
Europa dello spazio più forte, accordo sui lanciatori
E’ un’Europa dello spazio più forte e compatta, quella uscita dalla Conferenza Ministeriale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Riuniti a Parigi, la città che nel 1977 aveva ospitato la prima Ministeriale dell’Esa, i rappresentanti degli Stati membri, dell’Unione europea e delle organizzazioni europee attive nello spazio hanno decisamente rinnovato il sostegno ad attività e programmi italiani. Presenti anche gli astronauti dell’Esa, compresi Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano. C’è stato anche un primo risultato importante che riguarda direttamente l’Italia, che nella Ministeriale è stata rappresentata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
E’ stato “un buon inizio”, ha detto Urso, riferendosi al dichiarazione sul futuro quadro di utilizzo dei lanciatori europei firmata a Parigi, subito prima dell’apertura ufficiale dei lavori della Conferenza Ministeriale. La dichiarazione di intenti è stata firmata da Urso con i colleghi Bruno Le Maire per la Francia e Robert Habeck per la Germania.
L’obiettivo è riequilibrare i finanziamenti relativi ai due nuovi lanciatori europei Ariane 6 e Vega C, in modo da garantire un ritorno all’industria italiana. “La dichiarazione riconosce la necessità di riequilibrare il modello che ha finora governato l’utilizzo dei due lanciatori europei Ariane6 e Vega C in cui l’industria italiana svolge un ruolo da protagonista. In particolare – ha osservato il ministro – la dichiarazione auspica una più ragionevole distribuzione di finanziamenti dell’Esa, che tenga conto dei rischi assunti dal ‘prime contractor’ di Vega C e che garantisca il ‘giusto ritorno’ all’intera filiera spaziale italiana e agli altri Stati membri che contribuiscono al successo dei 2 lanciatori”. I 3 ministri hanno inoltre convenuto sull’apertura del mercato commerciale europeo ai nuovi mini lanciatori che, in una prospettiva futura, potranno altresì beneficiare di commesse istituzionali dell’Esa.
Con i lanciatori, sono stati numerosi e importanti i temi sul tavolo della Ministeriale: da risorse e strumenti avanzati per l’Osservazione della Terra e dalla Space Economy, alla partecipazione alla stazione spaziale nell’orbita lunare Gateway fino alla missione ExoMars diretta a Marte e alla generale riorganizzazione necessaria in seguito alla rottura della collaborazione con la Russia, dopo l’invasione dell’Ucraina. Le decisioni in merito sono attese domani, a conclusione dei lavori, e indicheranno la via che lo spazio europeo intende percorrere nei prossimi tre anni. Si dovrà decidere, per esempio, sull’aumento del finanziamento di circa il 25% rispetto a quello deciso nella Ministeriale del 2019.
I 22 Paesi membri, all’unanimità hanno anche confermato la volontà di continuare a sostenere l’Esa. ”Insieme dobbiamo fare squadra”, ha detto il ministro francese Le Maire, riferendosi alla necessità di contrastare le ambizioni spaziali della Cina.