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La Brianza agricola cerca voce in Regione Lombardia

La Brianza in passato era un territorio profondamente agricolo, dove Napoleone veniva ad acquistare il vino, come ricorda il movimento Fare Ambiente, ed il suo paesaggio agrario rappresenta un patrimonio che comprende modalità di sistemazione del terreno e di ritenuta delle acque, sistemi di irrigazione, terrazzamenti, percorsi, collegamenti verticali, edifici rurali, materiali e tipologie tradizionali, pratiche e tecniche di coltivazione tradizionali, usi e costumi.

Per questi motivi Fare Ambiente ritiene di lanciare per il 2023 ‘La Campagna della Lombarda’ per il riconoscimento delle Imprese agricole e dei prodotti agricoli locali, come Patrimonio Culturale da tutelare e salvaguardare attraverso la presentazione di una legge regionale a firma di consiglieri regionali che si impegnano a riconoscere le imprese agricole come patrimonio storico e culturale del territorio; a tutelare i prodotti agricoli, anche di nicchia, quali prodotti enogastronomici lombardi; a tutelare le iniziative a km0 anche eventualmente attraverso un marchio “prodotto lombardo”; a promuovere una proposta di legge per il riconoscimento delle imprese agricole come patrimonio culturale da tutelare e infine a riconoscere in Fare Ambiente un soggetto attivo nella difesa del patrimonio agricolo lombardo.

L’iniziativa non ha mancato di trovare interesse da parte di alcuni candidati per le elezioni del 12-13 febbraio, nelle circoscrizioni di Monza e Brianza e di Milan. Nella prima hanno raccolto l’appello Alessandro Corbetta (Lega), Paolo Romeo (Forza Italia) e Federico Romani (Fratelli d’Italia); nella seconda Fabio Altitonante (Forza Italia), Riccardo Pase (Lega), Chiara Valcepina (Fratelli d’Italia).

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