annalena Benini, risulta invece di una gravità inaudita in quanto dimostra come il mondo che si considera culturale nella sua massima espressione consideri avvilente un semplice voto negativo.

    In altre parole, si richiede implicitamente un sostanziale appiattimento valutativo, come già in passato con il 18 garantito, generando contemporaneamente una incapacità gestionale della avversità rappresentata anche solo da un voto negativo e questo si ripercuote inevitabilmente nella formazione educativa e valoriale successiva del ragazzo.

    Non ci si rende conto che se il mondo culturale intende abituare i ragazzi, gli studenti e successivamente gli uomini ad una vita senza avversità, gli stessi di fronte al primo rifiuto di una povera ragazza che intenda chiudere un rapporto reagiranno senza alcuna esperienza in quanto saranno di fronte ad una situazione mai gestita precedentemente.

    E si pongono quindi le basi perché questi possano avere reazioni assolutamente smisurate fino arrivare al tragico epilogo della povera Giulia.

    In questo contesto, poi, in seguito al drammatico epilogo della vicenda di questa povera ragazza si sente ripetere in ogni trasmissione ed intervista affermazioni relative ad una presunta responsabilità della società patriarcale e di altre stupidaggini del genere.

    Quando è proprio il mondo della cultura nella sua massima espressione che allestisce un substrato culturale tossico tale da creare falsi supporti educativi a ragazzi i quali poi si rivelano incapaci di gestire qualsiasi minima avversità come quella di un semplice rifiuto. Questo approccio educativo rappresenta la vera ragione di reazioni assolutamente immotivate e smisurate da parte di troppi giovani.

    Tornando quindi al contesto sociale nel quale si cercano di trovare le ragioni di questo dramma, il problema è di natura culturale, laddove la cultura non rappresenta più la felice sintesi di conoscenza ed apertura al nuovo unita ad una reale competenza.

    In questi ambiti, invece, ormai domina ampiamente una espressione ideologica culturale la quale tende, in ragione di un falso egualitarismo, a negare lo stesso sistema piramidale amministrativo e annullare i ruoli formativi che nel crescere di un ragazzo vengono riconosciuti ai diversi livelli di istruzione.

    Il senso di inadeguatezza di questa cultura di matrice ideologica rappresenta il vero problema allestendo un substrato sociale all’interno del quale, poi, possono prendere forma queste aberrazioni giovanili i quali si dimostrano incapaci di gestire qualsiasi tipo di avversità.

  • Dalla Fondazione Italia USA 200 borse di studio per il master online “Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy”

    La Fondazione Italia USA ha rinnovato per il 2024 il bando che offre 200 borse di studio Next Generation per il master online “Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy”, allo scopo di sostenere concretamente i giovani nel loro ingresso nel mondo del lavoro globale e delle sfide internazionali.

    Il sito del master da cui presentare la candidatura è masteritaliausa.org, sezione Borse di Studio Next Generation.

    Il master è svolto in collaborazione con Agenzia ICE e GEDI Gruppo Editoriale che commissionano il project work, è diretto dall’ex ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca prof. Stefania Giannini, presieduto dall’ambasciatore Umberto Vattani, presidente della Venice International University, e si avvale di un panel didattico di prestigio internazionale formato da oltre 35 docenti. Il master opera all’interno del programma accademico delle Nazioni Unite, UNAI – United Nations Academic Impact del quale la Fondazione Italia USA fa parte.

    “Sono i giovani – ha indicato il ministro dell’Università Anna Maria Bernini nel suo messaggio agli studenti del master – che hanno il compito di immaginare e realizzare l’Italia del futuro. Auspico che questa esperienza formativa contribuisca a formare menti aperte, visionarie, coraggiose ed internazionali. Il Paese ha bisogno della vostra tenacia, del vostro entusiasmo e della vostra creatività”.

  • Dall’UE nuovo invito a presentare proposte del valore di 96,6 milioni di euro per dottorati e borse di studio post-dottorato

    La Commissione ha pubblicato un nuovo invito a presentare proposte delle azioni Marie Skłodowska-Curie per il cofinanziamento di programmi regionali, nazionali e internazionali. Con un bilancio di 96,6 milioni di €, verranno cofinanziati programmi di formazione dottorale e borse di studio post-dottorato di qualità eccellente. Grazie al cofinanziamento, qualsiasi tipo di organizzazione – compresi università, centri di ricerca, imprese o autorità regionali o nazionali – può ricevere finanziamenti per sviluppare e sostenere programmi di formazione, aventi una componente regionale, nazionale o internazionale, al fine di attrarre talenti internazionali e aumentare le proprie capacità di ricerca e innovazione.

    I progetti selezionati consentiranno la diffusione delle migliori pratiche delle azioni Marie Skłodowska-Curie e promuoveranno una formazione, una supervisione e uno sviluppo di carriera di alta qualità a vantaggio di ricercatori di eccellenza che svolgono attività di ricerca in un ampio ventaglio di discipline. Consentono inoltre ai ricercatori che beneficiano del finanziamento di espandere le loro reti, di condividere conoscenze per svolgere attività di ricerca all’avanguardia e di sviluppare creatività e imprenditorialità. L’apprendimento lungo tutto l’arco della vita è una delle priorità dell’Anno europeo delle competenze 2023, volto ad aiutare le persone ad acquisire le giuste competenze per posti di lavoro di qualità.

  • Borsa di studio presso gli Archivi storici dell’Unione europea per sostenere la ricerca sulla storia dell’Europa nello spazio

    Gli archivi storici dell’Unione europea stanno accettando domande per la borsa di ricerca post-dottorato dell’Agenzia spaziale europea (ESA).

    I ricercatori post-laurea in storia e scienze sociali, nonché gli accademici all’inizio della carriera, sono invitati a presentare domanda per il sostegno allo svolgimento di ricerche d’archivio sull’Agenzia spaziale europea e sulle sue organizzazioni precedenti, l’Organizzazione europea per lo sviluppo dei lanciatori (ELDO) e l’Organizzazione europea per la ricerca spaziale (ESRO), presso gli Archivi storici dell’Unione europea a Firenze, Italia.

    Nel 2023, sono particolarmente incoraggiate le proposte incentrate sulla Convenzione del 1975 che istituisce l’ESA, o sul periodo di elaborazione che ha preceduto la creazione dell’ESA utilizzando i documenti dei fondi depositati presso HAEU (ad es. ESC).

    L’ESA Post-graduate Research Grant nasce grazie a un accordo tra l’ESA e l’IUE. Nel 2023 saranno disponibili due borse di studio di € 5.000 ciascuna e i candidati selezionati saranno affiliati all’IUE durante la loro visita di ricerca a Firenze.

    La scadenza per la presentazione delle domande è il 31 luglio 2023. Per informazioni complete sui requisiti di ammissibilità, sulle modalità di candidatura e sulle condizioni della borsa, consultare la pagina Web della borsa di ricerca post-laurea dell’ESA (ESA Post-graduate Research Grant web page).

  • In 10 anni persi 80mila giovani laureati in Italia. E gli studenti saranno sempre meno

    L’Italia ogni anno perde circa 8mila giovani laureati tra i 25 e i 34 anni. Nell’ultimo decennio infatti a fronte di 120 mila laureati che sono andati all’estero, solo 40mila sono tornati in Italia, con un saldo negativo pari a 80.000 giovani talenti persi. Snocciolando i numeri, il capo economista di Intesa Sanpaolo, Gregorio De Felice, ha evidenziato “un punto dolente” del sistema paese: il capitale umano. Questo vuol dire “una perdita di valore importante per quanto riguarda il patrimonio di conoscenze». Tant’è che, da tempo, il sistema produttivo soffre di un mismatch di competenze, con il 67% delle imprese, ad esempio, che non trova persone con specializzazioni tecniche e informatiche. A questo si accompagna, ha spiegato De Felice, “il grande tema del ricambio generazionale”, al punto che tra il 2011 e il 2021 i top manager under 49 sono diminuiti del 53% contro un aumento del 27% degli over 70.

    Per far fronte al fabbisogno di nuove competenze, Intesa Sanpaolo ha creato un Osservatorio permanente – ‘Look4Ward, per il lavoro di domani’ – che con cadenza semestrale monitorerà le competenze necessarie alla riqualificazione delle figure professionali, in settori strategici per il Paese, favorendo l’inclusione socio-lavorativa. Da una prima analisi è emerso che il 45% delle aziende italiane non riesce a reperire la manodopera necessaria allo sviluppo. Analizzando poi il problema dei giovani che non lavorano e non studiano, i cosiddetti Neet, l’Italia è il paese Ue con la più alta percentuale (23,1%), circa 2,1 milioni di giovani, che salgono a 3 milioni, tra 15 e 34 anni. Questi si possono categorizzare in: giovani dell’abbandono, che vivono con la famiglia d’origine; giovani mamme o donne single tra 20 e 24 anni; figli del lockdown, che hanno frequentato gli ultimi anni di formazione durante il Covid; talenti del mismatch, che non possiedono le competenze richieste dalle aziende.

    Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha intanto avvertito che il calo delle nascite e l’invecchiamento della popolazione non avranno conseguenze soltanto nel 2070 quando, secondo le previsioni, spariranno 11 milioni di italiani e 500 miliardi di Pil, ma ci saranno “nell’immediato”. Agli Stati Generali della natalità Valditara ha evidenziato che fra 10 anni, se l’andamento demografico non cambierà rotta, ci saranno quasi 1,5 milioni di studenti e circa 130mila cattedre in meno.

    “Il quadro è effettivamente allarmante” ha ammesso Valditara. Nell’anno scolastico 2033/34 dai 7,4 milioni di studenti del 2021, si scenderà a poco più di 6 milioni “ad ondate di 110/120mila ragazzi in meno ogni anno”. Secondo il ministro dell’Istruzione l”effetto dell’andamento demografico dei prossimi 10 anni si sentirà di più nella scuola secondaria di secondo grado, con una perdita di circa 500mila studenti. Nella scuola secondaria di primo grado il calo sarà di quasi 300mila alunni, in quella primaria di circa 400mila scolari e in quella dell’infanzia di oltre 156mila bambini. Quanto alle cattedre si rischierebbe di passare da 684mila a circa 558mila nel 2033/34 con “una riduzione di 10/12mila posti di lavoro ogni anno, ma dobbiamo dare risposte su questo tema”. Numeri che il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha definito da choc.

    Per Valditara questa situazione “dovrà condurre a nuovi criteri di formazione delle classi” e “ad una revisione dei criteri di formazione degli organici”. Soprattutto è necessario realizzare “una riforma che ci consenta di utilizzare le risorse dei docenti che andranno in eccesso per migliorare la formazione dei nostri ragazzi all’insegna della personalizzazione dell’educazione” ma per farlo bisogna rimettere al centro la persona “per riaffermare la cultura della vita” .

    Per la ministra alla Famiglia, alla Natalità e alle Pari Opportunità Eugenia Roccella per battere “non l’inverno ma l’inferno demografico” c’è bisogno di una «rivoluzione culturale”, “di un cambiamento significativo per quanto riguarda la genitorialità”. Mentre per Gigi De Palo, promotore degli Stati Generali, “la natalità è un tema che riguarda la salute economica e sociale del Paese”. Roccella ha ribadito che la natalità è per il Governo “una priorità” come dimostrato dall’ aumento dell’assegno unico, in particolare per le famiglie numerose, o dagli incentivi alle imprese per valorizzare il lavoro femminile. “Fin quando le donne vivranno la maternità – ha detto la ministra alla Famiglia – come un’opzione alternativa alla realizzazione professionale sarà difficile sperare di invertire la tendenza al declino demografico”. E l’ex presidente dell’Istat Giancarlo Blangiardo ha ricordato numeri alla mano che “avere figli allontana dal mercato del lavoro” come dimostra il tasso di occupazione delle single, quasi il doppio rispetto alle madri. Ma è soprattutto nella delega fiscale, ha spiegato Roccella, che sono contenuti “i parametri essenziali” per aiutare a far fronte ai costi sostenuti per la crescita dei figli perchè “noi – ha sottolineato- abbiamo il dovere di dare al lavoro di cura un concreto riconoscimento” ribadendo ancora una volta che “essere genitori, esser madri è il vero lavoro socialmente utile”.

  • Uno studente su cinque ha difficoltà nell’apprendimento

    Uno studente su cinque, il 20% quindi, è fragile negli apprendimenti: o ha abbandonato troppo presto gli studi, oppure, pur avendo conseguito un titolo, non ha raggiunto le competenze adeguate.

    Anche se l’Italia rispetto a 20 o 30 anni fa ha fatto molti passi in avanti – la dispersione nel 1992 era il 37,5%, per attestarsi al 12,7% nel 2021- siamo avanti solo a Spagna (13,3) e Romania (15,3) tra i paesi dell’Ue, mentre 16 Stati membri hanno già raggiunto l’obiettivo europeo di scendere sotto la soglia del 9% in materia di dispersione, in largo anticipo rispetto al 2030. Di tutto questo ha parlato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, in un’audizione in commissione Cultura e Istruzione al Senato.

