AttualitàIn Evidenza

I numeri della irresponsabilità della classe politica

L’emergenza coronavirus, al di là degli aspetti medico-sanitario che competono alla medicina e ai virologi, evidenzia alcuni aspetti del nostro sistema sanitario e soprattutto gli effetti delle strategie degli ultimi vent’anni espresse dalla classe politica alla guida del nostro Paese.

Anche adottando la teoria del “Cigno nero” per cui un evento di simili proporzioni come l’epidemia nata in Cina risulti nelle sue conseguenze assolutamente incalcolabile tuttavia rimane evidente come la curva demografica relativa al progressivo invecchiamento dei medici in corsia sia risultata assolutamente sconosciuta ai vari direttori del personale delle Asl.

Una colpevole “distrazione” attribuibile tanto ai direttori del personale sanitario quanto ai rettori delle facoltà di medicina amplificata dalla applicazione di quota 100 fortemente voluta dal governo Conte 1. Tanto è vero che ora per l’epidemia virale ci vede costretti a richiamare i medici settantenni. Inoltre l’emergenza proveniente dalla Cina ha dimostrato come il nostro Paese, a fronte di una spesa sanitaria in continua esplosione (+2,3%), abbia quasi un terzo (3/8*) dei posti letto per mille abitanti disponibili nel sistema sanitario nazionale rispetto alla Germania.

Il riferimento al paese tedesco è fondamentale in quanto Italia e Germania rappresentano le due economie più legate al settore manifatturiero d’Europa. Quest’ultima inoltre, oltre ad un PIL sicuramente superiore a quello italiano, destina oltre l’11,2%** del proprio prodotto interno lordo alla spesa sanitaria quando l’Italia poco più del 8,1%**.

All’interno, quindi, di un quadro strategico politico dei due diversi paesi che ha visto due atteggiamenti completamente differenti relativamente al finanziamento del sistema sanitario nazionale si aggiunga che la Germania fino alla fine del 2018 cresceva economicamente ad un tasso triplo rispetto all’Italia. Una crescita tale da trascinare anche la nostra economia export oriented che tuttavia registrava un tasso pari ad un terzo di quello teutonico in quanto la nostra crescita economica era esterovestita.

I due diversi tassi di crescita grazie alla diversa produttività ed efficacia della spesa pubblica hanno accresciuto il differente benessere tra le due popolazioni in quanto in Italia per di più si è deciso di finanziare la suicida politica degli 80 euro, peraltro coperta anche da un maggior debito. Una politica che ha trovato la propria apoteosi nell’adozione del reddito cittadinanza e di quota 100 (https://www.ilpattosociale.it/2020/02/27/la-vera-epidemia-la-crescita-ulteriore-della-spesa-pubblica/). Prova ne sia il fatto che in questi anni l’economia tedesca ed il suo governo siano riusciti a ridurre il rapporto tra debito e PIL al 60%*** mentre il nostro è esploso al 135%***. Un disastro talmente esplicito da risultare paradossale nel vedere i responsabili dei governi Renzi, Gentiloni e Conte orgogliosi del risultato ottenuto in relazione ai bonus fiscali di 80 euro e al reddito cittadinanza e quota cento.

Il semplice confronto tra le due economie tra loro simili evidenzia gli effetti devastanti della strategia operativa espressione di una classe politica la quale non risponde mai in prima persona degli effetti spesso negativi e controproducenti adottati dal nostro Paese riducendolo in questa condizione.

Mi auguro sia chiaro finalmente a tutti come il coronavirus rappresenti l’ultima goccia di un disastro economico finanziario la cui responsabilità va attribuita all’intera classe politica e dirigente dell’ultimo ventennio ed in particolare degli ultimi cinque anni.

Basti ricordare come la settimana prima dell’esplosione dell’epidemia era stato registrato un aumento del 54% della cassa integrazione e del 90% per le imprese del Sud, mentre nel 2019 la pressione fiscale risulta aumentata del +0,5%. In questo contesto recessivo, con un calo della produzione industriale del 4,3%, il governo ha esteso il bonus fiscale ai redditi fino a 39.000 euro.

Ignorare la realtà è tipico degli impreparati, negarla rappresenta un comportamento irresponsabile in linea con quello dei governi precedenti.

I numeri:

*3/8 rapporto posti letto per 1000 abitanti Italia/ Germania

**8,1/11,2 quota di Pil destinata alla spesa sanitaria Italia/Germania

***60/135 rapporto debito pubblico Pil Italia/Germania

 

 

 

Mostra altro

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio