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In Africa è allarme commercio di pelle di asino

Secondo l’OIPA Camerun e l’Organizzazione britannica The Donkey Sanctuary  5 milioni di asini, in diversi Paesi dell’Africa, vengono macellati e la loro pelle viene esportata illegalmente con una grave decimazione della specie con il conseguente rischio di estinzione nel continente.

Nigeria, Ghana e Kenya hanno vietato il commercio di pelle d’asino ma i facili guadagni per i contrabbandieri e la forte domanda cinese fanno da propellente a questo commercio illegale. In Cina infatti la pelle d’asino è utilizzata per ottenere, con la bollitura, una gelatina e una polvere che poi sono diluite in acqua calda ottenendo una bevanda calda che, secondo la medicina tradizionale cinese, può contrastare malattie cardiache e problemi circolatori.

Proprio nei paesi africani, dove gli asini sono presenti in tutte le famiglie come aiuto per svolgere diverse attività, gli animali vengono rubati e spesso uccisi e scuoiati in modo brutale direttamente per strada. Vi è preoccupazione per la sopravvivenza  della specie e le autorità regionali, anche del Camerun, hanno chiesto di segnalare i casi di furto nel tentativo di contrastare il fenomeno e lo sterminio.

L’Oipa Camerun si è molto attivata con convegni ed interventi sul posto per insegnare, specie ai giovani, come contrastare il furto e l’uccisione degli asini.

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