    L’obiettivo che impone il Pnrr è quello di ridurre la percentuale di ulteriori 2,5 punti, evitando quindi che nei prossimi anni circa 470 mila giovani abbandonino la scuola prima del conseguimento di un diploma. Per questo il ministro ha illustrato le varie azioni messe in campo grazie anche a fondi Pnrr: oltre al potenziamento dei sistemi di vigilanza delle assenze e di segnalazione dell’evasione scolastica, sono stati previsti 600 milioni per le mense scolastiche, perchè il tempo pieno è uno strumento fondamentale per combattere la dispersione, e sono stati stanziati 500 milioni a favore di quei territori, soprattutto al sud, in cui l’abbandono è più alto – 21,1% in Sicilia, 17,6% in Puglia, in Campania il 16,4% e in Calabria il 14% – con progetti dedicati proprio alle scuole che più hanno manifestato avere alunni con fragilità di apprendimento. E ancora, docenti tutor e docenti orientatori, “primo passo verso una sempre maggiore personalizzazione della didattica”, 600 milioni per sviluppare le competenze Stem, 150 milioni per la formazione dei docenti sul multilinguismo. Le scuole, poi, devono essere anche “esteticamente belle, riqualificate, dove si studia con piacere, dobbiamo dare indicazioni precise unitarie per un prototipo architettonico di scuola italiana”, ha detto Valditara, anche raccogliendo i suggerimenti di alcuni senatori.

    Il ministro si è anche impegnato a presentare una proposta di riforma degli istituti tecnici professionali che sia sperimentale e che vada ad affiancare il percorso tradizionale. “Ho molto apprezzato il clima costruttivo e stimolante su un tema fondamentale, per dare a tutti i nostri giovani un’opportunità di successo formativo e di realizzazione professionale. Il ministero sta lavorando a una serie di iniziative importanti che potranno essere arricchite dalle proposte parlamentari”, ha detto uscendo, soddisfatto, il ministro.

  • DiscoverEU: la Commissione distribuisce più di 35 000 pass di viaggio gratuiti ai giovani europei

    Annunciati i risultati della tornata di candidature di marzo 2023 del programma DiscoverEU ai 145 657 giovani di 18 anni che si sono candidati per ottenere uno dei 35 324 pass di viaggio disponibili. I candidati prescelti viaggeranno da soli o in gruppi fino a cinque persone tra il 15 giugno 2023 e il 30 settembre 2024. I partecipanti viaggeranno in treno, con alcune eccezioni per consentire a coloro che vivono sulle isole o in aree remote di partecipare. Parte del programma Erasmus+ e potenziata grazie all’Anno europeo della gioventù 2022, questa tornata di candidature era aperta ai giovani cittadini nati tra il 1° luglio 2004 e il 30 giugno 2005 provenienti dagli Stati membri UE e dai paesi associati a Erasmus+ (Islanda, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia).

    Per i giovani partecipanti sono disponibili altre opportunità volte a rafforzare la dimensione educativa di questa azione, come training informativi precedenti alla partenza o incontri in tutta Europa.

  • Borse di studio post-dottorato Marie Skłodowska-Curie: oltre 260 milioni di € per singoli ricercatori

    La Commissione europea ha aperto un nuovo invito a candidarsi per le borse di studio post-dottorato delle azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA) 2023. Con una dotazione di 260,5 milioni di €, le borse stimoleranno il potenziale creativo e innovativo dei ricercatori in possesso di un dottorato che desiderino acquisire nuove competenze grazie a una formazione avanzata e a opportunità di mobilità internazionale, interdisciplinare e intersettoriale. L’invito consentirà inoltre a università prestigiose, centri di ricerca, organizzazioni pubbliche e private, e medie imprese in tutto il mondo di attrarre ricercatori di talento. L’invito scadrà il 13 settembre 2023 e dovrebbe finanziare oltre 1 200 progetti.

    Le borse di studio post-dottorato si articolano in due filoni: le borse europee sono rivolte a ricercatori di qualsiasi nazionalità che intendano realizzare un progetto personalizzato nell’UE o nei paesi associati a Orizzonte Europa, mentre le borse globali sono destinate a cittadini europei o soggiornanti di lungo periodo dell’UE che desiderino lavorare con organizzazioni al di fuori dei suddetti paesi prima di tornare nell’Unione.

