Cani

  • Cani e gatti: consigli per l’arrivo del caldo

    Eccoci finalmente in estate e il caldo è arrivato anche troppo d improvviso, per molti è difficile abituarsi specie se si vive e lavora in città dove l’asfalto ributta su onde di calore.

    Non dimentichiamoci che anche i nostri animali soffrono il caldo, specie quelli che devono fare le loro passeggiate sull’asfalto e hanno pochi incontri, sempre brevi, con gli spazi erbosi ed ombreggiati dagli alberi.

    I gatti, che hanno sempre bisogno di avere l’acqua a portata di muso, in estate chiedono di cambiarla spesso, deve essere il più fresca possibile e hanno bisogno di un posto ventilato ma non metteteli sotto il ventilatore, rischierebbero una bronchite che potrebbe essere fatale.

    Se partite per le vacanze e lo portate con voi, scelta preferibile alla pensione che non deve mai essere cercata all’ultimo momento con il rischio di brutte sorprese al ritorno, non dimenticate che i gatti soffrono molto il caldo della macchina e perciò non vanno mai lasciati soli nella vettura.

    Nel nuovo luogo dove alloggerete si adatteranno presto, se sono gatti abituati anche ad uscire teneteli comunque chiusi per un paio di giorni così che memorizzino bene dove siete voi, il loro trasportino e cuscino e le ciotole per mangiare e bere e non lasciateli fuori di notte, ci sono troppi pericoli. Tutti i gatti che abbiamo avuto si sono benissimo abituati, in campagna, ad uscire di giorno e a tornare verso sera, basta abituarli anche con il cibo ed i fischietto di richiamo.

    Anche i gatti possono avere colpi di calore perciò, come per i cani, se il caldo è troppo inumidite un po’ la testa, la pancia e le zampe.

    Non portate fuori i vostri cani, specie in città, nelle ore calde, i loro polpastrelli sono molto delicati ed essenziali per lo scambio di calore corporeo perciò sull’asfalto bollente soffrono, come per i gatti necessitano di acqua fresca e di luoghi dove riposare un po’ al fresco e mai sotto l’aria condizionata che è per loro molto pericolosa.

    La cosa più importante di tutte non abbandonateli mai, mai.

    Fortunatamente ci sono leggi che puniscono l’abbandono di animali ma non c’è legge sufficientemente dura per lenire il dolore che prova un cane abbandonato, su una strada, piena di pericoli, proprio dalle persone che ama incondizionatamente.

    Oggi vi sono molti luoghi di villeggiatura, anche al mare, che ospitano persone ed animali, lentamente si sta cominciando a capire che loro sono parte di noi, esseri viventi, sensibili e sempre leali, come anche noi dovremmo essere.

  • La lacunosa legge sui cani proposta dalla Regione Lombardia

    Mentre il mondo è sospeso in attesa delle conseguenze che porteranno, a noi  e alle future generazioni, gli accordi o disaccordi tra Trump e Putin, la vita continua e alcuni consiglieri regionali della Lombardia hanno dato vita ad una proposta di legge per alcune tipologie di cane, il loro benessere e la pubblica incolumità.

    La proposta, lacunosa, inesatta, pericolosa per certi aspetti, se fosse adeguatamente modificata potrebbe anche avere un senso se, con i suoi articoli, andasse a colpire il traffico illegale di cuccioli, la detenzione di animali utilizzati per combattimenti o per specifiche aggressioni, stanziasse i soldi necessari a rimettere a posto i canili pubblici e i rifugi privati, creasse spazi  ad hoc per i cani in città (quelli attuali sono ridicoli), mettesse  l’obbligo a chi vende un cane di consegnare i documenti vaccinali e dello stato di salute del cucciolo e della madre, che l’acquirente deve sempre poter vedere.

    Così mentre continuiamo a sostenere l’Ucraina e che al tavolo negoziale ci debba essere anche l’Europa, a pieno titolo, oggi con la regione Lombardia, ci occupiamo anche dei cani, con alcune osservazioni sulla proposta di legge.

    Fa onore alla Regione Lombardia cercare soluzioni che portino ad una migliore e più sicura convivenza tra esseri umani e cani.

    A volte però la fretta, o la conoscenza non approfondita del problema, producono errori che, se non corretti, causano danni per tutti.

    Non tutte le razze canine sono iscritte all’Enci perciò gli esperti Enci non devono poter valutare razze non iscritte presso l’ente.

    Qualunque norma non può ledere la libertà personale ed i diritti conseguenti.

