Sempre più diffusa la pratica dell’alterazione fisica degli animali
Mentre da tempo in Europa è stato sancito per legge che deve essere preservata l’integrità fisica degli animali, riconoscendoli come esseri senzienti, in altre parti del mondo persone senza scrupoli, incapaci di comprendere i rischi di continuare a modificare la natura, continuano ad eseguire violenze sugli animali per modificare il loro aspetto fisico sia per seguire le mode correnti che per renderli più idonei a determinati scopi quali la caccia, le competizioni di bellezza o l’attività di difesa.
Recentemente il World Small Animal Veterinary Association ha pubblicato una condanna ad ogni intervento di alterazione fisica degli animali denunciando che la pratica di effettuare alterazioni fisiche è diventata sempre più frequente così come il tentativo di controllare e modificare le doti naturali delle razze.
La presa di posizione della WEAVA, facendosi portavoce di 116 associazioni veterinarie di tutto il mondo, ha espresso la sua preoccupazione per il non riconoscimento del valore intrinseco degli animali e ha invitato tutte le associazioni veterinari e gli allevatori di cani a prendere una iniziativa analoga spiegando, ai proprietari ed agli allevatori, in modo inequivocabile come siano negativi gli standard di razza che comportino alterazioni fisiche come il taglio della coda o delle orecchie o altri interventi chirurgici estetici che non corrispondano a risolvere patologie accertate.
Ci auguriamo che l’invito sia accolto da tutti e che oltre ad impedire operazioni chirurgiche per modificare l’aspetto dei cani si vieti anche l’uso di nocivi coloranti per modificare il colore del pelo, come avviene in alcuni paesi, come gli Stati Uniti, dove si vedono barboncini colorati di rosa, azzurro ed altro.