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L’industria militare tedesca punta ad aumentare la produzione

L’industria della difesa tedesca vuole aumentare le capacità di produzione nei prossimi anni: dai mezzi corazzati alle munizioni e ai sistemi di difesa aerea. È quanto riferisce il quotidiano “Handelsblatt”, secondo cui i gruppi Krauss-Maffei Wegmann (Kmw) e Rheinmetall intendono fabbricare 100 carri armati Leopard 2 all’anno. A sua volta, l’azienda Diehl punta a triplicare il numero dei sistemi di difesa aerea Iris-T. Inoltre, Rheinmetall e Diehl mirano a portare la produzione di proiettili di artiglieria dalle attuali 100mila a circa 250mila unità all’anno.

Questa espansione fa seguito alla guerra mossa dalla Russia contro l’Ucraina. I nuovi prodotti verranno forniti principalmente alle Forze armate della Germania e degli altri Stati della Nato, per esempio Norvegia e Slovacchia. Alcuni di questi Paesi devono, infatti, sostituire armi e materiali che hanno trasferito all’ex repubblica sovietica, a cui andrà la maggior parte delle munizioni prodotte in Germania. Tuttavia, l’ampliamento delle capacità del settore della difesa tedesco non sarà sufficiente a soddisfare la domanda. Soltanto per i proiettili di artiglieria, il fabbisogno dei Paesi europei e dell’Ucraina è di 5,5 milioni di pezzi. Considerate le difficoltà soprattutto nella produzione di granate e razzi, questo totale sembra difficilmente raggiungibile.

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