    La proposta di legge non dice che la vendita di cani avviene non solo tramite allevatori di professione o amatoriali ma, purtroppo, anche via internet e attraverso canali criminali. Dovrebbe essere nota alla Regione la strenue e non sufficiente, per l’ampiezza del problema, sorveglianza ed attività delle forze di polizia e dei carabinieri per contrastare il traffico illegale di cuccioli provenienti dall’estero. Su questo aspetto la proposta di  legge non si esprime ignorando uno dei problemi più gravi, proprio in Lombardia, perché molti di questi cani importati illegalmente hanno problemi caratteriali in quanto sottratti anzitempo alla madre.

    Rende perplessi che si cerchi in modo surrettizio, e cambiandole nome, di rintrodurre una lista di cosiddetti cani pericolosi, lista già bocciata nel 2003.

    Non si parla in modo adeguato di rieducazione del cane, in caso di necessità, attraverso istruttori professionisti atti a reinserire l’animale anche nella stessa famiglia di provenienza.

    Non si parla di istituire l’obbligo, per gli allevatori, di segnalare, ad un apposito ufficio regionale, la  vendita di cani appartenenti alle razze considerate pericolose fornendo i dati del nuovo proprietario.

    Non si tiene in alcun conto la sensibilità del cane, essere senziente a tutti gli effetti e legato al proprio  conduttore, alla famiglia, da vincoli forti ed importanti per la sua serenità psicofisica.

    Non si affronta la copertura economica per la costruzione di nuove strutture dove i cani, sottratti al proprietario, dovrebbero essere collocati.

    Non vi è nessuna postazione in bilancio per ristrutturare i canili esistenti, purtroppo pieni di cani abbandonati, spesso con strutture fatiscenti e carenza di personale.

    Non si tiene in considerazione che i cittadini possessori di cani, già oberati da molti problemi per la vita in città, potrebbero, di fronte a nuove norme vessatorie, o che comunque implicano ulteriori disagi e perdite di tempo, rinunciare al possesso del cane, creando nuovi affollamenti nelle strutture, o decidere di non acquistarlo o salvarlo proprio dal canile.

    E’ ormai scientificamente provato che la convivenza con un animale è utile all’equilibrio delle persone e dei bambini, che gli animali sono una grande compagnia per le persone sole, pertanto non vanno prese iniziative, emanate norme che possano dissuadere le persone ad avere un cane.

    La lista dei cani, preparata dalla Regione, che devono essere osservati è preceduta da una serie di caratteristiche che dovrebbero far individuare i cani per i quali i proprietari dovrebbero seguire dei corsi e sottoporsi a degli esami, queste caratteristiche coincidono anche con quelle di animali che non sono nella lista e non coincidono con cani che sono nell’elenco, sono ignorate razze come il pastore tedesco, il pastore belga, il dobermann ma è inopinatamente inserito il cane lupo italiano,

    Il cane lupo italiano, presente oggi sul territorio italiano con poco più di duecento esemplari, è una razza tutelata dal Ministero dell’Agricoltura. Il lupo italiani non si può vendere, può essere solo dato in affido sotto il costante controllo del AAALI l’associazione che ne detiene la proprietà e ne ha la responsabilità anche per la riproduzione.

    Questo cane non ha nessuna delle caratteristiche descritte nella proposta di legge.

    Da queste brevi considerazioni si evince non solo la necessità di abolire la lista così come è stata redatta ma di addivenire a quelle modifiche ed aggiunte indispensabili a rendere la proposta di legge organica ed utile, in caso contrario sarebbe bene che i proponenti si occupassero di studiare meglio il problema e si occupassero, intanto, di altre urgenti necessità dei cittadini lombardi…

  • Feste con i botti sì, ma non ci dimentichiamo delle esigenze dei nostri amici a quattro zampe

    L’inverno è arrivato, più freddo degli ultimi anni, e con l’inverno stanno arrivando le feste con la consueta abitudine di esprimere il proprio entusiasmo con petardi e botti.

    Noi che amiamo i nostri amici pelosi sappiamo bene come il rumore dei fuochi d’artificio e dei petardi risuoni fortissimo per le orecchie degli animali che hanno un udito molto superiore al nostro e che, di conseguenza, sentono il rumore ampliato in modo non solo fastidioso ma anche doloroso.

    Negli ultimi anni diversi comuni hanno vietato l’utilizzo dei botti ma non sempre le loro ordinanze sono state rispettate specie nelle zone di campagna e le conseguenze negative del lancio di petardi si sono viste anche nella fauna selvatica.

