
Al telefono è sempre più depressa; sono geni di famiglia e non danno tregua.
Posso capire la situazione: c’è la vecchiaia e la salute danneggiata.
Ma non possiamo farci niente: nulla cambia se non in peggio: più anni più malanni.
Ci avvitiamo in una crescente malinconia.
Me li ricordo quelli che se ne sono già andati.
Una capatina a dare conforto, a rompere la solitudine e, poi, via verso la vita: aria fresca dal finestrino e tanto tempo da sprecare.
Ora è quasi tutto finito.
Mi domando: verrà un domani qualcuno a trovarmi?
Ma certo che sì: mi rispecchio in volti affettuosi in attesa di scappare. Nessun rimprovero, dunque, perché è così che gira la ruota.
Chiudo gli occhi e mi serro nella bolla dei ricordi: aria fresca dal finestrino e poco tempo da non sprecare. Coraggio