Il dipartimento della Sicurezza interna degli Stati Uniti sta valutando la produzione di un programma televisivo in cui migranti si sfiderebbero per ottenere la cittadinanza statunitense. Lo riferisce il quotidiano “Wall Street Journal”, secondo cui la portavoce del dipartimento, Tricia McLaughlin, ha confermato di aver discusso l’idea con un produttore di reality show. McLaughlin ha invece smentito precedenti indiscrezioni del quotidiano britannico “Daily Mail” secondo cui la segretaria alla Sicurezza interna, Kristi Noem, starebbe sostenendo attivamente il progetto.
“La segretaria Noem non ha appoggiato né tantomeno esaminato la proposta di alcun programma (televisivo), né sceneggiato né reality”, ha detto McLaughlin. Ciononostante, la funzionaria ha riferito che la valutazione della proposta da parte del dipartimento è effettivamente in corso, e si trova “nelle primissime fasi del processo di selezione”. Secondo quanto riferito dal “Daily Mail”, la proposta di un programma televisivo incentrato sulla competizione per la cittadinanza proviene da Rob Worsoff, un produttore e sceneggiatore che ha lavorato al reality show di caccia Duck Dynasty. Sempre secondo il quotidiano britannico, McLaughlin avrebbe definito il programma “una buona idea”.
Interpellata dal “Wall Street Journal”, la portavoce ha detto che quella di un programma televisivo incentrato sulla competizione per la cittadinanza Usa è un’idea in merito alla quale non è stata ancora assunta alcuna decisione. “Ogni proposta viene sottoposta a un accurato processo di valutazione prima di essere respinta o approvata”, ha aggiunto. Secondo la portavoce, il dipartimento riceve ogni anno centinaia di proposte per potenziali programmi televisivi, che spaziano da documentari sulle operazioni di sicurezza alla frontiera a trasmissioni su indagini per crimini finanziari.
Il mandato di Noem alla guida del dipartimento è stato contrassegnato da una forte enfasi sulla visibilità mediatica, talvolta a scapito delle operazioni, secondo quanto riportato da fonti citate in precedenza dal “Wall Street Journal”. Il dipartimento ha stanziato ad esempio oltre 200 milioni di dollari per una campagna pubblicitaria in cui Noem sollecita personalmente gli immigrati presenti illegalmente nel Paese ad andarsene. Nei mesi scorsi, la segretaria è comparsa in numerosi video durante operazioni di arresto o visite a carceri di massima sicurezza, incluso un penitenziario a El Salvador.