    Quello che dobbiamo fare per i nostri amici a quattro zampe, se abbiano notato la loro sensibilità ai rumori forti ed improvvisi, molti cani hanno paura anche dei tuoni, è di cercare di non lasciarli soli nelle occasioni di presumibile lancio di petardi e se non possiamo restare con loro lasciamoli in casa con una radio o una televisione accesa col volume alto così che sentano il meno possibile quello che accade fuori. Inutile dire che i nostri animali non vanno lasciati all’aperto da soli in occasioni a rischio e mai di notte.

    Il freddo dell’inverno in sé non dà fastidio agli animali con pelo medio o lungo ma il passaggio dal caldo della casa al freddo dell’esterno può essere pericoloso specie per gli animali più piccoli o col pelo raso e corto perciò è importante, nelle giornate fredde e anche in quelle piovose, ripararli con un cappottino ricordandosi di non tosarli mai nei mesi freddi.

    Anche i gatti vanno tenuti in casa con il freddo, i felini soffrono molto il cambio di temperatura e l’umidità e le polmoniti rischiano di essere fatali, anche per i gatti in certe situazioni è consigliabile l’uso del cappottino.

    Così, cari amici del Patto, nel prepararvi a festeggiare con parenti ed amici non dimenticatevi dei vostri compagni a quattro zampe e delle loro esigenze.

  • Non abbandoniamo i nostri amici a quattro zampe

    Alcuni sono già partiti per le ferie, molti altri partiranno, altri ancora, troppi, non potranno farne e se le città fossero più verdi, con parchi e giardini, chi non può partire avrebbe dagli alberi alti, un po’ di ossigeno e di fresco, ma sembra essere un problema che non riguarda né gli amministratori pubblici né la politica.

    Nel periodo estivo e con molto caldo non dobbiamo dimenticarci dei nostri amici animali, i cani, i gatti hanno bisogno anche loro di maggiori attenzioni per non subire colpi di calore, importante non lasciarli mai in macchina, avere attenzione a bagnare loro la testa e i piedi se la temperatura si alza e non portarli a passeggiare nelle ore più calde sull’asfalto bollente.

    L’eccessivo caldo può portare dissenteria, in questo caso sentite il veterinario, non lasciateli mai senza acqua fresca e non date un’alimentazione che possa procurare eccessiva sete, non fateli correre o giocare dopo mangiato, specie gli animali più grandi possono incorrere con il movimento, dopo il cibo, nel rovesciamento dello stomaco.

    La maggior parte delle persone che ha un animale da compagnia sa bene che non bisogna mai abbandonarlo ma purtroppo, in estate, c’è sempre qualche sciagurato che si libera del proprio compagno a quattro zampe, lasciandolo sulla strada o in condizioni che portano sofferenza e morte. Per questo vigiliamo tutti segnalando alle forze dell’ordine ogni caso anomalo o pericoloso, un animale abbandonato o lasciato al sole in macchina o detenuto su un balcone.

    Per difendere i nostri amici pelosi vigiliamo insieme collaborando anche con le associazioni animaliste sempre attive su tutto il territorio nazionale.

  • Cani, gatti e consapevolezza degli ‘umani’

    Secondo il rapporto Eurispes gli italiani sono sempre più pronti ad adottare un animale da compagnia prendendolo da un rifugio, gattile o canile, piuttosto che acquistarlo anche se, purtroppo, vi sono ancora persone che per l’acquisto si affidano alla Rete e, inconsapevolmente, finiscono spesso per finanziare quelle associazioni criminali che contrabbandano cuccioli.

    Alcuni dati ripresi in un articolo dell’Espresso, a firma Viola Carognani, evidenziano come non tutti coloro che divengono “gli umani“ di un cane o di un gatto siano consapevoli dell’impegno che la convivenza comporta. Sempre nello stesso articolo si torna ad affrontare il tanto dibattuto tema della vendita di animali nei negozi, come se fossero oggetti e non esseri senzienti. Su questo tema la Francia ha già legiferato vietando che i cuccioli di animali siano venduti nei negozi.

    La convivenza con un animale da compagnia comporta nuovi stili di vita anche per gli umani. Dovremmo sapere tutti che anche se un gatto può stare più tempo da solo ha poi bisogno di giocare, interagire, sentirsi attenzionato e il cane, oltre alle manifestazioni d’affetto ed al gioco, ha anche bisogno di fare passeggiate, di muoversi all’aperto, non solo per fare i suoi bisogni fisiologici.

