La corruzione percepita? In Italia non è così alta come in Ungheria e Bulgaria
Gli ungheresi percepiscono che il loro Paese è diventato sempre più corrotto negli ultimi anni, secondo l’edizione di quest’anno del Corruption Perceptions Index di Transparency International, classifica basata sulla corruzione percepita e non su quella effettiva (sia chiaro). Nel complesso, però, l’Europa appare (non necessariamente è, sia chiaro) messa bene, con 7 paesi europei tra i primi 10 e 13 tra i primi 20.
La Nuova Zelanda è stata percepita come la meno corrotta nel 2017, seguita dalla Danimarca. La Finlandia condivide il terzo posto con paesi non Ue Norvegia e Svizzera. Il paese dell’Ue di livello più basso – quindi con il più alto livello percepito di corruzione – era la Bulgaria, per il terzo anno consecutivo. La Bulgaria, che attualmente detiene la presidenza del Consiglio dell’UE, è stata classificata al 71esimo posto tra i 180 più corrotti. La Bulgaria ha segnato 43 punti, solo leggermente peggiori di Ungheria (45), Romania (48), Grecia (48) e Croazia (49).
«Mentre la corruzione rimane una questione seria in Italia, sono state create strutture istituzionali e legali per combatterlo», ha affermato Transparency International (TI). «Di recente sono state approvate quattro leggi rilevanti in materia di denuncia, trasparenza, influenza indebita e riciclaggio di denaro sporco: sebbene ci vorrà del tempo prima che una qualsiasi di queste leggi porti a un cambiamento reale, queste fasi rappresentano dei progressi», ha aggiunto.
Altri paesi dell’Ue che estinguono costantemente la corruzione – o almeno la percezione di ciò – sono la Repubblica ceca (da 49 nel 2012 a 57 nel 2017) e la Lettonia (da 49 a 58 nello stesso periodo). Il Regno Unito è migliorato da un punteggio di 74 nel 2012 a 82 nel 2017.