In provincia di Reggio Calabria una task force per le ‘vacche sacre’ della mala
Un tavolo tecnico – presieduto dal questore Raffaele Grassi, svoltosi alla Questura di Reggio Calabria a cui hanno preso parte Comandanti provinciali dell’arma dei carabinieri e della guardia di finanza, il comandante del gruppo carabinieri forestali, il comandante della polizia metropolitana, rappresentanti della Protezione civile, dell’Asp di Reggio Calabria, dell’Anas, di “Calabria Verde” e dell’Ente Parco Nazionale Aspromonte, nonché i sindaci del Comune di Cittanova, Molochio e Terranova Sappo Minulio – ha istituito una task force contro il fenomeno delle “vacche sacre” nel Reggino. Come comunica una nota della Questura di Reggio, «sono state tracciate le linee d’intervento che hanno fissato le priorità e gli obiettivi primari da raggiungere ai fini del monitoraggio, della prevenzione e della repressione del c.d. fenomeno delle “vacche sacre”».
«La Task force – prosegue la nota – pertanto risulta composta da personale della Polizia di Stato, dell’arma dei carabinieri, dei carabinieri forestali, della guardia di finanza, della polizia metropolitana di Reggio Calabria, da medici veterinari dell’Asp di Reggio Calabria, con la collaborazione dei Comuni di Cittanova, Molochio e Terranova Sappo Minulio, di “Calabria Verde” e dell’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte. Gli obiettivi dell’unità interforze saranno quelli di individuare i bovini, sedarli e trasportarli in sicurezza presso apposite stalle ricovero». «La linea d’intervento – aggiunge la nota – è stata pienamente condivisa dai sindaci presenti alla riunione che ne hanno accolto le strategie operative assicurando il proprio impegno e la propria disponibilità ad adottare interventi di competenza per la prevenzione della sicurezza stradale nelle arterie sensibili. Pertanto, massima è l’attenzione che la “Squadra Stato” rivolge al fenomeno delle vacche sacre ed ai relativi problemi di sicurezza per l’incolumità pubblica».
«I servizi, che avranno cadenza sistematica – conclude la nota – rappresentano un segnale fermo e deciso che le Istituzioni voglio dare per contrastare un fenomeno di arroganza ‘ndranghetistica che attraverso le vacche sacre intende esercitare forme di controllo del territorio».