    Nel 2023 è ancora aumentato il numero delle famiglie nelle quali vivono uno o più animali da compagnia, gli animali sono sempre più parte della nostra vita ed i bambini che possono crescere con loro imparano di più cosa significa occuparsi di un altro, sentire quell’empatia che, anche per l’uso eccessivo della Rete dove i rapporti interpersonali sono privi di contatto autentico, aiuta in tutte le relazioni ad impedire inutili conflitti.

    Ora che comincia il tempo delle vacanze è necessario programmarle anche tenendo conto dei nostri amici animali e ciascuno di noi deve sentirsi impegnato a combattere gli abbandoni.

  • ‘Focus: cani e link’, un seminario per imparare a conoscere chi si addestra con il proprio cane

    Quello che è successo al bimbo sbranato e altri gravi episodi sottolineano l’importanza dell’argomento. Ed è per questo utile che se ne parli sempre più, come farà l’”Associazione Tutela Allevamento e Addestramento Cinofilo Italiano” con il seminario Focus: cani e link – La pessima variante italiana dello studio dell’FBI sul “link” che si svolgerà sabato 8 e domenica 9 giugno al Cinema Teatro Nuovo di Trescore Balneario (Bergamo) in via Antonio Locatelli 104.

    Secondo la ‘variante italiana’ del Link studiato negli USA dall’FBI, oggi in Italia chi si forma insieme al proprio cane, per tutelare l’incolumità di persone e animali attraverso gli strumenti e la pratica dell’addestramento, viene considerato un individuo pericoloso per la società. L’ATAACI invita tutti a parlarne insieme.

    Per partecipare e ottenere il pass d’accesso al teatro bisogna inviare una mail ad ataacifocus890624@libero.it.

  • Seminario Focus: imparare a conoscere il mondo animale

    Il 24 marzo si è svolto a Bologna il seminario focus, Partecipare ai seminari Focus, organizzato da Massimo Giunta e altri tecnici provenienti da tutta Italia, è un tuffo vero e profondo nel mondo animale, in special modo in quello del cane.

    Non è facile inquadrare in modo esaustivo e sintetico il bagaglio di informazioni, esperienze  che, dopo il seminario, ci portiamo a casa da studiare, elaborare e fare nostro.
    Ogni volta che credi di aver trovato una chiave di lettura Focus offre nuovi spunti che rimettono in gioco ogni cosa ma con una base da cui non si scappa mai, il cane e il suo benessere, il suo essere predisposto all’apprendimento e tenendo sempre presente l’incolumità delle persone, libertà sì ma rispettando la libertà di tutti.
    Addestrare il cane fa bene al cane, la mia e la sua libertà non devono ledere la libertà degli altri, un cane addestrato è un cane felice perché potrà partecipare molto di più alla vita quotidiana in famiglia e nella società.
    Purtroppo il tutto non è così semplice da realizzare, bisogna partire dal presupposto che come insegni ai bambini a non buttarsi in mezzo alla strada tra le auto o a non sporgersi dal balcone, perché potrebbero morire o causare un incidente dove altri ci andrebbero di mezzo, così si deve fare con il cane: insegnargli quello che può fare.
    Che amore è amare tuo figlio e consentirgli di fare tutte le esperienze comprese quelle che potrebbero ucciderlo inconsapevolmente? Un bimbo non conosce causa ed effetto, deve impararlo.
    Non voglio paragonare l’amore per un figlio con quello per un cane ma voglio far capire come in entrambi i casi la stessa attenzione possa salvare la vita propria o altrui semplicemente insegnando, come i genitori o la maestra fanno con i bambini, ai proprietari dei cani cosa devono a loro volta insegnare agli amici pelosi, facendosi anche aiutare da esperti.
    La cinofilia è un campo immenso di scuole, idee, metodi e fino a qui sarebbe anche stimolante e interessante se ci fosse alla base la comune volontà di portare il cane a vivere il suo essere cane con le stesse regole che guidano il comune vivere del padrone.
    A volte invece, specie in questo periodo della società, si confonde la libertà con  l’assenza di regole, si crede che ciascuno abbia diritto, per essere spensierato, a fare tutto quello che vuole e così si creano i pericoli per gli uomini e per gli animali.
    Si stigmatizzano i metodi con cui arrivare alla meta.
    Ma non è ovvio che tutto ciò che è estremo è dannoso? Non è ovvio che qualunque mezzo tu utilizzi non deve ledere il benessere etologico? A Focus si mette in risalto il benessere interspecie.