  • A Bologna l’Università dell’Onu per studiare clima

    Il dipartimento dell’Università delle Nazioni Unite che attraverso i big data e l’intelligenza artificiale studierà il cambiamento climatico e il riscaldamento globale, nascerà a Bologna. A fine 2022 il consiglio dell’Università delle Nazioni Unite ha infatti accettato la proposta arrivata da Regione Emilia-Romagna e Ministero degli Esteri per istituire a Bologna il dipartimento Ibahc dell’ateneo internazionale: si tratta del 12esimo aperto nel mondo, il primo nell’area Mediterranea.

    La Regione Emilia-Romagna, come ha annunciato il presidente della Regione Stefano Bonaccini, ha già stanziato 5 milioni nel triennio necessari a garantire l’avvio dell’istituto e mettergli a disposizione una sede che sarà nel tecnopolo di Bologna, dove già ci sono il centro di calcolo con il supercomputer Leonardo (il quarto più potente del mondo) e il Centro meteo dell’Unione Europea. Le tre realtà del tecnopolo agiranno in sinergia, come pure con l’Università di Bologna che sarà un partner tecnico, ma metterà a disposizione anche la sua rete. Bonaccini ne ha già parlato con il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, visto che la Farnesina dovrà impegnarsi per altri 40 milioni, per dare continuità al progetto realizzato con il precedente governo.

    Quella che sorgerà a Bologna sarà un’Università vera e propria, con corsi di laurea specifici, docenti e ricercatori che verranno selezionati per approfondire le questioni del cambiamento dell’habitat umano grazie alle tecnologie che si trovano al tecnopolo. Il rettore dell’ateneo delle nazioni unite David M. Malone ha inviato una lettera non solo per approvare, ma anche per elogiare il progetto che si occuperà, appunto, di indagare i cambiamenti climatici attraverso i big data e l’intelligenza artificiale. Il prossimo passaggio formale sarà un accordo bilaterale fra l’Onu e le autorità italiane nel quale si formalizzerà l’accordo e si darà il via operativo alla nascita dell’Ibahc (acronimo dell’istituto che sta per Big Data e Intelligenza artificiale per la gestione del cambiamento dell’habitat umano).

    «A Bologna e in Italia – ha detto Bonaccini – arriveranno ricercatori, esperti e conoscenze davvero uniche, che si aggiungeranno a infrastrutture già oggi di portata internazionale assoluta come il supercomputer Leonardo e il Data Center del Centro Meteo europeo. Un risultato di squadra, raggiunto grazie all’approfondito lavoro svolto con le tante istituzioni coinvolte e con il fondamentale supporto dell’United Nations University, e che conferma ancora una volta l’Emilia-Romagna come centro d’eccellenza a livello internazionale per le attività di ricerca, scienza, intelligenza artificiale e big data. E con la nostra regione il Paese».

  • Azioni Marie Skłodowska-Curie: 429 milioni di euro a sostegno di dottorandi altamente qualificati

    La Commissione ha annunciato i risultati delle Azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA) 2022 per le reti di dottorato. 149 programmi di dottorato di eccellenza riceveranno un totale di 429,4 milioni di euro da utilizzare per formare oltre 1.650 dottorandi altamente qualificati, stimolandone il talento e l’occupabilità a lungo termine. Di questi programmi, 14 dottorati industriali formeranno ricercatori e ne svilupperanno le competenze al di fuori dell’ambiente accademico, in particolare nell’industria, nelle aziende e nel settore pubblico, mentre 12 dottorati congiunti offriranno una formazione integrata che porterà al conseguimento di titoli congiunti o multipli.

    I programmi selezionati riguardano tutte le discipline scientifiche e permetteranno di fare ricerca in aree quali la progettazione di materiali avanzati e di componenti per nuovi sistemi di accumulo dell’energia, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nella ricerca sulla sicurezza stradale, o lo studio di nuove terapie contro le ricadute e le metastasi del cancro causate dalle cellule staminali.

    I programmi di dottorato finanziati sono attuati da partenariati internazionali che coinvolgono oltre 1.100 organizzazioni con sede in 62 paesi dell’UE, paesi associati a Orizzonte Europa e altri. Di queste organizzazioni 403 appartengono al settore privato e 796 al settore pubblico. Dal 2014 le Azioni Marie Skłodowska-Curie hanno finanziato 1 330 programmi di dottorato.

    L’apprendimento lungo tutto l’arco della vita rientra fra le priorità dell’Anno europeo delle competenze 2023, che verterà sull’aiutare le persone ad acquisire le competenze necessarie per ottenere posti di lavoro di qualità.

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