Gli animali domestici sempre più parte delle nostre vite
Nei secoli gli animali hanno fatto parte di molte storie ed aneddoti, interpreti o comparse di fatti veri e di favole nate per insegnare agli uomini attraverso i bambini. Gli animali sono stati, e sono, cibo e compagnia, persone di casa e pelli di ornamento, fonte di guadagno e status symbol ed hanno sempre fatto parte della nostra vita, nel bene e nel male. Negli ultimi anni si è sviluppata una migliore percezione del loro essere senzienti, capaci non solo di provare affetto e dedizione ma dolore e paura e le culture più avanzate cercano, anche per gli animali da lavoro, o destinati alla soppressione per essere il nostro cibo, di garantire una migliore qualità di vita, quello che si chiama benessere animale.
Con l’aiuto dei fumetti che li hanno resi umani, della solitudine che li ha fatti diventare spesso indispensabili per le persone sole, e con l’avvento di internet e dei Social che continuamente postano foto e filmati di animali con comportamenti simpatici ed accattivanti e con l’interesse fortunatamente sempre più forte anche per gli animali selvatici che vediamo in natura attraverso documentari specializzati, gli animali sono diventata una componente importante della nostra vita quotidiana. Nel 2017 hanno raggiunto la cifra ci circa un miliardo e 700 milioni e la metà degli essersi umani possiede o ha posseduto un animale domestico. Nel libro Come gli animali domestici hanno invaso le nostre vite ed i nostri cuori di Guido Guerzoni si registra che il 90% degli americani si considera mamma o papà del proprio pet e la parola padrone sta scomparendo, ed il 20% li include nei propri testamenti mentre è già cominciata una vera e propria giurisprudenza per definire a chi debba andare l’animale di casa in caso di separazione. In Italia il mercato dei pet sembra valga tre miliardi e mezzo ed ormai vi sono diverse attività incentrate sulle necessità vere dei nostri animali ed altre sui desideri a volte un po’ folli dei loro padroni. Tanto è in diminuzione l’empatia tra esseri umani, l’incapacità di dialogo e comprensione tra simili tanto di più si riversa sull’animale, spesso facendo il suo male, questo nostro nascosto desiderio di comunicazione e condivisione, l’animale non è un giocattolo e come essere senziente e appartenente ad una specie ha bisogno di cure, di affetto ma anche di rispetto, il cagnolino in pelliccia o il mastino con il collare luccicante di pietre non appagano ma avviliscono i nostri amici pelosi. Perciò se da un lato dobbiamo rispettarli quando li amiamo a maggior ragione dobbiamo combattere, con leggi più adeguate e con la costante attenzione delle istituzioni, tutte quelle pratiche che danno sofferenza e dolore, dalla macellazione rituale alle lotte clandestine, dalla vivisezione alla morte per polpette avvelenate nei giardini e nei boschi, dall’abbandono quando non ci divertono più alla vita orribile in canili lager. Molto è stato fatto ma moltissimo vi è ancora da fare, per questo maggior conoscenza e cultura sono indispensabili.