    Collare, pettorina, scorrimento non potrebbero fare danni se mal utilizzati? L’auto se usata male non è pericolosa?
    Quindi vietiamo a tutti di guidare o usare collari e pettorine? O insegniamo come  usare i mezzi necessari per arrivare alla meta?
    Parole che si scontrano con la realtà… Il gps per controllare il cane che può stare a 500 mt da noi magari finendo sotto un auto, inseguire un selvatico, incontrare un altro cane o aggredire qualcuno!!! Alcuni professionisti che dicono di appartenere a scuole cinofile moderne  dicono…ci vuole incoscienza…controllare il cane è una bastardata perché si blocca la sua curiosità, la capacità di fare esperienze…ci sta che si perda….Queste affermazioni si che sono pericolose soprattutto se si applicano alla vita quotidiana!!! Ricordiamoci che esistono le leggi e che devono essere bilanciate tra il benessere animale e la pubblica incolumità. Consigliare l’acquisto e l’uso del gps non è ciò che la vera cinofilia indica, quella vera cinofilia fatta di ore di impegno in campo e non.
    Nei seminari organizzati da Focus non sentiamo solo parole  ma si guardano filmati di eventi accaduti, casi veri, di cani mal gestiti, di situazioni quotidiane poi diventate tragedie che con poco avrebbero potuto essere evitate.
    Se la presunzione lasciasse spazio alla capacità di ascoltare, di informarsi, di ricordarsi che apparteniamo entrambi, uomo e cane, al mondo animale ma siamo dotati di diverse peculiarità-
    I video portati dai tecnici sono esperienze, traguardi, o addirittura cambi di metodo nel momento nel quale il precedente non ha funzionato bene come ci si aspettava.
    Qui sta l’elasticità di coesistenza di pensiero, di metodi, di intenti.
    E’ bellissimo confrontarsi, parlarsi, misurarsi, imparare. Perché il cane oltre ad avere la memoria di razza  può avere bisogno di un “vestito su misura” che dobbiamo aiutarlo a trovare. L’addestramento è il vestito che consente ai cani da soccorso, ricerca ma anche da compagnia di lavorare con e per l’uomo.

    Ricordiamolo sempre.

  • Sempre più diffusa la pratica dell’alterazione fisica degli animali

    Mentre da tempo in Europa è stato sancito per  legge che deve essere preservata l’integrità fisica degli animali, riconoscendoli come esseri senzienti, in altre parti del mondo persone senza scrupoli, incapaci di comprendere i rischi di continuare a modificare la natura, continuano ad eseguire violenze sugli animali per modificare il loro aspetto fisico sia per seguire le mode correnti che per renderli più idonei a determinati scopi quali la caccia, le competizioni di bellezza o l’attività di difesa.

    Recentemente il World Small Animal Veterinary Association ha pubblicato una condanna ad ogni intervento di alterazione fisica degli animali denunciando che la pratica di effettuare alterazioni fisiche è diventata sempre più frequente così come il tentativo di controllare e modificare le doti naturali delle razze.

    La presa di posizione della WEAVA, facendosi portavoce di 116 associazioni veterinarie di tutto il mondo, ha espresso la sua preoccupazione per il non riconoscimento del valore intrinseco degli animali e ha invitato tutte le associazioni veterinari e gli allevatori di cani a prendere  una iniziativa analoga spiegando, ai proprietari ed agli allevatori, in modo inequivocabile come siano negativi gli standard di razza che comportino alterazioni fisiche come il taglio della coda o delle orecchie o altri interventi chirurgici estetici che non corrispondano a risolvere  patologie accertate.

    Ci auguriamo che l’invito sia accolto da tutti e che oltre ad impedire operazioni chirurgiche per modificare l’aspetto dei cani si vieti anche l’uso di nocivi coloranti per modificare il colore del pelo, come avviene in alcuni paesi, come gli Stati Uniti, dove si vedono barboncini colorati di rosa, azzurro ed altro.

  • Sempre più in crescita i bilanci delle zoomafie

    Il 2023 si chiude con un ulteriore bilancio positivo per le zoomafie, delle quali abbiamo scritto anche in altre occasioni.

    Le corse clandestine dei cavalli sono una fonte importante di business anche se molti animali finiscono azzoppati e feriti e poi condotti al macello.

    I combattimenti tra cani rimane una delle attività più cruente, secondo il rapporto della Fondazione Antonino Caponnetto dal 1998 al 2022 sono stati sequestrati dagli interventi delle Forze dell’Ordine, più di 1400 cani, ma anche 120 galli da combattimento e quasi 600 persone sono state denunciate.

    Le zoomafie, le organizzazioni criminali, guadagnano anche con la vendita illecita di cuccioli di animali da compagnia portati, con documenti falsi, da altri paesi europei dell’Est ed ancora troppi piccoli per essere tolti alla madre. E’ un traffico milionario, supportato anche da internet.

    Vi sono stati anche alcuni  casi di canili che si sono appropriati dei fondi dei comuni, per la gestione dei cani randagi, e che invece hanno lasciato morire gli animali o li hanno tenuti in condizioni agghiaccianti.

    Oggi una nuova normativa europea, della quale vi abbiamo già infirmato e che si spera presto entri in vigore in tutti i paesi dell’Unione, dovrebbe dare un duro colpo a questo traffico che oltre a danneggiare economicamente gli acquirenti vede ogni anno morire moltissimi cuccioli durante il trasporto o appena sono stati venduti e assegnati alle famiglie.

    Il bracconaggio contribuisce, non solo in Italia, al traffico di quella fauna selvatica che per legge andrebbe protetta e che non è vendibile ma continuamente si trovano animali importati da altri paesi e detenuti illegalmente.

    Le zoomafie si occupano anche di allevamenti irregolari, di macellazione clandestina, di illegalità nella pesca e della contraffazione di alimenti di origine animale.

    La commissione parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti alimentari finalmente si occuperà anche delle attività illecite delle zoomafie, speriamo che questo porti presto a notizie ancora più dettagliate che consentano un’operazione su larga scala per colpire tutta quella criminalità che guadagna sulle violenze agli animali.

  • Cure e affetto

    In inverno, quando c’è più freddo, sappiamo tutti che bisogna avere una particolare attenzione per le persone anziane, deboli e per i bambini, quello che invece molti dimenticano, in un paese dove la maggioranza delle persone ha un animale da compagnia, è che anche questi hanno bisogno di essere aiutati a non ammalarsi.

    I gatti, che spesso scelgono un posto sopra il calorifero per dormire, non devono essere esposti agli spifferi delle finestre, spifferi che possono portare malattie polmonari e renali.

    Chi ha gatti abituati a girare in libertà in inverno dovrebbe tenerli in casa la notte e nelle giornate più gelide o piovose, bagnarsi senza poi essere asciugati e riscaldati li può portare alla morte.

    I cani piccoli in genere hanno “padroni” che li forniscono di cappottini ed impermeabili per le passeggiate, a volte anche eccedendo nella leziosità di questi capi d’abbigliamento, ma pochi ricordano che il cane piccolo si bagna più facilmente la pancia e che è più esposto alle infreddature.

    Anche i cani di grande taglia hanno bisogno di essere protetti quando passano da un ambiente riscaldato all’aria aperta gelida o alla pioggia, specie se sono cani a pelo lungo, o comunque un po’ più anziani, perciò devono essere asciugati accuratamente.

    Tutti i nostri animali hanno bisogno, in casa, di un loro posto caldo ed i cuscini o le cucce morbide che mettiamo a loro disposizione non devono mai essere lasciati umidi e vanno, abbastanza spesso, puliti e lavati.

    Va da se che le gabbie di uccellini, o altri animaletti che non girano liberamente per casa, devono essere collocate in modo da evitare correnti d’aria o eccessive fonti di calore ed avere di giorno più luce possibile.

    In questi giorni di festa dove noi umani siamo predisposti  a trasgredire con il cibo non dimentichiamo che alcuni di questi alimenti sono veleno per i nostri amici animali, dalla cioccolata alle creme o ai dolci che contengono alcool o troppi zuccheri, perciò se vogliamo fare festa con loro scegliamo qualche prelibatezza adatta.

    Ricordiamoci di chiudere bene i contenitori dell’immondizia, le ossa dei volatili sono molto pericolose e possono bucare l’intestino, stiamo attenti a non lasciarli soli in luoghi dove l’esplosione dei fuochi di artificio li può spaventare, alcuni cani sono morti d’infarto.

    Per ultimo per fare festa non dimentichiamo i nostri pelosi, non abbandoniamoli, sono parte della famiglia, abbiamo dei doveri nei loro confronti e, se possiamo farlo, comperiamo qualche scatoletta in più da donare ai tanti cani che nei rifugi non hanno l’affetto di un amico umano.

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